
Le società occidentali hanno da tempo confinato la religione nell’ambito angusto delle convinzioni private e insindacabili della coscienza individuale. Se ne potrebbe facilmente fare a meno: la trama della vita quotidiana, così stabile e rassicurante, non ne verrebbe in apparenza compromessa. O ancora, sostengono alcuni, la religione è residuo di uno stadio infantile dell’umanità e le forme in cui sopravvive hanno la stranezza tipica del folklore. In tutt’altra direzione va questo saggio, illustrando quanto sia essenziale per l’esistenza umana l’elemento religioso. La rigorosa analisi di Guardini delinea una realtà che all’uomo moderno, estenuato e indifferente, è diventata fondamentalmente estranea: il senso del sacro, con tutta la sua pregnanza e densità esistenziale, che talora (soprattutto nelle esperienze-limite) attraversa i modi ordinari del vivere, scompaginandoli e mostrandoli sotto diversa luce. Il sacro, quando emerge nell’esperienza, appare sempre come qualcosa di inesplicabile, ineffabile, altro: in una parola, come l’aspetto misterioso del mondo. Ma, sebbene sia così sfuggente, anzi proprio nel suo carattere indecifrabile, lo si riconosce immediatamente. Esso si mostra come reale, potente, significativo, prezioso. Appare, tocca, chiama, muta i rapporti di equilibrio dell’esistenza. Ne alleggerisce il peso, ne orienta il corso, promette salvezza. Allo stesso tempo turba, mette in discussione, rimuove la convinzione che questo mondo sia la nostra casa e suscita la nostalgia di altri luoghi. Come dice Hölderlin, il sacro è «vicino da lontano». Tuttavia, al pari di ogni esperienza umana, l’esperienza religiosa è caratterizzata da una costitutiva ambiguità. Anzi, nell’ambito religioso il positivo e il negativo raggiungono la massima espressione. La storia delle religioni, ma anche recentissimi tragici accadimenti, ne mostrano spesso il volto inquietante, che non cessa di fare riflettere: la voracità dei sacrifici umani agli dei, le efferatezze delle guerre di religione, i fondamentalismi sono eloquenti esempi del lato oscuro del sacro. L’espe-rienza religiosa è problematica: è come un magma vitale, complesso, confuso, che è necessario purificare distinguendo l’autentico dall’inautentico, ciò che mortifica da ciò che dona la vita. È questo lo spazio proprio della rivelazione e della sua ripresa purificatrice nei confronti del sacro. L’ambiguità del religioso viene sciolta in forza del manifestarsi storico di Dio, che nella Scrittura, e nella tradizione su di essa fondata, non mostra i tratti di un’assolutezza che inquieta, bensì quelli del principio affidabile della vita umana.
Romano Guardini, nato a Verona nel 1885, è per riconoscimento unanime uno dei filosofi e dei teologi cattolici più significativi del Novecento. Dapprima libero docente di Dogmatica cattolica a Bonn e a Breslau, ricoprì dal 1923 la cattedra di Filosofia della religione e Weltanschauung cattolica a Berlino, a Tubinga e infine a Monaco di Baviera, dove morì nel 1968. Di Guardini l’editrice Vita e Pensiero ha pubblicato Il Signore, L’esistenza del cristiano, Sul limite della vita, Le cose ultime, Le età della vita, Gesù Cristo.
Il libro nasce dalla ricca fonte della spiritualita vissuta dai primi monaci, dal quarto al settimo secolo. In modo davvero sorprendente questa corrisponde alle esigenze del popolo di Dio di oggi.
Con intelligenza e sensibilita, il grande scrittore di spiritualita riflette sul significato della morte e della vita nell'orizzonte della fede nella risurrezione. Un saggio nella forma di una lunga lettera la padre di nouwen, scritta dopo la morte della madre". La si potrebbe benissimo passare a chiunque stia attraversando un periodo di grande doloro dopo la perdita di una persona cara. Una lettera "
In questo volume l'autore accompagna il lettore a confrontarsi con l'esperienza evangelica che diventa significativa per la vita dell'umanità odierna, alle soglie del Terzo Millennio.
«Il mio obiettivo continuava a riflettere il mondo della Madre e delle suore che, nei loro sforzi per lodare e servire Dio, riuscivano a trasmettere un amore senza limiti. Un mondo bellissimo, pieno di felicità. E quei riflessi sono diventati questo libro» Morihiro Oki
Dire la fede dei cristiani in modo semplice ed essenziale, a credenti e non credenti. Con questo intento l’autore, forse il teologo italiano più noto in tutto il mondo, segue lo sviluppo degli articoli del Simbolo Apostolico offrendo al lettore un conciso commento teologico e spirituale. Il risultato è una riflessione che abbraccia tutti i grandi temi dell’esperienza umana.
Bruno Forte è uno dei teologi più conosciuti in Italia e nel mondo. Nel 1996 egli ha portato a compimento la sua summa, la Simbolica ecclesiale in 8 volumi, una tra le poche opere sistematiche del dopo concilio. Nominato recentemente Arci vescovo di Chieti – Vasto, ha pubblicato numerosi volumi tra i quali ricordiamo: Il mendicante del cielo (2004), Seguendo te luce della vita (2004). Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato il trattato Simbolica Ecclesiale in 8 volumi.
Pagine che offrono un dono prezioso per i momenti di raccoglimento.
Questo libro raccoglie gli scritti inediti di Henry Nouwen, insieme ad altri brani tratti dai suoi libri e alle testimonianze di coloro che gli sono stati vicino.
Morales Marin Juan John Henry Newman
La vita di John Henry Newman, pensatore e teologo di genio, poeta, predicatore, educatore e modello di santità, attraversa tutto l’Ottocento (dal 1801 al 1890), imprimendo in esso il sigillo di una personalità eccezionale, trasfusa in opere della mente, dell’arte e della carità che hanno esercitato e continuano a esercitare un influsso potente non solo sul mondo anglosassone. La sua riflessione ampia e pacata, ma nello stesso tempo appassionata e penetrante sul cristianesimo – sulle sue caratteristiche interne e sulle vicende della sua incarnazione storica – e la sua acuta capacità di giudizio critico, storico e spirituale lo orientarono a una scelta decisiva di verità in favore della Tradizione cattolica: una scelta che fu anche simbolo di un mutamento epocale nei rapporti tra cattolici e protestanti. All’interno del cattolicesimo la poliedrica attività di Newman fu sprone costante (non sempre adeguatamente ascoltato e compreso) a un rinnovamento interiore aperto a ogni valore autentico e alieno solo da ogni settarismo e da ogni angustia di spirito: basti pensare alla sua opera di pioniere in favore di una scuola cattolica autenticamente formativa, fino all’Università, e alla sua valutazione positiva del ruolo del laicato nella Chiesa. L’eredità di Newman è vastissima e affascinante. Molte delle sue visioni iniziarono ad essere comprese più esattamente molto tempo dopo la sua morte, e dopo periodi di oscuramento e fraintendimenti tendenziosi. Oggi il suo pensiero teologico e filosofico, in particolare, esprime una forza ispiratrice del tutto straordinaria, e la sua ardente spiritualità lo rende maestro amabile e persuasivo di vita cristiana.