
Il Santo Padre Benedetto XVI, sulle orme del suo predecessore, Giovanni Paolo II, attraverso le sue parole pronunciate nelle Giornate Mondiali della Gioventù e in altre particolari occasioni, ha aiutato veramente i giovani di oggi a ritrovare il desiderio di fare, nella e della loro vita, un’autentica esperienza spirituale e di rispondere volentieri alla loro personale vocazione. E questo libro, con la presentazione del vescovo mons. Luigi Negri, ne è una raccolta ed una testimonianza.
Il titolo di questo volume è una felice espressione usata dal Pontefice in occasione dell’incontro con i giovani di Genova e che può essere tranquillamente estesa e rivolta a tutti gli altri ragazzi di ogni parte del mondo. In questa frase si può facilmente intuire l’animo con cui il papa ha voluto incontrare i giovani cattolici: nella parola e nelle fatiche apostoliche del papa è presente Cristo stesso e il suo amore speciale per ogni giovane che si apre alla vita.
Questo è, infatti, l’obiettivo che il Santo Padre vuole raggiungere, rivolgendosi ai giovani che si stanno preparando al grande incontro di Madrid: far conoscere loro la grandezza dell’amore di Cristo. E tale sarà anche il suo stile e il suo modo di porsi nei loro confronti: paterno ma forte, dolce ma chiaro nell’esprimere le esigenze della fede.
Tre testi indirizzati ai giovani per scoprire il valore e il significato dell’impegno politico.
Una intensa meditazione dell’arcivescovo emerito di Milano, che con il suo stile inconfondibile indica le condizioni affinché un cristiano possa «sporcarsi le mani» a servizio del bene comune, senza mai perdersi nei compromessi e nella ricerca del potere per il potere. E due contributi del professor Lazzati che mostrano concretamente come agire politicamente restando fedeli al Vangelo.
Le poesie di Giovanni Paolo II interpretate da Vittorio Gassman
Lingue: italiano, inglese, spagnolo, polacco, tedesco
Un testo in cui filosofia e teologia si confrontano: due visioni dell'uomo "senza Dio" in Camus e in Bonhoeffer. I dubbi del filosofo e gli interrogativi del teologo convergono, anche se la trattazione delle domande e l'elaborazione delle risposte risulta differente.
Una sintesi del pensatore francese Teilhard de Chardin Pierre che traccia il cammino evolutivo con efficacia ancora oggi straordinaria.
Il lavoro inizia chiarendo il posto e il significato della Vita nell’Universo; segue lo sviluppo della Biosfera, in essa appare l’uomo con l’espandersi della Riflessione e si forma così la Noosfera.
Come la fisica tende a vedere una sorta di avvenimento atomico primitivo, la biologia, «estrapolata all’estremo (e questa volta in avanti), ci conduce a un’ipotesi analoga: quella di un Punto Focale universale (che ho chiamato Omega) non più di esteriorizzazione e di espansione fisiche, ma di interiorizzazione psichica – nel quale la Noosfera terrestre in via di concentrazione (attraverso la complessificazione) sembra destinata a finire tra qualche milione di anni. Spettacolo notevole, certo, quello di un Universo fusiforme, chiuso alle due estremità (all’indietro e in avanti) da due sommità d’inversa natura».
Questo volume, gioiello di storia paleontologica, ci apre orizzonti che dialogano necessariamente, oltre che con la biologia, con le scienze umane e la filosofia.
“Che cosa avete di più caro” in ogni momento, in ogni circostanza? Nella risposta a questa domanda è la misura della personalità.
Ciò che abbiamo di più caro è il sesto volume della serie “L’Equipe”, in cui si riproducono le lezioni e i dialoghi di don Giussani con i responsabili degli universitari di Comunione e Liberazione negli anni 1988 e 1989. Il titolo riprende un brano de Il dialogo dell’Anticristo di Solov’ëv. In questione è la sostanza stessa del cristianesimo: l’affermazione che in Cristo “abita corporalmente la divinità, che Cristo è fisicamente presente alla nostra esistenza, è proprio il contenuto impressionante, l’eccezionalità del messaggio cristiano”. Cristo è una presenza drammatica, che incide, inquieta e provoca il presente, lo trasforma. È esattamente questo – e non un vago richiamo al cristianesimo – che la mentalità dominante non riesce a tollerare. Con il riconoscimento di questa presenza si introduce qualcosa di nuovo dentro il rapporto con chiunque e con qualsiasi cosa: una indomabile costruttività e una impensabile letizia invadono la storia.
Luigi Giussani (1922-2005) compie i suoi studi presso la Facoltà Teologica di Venegono, nella quale insegna per alcuni anni. Dal 1954 lascia l’insegnamento in seminario per quello nelle scuole superiori. Dal 1964 al 1990 è docente d’Introduzione alla Teologia all’Università Cattolica di Milano. Tra i suoi saggi più recenti: Il senso religioso (1997), All’origine della pretesa cristiana (2001), Perché la Chiesa (2003), Il rischio educativo (2005), Si può vivere così? (2007), Vivere intensamente il reale (2010). Dalla metà degli anni Cinquanta dà vita al movimento di Comunione e Liberazione, oggi presente in Italia e in quasi ottanta Paesi in tutto il mondo.
Barbiana, nel Mugello, non è neppure un borgo o una frazione, ma la presenza di don Lorenzo Milani, dal 1954 fino alla sua morte nel 1967, ne ha fatto un simbolo universale di educazione alla vita e nella vita, e di eguaglianza sociale.
Barbiana è un modello esportabile? Certamente, sostiene l'Autore, anzi chissà quante altre Barbiana sono esistite e tuttora esistono nel mondo, che soltanto non hanno avuto l'occasione di farsi conoscere a largo raggio.
Perché il miracolo di inclusione avvenuto a Barbiana è stato possibile non solo grazie al carisma del Priore ma anche per la volontà di un gruppo di genitori, che "si allearono costruendo intorno a una persona un muro di calore umano e ricevettero in cambio un Futuro migliore".
Prefazione di Eraldo Affinati.
Bozzolini Aldo
Era il più piccolo dei "primi 6 ragazzi di Barbiana". Diplomatosi perito industriale nel 1968 ed esonerato dal servizio militare, impiegò i mesi corrispondenti alla leva come volontario nella ristrutturazione di due case-famiglia. Aldo "il Caffeaio" lavora nel settore della distribuzione automatica, che gli ha dato anche l'opportunità di codepositare un brevetto. È sposato da 40 anni e ha due figli.
Il sacerdote non è semplicemente un “separato” ma quella soglia attraverso cui il sacro esce fuori dal perimetro del tempio e trasfigura il mondo.
Primo Maggio 2011. In occasione dell'evento religioso, un'opera che va alle origini della Beatificazione di Papa Giovanni Paolo II.
Il rapporto tra il Pontefice, Suor Faustina Kowalska e il culto della Divina misericordia in un misterioso quanto affascinante intreccio di vite e di date.
Dvd
Lo "Speciale" video a cura della vaticanista del TG5, Marina Ricci, ripercorre due vite legate da un rapporto unico e straordinario: quello del Pontefice e quella di Faustina Kowalska, un'umile suora di Cracovia che ha influenzato il Pontificato di Karol Wojtyla.
Libro
Scritto e curato dalla vaticanista del TG5, Marina Ricci, con introduzione di Padre Caesar Atuire, approfondisce il legame tra la Divina Misericordia e Giovanni Paolo II, a cominciare dalla storia del santuario romano che il grande Papa ha voluto proprio accanto a San Pietro.
“La Pasqua è una vita passata attraverso la sofferenza e la morte, una esistenza ridonata a chi l’aveva perduta”, un evento tanto straordinario e luminoso quanto misterioso e nascosto, un momento legato profondamente alla figura di Cristo e alla sua sofferenza per un’ingiustizia che“non era forse altro che una sintesi di tutte le ingiustizie e i peccati del mondo”.Carlo Maria Martini ci offre il suo pensiero sulla Pasqua guidandoci nel viaggio “dalla notte oscura allo scoppio di luce”, un percorso che, indipendentemente dalla fede, riguarda tutti. La notte oscura, la sofferenza, la morte o la mancanza di fede sono infatti esperienze universali, sofferenze che bisogna attraversare per conoscere pienamente la vita, mentre lo scoppio di luce è “il giorno che segue la notte”, lo spirito di speranza, di dedizione e di accoglienza che possiamo scorgere, anche se solo a momenti,nella vita di ogni giorno.Meditando profondamente sull’esperienza pasquale il cardinal Martini ci svela che la fede nella resurrezione non è una fuga dalla terra ma qualcosa che ci fa amare il tempo presente e ci fa vivere la nostra esperienza quotidiana nella fedeltà al cielo e al mondo che deve venire.
Ciascuno di noi può avere qualche Santo, o Santa, che gli è particolarmente caro, perché gli è simpatico, lo sente simile a se stesso, o meglio vorrebbe essere simile a lui, perché quel Santo lo aiuta in maniera speciale a tenersi attaccato a Gesù.
Anche Benedetto XVI, che ha fatto dell'amicizia con Gesù lo scopo della sua vita, ha alcuni Santi a cui è particolarmente affezionato e che perciò chiama "i miei Santi".
Questo libro ci presenta, con le parole del Papa, tre di questi Santi: Giuseppe, il cui nome il piccolo Joseph Ratzinger ha ricevuto quando è stato battezzato; Benedetto, di cui Benedetto XVI ha scelto il nome quando è diventato Papa; Agostino, il grande teologo che il Papa ha studiato nella sua tesi di laurea e poi per tutta la vita.
Vorrei fare mio l'augurio che vi ha fatto il Papa, in un discorso agli studenti del Regno Unito messo alla fine di questo piccolo libro: "Vi auguro di diventare santi!".
(Camillo Ruini)