
La mattina di martedì 18 ottobre 2016, due giorni dopo aver canonizzato il presbitero José Gabriel del Rosario Brochero, papa Francesco ha ricevuto José María Recondo, direttore della rivista "Pastores", per parlare del nuovo patrono del clero argentino e della vita dei sacerdoti. Al testo dell'intervista si aggiungono tre riflessioni rivolte ai parroci e ai seminaristi.
Esortazione apostolica postsinodale del Santo Padre Benedetto XVI all'Episcopato, al Clero, alle Persone Consacrate e ai Fedeli Laici sulla Chiesa in Africa al servizio della riconciliazione della giustizia e della pace.
L'Enciclica Caritas in Veritate di Benedetto XVI ha suscitato molto interesse non solo nell'ambiente ecclesiastico, ma soprattutto nel mondo accademico e politico, per i suoi puntuali riferimenti alla costruzione di una società civile basata sul bene comune. Su questa stessa scia si collocano i quattro discorsi del Santo Padre, pronunciati a uomini e donne impegnati nella politica internazionale e nelle istituzioni civili, che sono stati sapientemente raccolti in questo volume da Mons. Lorenzo Leuzzi, in un momento particolarmente delicato per la crisi che sta dilagando in tutto il mondo. In particolare nel volume sono raccolti il discorso pronunciato alle autorità di Milano in occasione della visita pastorale per il VII Incontro Mondiale delle Famiglie il primo giugno 2012, il discorso al Parlamento tedesco in occasione del viaggio apostolico in Germania nel settembre 2011, il discorso alle autorità civili inglesi in occasione del viaggio nel Regno Unito nel settembre del 2010 e infine il discorso alle autorità politiche e civili della Repubblica Ceca, pronunciato in occasione del viaggio apostolico nel settembre del 2009.
"Laudato si', mi' Signore", cantava san Francesco d'Assisi. In questo bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune è anche come una sorella, con la quale condividiamo l'esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia: "Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba". Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell'uso irresponsabile e dell'abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c'è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell'acqua, nell'aria e negli esseri viventi. Per questo, fra i poveri più abbandonati e maltrattati, c'è la nostra oppressa e devastata terra, che "geme e soffre le doglie del parto" (Rm 8,22). Dimentichiamo che noi stessi siamo terra (cfr Gen 2,7). Il nostro stesso corpo è costituito dagli elementi del pianeta, la sua aria è quella che ci dà il respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora.
L'attesa enciclica di papa Francesco sul tema del Creato e dell'ambiente.
L'attesa enciclica di papa Francesco sul tema del Creato e dell'ambiente.
L'attesa enciclica di papa Francesco sul tema del Creato e dell'ambiente.
Il compito di comunicare il Vangelo efficacemente risulta essere particolarmente urgente nel nostro tempo. Iuvenescit Ecclesia, è la lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica sulla relazione tra doni gerarchici e carismatici per la vita e la missione della Chiesa. La Congregazione per la Dottrina della Fede, con il presente documento, intende richiamare alla luce della relazione tra doni gerarchici e carismatici, quegli elementi teologici ed ecclesiologici la cui comprensione può favorire una feconda ed ordinata partecipazione delle nuove aggregazioni alla comunione ed alla missione della Chiesa. A tal proposito vengono presentati alcuni elementi chiave sia della dottrina sui carismi esposta nel Nuovo Testamento che della riflessione magisteriale su queste nuove realtà. Successivamente, partendo da alcuni principi di ordine teologico sistematico, si offrono elementi identitari dei doni gerarchici e carismatici, insieme ad alcuni criteri per il discernimento delle nuove aggregazioni ecclesiali.
Il vescovo-teologo più noto d’Italia propone ai laici tre incontri in cattedrale per mettere ordine nella propria vita.
Le tappe sono quelle classiche della tradizione spirituale: la via purificativa, la via illuminativa, la via unitiva, però ripensate per l’oggi con notevole attenzione al messaggio biblico e alla cultura del nostro tempo.
Il simbolo della via purificativa è il profeta Elia, il simbolo della via illuminativa è l’apostolo Giovanni, il simbolo della via unitiva sono le donne del Vangelo di Luca.
Il testo si conclude con alcune piste concrete per l’esame di coscienza e il discernimento della vita.
Bruno Forte, nato a Napoli nel 1949, sacerdote nel ’73, dottore in teologia nel ’74 e in filosofia nel ’77, è stato a lungo titolare della cattedra di teologia dogmatica nella Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Ha trascorso lunghi periodi di ricerca a Tubinga e a Parigi. Ha tenuto lezioni e conferenze in molte università europee e americane, e corsi di aggiornamento e di esercizi spirituali nei vari continenti. Delle sue opere (molte delle quali tradotte nelle più importanti lingue del mondo) la principale è la Simbolica Ecclesiale, pubblicata dalle Edizioni San Paolo in otto volumi tra il 1981 e il 1996.
Il 26 giugno 2004 il Santo Padre lo ha nominato arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto.
"Siamo venuti per adorarlo" (Mt 2,2):
i Magi rappresentano tutti i cercatori della verità, pronti a vivere l'esistenza come esodo, in cammino verso l'incontro con la luce che viene dall'alto.
Questo piccolo libro contiene le due catechesi tenute a Colonia in occasione della XX Giornata Mondiale della Gioventù, ispirata alla vicenda dei Magi, dal teologo Bruno Forte, oggi arcivescovo di Chieti-Vasto.
Le due riflessioni intendono trasmettere un fondamentale messaggio: Vivere è cercare Dio; Vivere veramente è incontrare Dio!
Bruno Forte, nato a Napoli nel 1949, sacerdote nel '73, dottore in teologia nel '74 e in filosofia nel '77, è stato a lungo titolare della cattedra di teologia dogmatica nella Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale. Ha trascorso lunghi periodi di ricerca a Tubinga e a Parigi. Ha tenuto lezioni e conferenze in molte università europee e americane, e corsi di aggiornamento e di esercizi spirituali nei vari continenti. Delle sue opere (molte delle quali tradotte nelle più importanti lingue del mondo) la principale è la Simbolica Ecclesiale, pubblicata dalle Edizioni San Paolo in otto volumi tra il 1981 e il 1996.
Il 26 giugno 2004 il papa Giovanni Paolo II lo ha nominato arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto. Nel 2005 è stato eletto Presidente della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede, l'Annuncio e la Catechesi della Conferenza Episcopale Italiana.
Il vescovo-teologo più noto d’Italia propone una lettera sulla confessione e le sue motivazioni. I dieci capitoletti vanno dalla domanda radicale sul perché confessarsi, a quella sul perché confessarsi da un prete, fino alla gioia della vita nuova nello Spirito. Segue una lectio divina sulla parabola del figliol prodigo di Luca 15, 11-32.
Bruno Forte, nato a Napoli nel 1949, sacerdote nel ’73, dottore in teologia nel ’74 e in filosofia nel ’77, è stato a lungo titolare della cattedra di teologia dogmatica nella Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Ha trascorso lunghi periodi di ricerca a Tubinga e a Parigi. Ha tenuto lezioni e conferenze in molte università europee e americane, e corsi di aggiornamento e di esercizi spirituali nei vari continenti. Delle sue opere (molte delle quali tradotte nelle più importanti lingue del mondo) la principale è la Simbolica Ecclesiale, pubblicata dalle Edizioni San Paolo in otto volumi tra il 1981 e il 1996. Il 26 giugno 2004 il Santo Padre lo ha nominato arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto. Nel 2005 è stato eletto Presidente della Commissione Episco pale per la Dottrina della Fede, l’Annuncio e la Catechesi della Conferenza Episcopale Italiana.
Bruno Forte offre due meditazioni fatte davanti al Presepe: la prima intende leggere il mondo interiore e i sentimenti dei protagonisti, per farne partecipi in qualche modo gli spettatori; la seconda guarda all’insieme, a quella coralità propria del “presepe barocco”, in cui l’umano e il divino si incontrano per la gloria di Dio e la gioia delle creature. Una perfetta meditazione per i giorni di Natale.
Bruno Forte, nato a Napoli nel 1949, sacerdote nel ’73, dottore in teologia nel ’74 e in filosofia nel ’77, è stato a lungo titolare della cattedra di teologia dogmatica nella Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Ha trascorso lunghi periodi di ricerca a Tubinga e a Parigi. Ha tenuto lezioni e conferenze in molte università europee e americane, e corsi di aggiornamento e di esercizi spirituali nei vari continenti. Delle sue opere (molte delle quali tradotte nelle più importanti lingue del mondo) la principale è la Simbolica Ecclesiale, pubblicata dalle Edizioni San Paolo in otto volumi tra il 1981 e il 1996.
Il 26 giugno 2004 il Santo Padre lo ha nominato arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto. È Presidente della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede, l’Annuncio e la Catechesi.