
Una riflessione metodica e un costante riferimento al Magistero della Chiesa riguardo a tematiche sempre più imprescindibili per i cristiani e per l'umanità intera. Un volume di interesse, per valore intrinseco e storico, che si rivolge non solo a medici e operatori sanitari, ma pure a chiunque si rifiuti di rimanere estraneo a qualsiasi questione in merito al bene primario della vita di ogni persona.
"Resistenza e resa raccoglie le lettere e altri testi scritti da Dietrich Bonhoeffer dal 1943 al 1945 nel carcere berlinese di Tegel. Questa edizione pressoché integrale ricostruisce in modo completo lo scambio epistolare, giacché la corrispondenza in uscita è alternata agli scritti inviati al prigioniero da parenti e amici: in primo luogo Eberhard Bethge, cha ha corredato il testo di puntuali note esplicative. In appendice è riportato un prezioso saggio della fidanzata con estratti delle lettere a lei destinate e un lungo inedito di Bethge sulla storia della conservazione di questo singolare epistolario. I documenti qui raccolti testimoniano il confronto col "mondo diventato adulto" che un cristiano e teologo impegnato in prima linea nella lotta contro il nazismo ha condotto all'insegna dell'onestà intellettuale. Ne emerge il quadro di un cristianesimo "non religioso", definito dal recupero dei contenuti originari delle Scritture, che bandisce ogni fuga nell'aldilà e coniuga la fede nel Dio di Gesù Cristo con una piena fedeltà alla terra e alla vita. Torna sugli scaffali il testo più importante di Dietrich Bonhoeffer, in una edizione completamente rivista, arricchita con nuove note e commenti.
La peculiarità della Fraternità francescana, soprattutto nella sequela del Cristo umile e povero, rimane ancora oggi una proposta stimolante nella chiesa. Una proposta che ritrova nelle categorie teologiche dell’Esodo un fecondo paradigma entro il quale può essere riletta e attualizzata, fornendo così l’occasione di un itinerario intellettuale e spirituale da compiere insieme al Poverello di Assisi.
Destinatari
L’opera è destinata a studenti e formatori. Indicato per i seminari, per gli istituti e le facoltà di teologia.
Autore
LORENZO MASSACESI, francescano conventuale e sacerdote, abruzzese, ha conseguito la licenza in spiritualità presso la Pontificia Università Gregoriana e poi il dottorato di ricerca in spiritualità francescana presso la Pontificia Università San Bonaventura (Seraphicum), frequentando anche la Pontificia Università «Antonianum». Ha pubblicato la sua tesi dal titolo: Il linguaggio esodale degli Scritti di San Francesco d’Assisi. Attualmente insegna teologia spirituale e spiritualità francescana presso la Pontificia facoltà San Bonaventura. Abbina all’insegnamento un’intensa attività di catechesi.
Raccolta delle omelie festive mai pubblicate di Papa Benedetto XVI, pronunciate dal 2005 al 2017, quindi sia durante il pontificato sia dopo la rinuncia al ministero petrino. Una miniera ricchissima di spiritualità, nella quale Papa Ratzinger unisce le sue competenze bibliche, la passione per i Padri della Chiesa, in particolare Agostino, e lo sguardo sulla storia recente e sull’attualità, in un intreccio continuo di fede e storia. Pagine da leggere e rileggere.
storia dell indulgenza del perdono e del suo manifesto con le vicende del santuario mariano e sanfrancescano. Il tutto corredato da un ampia rassegna iconografica e da una raccolta di documenti suddivisi in sette appendici.
Fin dai primi anni dopo l'istituzione della Compagnia di Gesù (1540), con la fondazione e l'avvio dei primi collegi per l'educazione della gioventù (1548), si era fatta largo l'esigenza di disporre di un ordinamento degli studi uniforme, che indirizzasse l'attività d'insegnamento e ne costituisse tratto distintivo. Nel 1599 vedeva la luce l'edizione definitiva della Ratio atque institutio studiorum Societatis Iesu, una grandiosa costruzione pedagogica in grado di rappresentare lo strumento efficace per la formazione delle élites europee dei secoli della modernità e di incidere profondamente nel costume scolastico e nelle pratiche di educazione e formazione fino alle soglie della contemporaneità. La meticolosità delle prescrizioni didattiche, la sua diffusione a tutte le istituzioni dell'istruzione secondaria-superiore, infine la centralità della tradizione classico-umanistica ne fanno una delle chiavi di accesso più efficaci all'organizzazione e alle forme della cultura dei secoli moderni.
"Il cardinale del dialogo" è un appellativo che ben descrive l'instancabile spendersi di Carlo Maria Martini nell'impegno a favore di positivi rapporti con l'alterità, declinata nelle sue più varie versioni: rapporti con gli ebrei, il mondo ebraico e Israele; rapporti con le diverse chiese cristiane e rapporti con i musulmani, anche con uno sguardo alle grandi religioni orientali. Negli oltre cento interventi raccolti nel libro, la voce di Martini si alza limpida sopra il coro di diffidenza che riempie il nostro quotidiano, mettendo a fuoco il senso del farsi altro, dell'aprirsi all'accoglienza, dell'affermare la propria identità partendo dal confronto e non dalla prevaricazione. Così gli incontri legati all'ebraismo diventano per lui fondativi in quanto riconoscimento cristiano delle proprie radici, e il discorso di sant'Ambrogio del 1990, intitolato 'Noi e l'Islam', coglie in anticipo l'urgenza di fare i conti con il nuovo protagonismo della religione musulmana su scala mondiale, all'interno di società sempre più segnate dal fenomeno del pluralismo religioso. Il cardinale rende viva e attuale la riflessione sulla fede, scavando sotto la superficie delle parole evangeliche per arrivare fino alla concretezza terrena della vita umana.
Dalla formazione alla piena maturità intellettuale, l'intera vicenda culturale di Simone Weil appare caratterizzata da un vivo e profondo interesse per i miti. Creatore dell'universo, Dio manifesta attraverso i miti l'origine trascendente del cosmo e pertanto, secondo la Weil, questi, pur nell'appartenenza a tradizioni, culture, civiltà diverse, sono intermediari della relazione tra Dio e l'uomo. Ad oggi in ambito italiano non si è ancora pienamente rilevata la centralità e l'originalità della dimensione mitica nel pensiero della Weil e non esistono studi specifici sull'argomento. Il presente studio intende colmare questa lacuna, operando una classificazione delle figure mitiche - in particolare di Antigone ed Elettra - presenti nell'universo filosofico di Simone Weil e formulando una compiuta teoria sulla sua dimensione mitica.
A cura e commento di Antonio Salvatori, le annotazioni di Rosmini ai Principi di Filosofia" di Tommaso Valperga-Caluso."
L'emergere oggi del pensiero e della figura di Rosmini in proporzioni esponenziali anche all'estero ne evidenzia la natura e la funzione di "pietra di paragone": di scandalo e di volta. Entro il dominio delle "demitizzazioni" di fede speranza carità come essenziali ad ogni autentico progresso storico, le sue posizioni teoretiche misurano la storia con respiro senza pari ampio e fecondo. Vi acquisiscono le loro più vere proporzioni e articolazioni problemi costitutivi della persona come singolarità e come societarietà: i moti dello spirito e della storia. In un convivio nel quale Rosmini dialoga con protagonisti quali Tommaso d'Aquino, Vico, Leibniz, Hegel, Newman.
Nuova edizione di un classico del pensiero guardiniano: il lettore è guidato nei grandi romanzi, nei personaggi, nelle idee di Dostoevskij.

