
In questo dodicesimo volume della collana "Magistero e Arte di Benedetto XVI", il Santo Padre continua il percorso delle sue catechesi proponendo delle meditazioni sul tema della Preghiera. In particolare, prendendo spunto da episodi delle Sacre Scritture, propone una sorta di scuola della preghiera cristiana, per aiutare tutti i fedeli a vivere in modo ancora più intenso e intimo il rapporto con Dio, che proprio grazie alla preghiera si rivela all'uomo mettendo in atto il Suo disegno di salvezza.
Benedetto XVI continua il percorso delle catechesi sul tema della preghiera, proponendo le sue riflessioni sui Salmi, che per eccellenza costituiscono la forma più nobile di preghiera. In particolare i Salmi presi in esame dal Santo Padre, in questo tredicesimo volume della collana "Magistero e Arte di Benedetto XVI", sono i numeri 3, 22, 23, 110, 119, 126 e 136. L'opera è inoltre impreziosita da un'elegante veste grafica, con copertina cartonata e numerose riproduzioni a colori.
Don Lorenzo Milani combatté l'analfabetismo dei ceti sociali più poveri, l'esercizio prepotente dell'autorità all'interno della Chiesa e nella società, la fisionomia classista della scuola pubblica. Rispetto alle sue battaglie ideali, le lettere inviate alla madre Alice Weiss tra il 1943 e il 1967 - qui proposte in una nuova edizione - sono più luoghi di rifugio che di ispirazione diretta. E, come sottolineò Pasolini all'apparire della prima edizione del carteggio, i due interlocutori sono un prete cattolico e una madre ebrea che appartengono a un mondo culturalmente e ideologicamente laico.
La sintesi del pensiero di uno dei maggiori teologi contemporanei sulle radici della Chiesa e sui suoi compiti nel mondo contemporaneo. Un saggio storico teologico di alto livello sulla identità e il valore della comunità, sulle fonti della Bibbia e della Tradizione apostolica, sul ruolo dei laici e dei sacerdoti, nella fedeltà al Concilio Vaticano II e, in particolare alla Costituzione Apostolica Lumen Gentium. Joseph Ratzinger è nato nel 1927 a Marktl am Inn, un paesino della Baviera. Dopo gli studi teologici e l'ordinazione sacerdotale insegnò teologia nelle università di Monaco di Baviera, Bonn, Münster, Tübingen, Regensburg. Fu consigliere del cardinale Frings durante il concilio Vaticano II. Arcivescovo di Monaco di Baviera dal 1977, nel 1981 fu nominato prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Numerose le sue pubblicazioni presso la San Paolo. Tra queste ricordiamo: Rapporto sulla fede (1985, 1998[3]); Svolta per l'Europa? (1992[2]); Il sale della terra (1997); La mia vita (1997); Introduzione allo spirito della liturgia (2001[3]).
Il racconto in prima persona della vicenda appassionante di un uomo divenuto papa, dagli anni della formazione fino al soglio pontificio. Racconti, aneddoti, incontri e riflessioni ricchi di passione e di amore per la causa di Dio e dell’uomo, scritti con un singolare senso dell’humour accompagnato da una forte personalità.
“Dalla leggenda di Corbiniano, fondatore della diocesi di Frisinga, ho preso l’immagine dell’orso. Un orso – racconta questa storia – aveva sbranato il cavallo del santo, che stava recandosi a Roma. Corbiniano lo rimproverò aspramente per questo misfatto e, come punizione, gli caricò sulle spalle il fardello che fino a quel momento era stato portato dal cavallo. L’orso dovette trasportare il fardello fino a Roma...
Cosa potrei raccontare di più e di più preciso sui miei anni come vescovo? Di Corbiniano si racconta che a Roma restituì la libertà all’orso. Se questo se ne sia andato in Abruzzo o abbia fatto ritorno sulle Alpi, alla leggenda non interessa. Intanto io ho portato il mio bagaglio a Roma e ormai da diversi anni cammino col mio carico per le strade della Città Eterna. Quando sarò lasciato libero, non lo so, ma so che anche per me vale: “Sono divenuto una bestia da soma, e proprio così io sono vicino a te”.
Così, alla fine degli anni Novanta, il cardinale Ratzinger concludeva la sua autobiografia. Uno scritto semplice, nello stile delle Confessioni o dei Fioretti, a raccontare la propria vita guidata costantemente da Dio. Egli non conosceva ancora gli sviluppi futuri: l’ingresso nel nuovo millennio al fianco di Giovanni Paolo II, l’elezione a pontefice con il nome di Benedetto XVI. I sentimenti del suo cuore, invece, allora come adesso egli li esprime con il salmo 73,23s: “Ma io sono con te sempre: tu mi hai preso per la mano destra. Mi guiderai con il tuo consiglio”.
Questo libro presenta i principali scritti e discorsi di Bruno Forte nel suo primo anno e mezzo da vescovo alla guida dell’arcidiocesi di Chieti-Vasto. Ben lontano dall’essere una semplice raccolta, il volume offre una lettura sapiente e profonda dell’essere cristiani oggi, alle prese con la purezza dell’annuncio originario da un lato e con le sfide del contesto contemporaneo dall’altro. Il titolo dell’intervento tenuto a Lublino (Polonia) il 12 settembre 2004 in occasione del conferimento del dottorato honoris causa, Il Cristianesimo europeo di fronte alle sfide contemporanee, è la sigla complessiva del libro. Si tratta di essere cristiani come lo erano gli apostoli, ma di esserlo oggi: è questa l’intenzione di fondo che anima ogni scritto e ogni discorso del vescovo Bruno Forte, sia quando parla ai sacerdoti e a chi ha abbracciato la vita consacrata, sia quando si rivolge ai giovani, ai politici, agli economisti, agli uomini e alle donne della ricerca e dell’arte, al mondo dell’università. Dell’essere cristiani oggi, tanto più in grado di parlare al mondo quanto più radicati nel Vangelo, Bruno Forte presenta due modelli, Joseph Ratzinger e Carlo Maria Martini, offrendo in altrettanti saggi una lettura suggestiva della loro teologia e della loro spiritualità. L’unitario messaggio che ne risulta può aiutare molti a declinare i vari aspetti della “bellezza di Dio” nell’annuncio al tempo presente.
Bruno Forte nato nel 1949 a Napoli, ordinato sacerdote nel ’73, dottore in teologia nel ’74 e in filosofia nel ’77, è stato fino al 2004 Ordinario di teologia dogmatica nella Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale.
Ha trascorso lunghi periodi di ricerca a Tubinga e a Parigi. Ha tenuto lezioni e conferenze in molte Università europee e americane e corsi di aggiornamento e di esercizi spirituali nei vari continenti. È consultore del Pontificio Consiglio per la Cultura, membro di quello per l’Unità dei Cristiani e della Commissione Teologica Internazionale della Santa Sede: in essa ha presieduto il gruppo di lavoro che ha redatto il documento Memoria e riconciliazione: la Chiesa e le colpe del passato (febbraio 2000). Nel giugno 2004 Giovanni Paolo II lo ha nominato Arcivescovo Metropolita di Chieti-Vasto. L’8 settembre 2004 è stato ordinato vescovo nella cattedrale di Napoli dall’allora cardinal Joseph Ratzinger. Nel giugno 2005 è stato eletto Presidente della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede, l’Annuncio e la Catechesi della Conferenza Episcopale Italiana. Delle sue opere (molte delle quali tradotte in varie lingue) le principali sono la Simbolica Ecclesiale (Edizioni San Paolo, Milano) in otto volumi e la Dialogica (Edizioni Morcelliana, Brescia) in quattro.
Questo volume presenta una saggio di mariologia «essenziale, profondo, emblematico dell’immagine post-conciliare di Maria, condotto con criterio narrativo e con un’originale intepretazione simbolica della Serva del Signore nella sua specificità femminile e creaturale».Al tempo stesso esso si presta «ad un’intensa lettura spirituale... come un vero inno sgorgato dal cuore a colei che, Theotokos, è anche madre di tutti noi».
Destinatari
Studiosi e religiosi.
L’autore
Bruno Forte è uno dei teologi più conosciuti in Italia e nel mondo. Nel 1996 ha portato a compimento la sua summa, la Simbolica ecclesiale in 8 volumi, una tra le poche opere sistematiche del dopo concilio. È stato per un decennio membro della Commissione Teologica Internazionale della Santa Sede: in essa ha presieduto il gruppo di lavoro che ha redatto il documento Memoria e riconciliazione: la Chiesa e le colpe del passato (febbraio 2000). Nel giugno 2004 Giovanni Paolo II lo ha nominato Arcivescovo Metropolita di Chieti–Vasto.Ha pubblicato numerosi volumi per le Edizioni San Paolo, tra i quali: L’acqua della vita (2008), Alla scuola di Paolo per vivere Cristo (2009), Confessarsi perché (2007), Cresimarsi perché (2009) e il trattato Simbolica Ecclesiale in 8 volumi.
Solo un nuovo Concilio, al quale per la prima volta nella storia partecipino uomini e donne, potrà dirimere il contrasto sorto nella Chiesa romana dopo che Francesco, con la sua esortazione Amoris laetitia, ha fatto balenare la possibilità che persone divorziate e risposate civilmente ricevano l’Eucaristia. Infatti, seguendo il papa gaucho, la maggioranza dei cardinali e dei vescovi ritiene che per ragioni pastorali, dopo discernimento e caso per caso, sia possibile quella scelta; ma una minoranza di prelati la considera “eretica”. A occhi profani, una disputa incomprensibile; ma non è così per una Chiesa che nel mondo ha 1,3 miliardi di fedeli. E nella quale tutto, ora, può accadere.
Il IV volume di scambio dei doni, la collana ecumenica di LEV, affronta il tema del servizio e dell'amore operoso nei conforti dei bisognosi. Saranno presentati i più importanti testi di papa Francesco in cui parla dell'importanza del servizio e in cui ci invita a scoprirlo come la vera chiave in grado di trasformare il mondo.
Tra i grandi teologi del XX secolo, Henri de Lubac è senza ombra di dubbio quello che più si contraddistingue per i molti aspetti sapienziali della sua teologia. Questo perché le sue vicende personali hanno avuto un influsso molto diretto sulla sua teologia. Le note vicende della sua vita, infatti, l'hanno obbligato a vivere con molta intensità la sua appartenenza alla Chiesa e la sua condizione di uomo di Chiesa. Questo è il motivo per cui, come ben dimostra il presente saggio di M. Sprizzi, De Lubac ha dedicato la maggior parte della sua opera al "vir ecclesiasticus", cioè all'identità ecclesiale del credente. Oltre all'alta qualità teologica dei suoi scritti, il loro carattere, in molti casi, di testimonianza e di confessione, fa sì che questo tema diventi vivo e non soltanto accademico. L'identità ecclesiale del cristiano è definita da tre caratteristiche essenziali: fortis in fide: il tema della fede, il credo Ecclesiam, la Chiesa come oggetto di fede, come paradosso e mistero; firmus in traditione: il radicamento cristologico-pneumatologico della Chiesa e della sua cattolicità; fidelis in caritate: la carità e la maternità della Chiesa. Si tratta indubbiamente di un saggio che, inserendosi dignitosamente tra gli studi scientifici sulla figura e l'opera del Cardinale francese, ne rilancia autorevolmente l'interesse. Presentazione al volume di Mons. Rino Fisichella.
Questa "biografia" di Gesù è condotta camminando sul crinale tra fede e storia. Dopo una cornice preliminare che isola le coordinate storicoculturali e geopolitiche entro cui fiorisce la tetrade dei Vangeli, si inizia il viaggio all'interno delle loro pagine, che non ricostruisce accademicamente un personaggio e la sua vicenda ma ne ricompone ritratti da angolature diverse. Gianfranco Ravasi elabora il profilo di Gesù seguendo alcuni lineamenti fondamentali. Innanzitutto la sua vita pubblica nel villaggio di Nazaret, le sue parole che si raggruppano spesso in narrazioni paraboliche, le sue mani che operano gesti sorprendenti, catalogati sotto la categoria "miracoli". Poi l'atto supremo, quello della sua morte per esecuzione capitale avallata dal potere romano. Ma è proprio quando è calato il sipario sulla vicenda terrena di Gesù che si apre un'altra faccia della sua vita, una discriminante inedita, definita come "risurrezione". Per attingerla è necessario un altro canale descrittivo, affidato sostanzialmente a una conoscenza trascendente, quella che è denominata come "la fede pasquale".