
Valetina Ferri firma questo agile volume dedicato a don Lorenzo Milani, priore di Barbiana. Un personaggio, un episodio, una virtù: I buoni maestri è una serie di dieci volumi pensata per raccontare la vita, il pensiero e l'opera di uomini e donne capaci di ispirare le nostre vite sulla strada verso il bene.
Enrico Impalà firma questo agile volume dedicato all'indimenticato cardinale di Milano, Carlo Maria Martini. Un personaggio, un episodio, una virtù: I buoni maestri è una serie di dieci volumi pensata per raccontare la vita, il pensiero e l'opera di uomini e donne capaci di ispirare le nostre vite sulla strada verso il bene.
"Papa Francesco ha sempre dichiarato la propria profonda devozione mariana, fin dall’inizio del suo pontificato; si tratta di una devozione che ha un profondo radicamento nell’educazione cristiana ricevuta in famiglia, ma che deve anche molto alla formazione gesuitica. Questo volumetto raccoglie le parole e le preghiere più belle dedicate da Bergoglio alla Madonna."
Amore, carità, misericordia, tenerezza... i nomi della prossimità di Dio verso di noi e quelli della nostra prossimità vicendevole sono infiniti, poiché infinite sono le sfumature della passione che ci accomuna nell'incontro con l'Altro e con gli altri. In Papa Francesco, questi nomi sono tutti riscontrabili e ricorrenti, quasi come un refrain della sua predicazione. Come altre parole-chiave del suo pontificato (perdono, gioia, cammino, vita...), anche queste rimangono fondamentali per incontrarne la profonda spiritualità, radicata nel Vangelo e nella tradizione della Chiesa.
Il tema del coraggio, che è al centro di questo libretto, è una costante del pensiero e della predicazione di Papa Francesco, fin dall'inizio del suo pontificato. Si tratta, volta per volta, del coraggio che ci manca come uomini; del coraggio che inseguiamo nella fatica del quotidiano; del coraggio che le sfide del mondo ci impongono... Tutto e sempre in riferimento al coraggio che fonda la vita credente: quello di Cristo di fronte alla croce, testimonianza di una possibilità che ci è data per trasformare il male in bene. Da questo "coraggio di Cristo- viene il coraggio fedele delle donne e degli uomini che, nella storia, hanno dato testimonianza di amore.
"Ciascuna famiglia cristiana – come fecero Maria e Giuseppe – può anzitutto accogliere Gesù, ascoltarlo, parlare con Lui, custodirlo, proteggerlo, crescere con Lui; e così migliorare il mondo. Facciamo spazio nel nostro cuore e nelle nostre giornate al Signore. Così fecero anche Maria e Giuseppe, e non fu facile: quante difficoltà dovettero superare! Non era una famiglia finta, non era una famiglia irreale. La famiglia di Nazaret ci impegna a riscoprire la vocazione e la missione della famiglia, di ogni famiglia". Papa Francesco
La fedeltà, la fede, la fiducia rimandano innanzitutto a Maria, Madre di Gesù e Madre della Chiesa. Non a caso questo libretto si apre con pagine in cui papa Francesco celebra l'icona mariana come vero e proprio contraltare della società moderna, in cui la fiducia in Dio sembra piuttosto scomparire sempre più, nascosta sotto i luccichii effimeri del potere, del denaro, dello sfruttamento dei deboli. Maria rovescia questa prospettiva poiché parte dall'accoglienza semplice di una richiesta che è, invece, enorme, quella di essere donna che accoglie Dio nel proprio grembo. Nella predicazione del pontefice, il tema della fedeltà alla chiamata trova molti riferimenti e punti di riflessione: su tutti, spiccano due figure del credere, quella di Pietro e quella di Abramo; due uomini che, in modi diversi, si trovano di fronte a una scelta radicale, continuare ad affidarsi a Dio contro ogni evidenza, persino contro ogni speranza. La forza della loro fede viene, come per Maria, dalla consapevolezza di non essere soli, ma radicati nell'unica fede che non viene mai meno: la fede di Dio nell'uomo, nonostante tutto.
La vita del cristiano è compresa fra due attese: quella di Gesù, dono di Dio nella storia dell'uomo; e quella di Cristo, dono di Dio che conclude la storia dell'uomo. Potremmo dire che la vita del cristiano è compresa fra Gesù e Cristo, fra il Gesù "atteso dalle genti" che "nasce a Betlemme" e il Cristo che torna alle soglie degli ultimi tempi, come giudice. L'attesa ha una caratteristica propria, che non è in nessun modo eliminabile e che, anzi, è da sempre centrale nella vita spirituale e morale del cristiano: questa caratteristica, spesso dimenticata, soprattutto nel tempo attuale che vive di corsa, è la pazienza. La pazienza di Dio, che attende il ritorno dell'uomo; la pazienza dell'uomo, che deve accettare per sé i ritmi di Dio, che hanno talvolta la lentezza saggia di Colui che è eterno. La pazienza è, dunque, elemento che dobbiamo riscoprire: pazienza che attende e che non si scoraggia quando il bene sembra faticare a giungere; pazienza però che non è remissività, ma atto di coraggio che appartiene a tutti noi che viviamo nel tempo "di mezzo-, tra la prima e la seconda venuta.
"Dire che papa Francesco è il pontefice della gioia potrebbe sembrare scontato: tante sono le volte che fa uso di questa parola nella sua predicazione; e la gioia, d’altronde, è nello stesso titolo del suo documento “fondativo”, l’Evangelii Gaudium, l’esortazione apostolica con la quale ha aperto il suo magistero, facendone una vera e propria pietra miliare ancora oggi decisiva per comprenderlo. Il “Vangelo della gioia” è al centro del suo annuncio: una gioia che, per i cristiani, non può che nascere da Betlemme e aprire, da lì, alla storia totale, universale. Non possono esistere cristiani infelici, tristi, mogi, poiché chi comprende che l’amore di Dio per l’uomo si spinge fino alla condivisione di una culla e di una croce non può avere alcun dubbio sulla luce che il cristianesimo apre nel mondo."
Tutti sappiamo quanto il tema del perdono e della misericordia di Dio verso il peccatore sia centrale nel ministero di papa Francesco, al punto che ha dedicato a questo argomento un anno giubilare straordinario. «Dio non si stanca mai di perdonare» è uno dei refrain della predicazione del papa venuto "dalla fine del mondo-. Il perdono, quindi, è coniugato sotto vari aspetti, che mettono al centro tre immagini precise: l'umanità che abbisogna di misericordia - un'umanità spesso affaticata, sotto pressione, divisa e a rischio di disperazione -; Gesù che si fa uomo proprio per salvare dalla schiavitù e che muore per liberarci, sacrificando se stesso perché il perdono di Dio e la riconciliazione tra noi sia possibile, oltre ogni legge; il Padre, che accoglie sempre il peccatore che ritorna a lui. Vi è un mezzo per cui questo perdono diviene evidente, ed è il Sacramento della Riconciliazione. Attorno a questi temi ruota il Bergoglio-pensiero e tutti, in breve, li ritroveremo nelle pagine seguenti.
Il tema del cammino è fondamentale nel percorso e nel pensiero di papa Bergoglio: la sua Chiesa è, innanzitutto, in cammino; semper reformanda, come dicevano i Padri, ma anche sempre spinta dallo Spirito a una sorta di esilio da se stessa, di diaspora necessaria. La “Chiesa in uscita” di cui il pontefice parla continuamente è dinamica, incapace di sostare su se stessa – pena la propria fine – e, soprattutto, in movimento verso le periferie delle città, della storia, dell’esistenza: quelle periferie esistenziali che attendono una parola che liberi e che non può essere altro che quella evangelica. Periferie che sono in “ricerca”: altro termine che in questo volumetto il lettore troverà quale filo rosso per l’approfondimento di un pensiero – quello di papa Francesco – che a sua volta è in divenire, nella costante e necessaria volontà di dialogo tra una fede che non perde identità e una domanda continuamente rinnovata dal e nel mondo.
Enzo Bianchi riflette sull’incontro di Gesù con la donna samaritana, raccontato nel vangelo di Giovanni (4,5-42), in cui Egli si presenta come “quell’acqua” capace di dissetare la sete di eterno presente in noi e soprattutto le cambia la vita, facendola diventare testimone della sua missione tra i Samaritani.
Il primo volume del percorso di preparazione alla Pasqua guidato dal fondatore della Comunità di Bose, uno degli autori di spiritualità più letti al mondo.