
Realizzato in occasione dell'Anno della fede "Afferrati da Cristo" è un libro che raccoglie testi di Benedetto XVI sul tema della fede. Dalla Lettera Apostolica Porta Fidei alle Udienze Generali, il libro offre un percorso di approfondimento su un tema centrale dell'esperienza cristiana. Come ricorda Benedetto XVI, "la fede cristiana, operosa nella carità e forte nella speranza, non limita, ma umanizza la vita, anzi la rende pienamente umana". Il volume, realizzato in co-edizione con la Libreria Editrice Vaticana, è interamente composto da interventi del Santo Padre Benedetto XVI.
Piccole storie e qualche pensiero, minuscoli grani di saggezza spirituale per affrontare le situazioni della vita con serenità e consapevolezza.
All'inizio dell'Anno della Vita Consacrata (30 novembre 2014 - 2 febbraio 2016), papa Francesco indirizza questa lettera apostolica a tutti i consacrati. In essa delinea, in primo luogo: Gli obiettivi di questo Anno speciale:- Guardare il passato con gratitudine. Gratitudine che scaturisce dal riconoscere i doni che il Signore ha offerto alla Chiesa attraverso i carismi dei Fondatori e delle Fondatrici di famiglie religiose.- Vivere il presente con passione. I religiosi e le religiose sono chiamati a seguire il Vangelo e ad aderire a Cristo come hanno fatto i loro Fondatori; a diventare "esperti di comunione" e a vivere "la mistica dell'incontro" che li rende capaci di ascolto delle altre persone.- Abbracciare il futuro con speranza. Fondare la propria vita su una speranza che non delude, quella teologale, dalla quale sgorga la fiducia nel Signore. Le attese per l'Anno della Vita Consacrata invitano a puntare sulla gioia: "Dove ci sono i religiosi c'è gioia", dice il Papa. I religiosi devono parlare con la vita; una vita dalla quale traspare la gioia e la bellezza di vivere il Vangelo e di seguire Cristo. Testimoniare la speranza, vivere il dono, la fraternità, l'unità. Infine, nell'ultimo paragrafo: Gli orizzonti dell'Anno della Vita Consacrata, Francesco precisa il raggio di destinazione di questa lettera: oltre le persone consacrate, i cristiani laici, tutto il popolo cristiano, le persone consacrate e i membri di fraternità e comunità appartenenti a Chiese di tradizione diversa...
Pochi sanno che Papa Francesco, prima di laurearsi in Filosofia e Teologia, si è diplomato in Chimica degli Alimenti e che il cibo e la cucina hanno per lui un ruolo importante.
Questa è una biografia che racconta Papa Francesco in una prospettiva nuova e originale, nella quale trovano spazio anche 36 ricette buone e semplici, ispirate alla sua vita.
Questo libro ha una valenza culturale e informativa. I fatti narrati sono conformi a verità e documentati. La pubblicazione illustra il rapporto che lega Papa Francesco al valore del cibo e al suo significato religioso. Il cibo e la sua condivisione costruiscono relazioni, trasmettono memoria e culture, e sono un fattore fondamentale per il progresso sociale ed economico.
Mons. Tonino Bello ha vissuto un rapporto particolare con il Meridione d'Italia. Il volume di Picicco attraversa proprio questo versante inesplorato della figura del vescovo salentino muovendo dalla geografia dei luoghi e dalla vicenda storica contestuale. La meridionalità di don Tonino è analizzata sotto vari aspetti: tra gli altri, quello del costante riferimento alla terra natìa, del travagliato rapporto con il mondo della politica, delle prese di posizione sulla militarizzazione del Sud, del legame con gli emigranti.
In A Simple Path, Mother Teresa offers guidance to help us on the path to peace and love. It is only when the love in our hearts is released, says Mother Teresa, that we will be able to care for other with true joy and altruism.
Don Tonino aveva di certo intuito che la dignità non è questione di riconoscimento dell'altro. Così come è. Vale per le donne, ma non solo per loro.
Non vorremo però anche noi, come lui scrive a Myriam, essere accusati “di aver fornito imprudentemente ai circoli femministi pericolosi argomenti biblici, strumentalizzabili per le loro rivendicazioni”. Ma vorremmo che queste pagine fossero usate, e le donne soprattutto le usassero, per fare battaglie per riconoscere la dignità a ognuno e ovunque. Al di là delle quote e delle appartenenze. Perché la salvezza è universale: la facciamo tutti ed è un diritto di tutti
Le preghiere del mattino e della sera di Anselm Grun prestano alle lettrici e ai lettori le parole per poter dire al Signore sentimenti, pensieri, domande.
Nella nostra societa densa di clamore, suoni, immagini l'autore ci offre un segnale stradale che ci permette di aprire le nostre mani al flusso di vita che sgorga dal silenzio. Fare silenzio in se stessi e aprire le mani e il cuore a un dio che ci parla e ci ascolta e, nel silenzio, vivere l'acc ettazione della propria vita, la speranza nel futuro che e`di dio, il moto di compassione verso l'altro. Cosl, in quest a meditazione di nouwen, la preghiera ci porta a condividere con l'altro l'avventura del la nostra comune umanita e ci rende sensibili all'anelito d egli uomini e delle donne che piu`o meno consapevolmente aspettano anche oggi un annuncio di liberazione. Attrave rso queste pagine intense per fede e spiritualita, nouwen ci conduce per i sentieri, a volte impervi, della preghiera, insegnandoci pagina dopo pagina a fare della preghiera un'ap ertura allo spazio di dio nella nostra vita, affinche impariamo a ricevere con mani aperte il dono della fiducia, della solidarieta, del perdono.
Secondo il cardinale Martini ci sono domande che non possiamo smettere di porci nella nostra vita: riguardano il senso stesso della nostra esistenza, del nostro pellegrinare in questo mondo e in questo tempo. Tra queste domande, alcune mettono a tema propriamente il rapporto con Dio, di cui la preghiera è l'espressione più diretta e oggi forse meno compresa. In questo libro, la sapienza del biblista si unisce a quella del pastore, e Martini ci conduce alla comprensione che, se le domande che possiamo porre sono di assoluto valore, la risposta non si può cercare in solitudine, ma in relazione: con Dio e con gli altri, con uno sguardo verticale e uno orizzontale; con gli occhi rivolti al cielo, ma con le mani ben sprofondate nella terra del nostro quotidiano.