
All'interno del pettegolo e superfluo giornalismo di oggi dove tutti sanno tutto dell'ultimo dei politici e dei divetti tv, e dove sulle questioni religiose sopravvivono pregiudizi e disinformazione Scaramuzzi rappresenta un'eccezione. In queste pagine si racconta quel che accade ed è accaduto in Vaticano in questi anni, quel che pensa e fa un papa che ha scelto di chiamarsi Francesco, le passioni e le speranze che suscita in credenti e non, le reali trasformazioni che introduce, al di là di quelle più apparenti, e le resistenze che incontra.
Che ne è della coppia; che significati assume oggi l'essere genitori e il desiderio di "avere un figlio"; come diventare famiglia e a quali condizioni essere davvero felici? Sono le domande da cui muove questo libro, dove i contributi autorevoli di un biblista del calibro del cardinal Martini, di una psicologa, un medico bioeticista e un sociologo aiutano a disegnare le nuove coordinate di una società in vorticoso cambiamento, che pone interrogativi importanti circa il modello di famiglia cui siamo abituati. Sullo sfondo, la ricerca stessa della Chiesa, sollecitata da papa Francesco con la convocazione del Sinodo, di nuove parole capaci di dire agli uomini d'oggi i valori di sempre e riscoprire i veri "talenti" racchiusi nell'essere famiglia.
Henri de Lubac, gesuita del secolo scorso, esponente di spicco della teologia che ha influenzato notevolmente il pensiero della Chiesa, prima, durante e dopo il Concilio Vaticano II, è l’oggetto di questo studio.
In particolare i suoi libri sulla Chiesa e il Mistero di Dio sono al centro di questa analisi.
L’uomo contemporaneo alla ricerca di Dio, lo incontra nella dimensione ecclesiale, entrando attraverso di essa nella comunione trinitaria. L’inserimento della dimensione ecclesiale nella teologia trinitaria, costituisce la base di una svolta ecclesiologica della teologia che vede in Henri de Lubac uno dei suoi padri.
Il saggio su "Lo sviluppo dell'idea musicale" del 1925 è il primo della bibliografia ufficiale di Balthasar. Il movimento della riflessione appare molto determinato nella ricerca di un intrinseco rapporto tra l'energia immanente al Musikgeist e l'impulso trascendente che segna la sua costituzione e dischiude la logica dei suoi sviluppi. Il saggio di Sequeri presenta i temi della saggistica musicale balthasariana nel contesto della genesi del progetto di un'autonoma estetica teologica.
Il volume contiene il discorso che papa Benedetto XVI ha tenuto ad Auschwitz il 28 maggio 2006. Prefazione di Mons. Gianfranco Ravasi. Oltre al discorso del papa ad Auschwitz, il volume contiene: il messaggio di Giovanni Paolo II per i 60 anni della liberazione di Auschiwitz (2005); l'articolo del card. Joseph Ratzinger L'eredita di Abramo" del 29 dicembre 2000; "Noi ricordiamo", una riflessione sulla Shoah della Commissione per i Rapporti con la Religione ebraica del 12 marzo 1998; l'omelia di Giovanni Paolo II al campo di concentramento di Brzezinka del 7 giugno 1979; il documento del Concilio Vaticano II "Nostra Aetate" circa i rapporti tra Cristianesimo ed Ebraismo (1965). "
I conflitti possono bloccare, paralizzare, ferire. Ma possono anche far progredire. Controversie in famiglia, ma anche dissidi all'interno di comunità più ampie possono essere risolti in maniera positiva per tutte le persone coinvolte. Facendo ricorso a esempi concreti, Anselm Grün illustra strategie di soluzione, sostenute dalle conclusioni a cui si è giunti in psicologia e nella ricerca sulla gestione dei conflitti.
Il volume raccoglie, per la prima volta in edizione italiana, le meditazioni di Romano Guardini sullo Spirito Santo. In queste pagine, che abbracciano un ampio arco cronologico (1933-1952), l'autore ne indaga la natura, il ruolo nella Rivelazione e nel mistero della Pentecoste, la presenza discreta e costante nella storia. Nel Libro della Genesi, lo Spirito aleggia sulle acque al momento della creazione, quando ancora la terra è "desolata e vuota"; è il respiro di Dio dal quale proviene all'uomo la vita. Da allora, è stato ed è presente in ogni momento nelle vicende del mondo, è principio generativo senza cui nulla è possibile: la vita delle creature, la fede, la preghiera. Con uno stile narrativo, a tratti poetico, l'autore offre uno strumento prezioso per esplorare le dimensioni fondamentali dello Spirito Santo, che "opera in modo che, più le cose sono nelle mani di Dio, più diventano se stesse".
«La Sezione prima degli Opera omnia di Henri de Lubac si sostanzia di quattro scritti che, sotto il titolo L'uomo davanti a Dio, sono ricondotti dallo stesso Autore a questo ordine: 1. Sulle vie di Dio; 2. Il dramma dell'umanesimo ateo; 3. Proudhon e il cristianesimo; 4. Paradossi e Nuovi paradossi. L'intento non è stato quello di una proposizione cronologica, ma dell'articolazione dei nuclei tematici del lavoro e della riflessione teologici e storico-teologici dell'Autore. [...] Dovessimo trovare, per quanto ci è dato osservare, un centro, non sistematico ma genetico, a questo plesso di opere, attorno a cui far gravitare l'impegno circoscritto da questa produzione letteraria, lo vedremmo in quel dialogo "disarmato" tra due ventenni, un gesuita o meglio aspirante gesuita e un neo-insegnante non credente, nelle trincee della Grande Guerra. Ci pare che il fatto, insistentemente ricordato dal teologo, conferisca intensità al titolo stesso scelto per la sezione e alla sua problematicità. E ci pare che esso sia ciò che concretamente segna il fuoco o l'anima dell'impegno intellettuale di de Lubac, almeno per questa sezione. [...] Il carattere di quello che de Lubac chiama "umanesimo ateo" non è assimilabile a quello dell'ateismo volgare e neppure a un "ateismo puramente critico", "incapace di sostituire ciò che vuole distruggere"; si tratta di un ateismo che "vuole essere sempre più positivo, organico, costruttivo"; vuole un nuovo umanesimo, dopo aver agito, mediante una critica radicale perché l'umanità occidentale rinneghi "le sue origini cristiane" e volti le spalle a Dio. Nella loro diversità questi umanesimi sono accomunati da un "immanentismo di natura mistica" e da una "lucida coscienza del divenire umano". È "molto più" di un a-teismo, la sua negazione è un anti-teismo, "più precisamente un anticristianesimo." (Dall'Introduzione di Costante Marabelli alla Sezione prima dell'Opera Omnia)
Le vie di Dio non sono inaccessibili all'uomo, anzi sono tracciate per l'uomo
La sezione dellíOpera Omnia nella quale Ë collocato il presente volume si chiama líuomo davanti a Dio. Eí come la delimitazione di un campo. Sulla scena del mondo líuomo puÚ semplicemente negare Dio come fecero tanti pensatori del XX secolo: ha allora origine il dramma dellíateismo le cui conseguenze sono ancora di fronte a noi. Si possono invece riorganizzare schematicamente le conoscenze ricevute in modo ìscolasticoî e allora ha origine il sistema cui sfugge líessenziale. Si puÚ, infine, secondo la via scelta da de Lubac, mettersi in ascolto della tradizione per coglierne lo slancio vitale ad accogliere Dio e la sua rivelazione.
Tre sono i movimenti interni al volume. Vi Ë uníidea di Dio presente nellíuomo e in qualche modo costitutiva della sua persona. Solo líaffermazione di Dio, difatti, permette di sostenere la dignit‡ dellíuomo e il suo destino eterno. Al contrario le prove dellíesistenza di Dio come la sua conoscibilit‡ devono passare al vaglio purificatore della negazione: quello che conosciamo di Dio, infatti, Ë riduttivo e alienante rispetto alla sua grandezza. La poca conoscenza che líuomo ha di Dio si scontra poi con líinsufficienza delle sue capacit‡ espressive. Dio resta perciÚ un mistero che sovrabbonda le capacit‡ concettuali dellíuomo. Dio stesso perÚ si Ë messo in viaggio per farsi conoscere dallíuomo; questi deve a sua volta mettersi in viaggio per accogliere Dio, per fare in sÈ spazio alla sua immensa ricchezza.
La conclusione Ë un inno di ringraziamento a Dio per il suo amore manifestatosi nella creazione e nella redenzione. Uno dei volumi pi˘ affascinanti di de Lubac, uníopera che parla realmente di Dio, non degli artifici pi˘ o meno brillanti dei teologi.
Dio non è lontano da chi lo cerca con cuore sincero. Il suo mistero non smette di interpellare intelligenza, affetti e volontà. Anzi, oggi la ricerca di Dio conosce un momento di ripresa. Per questo, Gianfranco Ravasi esplora i luoghi nei quali il mistero di Dio si affaccia sul cammino dell’uomo in ricerca. Un percorso ragionato che conduce il lettore a varcare molteplici soglie: l’eco della presenza divina nell’ascolto di una Parola che interpella; l’offrirsi della medesima Parola nella pagina sacra e nelle molte immagini dell’uomo e del mondo; i suoi riflessi nella bellezza e nella grande “analogia” della creazione, cioè nel suo svelarsi attraverso le creature uscite dalle sue mani; infine, nel rispetto di una dignità creaturale che Dio stesso non intende violare, l’abisso della libertà umana, chiamata a scegliere chi amare e servire.
L'AUTORE
Gianfranco ravasi (Lecco, 1942), ordinato sacerdote nel 1966, è stato per molti anni Prefetto della Biblioteca-Pinacoteca Ambrosiana e docente di esegesi dell’Antico Testamento nella Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale e di ebraico nel Seminario arcivescovile milanese. Nel 2007, dopo essere stato nominato da Benedetto XVI Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e delle Pontificie Commissioni per i Beni Culturali della Chiesa e di Archeologia Sacra, è stato ordinato Arcivescovo Titolare di Villamagna di Proconsolare. Il 20 novembre 2010 è entrato a far parte del Collegio cardinalizio. Tra le opere pubblicate presso le Edizioni San Paolo segnaliamo Che cos’è l’uomo? (2011), Chi sei Signore? (2011) e Dove sei, Signore? (2012), il commento ai Salmi (20072) e al Qohelet (20085).
Per il Gruppo San Paolo ha diretto opere di prestigio come la Bibbia Via, Verità e Vita (2009) e il Dizionario Temi Teologici della Bibbia (2010).
Il libro ripercorre le tappe piu significative della vita di Joseph Ratzinger nella terra natale. Alessandra Borghese e il suo viaggio dell'anima" in Baviera: un pellegrinaggio che ripercorre le tappe della vita di Joseph Ratzinger nella terra natale. L'autrice descrive i paesaggi da fiaba della Baviera piu bella: prati e foreste, i profumi intensi della natura e le cittadine dipinte con i colori dell'armonia, i luoghi piu significativi del percorso di formazione spirituale di Benedetto XVI. La ricerca delle radici della vita di un uomo divenuto papa: le amicizie, la famiglia poggiata su solide basi religiose, le passeggiate con il fratello Georg, ma anche i difficili anni del nazismo. "

