
Il volume, nato su proposta della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger / Benedetto XVI in occasione del novantesimo anno di età del papa emerito Benedetto XVI, è una miscellanea in omaggio al suo fondatore ed ispiratore e mostra l'impegno nel perseguire le finalità che egli le ha assegnato: «promuovere lo studio e la ricerca nel campo della teologia e delle scienze affini» (p. 17). La Prefazione bilingue (italiano-inglese) firmata dal direttore della Libreria Editrice Vaticana, don Giuseppe Costa, SDB, ripercorre il contenuto del suo magistero teologico e il cammino che ha visto per tanti anni a fianco l'editrice e papa Benedetto XVI.
"Quello della pace è il discorso teologico più robusto e più serio che oggi si possa fare, perchè affonda le sue radici nel cuore del ministero trinitario". Se infatti pace è "convivialità delle differenze", dobbiamo concludere che "pace" è la definizione più vera del mistero principale della fede, in cui si contemplano tre Persone uguali e distinte che siedono attorno al banchetto dell'unica natura divina. Di qui, il compito storico di saper stare insieme a tavola. Non basta mangiare: pace vuol dire mangiare con gli altri.
I due famosi autori fanno convergere con naturalissima sintonia i loro talenti nell’impresa di commentare l’itinerario liturgico della Quaresima. Con l’acume sapiente dell’esegeta che sa di servire il popolo di Dio avvicinandogli il pane della Parola, e con la preveggenza acuta del poeta che coglie il punto d’innesto tra essa e la vita. I commenti di Turoldo e Ravasi evocano passo dopo passo le gesta e i simboli della storia biblica riproposti nei segni liturgici, rendendoli anch’essi parlanti nell’oggi vissuto dal popolo di Dio. L’esodo, il deserto, il fuoco, l’acqua, la luce, il digiuno e il convito, l’invocazione e la lode, l’attesa e la sorpresa.
David Maria Turoldo, nato a Coderno del Friuli nel 1916, sacerdote dei Servi di Maria dal 1940, è vissuto per quindici anni presso il Convento milanese di San Carlo al Corso. Nominato parroco di Sant’Egidio a Sotto il Monte Giovanni XXIII, da quest’abbazia diresse il Centro Studi Ecumenici Giovanni XXIII fino alla morte, sopraggiunta nel febbraio 1992. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Il diavolo sul pinnacolo (19925); Via crucis. Il cammino verso la vita (20026); Amare (200121); Opere e giorni del Signore (in collaborazione con G. Ravasi, 19923).
Gianfranco Ravasi è nato nel 1942. Sacerdote della diocesi di Milano, è docente di esegesi biblica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, membro della Pontificia Commissione Biblica, prefetto della Biblioteca-Pinacoteca Ambrosiana. Ha diretto (con P. Rossano e A. Girlanda) il Nuovo dizionario di teologia biblica (Ed. San Paolo, 20017). Autore di numerose pubblicazioni e di saggi, collabora a diverse riviste scientifiche e divulgative. Tra le opere pubblicate presso le Edizioni San Paolo segnaliamo: “Lungo i fiumi”. I Salmi (in collaborazione con D. M. Turoldo, 200312); Il Cantico dei cantici (20018); Qohelet (20013); Vieni, Signore Gesù (1990); Il Giordano (19933); L’Albero di Maria. 31 icone bibliche (19942); La Parola e le parole (19992); I monti di Dio (2001); Fino a quando, Signore? (2002); I comandamenti (2002); «Viviamo ogni anno l’attesa antica» (2002).
Questo libro racconta il ritorno alla fede di Leonardo Mondadori, oggi al vertice della casa editrice che porta il nome del nonno Arnoldo. Un'educazione non strettamente religiosa, due divorzi, tre figli, gusti e abitudini della borghesia laica milanese. In seguito però qualcosa è cambiato. Si è realizzato un incontro imprevisto che ha dato un nuovo senso alla sua vita. Per condividere con quanti più possibile la sua gioiosa scoperta, Leonardo ha deciso di parlarne con Vittorio Messori, lo scrittore cattolico, giunto anch'egli alla fede da una formazione laica.
Il cofanetto raccoglie "Conversione", il libro scritto con Vittorio Messori in cui Leonardo Mondadori, a capo della casa editrice che porta il nome del nonno Arnoldo, racconta la sua conversione religiosa. Insieme a questo testo viene presentato "Andrei a messa ma...", in cui Don Umberto De Martino presenta le risposte della dottrina cattolica alle più comuni obiezioni. Il contenuto è organizzato per argomenti: la predica domenicale, la confessione, rapporti prematrimoniali, il matrimonio, anticoncezionali...
Questo libro racconta il ritorno alla fede di Leonardo Mondadori, oggi al vertice della casa editrice che porta il nome del nonno Arnoldo. Un'educazione non strettamente religiosa, due divorzi, tre figli, gusti e abitudini della borghesia laica milanese. In seguito però qualcosa è cambiato. Si è realizzato un incontro imprevisto che ha dato un nuovo senso alla sua vita. Per condividere con quanti più possibile la sua gioiosa scoperta, Leonardo ha deciso di parlarne con Vittorio Messori, lo scrittore cattolico, giunto anch'egli alla fede da una formazione laica.
"Questo libro Leonardo lo scrisse per una necessità. Lui non era un predicatore. Faceva qualcosa di meglio: insegnava con il suo modo di comportarsi. Senza volerlo - almeno esplicitamente - apparteneva più alla categoria dei testimoni che a quella dei propagatori. Per questo il libro che scrisse non è lo scintillante discorso di una teoria ma un pezzo di vita vissuta." Così, a dieci anni dalla scomparsa di Leonardo Mondadori Joaquín Navarro-Valls commenta, nell'introduzione che accompagna la nuova edizione di questo volume, il racconto del suo ritorno alla fede. Ciò che colpisce è l'autenticità della testimonianza di un uomo che, a un certo punto della propria vita, sentì il bisogno di "recuperare ogni giorno se stesso". E di mettere a nudo il proprio cammino interiore in pagine che - sempre nelle parole di Navarro-Valls - sono divenute "verità fatta vita e non una lectio magistralis teoretica, da accademia". Eppure la sua conversione sembrò a molti, ieri come oggi, qualcosa di "inopportuno". Ancor più se si considera che non fu solo la generica riscoperta della religione ma piuttosto l'accettazione piena del cattolicesimo più ortodosso. Un'educazione non strettamente religiosa, due divorzi, tre figli, gusti e abitudini della borghesia laica milanese, il ruolo di presidente nella grande azienda che porta il nome del nonno Arnoldo. Ma poi, per Leonardo "qualcosa" avvenne. Un imprevisto che diede senso nuovo e luce insperata alla sua vita.
Il volume raccoglie i testi di alcune puntate del programma televisivo "Biblia, dialogo vigente" andate in onda dal dicembre 2010 su Canal 21, emittente della diocesi di Buenos Aires. Conduttori del programma erano Jorge Mario Bergoglio, allora arcivescovo di Buenos Aires, il rabbino Abraham Skorka, e il biblista protestante Marcelo Figueroa, i quali affrontavano, ciascuno secondo le proprie prospettive di fede, questioni che potessero essere di interesse comune. Il punto di partenza erano le Sacre Scritture ma gli argomenti sono stati liberamente interpretati ed approfonditi dando grande risalto al contenuto sociale. In particolare i temi trattati nei testi raccolti in questo volume sono la solidarietà, la dignità umana, ragione e fede, la preghiera, fili conduttori di riflessioni più ampie e profonde che toccano il vissuto di ciascuno di noi e svelano al lettore il pensiero di Papa Francesco fin da quando era arcivescovo in Argentina.
Attraverso le conversazioni contenute in questo libro s'intraprende un serio tentativo di collegare l'angoscia con i temi della teologia, e, più in generale, dell'esistenza umana e cristiana.
“Conversare indica un discorrere piano, facile, semplice; la conversazione è quasi riposante, proprio perché non è strutturata” (card. Martini).
Le riflessioni spirituali e pastorali che vengono riproposte in questo libro sono nate in contesti di conversazione familiare con i giovani preti della diocesi di Milano, in occasione del loro peregrinare in comunione con il Vescovo. Parole discrete, dette quasi sulla soglia, diventano luce che illumina la strada e indicazioni per continuare con gioia il servizio pastorale.
Nell’autunno del 2007 Carlo Maria Martini ha incontrato a Gerusalemme Georg Sporschill, gesuita austriaco che vive insieme ai bambini di strada in Romania e in Moldavia. il loro dialogo ha dato vita a questo libro straordinario, in cui due uomini di fede cercano di rispondere concretamente alla crisi etica della società contemporanea. i temi toccati sono vivi e brucianti: perché credere in dio? da dove viene il male? cosa vuole dio da noi? come guarda la chiesa i giovani di oggi? e, ancora, domande sulle problematiche legate alla sessualità, sull’amicizia, sul rapporto fra la chiesa e il mondo moderno...
Carlo Maria Martini, ex arcivescovo di Milano e studioso della Bibbia di fama mondiale, e Georg Sporschill, gesuita austriaco, che vive insieme ai bambini di strada in Romania e in Moldavia, si sono conosciuti durante un soggiorno a Gerusalemme e sono diventati amici. Ispirati da molti incontri con i giovani, si sono chiesti come concretamente gli uomini di fede possono rispondere alla crisi etica della contemporaneità: "Che cosa farebbe oggigiorno Gesù?", "A quale meta conduce il cammino delle religioni in una società sempre più disorientata e priva di Dio?". Nell'ultima stagione della sua vita, Carlo Maria Martini si offre al proprio interlocutore con franchezza e semplicità, senza reticenze, dando vita a quello che può essere interpretato come il suo testamento spirituale.