
Un testo sui cristiani nella societa'.
Dietrich Bonhoeffer - credente: così è scritto a Flossenburg sul cippo che ne ricorda l'impiccagione. Rileggere alcune pagine dell'epistolario di questo grande teologo tedesco è cosa augurabile ad ogni cristiano. La sua voce lascia il segno, carica di quella pericolosità che non solo i posteri, ma gli stessi contemporanei, gli hanno riconosciuto levandogli gli affetti, lo studio, il matrimonio, la vita. Un'apparente dispersione di amici, parole, pensieri, azioni, incapaci di presentarsi immediatamente in una sintesi organica e strutturata, ma uniti ed animati dalla stessa questione: come dire e come vivere Dio in un mondo diventato adulto, nel rigore di azioni capaci di segnare il luogo dell'alterità radicale della fede.
Nel consueto incontro con gli amministratori locali il Card. Dionigi Tettamanzi si chiede quale sia il ruolo dei cristiani in politica.
Una raccolta di testi - in gran parte inediti - che disegna una parabola intensa e profetica circa il significato della vita cristiana e della testimonianza nel mondo. Riflessioni "illuminate" dal magistero di papa Francesco a proposito della presenza e del compito dei laici nella Chiesa. «Il valore della laicità chiede di essere continuamente attuato ed esplicitato in figure concrete di cristiani che prendono sul serio l'amore di Gesù per il mondo e inventano modi geniali e attuali per servire i fratelli. La società attuale ha bisogno di uomini di pace e di dialogo; occorre che i valori vengano vissuti, difesi, coltivati attraverso un serio impegno morale, una ricerca del vero bene dell'uomo, una rinuncia a ogni forma di egoismo e di strumentalizzazione degli altri. E occorre che questi valori, nati nella coscienza e nella vita etica personale, diventino mentalità comune, costume sociale, legge civile.» (Carlo Maria Martini)
L'Autrice ripercorre le tappe essenziali del cammino di Girard soffermandosi sulla sua originale interpretazioine del Cristianesimo, che e anche teoria dell'umano e indagine filosofica. Il sacrificio e`stato sempre considerato la via regia per avvicinarsi alla sfera della trascendenza e dire la divinita. Nell'opera di girard, esso vi ene mostrato a partire dal desiderio di salvezza e ordine nelle societa primitive, ma anche come pretesa di raffigurare dio, o meglio il divino, tipica di ogni esperienza primitiva del numinoso. Attraver so l'antropologia e l'etnolo gia, girard procede ad un'ana lisi critica dell'istanza sac rificale per giungere ad un'i potesi scientifica del mito che mostri come il sacrificio sia opera umana, troppo umana. Il percorso girardiano giunge inoltre alla teologia ed alle scritture ebraico-cristiane per evidenziare la portata assolutamente nuova dell'annuncio d i gesu, che sancisce inesorabilmente la fine del sacro e di ogni prassi sacrificale e violenta, mostrandosi come dono e perdono di dio. L autr ice ripercorre le tappe essenziali del cammino di girard soffermandosi sulla sua originale interpretazione del cristianesimo, che viene ad essere anche teoria dell umano e indagine filosofica.
«In Cristo Oriente e Occidente non sono due mondi divisi; rappresentano piuttosto due civiltà, due mentalità distinte, destinate a completarsi nella Chiesa una. Ma se noi togliamo Cristo a questi due mondi non ci potrà essere alcuna possibilità di unione o d'intesa: Oriente e Occidente rappresentano allora due mondi divisi e destinati a scontrarsi in un urto che elida o l'uno o l'altro e sia, forse, la fine dell'uno o dell'altro». Dalla Prefazione di don Divo Barsotti, 1948)
«Come può Cristo diventare il signore anche dei non-religiosi?». Come parlare di Dio senza religione? Che cosa può dire il vangelo in un mondo diventato «adulto», in cui il cristianesimo come religione istituita non ha quasi più visibilità? Sono alcune delle domande profetiche lanciate dalla sua prigione dal pastore luterano Dietrich Bonhoeffer, prima che i nazisti lo impiccassero nel 1945. L'autore del presente saggio traccia la «biografia teologica» di questo «resistente» della prima ora. Le parole di questo uomo di fede, che seppe andare fino in fondo nel suo impegno sia sul piano del pensiero che su quello dell'azione, hanno conquistato una pertinenza e un'attualità sempre maggiori, che rimangono vive anche agli inizi del XXI secolo.
Destinatari
Quanti desiderano conoscere il pensiero di questo teologo, pastore luterano, ucciso dal nazismo per la sua opposizione al regime.
Autore
ARNAUD CORBIC, nato nel 1969, è un francescano teologo e filosofo convertitosi al cattolicesimo a 22 anni. Attualmente insegna filosofia contemporanea presso il Pontificio ateneo Antonianum di Roma. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo: Camus et Bonhoeffer. Rencontre de deux humanismes (Labor et Fides, 2002); L'incroyance. Une chance pour la foi? (Labor et Fides, 2003); Camus. L'absurde, la revolte, l'amour (Les Éditions de l'Atelier, 2003).
La religione regna la' dove l'uomo sa che in definitiva deve essere riconoscente per la sua esistenza
Scritto nel 1942, allorché le sorti della guerra erano ancora indecise, Cristianesimo e democrazia pone in luce l'origine evangelica della grande corrente democratica e rivoluzionaria. La tesi di fondo è che la crisi delle coscienze di cui la guerra mondiale è l'effetto più tragico ed evidente si deve ad un doppio mancato riconoscimento da parte dell'uomo moderno: se infatti da un lato i cristiani devono riscoprire nella loro stessa esperienza l'elemento democratico che caratterizza fin nella sostanza il loro credo, dall'altra parte il mondo laico deve saper riconoscere l'elemento spirituale come fulcro di ogni umana dignità.
Ma questo libro è anche una testimonianza dell'alto tentativo da parte di uno dei grandi testimoni spirituali dell'epoca di riflettere sul destino dell'uomo in un momento in cui tutto sembra in balia della cieca violenza; chiedersi, dunque, perché questo avviene, avere coscienza che la guerra non è soltanto un prodotto di circostanze sfavorevoli, e che solo ragionando in profondità si potrà davvero sperare, distruggendo lo schiavismo totalitario, non solo di sgombrare il cammino della storia, ma di stabilire le condizioni positive che permetteranno il risorgere di una nuova, più umana, civiltà.
C.S. Lewis, grande studioso del Medioevo e romanziere fantascientifico, si trovò a un certo punto della sua vita a essere, come egli stesso osservò con affilata ironia, «forse il più depresso, il più riluttante convertito d’Inghilterra». Ma che cosa lo aveva obbligato a passare da una posizione di cauto agnosticismo alla fede? Il cristianesimo così com’è, cioè quel nucleo irriducibile in cui si intrecciano pensiero, emozione e gesto – e che sta dietro a tutte le disparate divergenze dottrinali, a tutte le dispute ecclesiastiche. È questo il nucleo che rende «naturalmente cristiano» chiunque sia nato in Occidente negli ultimi duemila anni.
Come raccontare, come rendere evidente tutto ciò? C.S. Lewis volle usare la massima immediatezza, obbligandosi a parlare nel modo più semplice delle cose ultime. E il risultato fu una riuscita impressionante. Così queste conversazioni radiofoniche, che risalgono agli anni Quaranta, sono rimaste ineguagliate: soprattutto per la perspicuità con cui rendono palpabili i più ardui problemi teologici, mostrandoceli nella loro vera natura di possenti cunei conficcati nella circolazione della nostra mente. Da essi, che lo vogliamo o no, non possiamo prescindere: e allora, insinua Lewis, tanto vale che ce ne lasciamo illuminare.
Questo libretto ripercorre, con pensieri brevi e spesso pungenti, le verità cristiane fondamentali, soprattutto quelle più dimenticate. Un certo cristianesimo secolarizzato le considera fuori moda. In realtà sono quelle che rischiarano di luce soprannaturale la vita dell’uomo e il suo destino. Non c’è neppure una parola di Gesù che sia superata. «Cielo e terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».
Padre Livio Fanzaga, nato a Bergamo nel 1940, ordinato sacerdote fra i Padri Scolopi nel 1966, è laureato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana (Roma) e in filosofia presso la Cattolica (Milano). Per anni si è impegnato nella pastorale giovanile in una parrocchia di Milano. Nel 1987 assunse la direzione dei programmi di Radio Maria. Attualmente è direttore della medesima emittente, ormai divenuta un network di dimensioni internazionali. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Tra cielo e terra-Radio Maria, 19962, Maria nel cammino di santità, 1998; i tre volumi - più volte rieditati - di Catechesi per giovani (I. Ragioni per vivere, ragioni per credere, 1998; II. Decidersi per Dio, 1999; III. Cittadini del cielo, 2000) e i commenti a I vangeli festivi (Frammenti di luce. Anno B, 1999; Amici di Gesù. Anno C, 2000; Pietre vive. Anno A, 2001).
Questo l’intento dell’autore:“Vorrei provare a capire con te che cos’è la cresima,che significa riceverla,come prepararsi ad essa e come farne tesoro per tutta la vita: ho scelto di parlartene perché mi sembra che questo dono di amore sia spesso poco compreso, vissuto da molti più come un obbligo da assolvere che come un incontro decisivo,in cui se lo vuoi lo Spirito Santo può riempire il tuo cuore e imprimervi il sigillo dell’amore di Dio per renderti capace di credere, sperare ed amare oltre ogni misura di stanchezza e ogni prova e sfida della vita”.
AUTORE Bruno Forte,nato a Napoli nel 1949,sacerdote nel '73,dottore in teologia nel '74 e in filosofia nel '77,è stato a lungo titolare della cattedra di teologia dogmatica nella Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale.Ha trascorso lunghi periodi di ricerca a Tubinga e a Parigi.Ha tenuto lezioni e conferenze in molte università europee e americane,e corsi di aggiornamento e di esercizi spirituali nei vari continenti.Delle sue opere (molte delle quali tradotte nelle più importanti lingue del mondo) la principale è la Simbolica Ecclesiale,pubblicata dalle Edizioni San Paolo in otto volumi tra il 1981 e il 1996.Il 26 giugno 2004 il Santo Padre lo ha nominato arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto.Nel 2005 è stato eletto Presidente della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede,l'Annuncio e la Catechesi della Conferenza Episcopale Italiana.