
È il primo e unico volume che presenta la storia dei coniugi Maritain attraverso un personaggio che è vissuto accanto a loro per tutta la vita: Vera, sorella di Raissa. Una figura sconosciuta ai più, ma fondamentale, al punto da far ammettere a Jacques: «la nostra opera non sarebbe stata possibile senza di lei». E questa verità viene rivelata attraverso documenti assolutamente inediti che l'Autrice dopo dieci anni di lavoro paziente e attento ha rinvenuto nel centro studi Maritain a Kolbsheim: si tratta di lettere, appunti, carteggi che Vera ha lasciato a testimonianza di tutto questo e che sono riprodotti all'interno del volume.
INDICE
I. In terra russa in terra ebrea
II. Parigi
III. L'incontro con i Bloy
IV. Heidelberg
V. Nuove tappe nuovi incontri
VI. I miracoli dell'amicizia
VII. Versailles
VIII Meudon
IX. Fra artisti e poeti
X. Nuovi amici
XI Amiche di Vera
XII. Lotte e incomprensioni
XIII New York
XIV. Roma
XV. Ritorno in America
XVI. Verso il tramonto
XVII. Profilo spirituale di Vera
XVIII. Spiritualità di Vera
Congedo - Indice dei nomi
Molto più di un numero. Una cifra perfetta che svela leggi affascinanti e segrete
Tre Cantiche della Divina Commedia, tre Grazie, tre Parche, tre volte Sanctus è Dio nel canone della messa; ma sono tre anche gli atti di un’opera lirica e i movimenti di un concerto; senza dimenticare le trilogie amicali della letteratura, come i moschettieri di Dumas o gli uomini in barca di Jerome. Tre è la cifra che ci riporta subito alla Trinità cristiana, ma che è norma regolatrice di perfezione per tante altre realtà. Una presenza ubiqua, una vera e propria ossessione ternaria dove anche il sapere popolare ci ricorda che «non c’è due senza tre». Addentriamoci dunque nella sala di quell’ideale castello che reca sull’architrave il numero tre, passando attraverso la musica, le triadi bibliche e classiche, naturali e scientifiche, poetiche, letterarie e sacre. Alla scoperta di un numero che trascende la semplice aritmetica.
Gianfranco Ravasi è stato presidente del Pontificio consiglio della cultura e della Pontificia commissione di archeologia sacra. Esperto biblista ed ebraista, collabora con varie testate, tra le quali «L’Osservatore Romano», «Il Sole 24 Ore» e «Avvenire». Per il Mulino ha già pubblicato «Non desiderare la donna e la roba d’altri» (con A. Tagliapietra, 2010), «La santa violenza» (2019) e «Sapienza di Salomone» (2022).
Un corso di esercizi spirituali finora inedito, tenuto dal cardinale Martini a Galloro nel maggio 2007, sul cammino di Paolo verso Gerusalemme. Una ricchissima competenza biblica, messa a servizio del prossimo con la consueta umiltà, accanto a un'intensa esperienza di preghiera accompagnano il lettore lungo le vicende dell'apostolo, in viaggio verso la città santa. Attraverso la forma del dialogo costante con il Signore, Martini tocca le fondamenta della fede, scardinando certezze acquisite, rovesciando punti di vista, per giungere al cuore del Verbo di Dio che si è fatto carne con noi e per noi. Perché il viaggio di Paolo è immagine del viaggio di tutti noi, chiamati a lasciarci travolgere da un amore che è totale e solo può dare compimento al nostro essere più profondo.
Ogni discorso sulla libertà umana acquista credibilità nella misura in cui essa viene riconosciuta come risultato e non dichiarata semplicemente come preliminare. Un confronto con Dietrich Bonhoeffer.
Viene, per tutti, un momento in cui si sente il bisogno di cambiare, di rinnovarsi e di mutare quel che ci circonda; in genere è un momento di crescita, che però, spesso, viene quasi tenuto a distanza: se da un lato, infatti, tutti noi desideriamo cambiare, di questo stesso cambiamento abbiamo anche paura. Ma se, invece di voler cambiare, provassimo a vivere la nostra esistenza come una continua trasformazione? E se questa trasformazione la vivessimo non solo sotto i nostri occhi solitari, ma in comunione con il percorso che Dio ci offre quotidianamente? Trasformazione, dunque, e non cambiamento è la ricetta che Anselm Grün propone in questo suo nuovo, sorprendente libro. Di tale percorso e progetto egli offre al lettore una serie di esempi, tratti dalla narrazione fiabesca, dalla riflessione psicoanalitica e, naturalmente e soprattutto, dal testo biblico, componendo un intreccio fatto di esempi sorprendenti, che permetteranno di guardare al nostro quotidiano e alla nostra stessa fede come a un cammino possibile, per il quale non è necessario nessun cambiamento radicale, perché tutto è sempre e comunque in mutamento. Sono le nostre stesse fragilità e colpe a indicare la via verso il «tesoro presente in noi, nascosto precisamente in quel punto dove maggiormente ci vediamo deboli e inadempienti, incapaci di venire a capo delle nostre passioni e delle pretese avanzate dal nostro corpo. Invece che assillarci in una lotta impari contro tutta questa realtà negativa, non resta altro da fare che venire a patti... con le nostre passioni e debolezze, affinché si trasformino in nostri alleati e ci aiutino... a sviluppare rinnovate possibilità e prospettive di vita».
In queste pagine il cardinale Carlo Maria Martini guida i lettori in un illuminante percorso di esercizi spirituali: dodici meditazioni per giungere a una scelta definitiva dello stato di vita, una scelta ispirata da Dio. Non un semplice momento di preghiera e di raccoglimento, ma – secondo il modello stabilito da Sant’Ignazio di Loyola – un metodo per purificare il cuore e la mente. Celibato o matrimonio, vita sacerdotale, vita religiosa o vita missionaria, vita nel servizio sociale, culturale, politico. Una strada che si percorre ogni giorno, perché anche quando la scelta è già stata fatta occorre riconfermarla o rinnovarla, scuotersi di dosso il peso dell’abitudine e della stanchezza. Per questo l’esempio che il cardinal Martini ci propone è una vera e propria metamorfosi, la Trasfigurazione di Cristo sul monte Tabor, quando davanti agli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni, Gesù diviene splendente come il sole, Mosè ed Elia appaiono al suo fianco e una voce dal cielo proclama: “Questi è il Figlio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto”. Un percorso che diventa un invito a trasfigurare la nostra vita mettendo in pratica il precetto di San Paolo: “Trasformatevi rinnovando la vostra mente”.
Anselm Grün si sofferma in queste pagine sulle immagini e sulle leggende che ruotano attorno ai quattordici santi ausiliatori: san Giorgio che lotta con il drago, san Cristoforo che traghetta i viaggiatori tra i flutti del fiume, santa Margherita che porta a spasso un mostro tenendolo al guinzaglio.
L'angoscia ha molti volti. Può chiudere l'individuo in sè, ma può rivelarsi anche una forza positiva, trasformandosi persino in un'amica che dona maggiore vitalità.
Attraverso le più significative vicende biografiche del sacerdote Divo Barsotti, l'autrice ricostruisce la tappe verso la scoperta della spiritualità dell'Oriente cristiano, sulle cui basi il mistico toscano fonda una Comunità di "monaci nel mondo", mentre intraprende un viaggio spirituale verso la Trasfigurazione in compagnia di San Serafino di Sarov, ma anche di San Francesco d'Assisi.