
Di cosa ha bisogno un giovane per realizzare se stesso al meglio? Di autostima, di fiducia nel mondo come luogo di opportunità, di educazione dei sentimenti e di autonomia. Queste virtù umane si rafforzano, secondo il cardinale Martini, percorrendo la via tracciata dal Padre di tutti al seguito di Gesù. In questo libro, in dialogo con i giovani e introducendoli alla frequentazione liberante della Parola, l'uomo di Dio rivela a loro e a tutti il segreto della gioia spirituale: quella che nessun "incidente di percorso" può oscurare. Lo fa mostrando le tappe di una progressiva liberazione dalla paura, dalla timidezza, dal sospetto e dall'egoismo, per guadagnare coraggio, franchezza, curiosità e spirito di servizio. È il potere liberante della Lectio divina e del servizio come identificazione con gli stessi sentimenti di Cristo per il bene del mondo.
26 proposte di riflessione per il cammino spirituale quotidiano, arricchite dalla sapienza e dalla parola sempre nuova di papa Francesco.
Non più schiavi, ma fratelli. Il tema che ho scelto per il presente messaggio richiama la Lettera di san Paolo a Filemone, nella quale l'Apostolo chiede al suo collaboratore di accogliere Onesimo, già schiavo dello stesso Filemone e ora diventato cristiano e, quindi, secondo Paolo, meritevole di essere considerato un fratello. Così scrive l'Apostolo delle genti: "È stato separato da te per un momento: perché tu lo riavessi per sempre; non più però come schiavo, ma molto più che schiavo, come fratello carissimo" (Fm 15-16). Onesimo è diventato fratello di Filemone diventando cristiano. Così la conversione a Cristo, l'inizio di una vita di discepolato in Cristo, costituisce una nuova nascita (cfr 2 Cor 5,17; 1 Pt 1,3) che rigenera la fraternità quale vincolo fondante della vita familiare e basamento della vita sociale."
Non più schiavi, ma fratelli. Il tema che ho scelto per il presente messaggio richiama la Lettera di san Paolo a Filemone, nella quale l'Apostolo chiede al suo collaboratore di accogliere Onesimo, già schiavo dello stesso Filemone e ora diventato cristiano e, quindi, secondo Paolo, meritevole di essere considerato un fratello. Così scrive l'Apostolo delle genti: "È stato separato da te per un momento: perché tu lo riavessi per sempre; non più però come schiavo, ma molto più che schiavo, come fratello carissimo" (Fm 15-16). Onesimo è diventato fratello di Filemone diventando cristiano. Così la conversione a Cristo, l'inizio di una vita di discepolato in Cristo, costituisce una nuova nascita (cfr 2 Cor 5,17; 1 Pt 1,3) che rigenera la fraternità quale vincolo fondante della vita familiare e basamento della vita sociale."
A partire dall'Ordinamento Generale del Messale Romano, questo libretto vuole far conoscere bene il Mistero di salvezza celebrato nella Messa. In questo modo potremo crescere nella consapevolezza del suo valore, riceverne nutrimento e, nell'entusiasmo dell'incontro con Cristo e i fratelli, passare veramente dalla celebrazione alla vita. Papa Francesco, con il suo stile semplice, diretto e profondo, ci accompagna per diventare nella quotidianità uomini e donne eucaristici. La Prefazione è di mons. Guido Marini, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie.
Un piccolo libro per accompagnare la preghiera di ciascun giorno del mese di maggio. Il volume è strutturato nel modo seguente: un breve testo biblico, il commento di Gianfranco Ravasi, laPreghiera attinta dai testi citati da Ravasi o da preghiere in sintonia con il commento.
Gianfranco Ravasi, nato nel 1942 a Merate (Lecco) e sacerdote della diocesi di Milano dal 1966, già Prefetto della Biblioteca-Pinacoteca Ambrosiana di Milano, docente di esegesi dell’Antico Testamento nella Facoltà teologica dell’Italia settentrionale e di ebraico nel Seminario arcivescovile milanese, è stato eletto vescovo da Benedetto XVI nel settembre 2007 e nominato Presidente del Pontifico Consiglio della Cultura. Membro di numerose accademie e istituzioni culturali italiane e straniere, è autore di una settantina di volumi, tra i quali meritano di essere segnalati alcuni studi monumentali di grande rilievo scientifico come il commento a Giobbe (Roma 1979), il Libro dei Salmi(Bologna 1981-1984), il Qohelet (Cinisello Balsamo 1988), il Cantico dei Cantici (Bologna 1992). Fitta è anche la serie delle sue pubblicazioni di taglio pastorale e spirituale. Presente con i suoi articoli su numerose riviste specializzate, italiane e straniere, e su quotidiani e riviste divulgative, è da molti anni collaboratore del settimanale Famiglia Cristiana per il quale ha realizzato il grande e impegnativo progetto dei dieci volumi della Bibbia per la Famiglia. Tra le sue pubblicazioni presso le Edizioni San Paolo, ricordiamoI Monti di Dio (2001), I Comandamenti (2002), Ilbello della Bibbia (2004) e Le Sorgenti di Dio(2005), Le parole di Paolo (2007), I volti di Maria nella Bibbia (2007).
Con Meravigliosa complessità, a un anno dalla presentazione di Amoris Laetitia, vengono esposte la recezione del testo, le resistenze al testo e le questioni aperte dal testo. Ne risulta un affresco di prospettive e di problemi appassionanti, che riguardano non solo la pastorale familiare ma anche il destino della Chiesa cattolica nel mondo postmoderno.
Dio è colui che è presente, sempre. Ed è presente in ogni attimo. Ora, quando Dio è vicino, la prossimità opprimente delle aspettative e delle pretese umane fa un passo indietro, e il tempo è colmo d’amore. Assaporate consapevolmente ogni attimo!
Dalla quarta di copertina:
«Ogni attimo è unico e incomparabile. Non si ripete. Ogni attimo dice addio a quello successivo, che lo segue. È irrimediabilmente passato. Perciò l’attimo è anche un invito nei miei confronti ad assaporarlo fino in fondo, a coglierlo».
Anselm Grün
Assaporate consapevolmente
ogni attimo!
Contenuto: Le domande fondamentali che presto o tardi tutti si pongono: perché questa vita, esiste qualcosa dopo di essa, sono oggetto della discussione di due vecchi amici. Uno di loro è da sempre agnostico, l'altro è ormai convertito ad un cattolicesimo convinto. È proprio ciò che incuriosisce l'amico agnostico, che gli propone di affrontare un percorso di ricerca comune, partendo dalla materia di cui siamo fatti, dall'infinitamente piccolo sino all'immensità dell'universo. Discuteranno di tutto, dalle teorie evoluzionistiche a come gli antichi popoli si posero ed affrontarono le domande escatologiche. Dalle prime religioni, al monoteismo e alla Bibbia. Non esiteranno ad approfondire temi delicati come la questione sessuale e l'irrompere di illuminismo, relativismo e del secolarismo. Parleranno dei papi, dei preti, dei miracoli, dei ritardi della chiesa. Per approdare infine ad una attenta lettura del Vangelo di Matteo. Le conclusioni saranno per certi versi sorprendenti.
DANILO POGGIOLINI è nato in Romagna,a Rocca San Casciano in provincia di Forlí. Laureato a Torino in Medicina e Chirurgia, specialista in cardiologia, ha svolto la sua attività professionale nella stessa città, dove fu eletto Presidente dell'Ordine dei Medici di Torino e Provincia, confermato per 18 anni. È stato Presidente nazionale della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale FIMMG per molti anni. Nell'Ordine nazionale fu eletto Segretario , Vicepresidente e infine Presidente della Federazione Nazionale dell'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri FNOOMCeO. In Campo politico è stato deputato al Parlamento Nazionale per tre legislature,'83 – '87- '92 per il Partito Repubblicano Italiano Nel 1994 fu eletto al Parlamento Europeo per il Patto Segni. Giornalista Pubblicista fin dai primi anni '70, per oltre 15 anni è stato direttore responsabile de Il Medico d'Italia , organo ufficiale dell'Ordine nazionale dei medici, settimanale che per un lungo periodo fu quotidiano con una tiratura di 300.000 copie. Diresse anche “Federazione medica”, rivista scientifica della stessa Federazione, e per entrambe la testate ha scritto centinaia di articoli di fondo su temi sociali, deontologici e sindacali medici. Ha fondato e diretto per diversi anni il mensile “I fatti”, giornale sociale e politico, diffuso a Torino e provincia. Sono in corso di pubblicazione altri due suoi libri: “Un'Italia scomparsa” e “Un estraneo nel Palazzo”.
Non più schiavi, ma fratelli. Il tema che ho scelto per il presente messaggio richiama la Lettera di san Paolo a Filemone, nella quale l'Apostolo chiede al suo collaboratore di accogliere Onesimo, già schiavo dello stesso Filemone e ora diventato cristiano e, quindi, secondo Paolo, meritevole di essere considerato un fratello. Così scrive l'Apostolo delle genti: "È stato separato da te per un momento: perché tu lo riavessi per sempre; non più però come schiavo, ma molto più che schiavo, come fratello carissimo" (Fm 15-16). Onesimo è diventato fratello di Filemone diventando cristiano. Così la conversione a Cristo, l'inizio di una vita di discepolato in Cristo, costituisce una nuova nascita (cfr 2 Cor 5,17; 1 Pt 1,3) che rigenera la fraternità quale vincolo fondante della vita familiare e basamento della vita sociale."
L'idea del libro nasce dall'incontro ideale dei bambini con Papa Francesco, un personaggio destinato a colpire la loro fantasia, qualcosa a metà tra il padre e il nonno buono, tra l'amico di famiglia e il super eroe. I bambini che parlano del Papa sono gli alunni del Circolo didattico don Lorenzo Milani di Randazzo un paesino alle pendici dell'Etna, di un'età che va dai sei ai dieci anni. Il loro pensiero riflette una realtà sociale difficile, ma ricca di umanità, lontana dal consumismo dilagante. E in tal modo ci offrono lo spaccato di un universo trascurato o addirittura ignorato dagli gli adulti, sempre indaffarati nelle beghe quotidiane. Ai loro occhi il Papa è un punto di riferimento irrinunciabile, col quale condividono i loro sogni e che, non a caso, viene definito un "incoraggiatore": un termine emblematico del ruolo che dovrebbero avere gli adulti nei confronti dei figli, evitando di trasmettere loro ansie e pessimismo. In questo piccolo libro, grande per i suoi contenuti umani e poetici, i bambini toccano ogni argomento, dal terrorismo, alla povertà, dal problema dell'immigrazione, a quelli connessi alla famiglia, sempre filtrati dall'innocenza infantile. E senza mai perdere di vista il gusto del gioco. In un clima di serenità, nella consapevolezza di aver trovato nel Papa un interlocutore, attento, sensibile e autorevole. Quindi, "Meno male che c'è Francesco"...