
Radicato nel Vangelo e nella tradizione del magistero della Chiesa, oltreché alunno alla scuola di suor Faustina Kowalska, polacca come lui, Giovanni Paolo II ha posto fin dagli inizi il suo pontificato sotto il segno della misericordia. Non a caso le parole-guida della sua seconda enciclica, Dives in misericordia (1980), erano state quelle di Paolo: "Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo" (Ef 2,4-5). Questo volume, a cura di Giuliano Vigini, propone un percorso nella Misericordia divina attraverso le parole e gli scritti di papa Wojtyla.
Fra i Padri della Chiesa che si sono distinti per aver esaltato la paternità e la misericordia di Dio, Agostino occupa certamente il primo posto. Tutta la sua opera è in realtà attraversata dal senso profondo del peccato dell'uomo e del perdono di Dio a chi si pente; della sua pazienza nell'attendere chi, abbandonato il proprio orgoglio, compie un cammino di umiltà e si converte, senza aver paura di non poter essere perdonato per il male compiuto: nessuno essendo tanto lontano da Dio da non poter essere raggiunto dalla sua misericordia. Non perché essa annulli la manifestazione della sua giustizia e quello che sarà il giudizio finale, ma perché la sua misericordia, fino all'ultimo, non mancherà di aiutare l'uomo a cambiare vita e a trovare, nella verità e nell'amore che si sono incarnati in Cristo, la grazia della sua salvezza.
A leggere gli scritti di Teresa di Lisieux (1873-1897) si resta appesi con il cuore alle sue parole, tanto hanno il potere di trascinare verso il centro della sua esistenza: l'Amore misericordioso di Dio al quale ha offerto tutta se stessa. Pochi anni di vita quelli di Teresa, eppure intensi, tutti immersi nella contemplazione delle misericordie del Signore, per imparare a "viver d'amore". Teresa non ha infatti insegnato altro che la grandezza, la tenerezza e la totalità dell'Amore. Per lei che ha scritto, nella Storia di un'anima, che Dio "non ha affatto bisogno delle nostre opere, ma solo del nostro amore", l'amore è evidentemente il centro e il compendio di tutte le vocazioni. Questo volume raccoglie le pagine più belle di Teresa di Lisieux sul tema della Misericordia.
San Francesco e santa Chiara sono un binomio inscindibile. Questo volume della serie “Eterna è la sua Misericordia” - a cura di Giuliano Vigini - propone un percorso nella Misericordia divina attraverso le parole e le opere di san Francesco e santa Chiara. Le vie alla misericordia sono le “santissime virtù” di cui Francesco e Chiara hanno dato l’esempio: l’“altissima povertà”, con la semplicità e l’umiltà che le fanno da corona nell’esercizio dell’obbedienza e della carità. Virtù che non si conquistano se non attraverso una costante preghiera, e ben sappiamo quanto tutta l’esistenza di Francesco sia stata una preghiera vivente: non tanto un uomo che prega quanto piuttosto un uomo “fatto preghiera”. Ma ciò è ero anche per Chiara che – si legge nella Leggenda di santa Chiara vergine –,“crescendo in lei la misericordia”, mostrava compassione per i più poveri e sottraeva a se stessa dei cibi per poter sovvenire all’indigenza di molti.
1483. Luigi XI, re di Francia, si ammala. Il suo medico personale si affanna inutilmente, ma le speranze di guarigione sono poche. Alle orecchie del sovrano, però, arriva la notizia di un frate calabrese, un uomo singolare capace di miracoli incredibili: che possa guarire anche il sovrano? Francesco di Paola, il pio uomo, pur riluttante, lascia le sue terre e intraprende un lungo viaggio che, per terra e per mare, lo condurrà alla corte del re. È l'occasione per operare nuovi e meravigliosi miracoli durante tutto il tragitto: il re non può che sperare in una guarigione.
"Gli sono stati dati molti anni in dono. Una lunga vita gli era stata predetta da quell'uomo strano, che aveva seguito e aveva imparato a vedere come il Messia. Aveva appoggiato la testa al suo petto. Lo aveva visto gridare sulla croce, aveva avuto in consegna sua madre. E aveva ripiegato i lini dentro al sepolcro vuoto. La figura di Giovanni, il discepolo amato, è qui raccontata senza pudore da una donna dei nostri tempi, in cerca di comprendere il segreto del cristianesimo. Come mai un piccolo evento che ha toccato un pugno di uomini ha attraversato il mondo e la storia, trascinando folle di persone? Cosa scriveva Giovanni a Maria, sua nuova madre? E Dio è padre e anche madre? Cosa ha pensato alla fine della sua lunga vita questo uomo che ha visto decapitare il fratello e finire lontani i suoi amici? La vicenda di uno degli uomini più importanti e misteriosi della storia." (Davide Rondoni)
Chi era davvero Ildegarda di Bingen, esperta di cure con le erbe, mistica, musicista e veemente fustigatrice di vescovi? E cosa c'è nel mistero di un ragazzo scomunicato sepolto in terra consacrata? Con uno stile chiaro e vivace l'autrice ci porta nel cuore del Medioevo e di una donna tra le più autorevoli, amate e discusse della storia. Un romanzo che unisce la forza della ricostruzione di figure e ambienti con la finezza della indagine psicologica. Due sorelle in un mondo convulso di lotte per il potere, di dispute, di pericoli. Un ritratto memorabile di una santa dai tratti antichi e moderni. E che continua a stupire, a inquietare e a interrogare.
Un libretto su Madre Teresa proclamata santa il 4 settembre 2016. Con foto a colori, un breve profilo biografico della santa e le sue preghiere più conosciute.
Nella sua straordinaria passione per Cristo, l'uomo, la Chiesa, Giovanni Battista Montini si sforza di comporre la fedeltà alla verità e il dialogo nei confronti del mondo e delle religioni; la chiarezza nella guida del popolo di Dio e il rispetto per la libertà delle persone; la compartecipazione ai travagli dei suoi contemporanei e alla crisi ecclesiale e un animo fiducioso e sereno, che cerca sempre germi di speranza: riuscendo così a condurre unita la Chiesa nel Concilio e nel postConcilio. La sua spiritualità, forte e umile insieme, informata alla carità verso tutti gli uomini, è un richiamo al continuo rinnovamento cui la Chiesa è chiamata tutt'oggi, che si identifica con la sua conversione e si esprime nella gioia dell'evangelizzazione. Questa biografia è basata sulle fonti documentarie al momento disponibili, le testimonianze raccolte per la Causa di canonizzazione e la consuetudine trentacinquennale dell'autrice con Montini - Paolo VI. Il suo criterio storico e spirituale risponde alla corretta visione di un prete, educatore, vescovo e pontefice che attraversa tutto il Novecento, vibrando come un sismografo, dice lui stesso, di fronte alle vicende del suo tempo. Il suo pontificato apre un varco per la Chiesa nel raffronto con la modernità dal quale sono partiti tutti gli sviluppi successivi.
Il Cardinal Martini si accosta alla figura di Stefano, primo martire, a partire da quanto descritto nei capitoli 6-8 degli Atti degli Apostoli, «impressionante documento dello sguardo retrospettivo di un uomo, ormai di fronte alla morte, su se stesso, sulla storia di salvezza, su ciò che Cristo ha significato per lui e sul futuro a cui egli è chiamato». Riflettere sulla figura di Stefano è importante per tutta la comunità dei credenti: con Stefano, infatti, «la Chiesa avverte la serietà dell'essere testimone e servitore: capisce che l'abbandonarsi a Dio non salva dalla morte, bensì permette di passare attraverso la morte contemplando la gloria di Dio; riconosce da che cosa Dio ci salva e ci libera, da che cosa non ci libera, a che cosa ci prepara». La ricchezza di queste meditazioni sta tutta qui: nell'esperienza di un uomo che, accostandosi alla rivelazione della prossimità di un Dio trascendente e immanente al tempo stesso, giunge «al culmine della sua missione di testimone servitore», vivendo nel suo stesso corpo il mistero che annuncia, contempla, adora.
Anna Maria e Fulvio sono i fondatori dell?Arca di Nazareth, un?associazione privata di fedeli nata ad Acireale e presente oggi anche a Verona, che ha a cuore la famiglia e che a essa si dedica. Proprio come fece san Francesco, che ricevette dal Crocifisso di San Damiano la chiamata a ?riparare la Chiesa-, così l?Arca di Nazareth si pone l?obiettivo di aiutare quante più famiglie ? in particolare le famiglia in difficoltà ? a vivere appieno la vocazione matrimoniale. Il libro racconta la storia dell?associazione, a partire dall?incontro dei fondatori ? marito e moglie ? e di come sono giunti a comprendere il disegno che Dio aveva riservato loro. Viene poi narrata la struttura e la vita spirituale di questa piccola e allo stesso tempo grande esperienza che lo Spirito ha suscitato nel nostro tempo.
L’eredità di Benedetto XVI Il cuore pulsante del ricco magistero di Benedetto XVI è stato il tema della fede. La collana “I fondamenti della fede” intende raccogliere, organizzare e diffondere il più possibile questa eredità. Costituita da dieci volumi, che attingono al suo ricco patrimonio di omelie, catechesi e discorsi, vuole proporre, attraverso le parole dirette di Benedetto XVI, una sintesi autorevole e completa della dottrina e della vita cristiana, per guidare i credenti a riscoprire la propria identità e aiutare quanti non credono a conoscere i contenuti fondamentali della fede.
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