
Nell’indire l’anno sacerdotale Benedetto XVI ha proposto come modello Giovanni Maria Vianney. A nessuno, però, può sfuggire la consonanza di stile di vita e di pensiero tra il Curato d’Ars e Padre Pio. Per questo vengono qui proposte alcune lettere del santo di Pietrelcina sul ministero dei presbiteri.
Sono lettere vivificate dalla passione bruciante per il sacerdote, per il suo ministero, per la sua vicinanza a Gesù.Vanno al cuore del mistero cristiano e come tali sono d’interesse sia per i credenti sia per quanti desiderano comprendere la forza di irradiazione che ancora promana da Padre Pio.
Destinatari
Sacerdoti e l’ampio numero di devoti a Padre Pio.
Autore
Gianluigi Pasquale, cappuccino, dottore di ricerca in Teologia (Pontificia Università Gregoriana) e dottore di ricerca in Filosofia (Università degli Studi «Ca’ Foscari» di Venezia), è professore presso la Pontificia Università Lateranense di Roma e lo Studio Teologico affiliato «Laurentianum» di Venezia, di cui è anche preside.
Direttore della collana «I Mistici Francescani», per la San Paolo ha pubblicato Frate Francesco (2009) e, oltre al presente, ha curato altri sette volumi su Padre Pio, poi tradotti in undici lingue straniere: Padre Pio. Le mie stimmate (2002); Padre Pio. Vittima per consolare Gesù (2002); Padre Pio. Modello di vita spirituale (2003); Padre Pio. Nel segno di Francesco (2004); Padre Pio. Profeta obbediente (2005); Padre Pio. Maestro e guida dell’anima (2006); 365 giorni con Padre Pio (2007) e Padre Pio. San Paolo modello del vero cristiano (2008).
Una guida a tutto ciò che riguarda la “Santa degli impossibili”: vita, opere, luoghi, realizzata insieme al Servizio turistico associato della Valnerina (Cascia) e approvata dalla Comunità Agostiniana di Cascia e dall’Opera di Santa Rita di Roccaporena. Il ricchissimo materiale fotografico, del tutto inedito, rende il volume particolarmente utile e gradevole.
Destinatari
Fedeli e pellegrini interessati a visitare i luoghi della vita di S. Rita da Cascia.
Gli autori
Mario Polia, è antropologo, etnografo e archeologo. Specialista in storia delle religioni e antropologia religiosa, Docente di Antropologia Culturale nella Pontificia Università Gregoriana, Direttore dell’Istituto di Studi Piceni della Provincia di Ascoli, Direttore del Museo Demoantropologico di Leonessa (Rieti). Massimo Chiappini, fotografo professionista, collabora da molti anni alla realizzazione delle campagne promozionali e di comunicazione degli Enti pubblici della Valnerina per la valorizzazione del patrimonio culturale dell’area.
Del curato d’Ars, Giovanni Maria Vianney, si conoscono poche cose e, spesso, superficialmente: il fatto che stava in confessionale fino a 16 ore al giorno; il fatto che combatteva con un diavolo da lui stesso soprannominato Grappino (Uncino, Arpione); il fatto che fosse ignorante e che, per questo, non lo volessero far prete....
Ma come spesso accade, dietro l’intonaco sta il muro che regge una vita e un senso: il Curato d’Ars era soprattutto un prete e un uomo di fede. In questo libro il lettore, pur ritrovando qualche passaggio della storia e della leggenda dell’uomo Vianney, sarà condotto soprattutto a conoscere il cuore di un prete che “parlò di Dio con tutta la sua vita”. E quale modo migliore se non quello di abbinare stralci delle sue omelie alla gente ai brani stessi del Vangelo che egli commentava?
Introdotti da uno scritto di padre Juan Esquerda Bifet sulla figura e l’opera del santo, il libro presenta una raccolta di testi, tra i più significativi, tratti da il Trattato dell’amore di Dio, l’Audi, filia, i Memoriali per il Concilio di Trento, i Sermoni, le Conferenze e l’Epistolario.A ogni sezione è premessa una breve introduzione per illustrare e contestualizzare l’opera.
Destinatari
Religiosi, ma anche laici chiamati a svolgere un ruolo di guida in gruppi o comunità.
L’autore san Giovanni d’Ávila nato ad Almodóvar del Campo il 6 gennaio 1499 (o 1500), morto a Montilla 1569 è una delle grandi figure del cosiddetto «Secolo d’Oro» della Spagna. Ordinato sacerdote nel 1526, distribuì i suoi beni ai poveri e dedicò tutta la sua vita al ministero della predicazione e della carità. La radicalità della sua vita e del suo insegnamento gli procurò un processo da parte dell’Inquisizione, da cui uscì assolto, dopo un anno di prigione. Compose diverse opere: l’Audi, Filia, i Sermoni, i Trattati, i Memoriali per il Concilio di Trento, le Advertencias para el Concilio de Toledo. Fu canonizzato da Paolo VI il 31 maggio 1970. Attualmente a Roma, presso la Santa Sede, è in corso il processo per conferirgli il titolo di «dottore» della Chiesa universale.
Nel luogo abitato più alto d’Europa, San Bernardo d’Aosta fondò intorno al 1050 il celebre ospizio che porta il suo nome. Collocata nel punto mediano della Via Francigena la casa ospitale era aperta a chiunque fosse in viaggio. Tutti, perfino i viaggiatori d’altra religione, vi furono accolti come Cristo in persona, secondo il motto: «Qui il Cristo è adorato e nutrito».
La millenaria tradizione di accoglienza è viva ancor oggi nella congregazione dei canonici. Per questo San Bernardo è stato proclamato patrono degli alpinisti e di quanti amano la bellezza severa e rigeneratrice dei monti.
DESTINATARIO
Un libro destinato a chi vuol conoscere meglio la vita di San Bernardo.
L'AUTRICE
Mariella Carpinello, studiosa di storia e spiritualità monastica, ha pubblicato: "Benedetto da Norcia" (1991); "Libere donne di Dio" (1997); "Brigida di Svezia" (2000); "Il monachesimo femminile" (2002). In collaborazione con altri autori: "Il segreto del chiostro" (con Anna Maria Canopi, 1996); "San Giulio e la sua isola" (2000); "Il dolce canto del cuore" (2004); "L’eredità spirituale di Gregorio Magno fra Occidente e Oriente" (2005). Per le Edizioni San Paolo ha inoltre curato il volume di Gabriella dell’Unità (B. Maria Gabriella Sagheddu), "Lettere dalla Trappa", 2006. Ha fondato l’associazione «Lettere dal Monastero» per promuovere gli studi sul monachesimo femminile. Tiene attualmente un corso su «Donne di Dio nella storia monastica» presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo.
Dalla nascita di Gesù fino al Calvario e alla risurrezione, i più bei commenti di Giovanni paolo ii alle pagine del vangelo.
di Giovanni Paolo II
Un percorso per comprendere al meglio la Parola di Dio attraverso la voce del grande Papa polacco.
«...dobbiamo compiere ogni sforzo per approfondire e consolidare la nostra fede ascoltando, accogliendo, proclamando, venerando la Parola di Dio, scrutando alla sua luce i segni dei tempi e interpretando e vivendo gli eventi della storia».
Destinatari
Un ampio pubblico.
Autore Giovanni Paolo II (Karol Józef Wojtyla, 1920-2005), eletto papa il 16 ottobre 1978, è stato uno dei personaggi più significativi nella storia della Chiesa e del Novecento. Primo pontefice straniero dal 1522, compì più di cento viaggi in tutto il mondo allo scopo di costruire un ponte di relazioni tra paesi e religioni diversi, in uno sforzo ecumenico che fu uno dei punti fermi del suo pontificato. Basti ricordare gli incontri interreligiosi di Assisi e le Giornate mondiali della gioventù. Il 13 maggio 1981 subì un attentato da parte del killer turco Mehmet Ali Agca. Sottoposto a un lungo intervento, il pontefice sopravvisse e due anni dopo fece visita in carcere all’attentatore per concedergli il suo perdono. I postumi dell’intervento iniziarono a minare la sua robusta salute, che attraversò fasi alterne fino ad aggravarsi notevolmente nel 2005. Si spense il 2 aprile dello stesso anno. Dopo la sua morte i fedeli che accorrono incessanti alla sua tomba ne chiedono la beatificazione e la canonizzazione.
Sacerdote e missionario della Congregazione dei Sacri Cuori, Damiano De Veuster nel 1873 si offre come volontario per il lebbrosario dell’isola di Molokai – dove il governo confina tutti coloro che hanno contratto la malattia – restandovi per sempre, solo senza altri confratelli.
Prete, medico e padre dei suoi lebbrosi, edifica una chiesa, si occupa degli orfani, riaccende la dignità dei malati spingendoli a lavorare e migliorare le loro condizioni materiali, si fa incessantemente portavoce delle loro necessità al cospetto delle autorità.Trasforma un «cimitero vivente» in una comunità viva. Nel 1885 scopre di essere stato contagiato dalla lebbra e quattro anni dopo muore.
La sua figura colpì l’immaginazione dei suoi contemporanei che lo conobbero attraverso i racconti di viaggiatori, artisti e scrittori, fra gli altri Robert Louis Stevenson che ne difese appassionatamente la memoria.
destinatari
Per chi vuole conoscere o approfondire la figura di padre Damiano.
l’autore Jan de Volder, giornalista, ha pubblicato Il paradosso di Bruxelles. È membro della sezione belga della comunità di S. Egidio.
La storia si dipana a partire dalla prima apparizione a Bernadette dell’11 febbraio 1958 attraverso il diffondersi delle voci in paese, il crescere del clamore, l’intervento delle autorità e i primi miracoli, per terminare con l’ultima apparizione, quella del 16 luglio. Una narrazione in cui numerosi personaggi concorrono a raccontare in prima persona la vicenda della piccola quattordicenne della Bigorre: Bernadette, i famigliari, la gente del villaggio... un coro di diverse voci contribuiscono a formare un racconto che fluisce ininterrotto.
Perché il divino si rivela agli ultimi, ai più piccoli e ai più umili, a «una miserabile come ce ne sono tante»? È questa la domanda di fondo a cui cerca di rispondere l’Autrice.
destinatari
Un ampio pubblico
l’autore
Catherine rihoit è nata a Caen nel 1950. Dopo gli studi di lingua inglese, ha lavorato alla Sorbona come assistente. Ha esordito come autrice con Gallimard e ha pubblicato numerosi romanzi, saggi e biografie su svariati argomenti – religione, arte, cinema, spettacolo, storia – presso editori come Presses de la Renaissance, Éditions du Rocher e Plon. Ha vinto il Prix des Deux-Magots nel 1983 con La Favorite, il suo romanzo più conosciuto. L’unico titolo finora pubblicato in Italia è La piccola principessa di Dio (Paoline, 19943), una biografia di Teresa di Lisieux. È anche autrice di sceneggiature cinematografiche e televisive.
La vita di Wanda Poltawska, rinchiusa in un campo di concentramento e sottoposta a esperimenti medici, l'incontro con Karol Wojtyla che diverrà sua guida spirituale e amico fraterno, fino al punto di chiamarsi reciprocamente fratello e sorella. I lunghi campeggi trascorsi insieme a meditare, la malattia e la miracolosa guarigione, le riflessioni spirituali e il lungo carteggio tra i due. Wanda Poltawska è una delle persone che sono state più vicine a Giovanni Paolo II, lo ha ascoltato e consigliato, è stata presente nel momento della sua morte. Un ritratto intimo del grande papa polacco presto beato.
Laico, pellegrino sulle orme di Cristo in Terra Santa, Ranieri compie un vero e proprio percorso di identificazione con il Signore Gesù attraverso la spogliazione di sé nella rinuncia a tutto per possedere il Tutto, accogliendo la Parola di Dio come legge della propria vita in una sempre più piena risposta d’amore all’Amore crocifisso, morto e risorto per l’umanità. In un tempo in cui Gerusalemme era meta ideale per sogni di conquista cavalleresca, per Ranieri Gerusalemme era prima di tutto la città dell’anima; il luogo spirituale dell’incontro con Gesù e il suo Vangelo; la casa familiare del discepolo total- mente dedito al Maestro, che già anticipava la familiarità dell’incontro con il Signore nella patria celeste.
Giovanni Paolo II, protagonista per più di un quarto di secolo sulla scena mondiale, è stato definito il papa slavo, colui che ha dato il colpo di grazia all’Unione Sovietica e al suo impero, l’uomo del secolo.
Più semplicemente, egli riteneva di aver ricevuto il compito di introdurre la Chiesa nel nuovo millennio. Questo era il senso del suo viaggio condotto, secondo la sua convinzione, dal filo invisibile della Provvidenza. Questa guida nascosta l’aveva sottratto alla guerra e alle deportazioni di cui erano caduti vittima tanti suoi compagni; l’aveva chiamato alla vita sacerdotale; l’aveva scelto come vescovo e come papa.Ancora nel 1981 questo scudo di grazia l’aveva protetto in occasione dell’attentato in piazza San Pietro. Una volta ristabilito, Giovanni Paolo II ampliò ulteriormente il suo raggio d’azione.Al servizio della Chiesa cattolica, egli si impegnò a favorire l’unione tra i cristiani, l’amicizia con l’ebraismo, il dialogo tra le religioni, la pace nel mondo.Al termine della sua vita, consumato dalla dedizione, commosse il mondo con la sua sofferenza.
L’opera di Andrea Riccardi, storico e fondatore della Comunità di Sant’Egidio che conobbe e collaborò a lungo con il papa polacco, è la prima vera biografia scritta su base scientifica e testimoniale di un papa che ancora vive nel ricordo di credenti e non credenti.
Andrea Riccardi è ordinario di Storia contemporanea presso la Terza Università di Roma e fondatore della Comunità di Sant’Egidio. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Le politiche della Chiesa (1997); Vescovi d’Italia. Storie e profili del Novecento (2000), Dio non ha paura. La forza del Vangelo in un mondo che cambia (2003), La pace preventiva. Speranze e ragioni in un mondo di conflitti (2004) e ha curato Il sogno di un tempo nuovo. Lettere di Giorgio La Pira a Giovanni XXIII (2009).
Un papa carismatico, capace di radunare folle oceaniche e conversare con la stessa sensibilità e attenzione con gli umili come con i potenti. Un papa consapevole della sua missione, che ha interpretato il suo ruolo da pellegrino apostolico deciso a raccontare a tutti la gioia di avere conosciuto e incontrato Gesù Cristo, questo e molto altro è stato Giovanni Paolo II.
La devozione mariana e le storiche visite in Polonia‚ un anno prima della nascita di Solidarnosc - e in Messico - dove ancora una volta si schiera con i più deboli; l'amarezza per i viaggi mai fatti in Cina e Russia e l'attentato subito per mano di Mehmet Ali Agca: il cardinale Angelo Comastri racconta quest'uomo eccezionale da osservatore privilegiato quale è stato, alternando storia e ricordi personali, non ultimo la benedizione ricevuta da papa Wojtyla poche ore prima del suo addio al mondo terreno. Un libro che racchiude la grande storia e la piccola, di tutti i giorni, fatta dai messaggi lasciati dai fedeli in fila per l'ultimo saluto al pontefice e la loro immediata percezione della sua santità. Parole che ci fanno comprendere come Giovanni Paolo II sia stato un papa nel cuore del mondo, perché ha portato la luce del Vangelo ovunque con la forza della sua parola e i suoi 250 viaggi apostolici, ma anche per l'amore che i fedeli, e non solo, hanno sin da subito manifestato nei suoi riguardi.
L'AUTORE
Angelo Comastri, arciprete della basilica di San Pietro a Roma e Vicario generale di Sua Santità Benedetto XVI per la Città del Vaticano, è autore di numerosi volumi di spiritualità, liturgia e meditazione. Predicatore profondo e ispirato, sa trasmettere il messaggio cristiano con passione e convinzione. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Dov'è il tuo Dio? (2004), La firma di Dio (2004), Come andremo a finire? (2004), Dio è amore (2005), Non uccidere la libertà (2005), Nel buio brillano le stelle (2005), Prepara la culla: è Natale (2005), Prega e sarai felice! (2006), Via della croce e del cristiano (2007), Nelle mani di Dio (2010).

