
Contenuto
Un omaggio al «Santo» di Padova nel 750° del ritrovamento della sua Lingua incorrotta (1263-2013). Testi commentati delle Messe votive, spiegazioni ai bassorilievi raffiguranti i miracoli presenti presso l’Arca del Santo nella sua Basilica di Padova, documenti del magistero sulla figura di Antonio e omelie in suo onore tenute da vescovi e cardinali pellegrini alla sua tomba. Suggestive immagini impreziosiscono il volume.
Destinatari
Devoti tutti.
Autore
GIORGIO LAGGIONI, vicerettore della Pontificia Basilica di Sant’Antonio. ANDREA MASSARIN, liturgista, cerimoniere della medesima Pontificia Basilica.
L'affascinante vicenda della presenza francescana in Terra Santa, dentro la storia travagliata che va dalle crociate a tutta la dominazione musulmana di Gerusalemme. Mentre la violenza delle crociate si dimostrava impotente i frati minori prendevano pacificamente possesso dei luoghi santi, custodendoli fino ai nostri giorni e rendendo la Terra Santa patrimonio comune di tutti i cristiani. Il pellegrinaggio di Francesco in Terra Santa e il suo straordinario incontro con il sultano Al-Malik al Kamil, il nuovo carisma francescano e l’amore del poverello per Cristo e per i luoghi santi: tutto ciò ha dato origine alla storia francescana in Terra Santa, ripercorse da questo libro in modo intenso e coinvolgente.
Autore
ARTEMIO VÌTORES GONZÀLES ofm, nato a Cevico Navero (Spagna) nel 1948, è entrato tra i francescani minori nel 1965 e nel 1970 è giunto per la prima volta in Terra Santa. Licenziato in teologia biblica presso lo Studium biblicum franciscanum di Gerusalemme e in teologia dogmatica presso l’Università Gregoriana di Roma, insegna teologia dogmatica presso la Facoltà di scienze bibliche e archeologia di Gerusalemme. Dal 2004 è vicario della Custodia di Terra Santa.
"Ti amo", dice ogni innamorato alla sua amata. "Tu sei amore", dice san Francesco al suo Signore nei giorni in cui sul monte della Verna riceve il sigillo delle stimmate. Questo libro parla dell'amore, in particolare di quello tra l'uomo e la donna, che è l'archetipo di ogni altro amore umano. L'autore, partendo dalla prospettiva antropologica e biblica, tenta di analizzare l'amore dall'angolazione specifica della spiritualità francescana. San Francesco è stato definito "l'araldo dell'amore". Si è innamorato, si è appassionato alla vita, ha sognato e ha sofferto pene d'amore, ha parlato d'amore. Al centro del suo "discorso amoroso" tuttavia c'è più la vita che le parole. La sua regola è il Vangelo che si riassume nella legge dell'amore: per questo ancora oggi ci affascina.
Una biografia in cui risuona la voce dello stesso Francesco, facendo emergere la figura e il pensiero del santo di Assisi così come lo descrivono le primitive fonti francescane.
"Signora", "santa" e "altissima", la povertà francescana è stata spesso fonte di conflitti interminabili dovuti al modo di interpretarla. Cos'è infatti la povertà? Perché per Francesco è così importante e dirimente? In cosa, per lui, differisce dalla povertà praticata dagli eremiti e dai cenobiti? Soprattutto qual è il suo rapporto con il Cristo, il messia inauguratore dei tempi nuovi? Confrontandosi con tali interrogativi, Carmine Di Sante propone una chiave di lettura della povertà francescana che ne individua il senso nella categoria della disappropriazione, istitutiva di una "economia" la cui legge è quella del dono e della giustizia. Nella radicalità di questa ermeneutica si comprende perché la povertà francescana dischiude una nuova forma dell'umano un nuovo modo di abitare il mondo - che mai come oggi appare attuale, come possibile via per uscire dalla crisi della civiltà in atto, alla ricerca di un umanesimo e di un'antropologia alternativi alla volontà di potenza e di dominio.
Contenuto
Piccolo libro che mette insieme due riflessioni sull’utopia francescana (Matura) e su Francesco d’Assisi come santo della crisi (Hadjadj). Thaddée Matura, esperto francescanista, si chiede se la triplice utopia di Francesco (povertà, fraternità, ricerca di Dio) si sia realizzata oppure se rimanga un «sogno» irrealizzabile. Fabrice Hadjadj, filosofo francese, si concentra sul singolare viaggio che porta il Poverello «dal nulla… al nulla», laddove si rivela la specificità francescana: dalla parte di questo senso del nulla scaturirà la potenza divina che Francesco chiama povertà. Oggi l’utopia francescana ha in papa Francesco un grande amico e un nuovo discepolo.
Autore
THADDÉE MATURA, frate minore canadese di origine polacca, ha contribuito all’edizione e all’interpretazione degli scritti di Francesco e Chiara d’Assisi. Ha pubblicato numerosi scritti sulle origini, la storia e l’attualità del francescanesimo. Tra questi: «Francesco, un altro volto», EBF, Milano 2001; «Francesco, maestro nello Spirito», Qiqajon, Magnano 2002; «Una grande eredità», Porziuncola, Assisi 2009. FABRICE HADJADJ, scrittore e filosofo francese, figlio di genitori ebrei di origini tunisine, docente di filosofia e drammaturgo. Dal 2012 dirige Philanthropos, l’Istituto europeo di studi antropologici a Fribourg (Svizzera). Tra i suoi ultimi scritti: «La fede dei demoni, ovvero il superamento dell’ateismo», Marietti 1820, Genova 2010; «Il Paradiso alla porta», Lindau, Torino 2013; «Come parlare di Dio oggi? Anti-manuale di evangelizzazione», EMP, Padova 2013. UGO SARTORIO è direttore del «Messaggero di sant’Antonio» e di «Credere Oggi». Per l’EMP ha pubblicato «Scenari della fede» (2012) e, con Manicardi, Matteo, Natoli, «In fiducia. Sul credere dei cristiani» (2013).
Una breve biografia e una selezione dei numerosi scritti di don Bosco, il santo dell'oratorio, che con sagacia e vivacità ci confida i segreti educativi per conquistare i giovani e condurli alla santità.
Il volume presenta la traduzione integrale dei Sermones di sant'Antonio di Padova. L'opera - giunta alla V edizione - può essere considerata la summa della scienza biblico-teologica del santo e della sua azione pastorale. In un intento di larga divulgazione, seria e puntuale, la presente traduzione privilegia un linguaggio attuale, semplice ed efficace. Sempre presente è, comunque, il riferimento al testo originale. Il risultato è un volume indispensabile per chiunque, studioso o devoto, voglia entrare in diretto contatto con la predicazione, il pensiero, la spiritualità del «santo che il mondo ama».
Il libro è indicato soprattutto per i devoti e gli amici del santo. Il contenuto dei Sermoni sarà utile anche ai teologi e ai sacerdoti in genere per arricchire le loro conoscenze teologiche e pastorali.
Autore
La traduzione è stata curata da padre Giordano Tollardo, frate minore conventuale, che da anni si occupa con competenza di divulgazione teologica nel campo della liturgia e del francescanesimo.
L'autore di questo libro ha attinto dagli Scritti ventiquattro tra i verbi più ricorrenti o più significativi con i quali frate Francesco in prima persona ha espresso il senso evangelico della propria vita e offerto le chiavi della propria interiorità. Dei verbi preferiti da questo singolare scrittore si cerca di assaporare "lettera e spirito" sulla base del principio secondo cui Francesco si legge con Francesco, cioè cogliendo le connessioni e le illuminazioni reciproche nel complesso di tutti gli Scritti.
L'autore analizza la storia di frate Francesco come scrittore di sé, esamina la peculiarità del suo stile e invita il lettore ad avvalersi della scrittura autobiografica con la guida spirituale di Francesco (Prefazione di Paolo Floretta).
Francesco, maestro di vita. Maestro spirituale anche del vivere in Internet? Pare proprio di sì, nonostante gli 800 anni che ci separano da lui. Francesco è maestro di reti e di relazioni, il suo chiostro è allargabile al web e la sua esperienza umana e spirituale può aiutare ad abitare questo ambiente di indiscusse potenzialità e ingannevoli trappole disumanizzanti. Un decalogo per interagire pastoralmente in Internet con spirito francescano: spunti, riflessioni e strumenti operativi, per trasformare le connessioni in relazioni, laboratori di significati e incontri evangelizzanti. Una proposta di webpastorale e di cyberspiritualità francescane per vivere Internet in questa inquieta età secolare in modo generativo.
Padre Pio da Pietrelcina è ora uno dei santi più amati al mondo dopo essere stato, in vita, uno dei confessori più ricercati. Eppure non era un interlocutore facile: austero, esigente e a volte anche ruvido. A parte i doni e i fenomeni straordinari, come le stimmate, di cui era dotato, egli sapeva offrirsi a chiunque come compagno di viaggio nel non facile cammino di conversione e come testimone del possibile ritorno a Dio per entrare nella logica del suo Amore.