
Poco o nulla si conosce dell'infanzia di Marco. Forse l'evangelista s'identifica con il misterioso giovinetto testimone della cattura di Gesù nel Getsemani, episodio narrato esclusivamente da Marco. Molto probabilmente è l'apostolo Pietro a catechizzarlo e a battezzarlo. Marco inizia la sua attività di evangelizzatore accompagnando inizialmente Barnaba e Paolo. Intorno agli anni 62-63 Marco, divenuto ormai esperto predicatore e molto stimato da Paolo, è a Roma insieme a Pietro. Secondo gli antichi storici Marco scrive il suo Vangelo dopo la morte di Pietro. Marco muore martire presumibilmente il 25 aprile del 68 ad Alessandria d'Egitto. La seconda parte del libretto pone l'attenzione sulle reliquie del Santo e sul suo culto.
Incarnò l'intelligenza della predicazione, l'esemplarità della vita, la modernità della carità. Coed. Elledici -Velar.
Don Tadini (1846-1912) aveva un programma di vita intenso e austero: era un vero uomo di preghiera, un valente predicatore e uno zelante pastore. Molto attento alla questione operaia, promosse varie iniziative sociali, in particolare ebbe la geniale idea di costruire una filanda con annesso convitto per le giovani donne della zona. Fondò una nuova Congregazione: le "Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth", che non dovevano esclusivamente occuparsi del convitto, ma essere ogni giorno sul posto di lavoro, accanto alle operaie, per conoscerle, consigliarle, formarle.
Per alcune edizioni antiche del Martirologio Romano, Fortunata era una fanciulla convertita al cristianesimo e vissuta a Cesarea Marittima in Palestina, martirizzata durante la persecuzione di Diocleziano per aver confessato la sua piena appartenenza alla fede cristiana, subendo non pochi tormenti. Santa Fortunata ci invita ancora oggi a guardare in alto, mettendosi accanto a noi come amica e compagna di viaggio. Ci esorta a mettere Gesù al centro della nostra vita e a seguirlo sempre più da vicino.
Non è difficile imbattersi in Libano nell'immagine di San Charbel, non solo nelle chiese e nelle cappelle, spesso a lui dedicate, ma anche in molte case, segno della grande devozione dei fedeli, che trovano in questa umile e nascosta figura di monaco eremita quasi un appello a ritrovare le radici profonde della loro stessa esistenza. La storia di San Charbel ha come punto di partenza quello che una volta era un piccolo villaggio del Libano. Nato l'8 maggio del 1828 fu battezzato con i nomi Youssef Antoun Makhlouf. Nel 1851 entrò come novizio nel monastero di Annaya dell'Ordine Maronita Libanese. Prese il nome di Charbel, nome di un martire antiocheno. Nel 1859 fu ordinato sacerdote. Richiese ed ottenne di farsi eremita nel vicino eremo dedicato ai Santi Pietro e Paolo. Qui si sottopose alle più dure mortificazioni. Morì nel 1898.
Celebrare nel 2015 il bicentenario della nascita di Don Bosco è motivo di ringraziamento e di impegno da parte della Famiglia Salesiana. Vogliamo presentare il nostro fondatore perché parli al mondo d'oggi, in modo speciale ai giovani, con un linguaggio rinnovato e con la stessa efficacia e intensità di un tempo. Questo libretto presenta alcuni flash dell'esperienza di Don Bosco, narrati in prima persona. Può servire per stimolare l'attenzione dei ragazzi e dei giovani e predisporli a letture più impegnative e complete".
Al di là dei problemi circa la sua identificazione nei Vangeli, Maria Maddalena era certamente una discepola di Gesù. Presente durante la crocifissione e la morte del Maestro, Maria è stata anche la prima testimone del Signore risorto nel mattino di Pasqua, "apostola apostolorum", la portavoce fra gli inviati. La tradizione più antica, e maggiormente credibile, la vede insieme all'apostolo Giovanni che, conducendo con sé la Madre del Signore, evangelizzò l'Asia Minore ponendo la sua sede a Efeso.
La contessa Margherita nasce a Brescia il 4 ottobre 1687 nella nobile famiglia dei conti Martinengo da Barco. All'età di tredici anni, fa voto di verginità andando contro il volere della famiglia. Entra nel monastero di Santa Maria della Neve delle Cappuccine, prendendo il nome di suor Maria Maddalena, e l'anno successivo fa la professione religiosa. Numerosi e speciali doni mistici segnano la sua esistenza di consacrata. L'amore per Dio la consuma e per spegnere questo fuoco immenso che la brucia dentro affligge il suo fragile corpo con penitenze terribili, tutto nel più assoluto nascondimento, dettato da una grandissima umiltà. Muore nel 1737.
Secondo la tradizione, Cecilia è vissuta tra il II e il III secolo. Nata da una nobile famiglia di Roma, si convertì al cristianesimo. Diede coraggiosa testimonianza della sua fede, subendo il martirio. Fu sepolta nelle catacombe di San Callisto. Successivamente le sue reliquie furono traslate nella basilica a lei intitolata, in Trastevere. È patrona dei musicisti.
Storia di una martire del III secolo. Quando era ancora dodicenne, scoppiò una persecuzione contro i cristiani. Agnese, come Cecilia, rimase fedele a Cristo e gli sacrificò la sua giovane vita.
Dopo la Risurrezione e Ascensione di Gesù, Filippo e gli altri Apostoli, ricevuto lo Spirito Santo, da Gerusalemme iniziano la Chiesa e l'opera di evangelizzazione. Giacomo, invece, resta nella Città santa a guidare con saggezza e autorevolezza la comunità cristiana. Verrà ucciso per ordine del Sommo Sacerdote nell'anno 62. Un'antica tradizione vede Filippo missionario in Frigia, Scizia e Lidia, nell'odierna Turchia, dove testimonierà col sangue la propria fedeltà al Signore.
La vicenda della martire Cristina si colloca presumibilmente agli inizi del IV secolo, durante la terribile persecuzione di Diocleziano. Cristina è figlia di un nobile pagano di nome Urbano, prefetto della città di Bolsena. Questi, conosciuto il desiderio di Cristina di mantenersi vergine per consacrarsi a Dio, cerca in tutti i modi di convincerla a recedere dalla sua volontà, arrivando persino a rinchiuderla in una torre e a farla torturare. Morto il padre, prima Dione e poi Giuliano (i nuovi prefetti) provano anch'essi, senza successo, a far sì che la giovinetta abiuri. Alla fine Cristina è martirizzata per la sua fede. Il suo culto si diffonde velocemente, e la sua tomba continua ad essere meta di moltissimi pellegrini.