
Quando si pensa alla medicina medievale è quasi automatico figurarsi scene da in-cubo. Ma siamo di fronte a un’immagine falsata: il Medioevo è stato un periodo molto fecondo sia per la medicina che per la chirurgia, durante il quale gli insegna-menti dei grandi dell’antichità si sono uniti alle conoscenze portate in Europa dagli Arabi e all’esperienza dei singoli medici. Negli erbari medioevali, le piante vengono descritte, illustrate tramite miniatura e classificate in base alle modalità di raccolta e alle patologie che sono in grado di curare. Santa Ildegarda di Bingen, monaca bene-dettina e intellettuale poliedrica (mistica, compositrice, poetessa, filosofa), sarà il punto di riferimento della medicina monastica medievale. L’abadessa nel suo erbario dà dei precisi ragguagli su come e con cosa bisogna usare le spezie e le erbe aroma-tiche in modo efficace per curarsi secondo natura.
GLI AUTORI
Marcello STANZIONE è nato a Salerno il 20 marzo 1963, ordi-nato Sacerdote nel 1990. Ha rifondato l’8 maggio 2002 l’Associazione Cattolica Mi-lizia di San Michele Arcangelo – www.miliziadisanmichelearcangelo.org per la retta diffusione della devozione cattolica ai Santi Angeli.
Elisa GIORGIO è nata a Salerno il 6 novembre 1983, laureata in Chimica e Tecno-logia Farmaceutiche, dal 2011 svolge la professione di farmacista specializzata in Fitogemmoterapia sistemica, in riconoscimento ed uso delle piante officinali, in Flo-riterapia metodo di E. Bach e in ricette di Medicina Medievale per il benessere del corpo della mente.
Vittorio Gassman
1. Appello all'uomo che è diventato il corpo della storia
2. Il Pavimento
3. Attore
4. Fanciulli
5. La speranza che va oltre la fine
6. In memoria di un compagno di lavoro
Monica Vitti
7. Magnificat
8. Quando apri gli occhi sul fondo dell'acqua
9. Guardando il pozzo di Sichar
10. Il dialogo che si svolge in lei tra lui e la folla del muro serale
11. Canto dello splendore dell'acqua
12. Ragazza delusa in amore
Alberto Sordi
13. Lo spazio necessario alle gocce della pioggia di primavera
14. Il Negro (con Claudia Cardinale)
15. La parete
16. L'errore
17. Un emotivo
Claudia Cardinale
18. Sulla tua bianca tomba
19. Oliveti
20. Stanislao
Questo libro ha l’origine in una conferenza tenuta dall’autore presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, il 9-10 aprile del 2014, dal titolo Tre modi di conoscere le cose con le idee secondo San Tommaso, come contributo al Convegno su Le Idee Divine nel Medioevo, organizzato dalla Facoltà di Filosofia e dalla Cattedra Marco Arosio. Esso compara in una serie di “trittici tomistici” il vario modo di conoscere mediante idee nell’uomo, nelle intelligenze e in Dio; approfondisce la dottrina di San Tommaso sul ruolo della idea-specie come mezzo astratto immanente, immateriale e intenzionale tipico della conoscenza umana, e rileva il realismo critico di Tommaso nel rendere il supposito il luogo delle idee. Il libro adotta anche il metodo di un tomismo “testuale”, intercalando alcuni scritti di Tommaso.
José Antonio Izquierdo Labeaga, nato a Viana (Spagna) il 17 marzo di 1948, è sacerdote Legionario di Cristo. Membro della Pontificia Accademia di San Tomaso D’Aquino e della SITA, è uno studioso di Filosofia Tomista nell’ambito epistemologico e antropologico. Professore Emerito dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (Roma), è stato anche Docente di filosofia tomista nella Pontificia Università Gregoriana (Roma). Ha partecipato come conferenziere in diversi Congressi Internazionali di Filosofia. Ha pubblicato e collaborato in vari libri, tra cui La vita intellettiva. Lectio Sancti Thomae Aquinatis (1994); L’organicità della vita umana nella visione di Tommaso d’Aquino (2006); Exitus, reditus, ascensus. Il triplice moto della mente umana secondo San Tommaso (2007); San Tommaso, filosofo del corpo umano, in «La teologia del corpo di Giovanni Paolo II» (2012). Ha pubblicato articoli in diverse riviste di filosofia, come Gregorianum, Angelicum, Alpha Omega, Ecclesia, Il Cannocchiale, Studia Bioethica.
Il tema del male, presente in ogni uomo lungo tutta la storia, è una questione sempre aperta che si amplifica quando si studia nel suo rapporto con Dio, considerato buono e onnipotente. Charles Journet (1891-1975), sulla scia di san Tommaso d’Aquino, intende affrontarne il problema fin alle radici, soffermandosi in modo particolare sul male della colpa (peccato). Grazie anche al confronto con l’amico filosofo Jacques Maritain (1882-1973), soprattutto a partire dalla sua intuizione metafisica della dissimmetria tra la linea del bene e del male, egli intende dare prova dell’assoluta innocenza di Dio davanti al male, senza, però, proporre una teodicea a discapito dell’uomo. La presente ricerca si impegna nell’analisi del pensiero di due studiosi tomisti che, pur muovendosi all’interno del dibattito a loro contemporaneo, hanno portato inedite e notevoli soluzioni divenute un patrimonio imprescindibile per l’attuale dibattito filosofico e teologico.
Il lavoro che ora abbiamo tra mano pone in evidenza l'evoluzione della complessa redazione dei Regolamenti redatti da don Bosco e da alcuni suoi collaboratori, dopo che egli nel 1854 aveva scritto da solo il primo Regolamento dell'Oratorio di Valdocco. Dal 1854 si arriverà al 1877, al I Capitolo generale della Congregazione salesiana, quando questi documenti verranno affidati alla stampa e diffusi nelle opere salesiane sparse nel mondo.
Cosa c'entra la santità penitente di Francesco e il suo ruvido amore per madonna povertà, la santità violentata dalla Chiesa che don Milani porta con sé nel suo amore incendiario per la parola con papa Francesco, il cristiano che viene dal sud del mondo per dire che la forma del santo Evangelo non diventerà mai la forma della santa chiesa romana, ma può abitarne il centro? È questa la domanda che nasce e viene da queste pagine che Valdemaro Baldi scrive, ponendosi dal punto di vista di un non credente. Perché queste figure così diverse catturano l'interesse di chi vede non tanto un fare, ma un lasciarsi fare dal Vangelo, che diventa eloquente. Il Vangelo non è trasmissione di nozioni religiose o sapienziali e tantomeno di "valori": è "cosa" che agisce e la cui efficacia lega indissolubilmente tre dimensioni: la sua propria forza, la credibilità di chi parla e la condizione di chi ascolta. Il percorso dei temi trattati dai tre Personaggi invita a riflettere, ieri come oggi.
La relazione educativa: don Bosco e l'«assistenza» affronta il tema dello stare con i giovani, secondo il vissuto che egli ha fondamentalmente descritto nei Regolamenti, pubblicati la prima volta nel 1877 insieme alla breve presentazione de Il Sistema Preventivo. La motivazione è fondata sul problema fondamentale: come stare con i giovani oggi secondo l'esperienza vissuta da don Bosco? Viene proposto un approfondimento dell'esperienza del Santo attraverso l'analisi di tutti i manoscritti dei Regolamenti ed un confronto di essi con Il Sistema Preventivo, nel quale emerge come questo scritto riprenda quanto egli aveva proposto nei regolamenti.
Un gruppo di Amici dell'Oratorio, appassionati non solo al carisma del S. Padre Filippo, ma alla storia che da esso ha avuto origine e si è sviluppata lungo i secoli, ha pensato a questo omaggio a Padre Edoardo Aldo Cerrato, Procuratore Generale della Confederazione per diciotto anni, fino alla sua ordinazione a Vescovo di Ivrea, avvenuta nella chiesa di S. Maria in Vallicella l'8 settembre 2012, alla presenza dei Padri partecipanti al Congresso Generale Oratoriano che si celebrava in quei giorni. Sono pagine di storiografia oratoriana quelle che compongono questo volume, voluto con affetto e riconoscenza.
Questo volume pubblica gli Atti della Giornata di Studi Ildegarda di Bingen, santa, mistica, scienziata, filosofa e artista, organizzata dall'Istituto Scienza e Fede dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, in collaborazione con la Cattedra Marco Arosio di Alti Studi Medievali, tenuto a Roma lo scorso 21 marzo 2018. Ildegarda, la Sibilla del Reno, dottore della Chiesa, è qui studiata nel suo genio femminile non per correttezza "politica", ma per la freschezza del suo cantare il creato, buono dalla Bontà del Padre, lavato dal Sangue dell'Agnello e verdeggiante nello Spirito Santo. Il libro raccoglie saggi e contributi dei professori Marina Alfano, Mario Gargantini, Flavia Grossi, Octavio Ortiz de Montellano, Carmelo Pandolfi, Marta Rodríguez, Cristina Siccardi, Francesco Tasini, Annalisa Terranova e Jesús Villagrasa.
Questo volume pubblica gli Atti della Giornata di Studi Ildegarda di Bingen, santa, mistica, scienziata, filosofa e artista, organizzata dall'Istituto Scienza e Fede dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, in collaborazione con la Cattedra Marco Arosio di Alti Studi Medievali, tenuto a Roma lo scorso 21 marzo 2018. Ildegarda, la Sibilla del Reno, dottore della Chiesa, è qui studiata nel suo genio femminile non per correttezza "politica", ma per la freschezza del suo cantare il creato, buono dalla Bontà del Padre, lavato dal Sangue dell'Agnello e verdeggiante nello Spirito Santo. Il libro raccoglie saggi e contributi dei professori Marina Alfano, Francesco De Feo, Mario Gargantini, Flavia Grossi, Octavio Ortiz de Montellano, Carmelo Pandolfi, Marta Rodríguez, Cristina Siccardi, Francesco Tasini, Annalisa Terranova e Jesús Villagrasa.
Il volume presenta la vita, la spiritualità e la devozione a San Giuseppe volendo mostrare come la sua persona e il suo ruolo sono stati importanti nella storia della salvezza. Per questo motivo San Giuseppe è definito il custode dell'Amore, in quanto ha accolto e protetto, col suo amore tenero e forte, il Figlio di Dio e sua madre, Maria. Nella prima parte, l'autrice ripercorre le fonti bibliche e apocrife nell'analisi della paternità e della sponsalità esercitate da San Giuseppe come contributo al progetto redentivo di Dio per l'umanità. Nella seconda parte offre una riflessione su alcuni aspetti caratteristici della spiritualità del santo, come la fede, l'obbedienza, l'umiltà, la purezza, il silenzio, la laboriosità, l'amore. Nella terza parte presenta alcune pie pratiche di devozione e le preghiere più care alla tradizione orientale e occidentale, riportando, infine, le indulgenze concesse da papa Francesco per l'Anno dedicato a San Giuseppe.
San Giuseppe è certamente il più amato e il più famoso fra i santi, a causa della missione che Dio stesso gli affidò: essere padre putativo di Gesù e sposo della Vergine Maria. Fu una missione a cui Giuseppe si dedicò con tutto il suo essere, custodendo, amando e proteggendo la sacra famiglia. Per questo suo privilegiato "stare" con Gesù e Maria e per il ruolo che ha ricoperto, con valore salvifico, è stato nominato da Pio IX protettore della Chiesa universale. Questa raccolta di preghiere e pie pratiche di devozione vuole essere un aiuto per pregare San Giuseppe con fiducia e amore, perché possa esercitare ancora la sua intercessione per la Chiesa e per il mondo, aiutando ogni credente a conformarsi a Gesù e a superare ogni ostacolo, o vincere ogni tentazione, che lo blocca nel cammino, confortandolo nel dolore e facendogli sentire la stessa tenerezza paterna con cui ha accompagnato il Figlio di Dio su questa terra.

