
La storia evolutiva dell'identità dei frati minori ha nella storia redazionale dei suoi testi giuridici iniziali una fonte di risolutiva importanza. L'intuizione religiosa legata alla persona di Francesco d'Assisi ha dovuto passare diversi stadi di riscrittura al fine di giungere ad una istituzione dell'esperienza del gruppo dei frati condivisa da tutti. Dalla prima breve e semplice regola presentata ad Innocenzo III nel 1209 si passa alla Regola non bollata dalla Chiesa nel 1221 fino a giungere al testo definitivo del 1223 (prima parte del presente volume). Il travaglio redazionale avrà un ulteriore sviluppo con il Testamento scritto da Francesco a ridosso della sua morte con il quale il Santo si pone in diretto dialogo con la Regola (seconda parte del volume). Nel volume si cerca di riascoltare questi processi redazionali per ricostruire la tensione vitale esistita fin dall'inizio tra intuizione e istituzione dell'identità spirituale rivelata da Dio a Francesco.
Chiara era una ragazza bella e nobile. Abitava in un sontuoso palazzo, eppure voleva vivere in totale povertà. Così un giorno lasciò tutto e si fece povera come Gesù e lo servì per tutta la vita con grande semplicità. Età di lettura: da 6 anni.
Descrizione
La storia di un ragazzo che, diventato sacerdote, ha consacrato la sua vita ai giovani affinché nessuno si sentisse abbandonato o dimenticato e tutti avessero accanto dei veri amici per crescere sereni e incontrare Dio. Don Bosco sa cosa serve perché ciascuno possa trovare la propria strada: lo studio, il lavoro, l’allegria, la preghiera e la carità.
Il suo insegnamento è ancora vivo e continua a dare i suoi frutti nell’educazione e nella formazione dei giovani.
L’autore
Bruno Ferrero, salesiano, si occupa di educazione e catechesi. È autore di molti e fortunati libri di storie per bambini e adulti e di molti sussidi catechistici tradotti in molti paesi. Recentemente ha pubblicato per Elledici: Dieci buoni motivi per essere cristiani (e cattolici), C’è ancora Qualcuno che danza (2009), La Chiesa raccontata ai bambini (2011) e L’allodola e le tartarughe (2011).
L’illustratore
Mirella Mariani, lombarda, classe 1978, ha due gatti neri e una bicicletta. Ha pubblicato pratica- mente con chiunque da Paoline a Mondadori, da Piemme a Einaudi, da Fabbri a De Agostini.
Agata era una giovane donna molto bella e ricca, che aveva deciso di dedicare la vita a Gesù, vivendo come sua sposa, impegnandosi con entusiasmo nella piccola comunità di cristiani di Catania. Ma per difendere questa sua scelta, dovette affrontare il crudelissimo Quinziano. Età di lettura: da 5 anni.
Benedetto era una ragazzo di nobile famiglia, una ragazzo con le idee molto chiare. Poteva avere tutto, ma aveva un unico desiderio: voleva piacere soltanto a Dio. Perciò un giorno lasciò gli amici e gli studi e seguì la sua chiamata senza paura. Cercava la solitudine, ma Dio gli indicò la strada della fraternità; voleva restare nascosto, e invece diventò una luce per il mondo, maestro e padre di tantissimi monaci. Età di lettura: da 6 anni.
Simone è un bravo pescatore e quando incontra Gesù lascia tutto per seguirlo. Riceve da Gesù un nome, Pietro, e una missione davvero speciale. Età di lettura: da 6 anni.
Camillo era un ragazzo alto e forte che, dopo aver conosciuto la malattia, mise la sua energia a servizio dei sofferenti. Età di lettura: da 6 anni.
Lo sguardo di Maria si posa su Bernadette, una ragazza semplice e buona, ma le sue apparizioni nella grotta di Massabielle diventano un segno per tutti! Età di lettura: da 6 anni.
Vieni a conoscere la storia di Filippo, chiamato anche "il santo della gioia" che, per avvicinare le persone a Gesù, sceglie la musica, la preghiera, i pellegrinaggi e l'aiuto a tutti i bisognosi. Età di lettura: da 5 anni.
Età di lettura: da 6 anni.
È oggi una necessità la riscoperta dell'immagine pura che è veicolo di valori e di pietà. Si tratta dell'immagine significante al di là del tratto e del segno in opposizione ad un mondo che ne ha fatto l'espressione del futile e del vacuo come rappresentazione dell'attimo non impressionante legata ad un cavo o ad un satellite. Recuperare il senso dell'immagine, significa ridare a questa particolare espressione comunicativa il valore didattico-pedagogico che da sempre le è stato riconosciuto. Nel Libro secondo della Quarta Disputa Generale, La Chiesa Trionfante, per la prima volta in edizione critica e traduzione in italiano, Roberto Francesco Romolo Bellarmino (1542-1621) dialoga e si confronta con Giovanni Calvino (1509-1564), teologo riformatore, sulla opportunità di ritenere le immagini e le reliquie dei santi degne di venerazione, senza incorrere nel peccato di idolatria. Questo libro dà lo spunto per riflettere sull'attualità della tematica e sul quinto centenario del movimento protestante con la conseguente nascita delle Chiese Cristiane Riformate. Si tratta di «Un invito a ripercorrere insieme il cammino della tradizione della Chiesa indivisa per riesaminare alla sua luce le divergenze che i secoli di separazione hanno accentuato tra noi, onde ritrovare, secondo la preghiera di Gesù al Padre (Gv 17,11.20-21), la piena comunione nell'unità visibile» (Giovanni Paolo II, Lettera Apostolica Duodecimo espleto saeculo a concilio Nicaeno II, 4 dicembre 1987).
L’obiettivo del lavoro è quello di esaminare la complicata questione attinente ai rapporti tra vescovi, clero e Ordine francescano, nel secolo XIII, sulla base delle Cronache di Giordano da Giano, Tommaso da Eccleston e Salimbene de Adam. Lo studio si compone di quattro capitoli. Il primo ripercorre le tappe più importanti che scandiscono la vita dell’Ordine a riguardo del tema analizzato. Il secondo prende in considerazione il Trattato di Giordano da Giano che descrive la missione francescana in Germania nel 1221. Segue il Trattato di Tommaso da Eccleston ambientato nell’Inghilterra del Duecento. L’ultimo capito esamina l’affascinante figura di Salimbene che, fornendo ampie notizie su prelati, vescovi, clero e frati, occupa uno spazio notevole nel lavoro svolto. Le tre Cronache prese in considerazione costituiscono fonti uniche e considerevoli per la storia francescana del secolo XIII.