
Chi è il Cristo per Teresa? A partire da questa domanda viene tentata una proposta di riflessione teologica, quale chiave di interpretazione del vissuto esperienziale di Teresa in cui il Cristo, Verbo incarnato glorioso, appare come unico protagonista. Dopo una ampia e articolata introduzione che mette in luce il percorso della mistica di Avila e la caratteristica peculiare della sua spiritualità, vengono presentati i brani significativi al riguardo, tratti da tutte le opere di Teresa. In otto capitoli (la ricerca di Dio, il cammino di Teresa, la sua esperienza, nell'eucaristia, cristologia riflessiva e sponsale eccetera), i testi di Teresa rivelano la sua aspirazione a conoscere Gesù Cristo, che percorre tutta la sua esistenza storica e teologica: attenzione concreta continua e contemplazione mistica, nel riconoscimento dei favori e delle rivelazioni di Gesù.
La leggenda di santa Chiara vergine è il racconto agiografico di Chiara di Assisi, un breve testo suddiviso in due parti: dalla nascita alla morte; i miracoli dopo la morte e la canonizzazione. Nei primi capitoli, vengono messi in luce alcuni elementi che, tipici del racconto agiografico, tuttavia sono autenticamente biografici, ad esempio, le grandi virtù evidenti fin dalla tenera infanzia e l'iniziale opposizione dei parenti alla radicalità della sua scelta. La narrazione di alcuni miracoli e prodigi rafforza la fama di santità, senza però far perdere di vista il fulcro della sua spiritualità: l'attaccamento alla croce di Cristo e la contemplazione orante della sua Passione. L'autore, infine, non dimentica di evidenziare, via via nel racconto, la rilevanza ecclesiale e sociale del suo operato, fino alla venerazione popolare di cui fu oggetto fin da subito dopo la morte; viene anche messo in luce il riconoscimento che ebbe da parte dei papi che la conobbero.
È una biografia di sant'Agata a partire dalle fonti storiche a disposizione e dalla tradizione popolare. Largo spazio è dato alle motivazioni politiche che determinarono i decreti imperiali contro i cristiani, le strategie di torture e martirio attraverso fonti di antichi scrittori e Atti di alcuni Processi giunti fino a noi. Il folklore religioso, fortemente radicato nel popolo di Catania, e una carrellata di sant'Agata nell'arte, chiude questo libro inedito per diversi aspetti.
Il fumetto racconta in modo coinvolgente tutta la vita di san Francesco d'Assisi (1182-1226) presentando ai ragazzi le varie tappe della sua vita e spiegando le trasformazioni e le motivazioni che hanno portato san Francesco a fare alcune scelte, alcune molto forti.Abbandona una vita ricca e agiata per dedicarsi a Dio e all'annuncio del suo Vangelo attraverso la scelta della povertà. Presto la sua esperienza richiama altri giovani, sempre più numerosi, tanto che deciderà di fondare un ordine. Ottiene l'approvazione papale per questo suo progetto e tutta la sua esistenza diventa sempre più una ricerca di Dio e un annuncio del Vangelo a tutti, anche ai musulmani.Sono presenti ovviamente gli episodi celebri della sua vita, tra cui: l'abbandono degli abiti ricchi nella piazza di Assisi, la chiamata del crocifisso di San Damiano, l'incontro con Chiara, il dialogo con il lupo, la comparsa delle stigmate. Età di lettura: da 8 anni.
Caterina da Siena è una donna a noi molto vicina. Così quale è stata per i suoi contemporanei. In particolare, per la "bella brigata, come soleva dire (figlie e figli spirituali, che con lei condividevano il "buon combattimento" spirituale). Sull'esempio di Paolo. Del resto, tra l'Apostolo dei gentili e Caterina da Siena vi è una sintonia profonda: entrambi innamorati di Cristo crocifisso. È la contemplazione del "dolce Verbo incarnato", infatti, che unifica la ricca personalità di questa giovane domenicana: questo è un aspetto di rilievo per il momento storico che attraversiamo, dove regna il disorientamento a causa della frantumazione e dispersione della cultura e della fede. Caterina può essere anche per noi "maestra" di unità interiore con il fuoco della carità.
Un volume per vivere ogni giorno dell’anno in compagnia di santi e beati attraverso un breve profilo di un testimone delle tante modalità con cui la fantasia dello Spirito Santo ha suggerito a uomini e donne di buona volontà di seguire il Signore Gesù, di testimoniare il suo amore per l’umanità. Ogni pagina, oltre alle note biografiche del personaggio preso in considerazione, propone un pensiero guida che caratterizza per lo più lo stile di vita del santo stesso, le sue scelte in obbedienza al progetto di Dio; segue un breve testo che suggerisce al lettore un aspetto particolare da vivere nel proprio cammino spirituale.
Santi e beati ci consentono di memorizzare il processo di grazia che attraversa la vita di tutti in ogni epoca; anche oggi, infatti, è tempo di santità.
BEATRICE IMMEDIATA è religiosa nella Congregazione delle Figlie di San Paolo. Laureata in Pedagogia, ha fatto studi sulla comunicazione di massa. È redattrice nel Centro Paoline Editoriale Libri di Milano. Ha pubblicato diversi libri a carattere storico biografico. Premio F.I.D.A.P.A «DONNA 2015» / BPW ITALY / Sez. di Milano «Per la divulgazione dei valori umani e sociali attraverso i suoi libri con particolare attenzione al femminile».
José Gabriel del Rosario Brochero è nato nel 1840, quarto di dieci figli; fu ordinato sacerdote all'età di ventisei anni e subito si trovò a fronteggiare l'epidemia di colera che colpì la città di Cordoba, dove morirono più di tremila persone. Nel 1869 gli fu affidata la parrocchia di San Alberto: diecimila anime sparse su 4.300 chilometri quadrati, uno spazio enorme, popolato da gauchos, contadini e briganti. "Odorava di pecora" perché trascorreva il suo tempo tra i contadini delle colline attorno a Cordoba, correndo da una casa all'altra per portare la comunione agli anziani o per confessare. Girava a dorso di una mula, vestito come un gaucho, con un poncho che copriva la talare. Per questa ragione in Argentina è noto come "il prete gaucho". È morto il 26 gennaio 1914. Nel 2009 si è aperto il processo di beatificazione, per la guarigione di un ragazzo argentino in stato vegetativo dopo un incidente stradale. È stato beatificato il 14 settembre 2014 a Cura Brochero, dove è vissuto; sarà canonizzato a Roma il 16 ottobre 2016.
Il Diario di Santa Maria Alphonsine occupa una posizione centrale all'interno del libro. È suddiviso in due manoscritti: il primo racconta le apparizioni della Madonna a Marie Alphonsine, che hanno poi portato alla fondazione della Congregazione del Rosario e il secondo tratta delle fondazioni e missioni del primo gruppo di suore. Entrambi sono tradotti dal curatore direttamente dalla lingua araba. Tale Diario è preceduto ed è seguito da alcuni capitoli scritti da Pier Giorgio Gianazza che hanno come scopo quello di far conoscere tutta la bellezza spirituale e carismatica di questa Santa di Gerusalemme.
Non si tratta di un tipico commento esegetico della Regola di Benedetto, ma piuttosto di una lettura spirituale, quasi di una «lectio divina» che intende scoprire come il monaco, vivendola, acquisisce una spiritualità mariana che lo rende capace di essere veramente conforme a Cristo. È un frutto maturato lentamente, lungo una vita vissuta secondo la Regola, tutto leggendo e facendo in chiave mariana, poiché Maria è modello di umiltà, di ascolto e di obbedienza: perfetta discepola del Verbo che in lei si è incarnato. Perciò queste pagine non si rivolgono solo ai monaci, ma potrebbero essere strumento utile anche per tutti i consacrati e i laici che desiderano vivere fedelmente il loro battesimo, nella piena disposizione di essere un «sì» alla volontà di Dio.
Paolo è l'unico autore del Nuovo Testamento a utilizzare in maniera autoreferenziale le metafore paterna e materna per descrivere la profonda relazione che lo lega alle comunità da lui fondate. Il suo afflato materno si palesa nella cura con la quale egli nutre i suoi convertiti (1Ts 2,7-8) e nella disponibilità ad accettare la sofferenza, pur di generare i suoi figli spirituali alla fede (Gal 4,19). L'annunzio del vangelo fa di lui il padre nella fede (1Cor 4,15), sollecito nell'incoraggiarli, sostenerli e, se necessario, rimproverarli (1Ts 2,11-12) perché non si allontanino da Cristo.
La figura di santa Tecla, straordinariamente rilevante nei primi secoli, viene qui presentata attraverso l’analisi e la descrizione del più antico testo che ne presenta i lineamenti: gli Atti di Paolo e Tecla.
Ne emergono un modello di santità e la figura di una cristiana non convenzionali sia per la loro incredibile densità agiografica – Tecla riassume la figura del martire, dell’apostolo, del sacerdote e del discepolo – sia per l’autonomia nell’agire e nel pensare. Si tratta di un paradigma di “donna cristiana”, del tutto esente dall’idea della subalternità al maschile, che offre un esempio interessante, soprattutto per riconsiderare il ruolo delle donne nella Chiesa non a partire dalla loro “virilizzazione” (una donna può valere solo se le si consente di fare ciò che fanno gli uomini) ma dalla loro libertà (una donna può valere se le si restituisce il diritto a un’opinione autonoma e alla libertà di coscienza e di azione).
GABRIELE PELIZZARI, docente di Storia delle origini cristiane e di Letteratura cristiana antica presso la Facoltà Teologica di Lugano e presso l’Università degli Studi di Milano – dove insegna anche Nuovo Testamento e Iconografia cristiana –, da anni collabora con Paoline Editoriale Libri dirigendo la collana “Letture cristiane del primo millennio”.
La Scrittura presenta Maria di Nazareth in ascolto obbediente della Parola; per questo ha vissuto una esperienza unica e irripetibile che ha sovvertito i suoi progetti e l’ha resa benedetta fra le donne.