
Storia, vita e pontificato di Karol Wojtyla, da tutti conosciuto come Giovanni Paolo II.
La narrazione parte immergendo il lettore in uno dei momenti più significativi del suo pontificato: il giubileo dei giovani, quando Giovanni Paolo II, il 18 agosto 2000, parla a due milioni di ragazzi, provenienti da 163 Paesi diversi, che hanno invaso la capitale con la loro gioia e la loro sete di speranza.
Segue un flash back che recupera tutta la storia del Papa, cominciando da quand’era un bambino di Cracovia agli inizi del ’900 e termina con gli ultimi giorni del 2005, quando folle di giovani pregano per lui in piazza San Pietro, aspettando l’ora del suo incontro con il Padre.
Destinatari
Ragazzi di 11-14 anni, ma anche i loro genitori e parenti, educatori, insegnanti di religione, catechisti, animatori.
Autore
Franco Signoracci insegna lettere in un liceo alle porte di Milano. Ha pubblicato romanzi e racconti per varie case editrici. In particolare per Paoline ha scritto per gli adulti Il drappo rosso del Caravaggio; per i ragazzi Il segreto di Grun, Le macchine fantastiche di Bubus e Il mantello e la spada.
Illustratrice
Lucia Signoracci ha frequentato il liceo artistico e si è diplomata in Scenografia all’Accademia di Brera. Progetta e realizza vetrate artistiche e oggettistica in vetro, di carattere sacro ma anche giocoso e ornamentale. Ha illustrato anche libri per ragazzi: Siamo speciali, Erickson; I colori di Laura, Mamre.
Si tratta della traduzione in lingua corrente della «Vita» di santa Umiltà da Faenza, scritta in volgare da Silvestro Ardenti nel 1345. Perché questo profilo – vivacissimo e interessante – potesse risultare comprensibile ai lettori di oggi, l’autrice ha elaborato il racconto, inserendolo all’interno di una cornice: il dialogo tra due personaggi: l’agiografo Ardenti e la monaca Margherita, una delle prime figlie spirituali della santa. Emerge come santa Umiltà non sia stata solo una taumaturga, ma anche una donna vera, sposa e madre, un’asceta convinta, una mistica, una fondatrice.
Punti forti
La pubblicazione commemora il VII centenario della morte della Santa, avvenuta il 22 maggio 1310.
Destinatari
Largo pubblico di ogni età.
Autrice
Lea Montefuschi, monaca presso il Monastero di Santa Umiltà di Faenza.
È la storia di santa Gemma Galgani, scritta da un padre Passionista. Figlia di un farmacista di Lucca, alla morte del padre a causa di un cancro alla gola, la numerosa famiglia rimane senza sostegno economico. Inoltre, i debiti accumulati dal padre portano al pignoramento di tutto, anche della casa che abitavano.
Nel colmo delle sventure, si fa strada nella vita della giovane Gemma una serie di fenomeni mistici e una intensa vita di preghiera e di abbandono alla divina volontà. Rifiuta diverse proposte di matrimonio perché avverte la vocazione religiosa. Ma non potrà mai realizzare il suo sogno.
Inoltre, è tormentata anche da dolorose malattie che la terranno a letto per anni. Morirà giovanissima, a 25 anni d’età.
Il 14 maggio 1933 papa Pio XI la proclamò Beata.
Il 2 maggio 1940, venne canonizzata da papa Pio XII che la chiamò “la stella del suo Pontificato”.
Punti forti
L’esperienza della fede nelle tragedie della vita.
I fenomeni mistici. ●● Una storia profondamente umana e mistica
ad un tempo.
Destinatari
Tutti coloro che amano conoscere la storia, le esperienze di fede vissuta da uomini e donne come loro.
Autore
Tito Paolo Zecca è un sacerdote passionista. Laureato in teologia,insegna pastorale e teologia spirituale. Collabora a riviste di spiritualità e di divulgazione. Per le Paoline ha pubblicato Gli angeli nella vita e negli scritti di Gemma Galgani (Milano 2005), Gabriele dell’Addolorata (2008).
La biografia contiene una parte dedicata alla vita in Polonia di Karol Wojtyla. Al di là dei dati biografici, comunque richiamati, particolare attenzione verrà posta sul suo modo di essere cattolico, sacerdote e vescovo. Un’altra parte analizzerà il papato di Giovanni Paolo II, in cui farà da spartiacque, certamente, il 1989. L’analisi religiosa del pontificato verrà bipartita tra problemi pastorali e problemi dottrinali.
Grande risalto, comunque, sarà dato alla figura umana del personaggio. L’uomo Karol Wojtyla risulta essere il prologo dell’uomo Giovanni Paolo II. Nel periodo del pontificato, ci si è mostrato un uomo capace di dare il medesimo vigore spirituale sia alla propria potenza fisica (il papa sportivo), sia alla debolezza di un corpo colpito duramente dalla malattia, ma mai da essa domato; il tratto umano fondamentale, che si cercherà di far emergere, anche sottolineando le espressioni di dolcezza, è quello del combattente indomito. Ovviamente, si parlerà anche dell’eredità di questo pontefice.
AUTRICE
Cristina Siccardi è nata a Torino nel 1966, è sposata e ha due figli. Laureata in lettere con indirizzo storico, è specializzata in biografie. Ha scritto per La Stampa, La Gazzetta del Piemonte, il nostro tempo, Avvenire, L’Osservatore Romano e collabora con diverse riviste culturali e religiose, fra cui il Timone. È membro delle Accademie Paestum, Costantiniana, Ferdinandea, Archeologica italiana. Fra le sue numerose opere, circa quaranta: Giulia dei poveri e dei re. La straordinaria vita della marchesa di Barolo (19983); MadreTeresa.Tutto iniziò nella mia terra (20102); Nello specchio del Cardinale John Henry Newman (2010). Con Paoline ha pubblicato: Elena. La regina mai dimenticata (20022); Giovanna di Savoia. Dagli splendori della reggia alle amarezze dell’esilio (20022); Mafalda di Savoia. Dalla reggia al lager di Buchenwald (20074); Paolo VI. Il papa della luce (2008). Dal suo studio dedicato alla principessa Mafalda è stata tratta la fiction per Canale 5 Mafalda di Savoia. Il coraggio di una principessa, prodotta da Angelo Rizzoli e diretta dal regista Maurizio Zaccaro.
Ildegarda di Bingen è vissuta in Germania nel XII secolo. È chiamata la Sibilla del Reno e la profetessa teutonica già da quando era in vita per le sue doti particolari: profetessa, teologa, letterata, musicista, botanica, erborista... L’elenco delle opere scritte da Ildegarda è lungo e variegato: scrisse diversi trattati di filosofia, teologia, morale, agiografia, scienza, medicina, cosmologia; compose liriche, e musica che oggi si va riscoprendo e intrattenne un fitto scambio epistolare con numerosi alte personalità di tutta Europa. Attingeva le sue straordinarie conoscenze a una ricchissima cultura infusa. Scrisse sempre in latino, e non lo aveva mai studiato.
Il ruolo di Ildegarda, che fondò monasteri e fu missionaria predicatrice, con i suoi consigli e con i suoi severi e rigorosi ammonimenti, indicò la via, anche agli uomini di Chiesa, sciogliendo anche i dubbi di chi vacillava. Interpellava le alte personalità della stessa Chiesa e dell’Impero ricordando i loro compiti, le loro responsabilità davanti a Dio, prima ancora che davanti agli uomini. Veniva interpellata anche per tenere prediche contro le eresie del tempo. Si conservano dei documenti, per es. il Vescovo di Chartres, 1120-1180 parla di Ildegarda in una lettera del 1167 e fa allusione alla grande fiducia che ha nei suoi confronti papa Eugenio III (1153).
Nel 1979, in occasione dell’VIII centenario della morte di questa santa tedesca, i vescovi della Germania indirizzarono a Giovanni Paolo II e alla Curia romana che le venisse conferito il titolo di Dottore della Chiesa. Oggi divenuto realtà grazie all’interesse di Benedetto XVI.
Autrice
Cristina Siccardi, nata a Torino nel 1966, è sposata e ha due figli. Laureata in lettere con indirizzo storico, è specializzata in biografie. Ha scritto per La Stampa, La Gazzetta del Piemonte, il nostro tempo, Avvenire, L’Osservatore Romano e collabora con diverse riviste culturali e religiose, fra cui il Timone. È membro delle Accademie Paestum, Costantiniana, Ferdinandea, Archeologica italiana. Fra le sue numerose opere, circa quaranta: Giulia dei poveri e dei re. La straordinaria vita della marchesa di Barolo (1998); Madre Teresa. Tutto iniziò nella mia terra (2010); Nello specchio del Cardinale John Henry Newman (2010). Con Paoline ha pubblicato: Elena. La regina mai dimenticata (20022); Giovanna di Savoia. Dagli splendori della reggia alle amarezze dell’esilio (2002); Mafalda di Savoia. Dalla reggia al lager di Buchenwald (2007); Paolo VI. Il papa della luce (2008). Dal suo studio dedicato alla principessa Mafalda è stata tratta la fiction per Canale 5 Mafalda di Savoia. Il coraggio di una principessa, prodotta da Angelo Rizzoli e diretta dal regista Maurizio Zaccaro.
La Vita di san Sergio di Radonez costituisce un documento importante per identificare le radici non solo del monachesimo e della spiritualità orientali, ma anche della stessa identità culturale della Russia cristiana; ne è testimonianza il vivo amore del popolo russo per la singolare figura di san Sergio, passato indenne e finanche rafforzato durante il travagliato XX secolo.
Epifanio il Saggio, scrivendo la Vita del proprio maestro, ricompose materiale eterogeneo e attinse a fonti agiografiche diverse, certamente orientali e probabilmente – questa è l’ipotesi del curatore – anche occidentali, ravvisabili nella presenza di elementi affini alla tradizione legata alla vita di san Benedetto.
Il complesso intreccio di fonti, tuttavia, non riduce la percezione di una biografia vivace e decisamente ancorata nella vita reale del santo, raccontata dalla nascita fino alla morte.
La santità di Sergio emerge, infatti, attraverso diversi elementi: l’iniziale desiderio per la vita eremitica progressivamente evoluto verso la costituzione di una realtà cenobitica; il coinvolgimento in vicende politiche e l’interesse per la realtà sociale contemporanea; la profonda spiritualità e il percorso mistico, accompagnato da eventi miracolosi.
L’introduzione intende precisare la redazione della Vita, prima mettendone in luce le fonti e gli ambiti di circolazione del materiale agiografico ad essa connesso, poi individuando i tratti del monachesimo orientale,in cui essa è fortemente radicata. Infine, traccia una dettagliata analisi degli elementi propri della santità di Sergio, lasciandoli emergere dal racconto della spiritualità e della mistica del monaco: un temperamento deciso ma mite, poco propenso all’assunzione di ruoli di governo, anche all’interno dello stesso universo ecclesiastico e monastico, una pratica radicale della povertà monastica, una predilezione per la vita eremitica.
Tre appendici arricchiscono il quadro storico tracciato nell’introduzione: culto e iconografia di san Sergio; monasteri fondati da san Sergio; personaggi legati alla biografia di san Sergio.
L'autore
Epifanio il saggio, monaco russo, discepolo di san Sergio. All’inizio del XV secolo, fu lui a mettere mano all’eterogeneo materiale agiografico relativo al maestro, componendo un Encomio e la Vita, giunta a noi attraverso successivi rimaneggiamenti.
Il curatore
Adalberto Piovano, monaco benedettino, priore del monastero della ss. Trinità a Dumenza (VA), ha compiuto gli studi teologici all’Abbazia di Praglia, specializzandosi poi all’Istituto Orientale di Roma e ottenendo la licenza in Scienze Ecclesiastiche Orientali. Ha pubblicato numerosi contributi sul monachesimo
e sulla spiritualità russa, e ha curato circa 300 voci su santi russi nei due volumi Bibliotheca Sanctorum Orientalium, Roma (Città Nuova). Attualmente insegna Liturgia delle Chiese d’Oriente all’Istituto di Liturgia Pastorale Santa Giustina a Padova. Per la collana Letture cristiane del secondo millennio ha già pubblicato Monachesimo e mondo. Testimonianze di santità laica nella tradizione spirituale russa (2010).
Negli anni Settanta, due giovani rumeni, Lino Dragu e Giorgio Picu, fuggono dalla loro nazione, che vive gli anni difficili del regime comunista di Ceausescu, e cercano rifugio nella cattolicissima Polonia per realizzare il sogno di diventare sacerdoti.
A Cracovia incontrano il vescovo, monsignor Karol Wojtyla, che li accoglie e li aiuta a raggiungere, dopo non poche traversie, l’Italia e a studiare in seminario. Ordinati sacerdoti, don Lino e don Giorgio si incardinano nella diocesi di Civitavecchia, dove ancora oggi esercitano il loro ministero pastorale.
Le memorie di questi due sacerdoti aprono una finestra su uno spaccato di storia dell’Est europeo nei decenni della cosiddetta “guerra fredda”, per far emergere non soltanto le loro vicende personali in un periodo storico complesso ma anche la grande figura dell’“amico” Giovanni Paolo II, che hanno successivamente ritrovato a Roma come pastore della Chiesa cattolica.
Un debito di riconoscenza a Karol Wojtyla, per testimoniare una santità che si è fatta partecipazione e solidarietà allo scopo di favorire la realizzazione del sogno di una vita.
Destinatari
Tutti, soprattutto quanti sono incuriositi da questo particolare tratto di storia e dalle vicende umane dei protagonisti.
Autori
Lino Dragu e Giorgio Picu, originari della Romania, sono sacerdoti della diocesi di Civitavecchia. Laura Badaracchi, giornalista free-lance, collaboratrice di molte testate giornalistiche, tra le quali Avvenire, ha curato la revisione del testo
Il libro presenta, racconta e descrive l’avventura evangelica dei Frati Minori Rinnovati, che ormai da quarant’anni cercano di vivere, «alla lettera», il carisma del Poverello d’Assisi.
Si tratta di un’avventura iniziata formalmente alla vigilia di Natale del 1972, ma che ha le sue radici qualche anno prima. Un’avventura che lungo questi quarant’anni ha cercato sempre di progredire «con Francesco, sulle orme di Cristo Gesù». Fra Benigno di questa avventura è il testimone partecipe che, dopo anni di vita, ne ha distillato il messaggio.
Cuore di questa riflessione è la Regola del 1223, quella conosciuta come Regula bullata (per distinguerla da quella del 1221 che non ricevette mai l’approvazione pontificia e, per questo, detta Regula non bullata), di cui il volume offre, nella seconda parte, un commento spirituale ma soprattutto descrive il modo in cui essa è vissuta oggi dai Frati Minori Rinnovati. E come mette bene in evidenza l’autore, questa Regola per san Francesco altro non è che il Vangelo sine glossa.
Destinatari
Le diverse Famiglie Francescane, i membri dell’Ordine Francescano Secolare, ma anche quanti vogliono conoscere più da vicino questa realtà.
Autore
Fra Benigno, al secolo Calogero Palilla, è frate francescano dal 1957, sacerdote dal 1966. Fa parte dei Frati Minori Rinnovati. Licenziato in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense di Roma e laureato in Filosofia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo, ha ricoperto nel suo Istituto religioso diversi incarichi. Esorcista dell’Arcidiocesi di Monreale, è incaricato dalla Conferenza Episcopale Siciliana per la formazione degli esorcisti di Sicilia. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo: Cammino di amore; Liberi con Francesco;Vivere in grazia, voglia e gioia; Dalla filosofia all’esorcismo; La nostra battaglia è spirituale (con Massimo Introvigne). Con Paoline ha pubblicato: Il diavolo esiste, io l’ho incontrato (2008, 20092).
Santa Agnese di Praga era figlia del re boemo Premysl Otakar I e di Costanza, la seconda moglie. Nacque nel 1211 e fu contemporanea di Francesco e Chiara di Assisi.
Dopo complesse vicissitudini, promessa sposa più volte a pretendenti di- versi per motivi di alleanze politiche, in ultimo, affascinata dalla spiritualità di Francesco d’Assisi, rifiutò le nozze con Federico II, re di Sicilia, e fondò un monastero e un ospedale per i poveri.
Con questa scelta Agnese rinunciava per sempre ai fasti della vita di corte cui era destinata.
Ebbe un lungo carteggio epistolare con Chiara di Assisi. Si ritirò in un monastero da lei fondato dove concluse la sua vita di preghiera e di opere di carità verso i poveri.
Le Autrici hanno raccontato la vita di Agnese di Praga nella cornice tumultuosa dell’epoca, il Duecento, con le rivalità dinastiche, le macchinazioni politiche, le sopraffazioni e le ingiustizie varie. Ma anche con fermenti di spiritualità autentica che arginavano la deriva dei poteri laici e religiosi del tempo.
Destinatari
Persone interessate alle biografie storiche.
Quanti vogliono conoscere l’esperienza umana e spirituale di persone che hanno fatto una scelta radicale nella loro vita.
Autrici
Dagmar Pohunková. Viennese, laurea in medicina, è stata caporedattrice della casa editrice Avicenum. Ha tradotto dal tedesco e dall’inglese diversi testi di letteratura religiosa diffusi clandestinamente in samizdat. Fa parte del Comitato di Bioetica (CDBI) dell’Unione Europea a Strasburgo.
Marie Kyralová. Nata a Praga, dottorato in lingua e letteratura latina e ceca. Si è occupata di letteratura del Seicento all’Accademia di Scienze della Cecoslovacchia per molti anni. Dal 1990 è caporedattrice della Casa editrice Zvon. Ha tradotto dal latino diverse opere e documenti, tra cui l’enciclica Fides et ratio di Benedetto XVI (1999).
Paolo VI, maestro e testimone della fede e dell’amore incondizionato per Dio e per l’uomo, ha portato su di sé le ansie e le speranze del suo tempo. La pubblicazione de «Il Credo del Popolo di Dio» è un omaggio al grande Papa, l’opportunità di riaccostarsi ai temi del concilio Vaticano II, nella felice ricorrenza del 50° anniversario, attraverso una selezione di brani tratti da vari documenti del suo magistero. La lettura e la meditazione della professione di fede che egli ha pronunciato il 30 giugno 1968 a conclusione dell’Anno della fede, indetto per il XIX Centenario del martirio dei santi Pietro e Paolo, è un contributo per vivere questo nuovo Anno della fede.
L’organizzazione dei brani segue la successione degli articoli della professione di fede formando sei blocchi tematici: Crediamo in un solo Dio, Padre Figlio e Spirito Santo; Crediamo in Gesù Cristo centro della storia; Crediamo nello Spirito Santo che è Signore e dona la vita; Crediamo in Maria madre del Verbo incarnato e madre della Chiesa; Crediamo nella Chiesa popolo di Dio pellegrinante; Crediamo nella vita eterna impegno e dialogo con Dio e con l’uomo.
L’insegnamento di Paolo VI e la sua testimonianza di vita sono il commento più appropriato e la migliore spiegazione del testo del Credo*...
*[Il Credo] non si tratta di una definizione dogmatica propriamente detta, ma è richiesto dalle condizioni spirituali del nostro tempo, per il dovere che la Chiesa ha di approfondire costantemente e di presentare in maniera sempre più confacente alle generazioni che si succedono, gli imperscrutabili misteri di Dio, fecondi di frutti di salvezza per tutti. Paolo VI
Punti Forti
Autorevolezza dell’Autore; attualità del magistero di Paolo VI; testi di Paolo VI sulla fede come sviluppo del Credo.
Ricorrenze Particolari
50° anniversario del Concilio.
Anno della Fede 11 Ottobre 2012 - 24 novembre 2013.
Quando si sente parlare di santità, sovente, si pensa che essa sia un privilegio riservato a persone eccezionali. Questo testo presenta i santi, testimoni della fede, della speranza, dell’amore, come persone normalissime che hanno incarnato il Vangelo vivendolo nelle situazioni e nei contesti sociali in cui si sono trovati. Hanno corrisposto alla grazia del battesimo e si sono lasciati plasmare dallo Spirito Santo; condizione possibile ad ogni battezzato e alla quale ogni cristiano è chiamato in forza del battesimo.
Il tema della santità è espresso attraverso brani del Nuovo Testamento, dei documenti del magistero, della Tradizione e del concilio Vaticano II.
Nelle pagine centrali è presentata, in sintesi, l’azione dello Spirito Santo che realizza le varie espressioni della santità nelle persone:
i martiri, testimoni della fede, i religiosi, testimoni della speranza, i «buoni samaritani», testimoni della carità, i Pastori, i Dottori della Chiesa, madri e padri di famiglia, educatori, missionari. Le illustrazioni della pagina centrale danno efficacia al contenuto e ne favoriscono la comprensione.
Destinatari
Soprattutto i catechisti e i parroci, ma anche Insegnanti di religione delle scuole Medie inferiori.
Autore
Remo Lupi, frate cappuccino della Provincia religiosa ligure, è nato a San Remo (IM) nel 1962. Tra i suoi testi pubblicati in questa col- lana: I Sacramenti. I sette segni dell’amore di Dio (20063); Schema dei Vangeli. Per imparare a conoscerli (20053); L’anno liturgico. Chiesa e cammino dei cristiani (20062); La Bibbia. Biblioteca di Dio (20022); La Messa. ù (20052); Il credo. (2007); Le virtù cardinali. (2007); Il sacramento della confermazione. Per diventare testimoni di Gesù (2008), Maria di Nazaret, madre di Gesù e madre della Chiesa (2008); La Parrocchia per incontrare Gesù e i fratelli (2012). Claudia torello rossetto, nata a Genova; ha conseguito la maturità artistica e la specializzazione come “operatore di restauri”. Della stessa collana ha illustrato: Il Credo,leVirtù cardinali, la Cresima, la Parrocchia.
Questo libro è nato dalla richiesta di una bambina alla sua mamma che desiderava conoscere la storia di donne «innamorate di Gesù».
Nascono così queste brevi storie vere di sante,ritratti di donne determinate e forti, raccolte in ordine alfabetico: dall’A alla Z.
La «roccia» a cui tutte queste vite femminili sono ancorate è la Parola di un Padre, dimensione umana e divina assieme di colui che è diventato il «Primogenito fra molti fratelli» (Rm 8,29), una Parola e una storia d’amore che continuano a incarnarsi nel «qui e ora».
Questo libro può essere utile per far conoscere la diversità dei carismi che il Signore ha suscitato lungo la storia e indicare una via mai pensata; o magari il luogo di un preciso appuntamento che può indirizzare o cambiare la vita.
Maria Luisa Eguez (La Spezia 1951), è insegnante di lettere, ha quattro figlie e quattro nipoti. Nel campo del volontariato cattolico ha operato sul territorio spezzino per il Centro italiano femminile, il Centro Laura Cozzani e l’Associazione gruppo Samuel. Ha collaborato a riviste letterarie come Adigepanorama, Sìlarus, Il golfo, Il golfo dei poeti; è redattrice capo di Lerici in. Tra le opere pubblicate: Damiano di molokai (1985), I piccoli soli (1991), Frankenstein, alla ricerca di Mary, saggio in collaborazione con Carla Sanguineti (1994). È presente in varie antologie fra cui 100 poesie d’amore (1996).

