
Il Papa nella sua lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae ci esorta a pregare il Rosario, reso più cristologico con l'integrazione dei misteri della luce. L'esperienza spirituale di Padre Pio è stata caratterizzata da una profonda e tenera devozione mariana espressa nell'Epistolario; ma nel profondo è soprattutto una tenerezza teologica, perché per lui, Maria è "la strada che a vita conduce", "la via per giungere al termine", "strada e via che lo conduce alla salvezza".Il Rosario per lui è il pane quotidiano, la contemplazione, la meditazione, la costante preghiera di intercessione. Egli definisce questa semplice preghiera come la sintesi della nostra fede, l'esplosione della nostra carità, il sostegno della nostra speranza.La preghiera insieme con Maria e le brevi riflessioni di Padre Pio, aiutino a contemplare il volto di Gesù e possano alimentare nei cuori la fiducia, la speranza e l'impegno per la pace.
Facendo costante riferimento alle apparizioni, narrate con le parole stesse di Bernadette, questo libro si pone come un'essenziale introduzione e meditazione del messaggio di Lourdes: la semplicità, la preghiera e la penitenza per la conversione dei peccatori. Ripercorrendo le 18 apparizioni, F. Vayne si sofferma su quegli aspetti del messaggio di Lourdes ancora attuali, che vale la pena meditare perché in grado di cambiare la nostra vita: l'umiltà, la semplicità, la conversione, l'amore per la Chiesa, la ricerca della vera felicità, l'amore disinteressato?
Il libro di Tito Paolo Zecca tratta degli angeli. In particolare dell'angelo custode visto nella vita e negli scritti di Gemma Galgani. Attraverso la narrazione di eventi che hanno dello straordinario nella vita di questa santa, emerge la funzione dell'angelo custode nella sua vita. È una lettura di esclusivo interesse spirituale. La straordinarietà di molti episodi può incuriosire, ma resta la storia di esperienze mistiche che, a chi non le sperimenta resta comunque l'idea di qualcosa di soprannaturale che di certo esiste nella vita degli uomini. Del resto, anche Gesù nel vangelo parla degli angeli.
Una raccolta agile, ma intensa, di alcune tra le parole più forti e più incisive che Giovanni Paolo II ha rivolto ai governanti, alle famiglie, ai giovani, ai credenti di diverse religioni, ai bambini, alle persone impegnate nel campo del volontariato, della giustizia e della pace. Questi frammenti, molto spesso scomodi, sono un piccolo scrigno a cui attingere per alimentare la riflessione e per custodire la memoria del Papa che ha parlato a tutti.
Dal 1994, primo Anno Internazionale della Famiglia, Giovanni Paolo II aveva aperto un dialogo con le famiglie di tutto il mondo. Un dialogo che non nasconde, da una parte, la preoccupazione per la crisi della famiglia e dall'altra, la grande stima di Giovanni Paolo II che l'ha definita: cellula della società, santuario della vita, fondamento del futuro e patrimonio dell'umanità. In questo volume sono raccolti i testi sulla famiglia di papa Wojtyla. In alcuni casi si tratta di testi che esplicitamente si rivolgono ad essa, mentre in altri il Papa sollecita le istituzioni pubbliche, politiche e religiose, a promuovere la cultura della famiglia e a difenderne diritti e interessi.
San Francesco d'Assisi è uno dei santi più conosciuti e amati dagli uomini e dalle donne d'oggi. Egli ha esercitato un grandissimo influsso nell'occidente cristiano e in tutto il mondo, sia nel campo della spiritualità sia in quello della letteratura e dell'arte, che ha trovato ispirazione nell'amore e nel suo modo squisito e delicato di contemplare la bellezza della creazione. La Legenda (= che deve essere letta) Maior è la biografia "ufficiale" del santo fondatore dell'Ordine dei Frati Minori scritta nel 1263. È detta "maior" per distinguerla da un'altra opera, la "Legenda Minor", destinata a uso liturgico-corale.Con questa opera san Bonaventura tenta di chiarire alcune questioni interne all'Ordine, ed è più attento al dato teologico-spirituale che alla fedeltà e alla veridicità dei fatti descritti. Il filo rosso della vicenda di Francesco è individuato da Bonaventura, nella Legenda Maior, nel disegno divino su Francesco, che giunge a piena maturazione con le stimmate. Francesco è un'opera di Dio, chiamato, sostenuto e confermato come modello per eccellenza dell'uomo che imita Cristo. Questa edizione della Legenda Maior è arricchita dalla riproduzione di squisite miniature di un Codice latino in scrittura gotica, datato fine del XIII secolo e inizi del XIV secolo, che si conserva nel convento Cardenal Cisneros di Madrid.
Santa Rosalia, secondo la tradizione, è nata intorno al 1130 nella città di Palermo, in Sicilia. Apparteneva alla nobile famiglia dei Sinibaldo che frequentavano la corte del re Ruggero,il normanno. In quell’epoca era fiorente una forma particolare di vita religiosa:l’eremitaggio. Gli eremiti lasciavano le città per vivere nelle grotte una vita solitaria dedita alla preghiera e al digiuno.Più raro l’eremitaggio femminile. Rosalia Sinibaldo abbandonò la corte di Ruggero,dove era una delle dame di corte,per vivere la vita eremitica. Intorno alla fama di santità di Rosalia c’è stata una tradizione ininterrotta di popolo.Anche se le fonti storiche risalgono a molto più tardi, al 1300 circa. Nel 1624 furono rinvenute le sue ossa sul Monte Pellegrino dove fu costruito un Santuario in suo onore,meta tutt’ora di frequenti pellegrinaggi.
AUTORE Vincenzo Noto, è direttore della Caritas Diocesana dell’Arcidiocesi di Monreale (PA). Laurea in Teologia,in Scienze Politiche e licenza in Diritto Canonico. Giornalista professionista, ha collaborato con Avvenire, Famiglia Cristiana, Osservatore Romano, Jesus e Giornale di Sicilia. Ha diretto l’Agenzia Mondo Cattolico di Sicilia e il settimanale cattolico Novica. Ha pubblicato diversi libri. Tra gli ultimi, Da Cristiani nella politica(Palermo 200l), Le ultime sette parole di Gesù,(Palermo 2003),I «come» del Vangelo Dna del cristiano(Palermo 2005).
Si chiamava Francesco, della nobile famiglia Possenti di Assisi, dove nacque nel 1838. A 18 anni, dopo molte incertezze, lascia la famiglia e la città di Spoleto dove era cresciuto ed entra tra i religiosi Passionisti. Amava in modo particolare la Madre del Signore. Alla professione volle chiamarsi Gabriele dell'Addolorata in suo onore. Dopo appena sei anni di vita religiosa, il Signore lo chiamò a sé nel fiore degli anni, alla vigilia dell'Ordinazione sacerdotale. Il 2008 segna il primo centenario della sua beatificazione dichiarata da Pio X nel 1908. San Gabriele è chiamato con diversi appellativi, ma gli si addice specialmente quello di "Santo dei giovani", per la sua esperienza conflittuale prima di scegliere la sua strada.
Di Paolo VI si tratteggia qui la figura nella sua interezza: formazione, personalità,psicologia,sentimenti;e se ne analizza l’impronta nella Chiesa,prima come sacerdote, poi come arcivescovo di Milano e cardinale, infine, come papa.Vengono ripercorsi i suoi ruoli nella Chiesa e anche la sua posizione nella politica italiana,sfatando,attraverso documenti,alcune distorsioni su di lui (come l’immagine del vescovo e del papa di “sinistra” o del papa indecisionista). Personalità complessa e dall’alto profilo intellettuale e spirituale, nobile d’animo e di portamento, intellettuale raffinato costantemente proiettato nel divino ma fermamente poggiato in terra a favore dell’umanità, Paolo VI diviene una figura scomoda (troppo colto e troppo profondo) e persino impopolare per le sue scelte (Humanae vitae): come Mosè, rimane il papaprofeta che ha indicato alla Chiesa e al mondo le vie da percorrere per la salvezza. Si annotano di lui diversi primati:ad esempio,i primi viaggi nei 5 continenti; in Terrasanta; la Via Crucis all’Anfiteatro Flavio; la promozione della Giornata Mondiale della pace;il dialogo ecumenico.
L’autrice, Françoise Bouchard, ha lavorato con molta cura, leggendo numerosi documenti, dei quali ci offre una sintesi raffinata e intelligente. Niente di nuovo sul piano storico, certo, però il messaggio affidato da Nostra Signora di Lourdes a Bernadette e da lei trasmesso al mondo ci guadagna a essere rivisitato e attualizzato. Specialmente, in occasione del centocinquantesimo (1858-2008) anniversario delle apparizioni. In che cosa consiste l’attualità di Bernadette? Nella sua condizione di esclusa. I suoi handicap sono molti: economici, culturali, sanitari. La famiglia Soubirous sembra senza futuro. È per questo che i giovani si identificano in lei, magari anche senza rendersi conto di quanto la loro situazione sia comunque diversa dalla sua.Bernadette dimostra,però,che niente è mai perduto. Dio si prende cura dei più piccoli. Ma bisogna anche dire che Bernadette mette in discussione i nostri tempi:questo è il ruolo dei profeti. «Questo libro è una storia semplice e di facile lettura. Françoise Bouchard ha studiato a fondo le fonti...e ha fatto di esse il suo miele. Non ci fa entrare nelle discussioni degli specialisti. Le conosce, ma ne ha tratto questo racconto vivace.Noi possiamo leggerlo e lasciare che esso ci metta in contatto con Bernadette,che ci faccia entrare in comunione con la sua avventura spirituale. Bernadette si è lasciata portare a Gesù da Maria». (FRANCIS DENIAU,vescovo di Nevers)
AUTORE
Françoise Bouchard, membro di numeroseaccademie storiche, letterarie e scientifiche, èuna insegnante in pensione, e si dedica allascrittura di agiografie. Il suo stile semplice evivace, la sua precisione storica creano vividiritratti dei grandi santi. Ha pubblicato per leÉditions Salvator Frère Gabriel Taborin(2004),Sainte Jeanne de Chantal (2004) e Le saint Curéd’Ars(2005).
Durante il suo lungo pontificato Giovanni Paolo II è stato seguito e descritto dai media con intensità senza precedenti. La sua personalità carismatica e lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione hanno dato vita a un connubio del tutto nuovo,una sorta di alleanza tra il papa e gli strumenti del comunicare il cui esito, però, soprattutto nel corso della malattia, si è pervertito a volte nel più impietoso accanimento informativo. Che cosa può dunque dire di nuovo sul papa polacco un giornalista,e per di più un giornalista televisivo,abituato a usare il mezzo che più di ogni altro si è segnalato per invadenza e voglia di trasformare Wojtyla in un personaggio della ribalta mediatica? Il grande amore di Valli per questo papa – che ha seguito in più di 30 viaggi internazionali – lo porta a raccontare Giovanni Paolo II togliendolo da ogni metaforico piedistallo per calarlo nella sua vita di uomo e di professionista dell’informazione, dove diventa compagno di viaggio, in certi casi non facile da accettare. In 44 brevi capitoli il volto più autentico di Giovanni Paolo II si manifesta al lettore. Dal multiforme magistero di Wojtyla l’autore recupera e valorizza soprattutto la testimonianza riguardante il perdono, il dialogo,la sofferenza e il coraggio.Non si tratta di una biografia,né di un saggio.È la storia di come Giovanni Paolo II è diventato «il mio Karol». Il volto di Wojtyla, i suoi appelli, le sue scorribande in giro per il mondo, i suoi documenti hanno accompagnato la mia giovinezza e la mia maturità. E assieme alla mia quella di mia moglie…
AUTORE
Aldo Maria Valli,vaticanista del Tg1,è giornalista professionista dal 1986. Sposato con Serena,ha sei figli:Giulia,Giovanni,Silvia,Anna, Paola e Laura. Nei suoi libri si è spesso occupato,oltre che di religione,di educazione,famiglia e televisione.Per Paoline Editoriale Libri ha pubblicato:Gli occhi dell’altro.Il dovere del dialogo ricordando Giovanni Paolo II (2006) e La porta accanto. Diario di viaggio nella Turchia di Bartolomeo I e del piccolo gregge cristiano(2006).

