
Può un'Intelligenza Artificiale aiutarci a riscoprire Dio? Tra fede e ragione, trascendenza e modernità, questo libro ci offre un confronto originale e appassionante tra l'essere umano e un'intelligenza artificiale. Da un lato l'uomo, con il suo bagaglio di domande sul divino, sul mistero del male, la bellezza dell'universo, il senso della storia e il futuro ultimo dell'umanità; dall'altro un'entità algoritmica capace di analizzare, pensare e rispondere anche in modo sorprendentemente umano. Un libro per chi cerca risposte, per chi ama porre domande e per chi desidera intravedere nel progresso tecnologico non una minaccia, ma una possibilità di rinascita spirituale, ricordandoci che, anche nell'era digitale, l'essenza della nostra umanità resta quella di riflettere l'immagine di Dio. Prefazione di Marcello Veneziani.
Imperialismi minacciano l'Europa dall'esterno. Demagogismi illiberali, xenofobismo e fanatismi nazionalisti la minacciano dall'interno, con concreti rischi di disgregazione e di decivilizzazione. Tuttavia, "là dove cresce il pericolo cresce anche ciò che salva", scriveva Hölderlin, uno dei più grandi poeti europei. È a un pensiero e a una politica di salvezza che ci invitano Edgar Morin e Mauro Ceruti. In pagine agilissime, delineano un appassionato ritratto della nostra Europa, della sua storia ambivalente intrecciata di civiltà e barbarie, e si chiedono come sia possibile scongiurare il rischio di paralisi e di disgregazione, mostrando come la speranza si annidi nella disperazione. Un vero e proprio manifesto per una rinascita della cultura e della politica europee nel tempo delle incertezze e dei drammatici conflitti che stiamo attraversando.
Possiamo promuovere seriamente una Chiesa sinodale senza un rinnovamento vocazionale che dia energia alla partecipazione, alla comunione e alla missione delle comunità cristiane? Questo rinnovamento deve tuttavia prendere la misura della sfida antropologica odierna, che richiede una risposta adeguata in dialogo con le attuali condizioni della cultura. Gli Atti del Simposio Romano del marzo 2024 offrono un approccio multidisciplinare al tema antropologico, che colloca i fondamenti perenni della visione cristiana in relazione alle diverse opzioni che circolano in merito alle questioni di identità e appartenenza, migrazione e integrazione, in una prospettiva di apertura alla fratellanza universale. Questa riflessione teologica vocazionale è una risorsa preziosa per la formazione a tutti i livelli, in continuità con il lavoro del Simposio sul Sacerdozio del 2022. Con una Omelia di Robert Francis Prevost/Leone XIV
"Papa Leone XIV. Il Papa americano" ripercorre l'ascesa di Robert Francis Prevost, nato nel 1955 a Chicago e diventato il primo pontefice del Nord America. In un momento di grandi trasformazioni globali e tensioni interne alla Chiesa, l'elezione di Prevost ha segnato una svolta storica e simbolica: un Papa che viene da lontano, non solo geograficamente, ma anche per sensibilità culturale e visione pastorale. Un Papa di cui si conosce poco, che ha parlato poco, ma che unisce in sé molte sfaccettature, fin dalla loggia di San Pietro cui si è affacciato l'8 maggio. Statunitense, ha parlato italiano e spagnolo ma non inglese. Ha citato Francesco ma non si è chiamato Francesco. Si è detto successore di Pietro, non di qualche Papa. Ha scelto il nome antico e tradizionale di Leone ma così ha anche richiamato la dottrina sociale della Chiesa. Uomo di curia ma anche pastore. Espressione dell'occidente ma spintosi a lavorare nelle periferie. Nordamericano ma missionario in Sudamerica. Ha iniziato mettendo subito al centro del suo discorso la pace ma ha specificato che è quella di Cristo e non quella retorica. Ha indossato stola e mozzetta, ma con evidente umiltà. Ha sorriso e pianto. Chi è dunque Leone XIV? Attraverso una narrazione coinvolgente e documentata, il saggio ricostruisce le tappe della sua formazione, le esperienze missionarie, il rapporto con le sfide della contemporaneità: dalle disuguaglianze sociali al cambiamento climatico, dalla crisi della fede in Occidente al dialogo interreligioso. Ma, soprattutto, esplora il profilo di un uomo ancora avvolto nel mistero: saprà mediare tenendo unita la Chiesa ma allo stesso tempo coinvolgere il mondo? Prevarrà l'anima del riformatore o quella del custode prudente della tradizione? Sarà un uomo dell'Occidente o un riferimento per i popoli emergenti?
Il presente studio si propone di indagare teologicamente la complessità di esperienze di santità nel quotidiano rappresentate, appunto, dalle vicende umane e spirituali di Maria Corsini, polo di irradiazione di un amore cristiano universale attraverso la conversione della teoria in pratica, ossia la testimonianza di vita. Il pensiero teologico della Corsini ha un forte timbro pastorale un modo di fare teologia induttivo, che parte dai diversi contesti e dalle concrete situazioni in cui Ella è inserita.
Il tema del popolare e del sapienziale è centrale.
I suo modello pedagogico guardando-assimilando la Vergine Maria riunisce per così dire e riverbera: massimi dati della fede (Lumen gentium, 65), rivelando una originale rilettura della sua incredibile esperienza educativa. Un vero e proprio Minister magisteriale dal prioritario carattere pastorale, come efficacemente espresso da Papa Giovanni XXIII nel Concilio Vaticano II.
Di grande interesse sono testi esaminati della Corsini che rappresentano un autentico tesoro rimasto inesplorato per anni, nel quale l'Autrice delinea una teologia del matrimonio e della familia certamente indiretta. cioè non tematizzata in modo esplicito deliberato, ma nondimeno estremamente ricca promettente. Diventa così possibile istituire confronto tra gli scritti di Maria Corsini e l'insegnamento conciliare condensato soprattutto nella Costituzione pastorale Gaudium et spes, che l'Autrice sembra anticipare e preparare.
Quanto proposto in queste pagine costituisce dunque un bell'esempio di rinascita del pensiero femminile italiano.
In un tempo di gravi incertezze e destabilizzazione nelle forme di governo che sembravano le più forti, sicure e democratiche, è necessario che le chiese prendano coraggio, facendo sentire alta la loro voce. Uniti si cammina più spediti e leggeri, si superano le difficoltà, la meta si focalizza meglio. È auspicabile mettere insieme le capacità e i carismi, anche in occasione di eventi come il giubileo che stiamo vivendo nella chiesa cattolica. Se tutte le chiese cristiane sorelle prenderanno spunto dal pellegrinaggio di fede e speranza, continuando ad impegnarsi sui temi di giustizia, pace, verità, salvaguardia del creato ed ogni altra sfida per il bene comune, le attese fioriranno e i tentativi porteranno frutto. In questo saggio sono state esaminate le bolle di indizione degli ultimi anni santi, in funzione dell'attenzione all'ecumenismo e al dialogo interreligioso, delle parole e dei gesti di alcuni profeti costruttori di utopie: «Io credo che si possano evitare le guerre se tutti gli uomini fossero capaci di fare un grande pellegrinaggio...» (mons. Tonino Bello, 30 dicembre 1992). Pur fra comprensibili ostacoli e battute d'arresto, la strada sembra aperta e percorribile in modo congiunto, sinodalmente da chiese, governi e società civili.
Il testo in esame, parte da una citazione biblica, appartenente all'evangelista san Luca "Concepirai nel grembo" (Lc 1,31). La Parola di Dio ispirata pur essendo stata scritta da uomini, porta in sé la vitalità di Dio, le sue tracce. Essa dovrebbe poter essere sempre il punto di partenza in ogni ricerca e in ogni aspetto della nostra vita. Emerge come l'autore continuamente fa riferimento alla Scrittura usata non solo come prova di alcune riflessioni, ma come fonte dalla quale poter attingere sempre l'acqua fresca della vita di Dio che da questa Parola fluisce continuamente. Sappiamo quanto la Chiesa anche nella sua spiritualità attinga costantemente al contributo dei padri. Il testo in causa è un ricco agglomerato di citazioni patristiche. Essi avendo avuto la primissima eredità di fede ricevuta dai discepoli degli stessi apostoli hanno in maniera tutta particolare penetrato il mistero di Cristo e della sua identità, calandolo nella vita delle prime comunità cristiane. Inoltre guardando alle stesse eresie alle quali hanno dovuto rispondere in maniera ortodossa, dobbiamo affermare quanto anch'esse siano state importanti in quanto hanno dato la possibilità di far scaturire una riflessione secondo verità. Altro tassello importante nella panoramica del testo di Lenoci è il riferimento ai grandi sistemi teologici dal medioevo in poi. La varietà di prospettive ci ricorda come ogni realtà e anche la Verità di Dio non è un monolite ma ci si approccia e avvicina ad essa in punta di piedi e da esperienze e vissuti differenti. Questo è un ulteriore prova del, fatto che Cristo si incarna in una umanità dalle differenti visioni! Infine anche il confronto con alcuni autori spirituali del nostro tempo e alcune figure di uomini e donne di fede, attingendo ai loro scritti e anche alle loro esperienze di spiritualità dicono come veramente la Parola di Dio, la Tradizione, la fede, le verità in cui crediamo sono un fiume in piena che raggiunge ogni tempo e ogni luogo che si lascia toccare dalla sfida dell'entrare nelle cose divine. In definitiva è bello pensare che l'incarnazione di Cristo di cui Maria è canale privilegiato, oggi continua nella nostra vita, con le nostre scelte, con il nostro credere e operare, con il nostro ricercare e approfondire il mistero infinito di Dio che in Gesù Cristo si dà a conoscere a noi, perché possiamo nella intimità con Lui diventare come Lui stesso.
Alle 18.05 dell'8 maggio 2025, al secondo giorno di Conclave e dopo sole quattro votazioni, dal comignolo della cappella Sistina si è levata la tradizionale fumata bianca che annuncia al mondo l'elezione di un nuovo pontefice. In piazza San Pietro, decine di migliaia di persone si sono immediatamente radunate in attesa di sapere chi fosse stato scelto dal Collegio dei cardinali. E quando l'antica formula latina Annuntio vobis gaudium magnum: habemus papam! è finalmente risuonata dalla loggia esterna della basilica, in uno scroscio di applausi gioiosi, grande è stata la sorpresa di scoprire che il successore di Francesco è l'americano Robert Francis Prevost, che si è presentato al mondo, rivestito dei paramenti papali, con le parole: «Pace a tutti voi». Ma chi è l'uomo che con il nome di Leone XIV dovrà guidare la Chiesa cattolica nei prossimi anni? E quali sono le tappe che lo hanno condotto fino al soglio di Pietro? Saverio Gaeta realizza il primo ritratto a tutto tondo del 'papa della globalizzazione', che intreccia radici culturali diverse e parla con chiarezza il linguaggio dell'attualità. Ne emerge il profilo di un pastore internazionale, attento ai poveri e agli ultimi, infaticabile nel difendere i diritti umani e nel sostenere il ruolo unificatore della fede. A lui il difficile compito di raccogliere l'eredità di Bergoglio e prendere in mano i tanti 'processi avviati': da queste sfide, analizzate da Gaeta con precisione e ampiezza, dipenderà il futuro di una Chiesa che sta affrontando un lungo cammino di rinnovamento. Una missione che Leone XIV ha raccolto con l'impegno di riportarla a essere «un'arca di salvezza che naviga attraverso i flutti della storia, faro che illumina le notti del mondo».
Questo libro racconta di illustri protagonisti di cammini e di snodi culturali e artistici nella millenaria storia del popolo ebraico e fantastica sull'incontro virtuale di personaggi storici e mitologici, uniti da un comune denominatore: la lingua ebraica. Il palazzo dell'ebraico sorge in un giardino e ha un'ampia terrazza sul tetto in cui si celebrano le feste. A ogni piano, dietro ogni porta, troviamo storie personali e collettive di epoche e geografie diverse, che conducono il lettore alla conoscenza di una lingua arcaica e, allo stesso tempo, in continuo divenire. Dal Re Salomone alle poetesse israeliane dell'ultimo secolo, passando per Rashi, Rabbi Nachman di Breslav, il Dybbuk e il padre dell'ebraico contemporaneo Eliezer Ben Yehuda, il testo offre un patrimonio di parole e di pensieri, che ha ispirato ogni arte, dal klezmer dei villaggi esteuropei all'America di Woody Allen. «L'ebraico è una lingua viva e antica di tremila anni, che ha percorso itinerari imprevedibili, sacri e profani ed è stata la linfa culturale di un gran numero di comunità nel mondo. Lungo i secoli le persone hanno scritto, parlato, sognato e cantato in ebraico; i redattori della Bibbia, i maestri e i pensatori hanno creato un universo di parole e di immagini che qui si incontrano aldilà del tempo, in un intreccio di suggestioni, facendo incontrare gli antichi testi sacri, le esegesi rabbiniche e le narrazioni contemporanee, con un tocco di poesia e un guizzo d'ironia». (dall'introduzione)
La poesia come atto di resistenza. La forza delle parole come tentativo di salvezza. È questo il senso più profondo delle trentadue poesie di autori palestinesi raccolte in questo volume, in gran parte scritte a Gaza dopo il 7 ottobre 2023, nella tragedia della guerra in Palestina, in condizioni di estrema precarietà: poco prima di essere uccisi dai bombardamenti, come ultima preghiera o testamento poetico (Abu Nada, Alareer), mentre si è costretti ad abbandonare la propria casa per fuggire (al-Ghazali), oppure da una tenda, in un campo profughi dove si muore di freddo e di bombe (Elqedra). Come evidenzia lo storico israeliano Ilan Pappé nella prefazione, «scrivere poesia durante un genocidio dimostra ancora una volta il ruolo cruciale che la poesia svolge nella resistenza e nella resilienza palestinesi. La consapevolezza con cui questi giovani poeti affrontano la possibilità di morire ogni ora eguaglia la loro umanità, che rimane intatta anche se circondati da una carneficina e da una distruzione di inimmaginabile portata». Queste poesie, osserva Pappé, «sono a volte dirette, altre volte metaforiche, estremamente concise o leggermente tortuose, ma è impossibile non cogliere il grido di protesta per la vita e la rassegnazione alla morte, inscritte in una cartografia disastrosa che Israele ha tracciato sul terreno». «Ma questa raccolta non è solo un lamento», nota il traduttore Nabil Bey Salameh. «È un invito a vedere, a sentire, a vivere. Le poesie qui tradotte portano con sé il suono delle strade di Gaza, il fruscio delle foglie che resistono al vento, il pianto dei bambini e il canto degli ulivi. Sono una testimonianza di vita, un atto di amore verso una terra che non smette di sognare la liberta`. In un mondo che spesso preferisce voltare lo sguardo, queste poesie si ergono come fari, illuminando ciò che rimane nascosto». Perché la scrittura, come ricordava Edward Said, è «l'ultima resistenza che abbiamo contro le pratiche disumane e le ingiustizie che sfigurano la storia dell'umanità». Per ogni copia venduta Fazi Editore donerà 5 euro a EMERGENCY per le sue attività di assistenza sanitaria nella Striscia di Gaza. Prefazione Ilan Pappé. Con interventi di Susan Abulhawa e Chris Hedges.
Nel saggio vengono esposte, in modo accattivante, le più frequenti domande e risposte riguardanti Dio, Cristo e la Chiesa. Ben 33 domande, senza omettere le più difficili, risposte da 30 esperti, teologi, filosofi, pastori e catechisti, che hanno accettato la sfida di rispondere con solidi e ragionati argomenti, ma con un linguaggio semplice, accessibile anche ai non addetti ai lavori. Il filo rosso che guida il lettore fra le diverse questioni affrontate è la bellezza dell'amore salvifico di Dio, manifestato in Gesù Cristo, morto e risorto. Un amore che stimola l'adesione del cuore, decisiva per quella della mente e della vita. Il libro è rivolto a tutti coloro che sono alla ricerca del senso dell'esistenza. In modo particolare, può essere utile ai catechisti che spesso sono confrontati con domande non facili da rispondere.
Questo libro è frutto di un lavoro di raccolta di dati e studi, ancora mai ordinati in una monografia unitaria, sul Crocifisso delle Stimmate di Santa Caterina, così importante per la città di Siena, non solo perché fa parte delle poche Croci sagomate dipinte del sec. XII, ma soprattutto perché legato in modo unico alla vita della santa senese. Nella prima parte è presentato un approfondimento del legame tra questo Crocifisso e la vita della santa, dato che, proprio mentre pregava di fronte a questa immagine, Caterina ricevette nel suo corpo i segni della Passione di Cristo. La seconda parte espone l'origine e l'iconografia delle Croci dipinte con il Cristo vivo che caratterizzano il periodo medievale dei sec. XI-XIII e, in particolare, la specificità del Crocifisso delle Stimmate, ricostruendo alcune ipotesi attributive. La terza parte accoglie un contributo del maestro Giovanni Mezzalira sull'iconografia sacra della Croce. Il volume comprende anche un inserto sull'ultimo intervento di restauro del 2021.
Questo studio, quasi un esercizio ludico, ha coinvolto molti docenti che hanno aiutato l'autore nella sua ricerca. Alcuni atei, ma non per questo in disaccordo sui passaggi proposti dal libro. La speranza è che la proposta entusiasmi ed incuriosisca. L'autore parte dai cristalli di Masaru Emoto, tramite la termodinamica, per giungere a sant'Agostino, alla teologia della venuta all'esistenza e alla teologia del bene e del male. Dagli studi di Ilya Prigogine sui sistemi dissipativi si giunge alle espressioni contenute nei Vangeli sulla vita attuale e sulla vita che verrà. Il pensiero profondo dell'uomo, il Kairòs opera come in un sistema dissipativo, che può essere seguito con le leggi della termodinamica delle trasformazioni. Ciò spiegherebbe come l'uomo vivrà. È questo il messaggio di Gesù. Inoltre, si afferma che la dinamica sociale della carità è assimilabile ai catalizzatori. Gesù stesso utilizza il metodo sperimentale. Egli ci anticipa sempre, anche alla luce della meccanica quantistica, prevedendo forse l'entanglement per le opere di bene, le uniche trasferibili, in quanto informazione, struttura ordinata e non disinformazione, interruzione di struttura di bene.
Che senso ha ricercare l'umiltà in un mondo in cui il desiderio di performance ci invade fin da bambini e l’ambiente di lavoro ci valuta in base ai risultati?
L'aggressività e la spregiudicatezza sono valori da perseguire e la modestia un difetto di fabbrica.
Non c’è dubbio: il nostro cuore aspira alla grandezza! Chi di noi desidera l'ultimo posto?
Dobbiamo però ammettere che tutto ciò genera ansia, solitudine, rivalità e perdita del senso dell'esistenza.
Attraverso un percorso ricco di esempi e testimonianze, l'autore ci aiuta a scoprire una verità tanto profonda quanto dimenticata: l'umiltà ci permette di ritrovare la pace e la strada dell'amore vero, elevandoci fino ai vertici della vera grandezza.
Sì, perché Dio, il più grande di tutti, è al contempo il più umile.
Davvero qualcuno può aver raccolto da terra il Sangue di Cristo versato sulla croce? E perché compiere questo gesto nel Venerdì Santo? Perché conservare e custodire gelosamente le reliquie della Pasqua intrise del sangue? Come è potuto giungere fino a noi e in diversi casi in Italia? Questo libro intende rispondere a queste e ad altre domande facendo luce sulla delicata e misteriosa vicenda di alcune importanti reliquie della cristianità legate alla Passione e Morte di Gesù..
Il Giubileo è una delle più straordinarie realtà dalla Chiesa Cattolica nella sua storia bimillenaria. Istituito nel 1300 al culmine del Medioevo fu il risultato di una serie di fattori, provenienti in buona parte dalla tradizione popolare, da suggestioni della spiritualità medievale, e che andarono ad innestarsi sul patrimonio religioso ereditato dall'Ebraismo. Attraverso la storia dei Giubilei e dei Papi che furono i protagonisti degli Anni Santi, è possibile ripercorrere sinteticamente la storia stessa della Chiesa. Indubbiamente tale storia venne scritta anche dai grandi santi, dagli ordini religiosi che impreziosirono l'opera della Chiesa, ma certamente il ruolo dei Papi è stato determinante, soprattutto nella Chiesa del secondo millennio dove iniziano a celebrarsi i Giubilei. Il libro ripercorre la storia di queste pietre miliari della vita della Chiesa in una prima parte che descrive ogni Anno Santo, compresi quelli straordinari, e una seconda che presenta le figure di tutti i papi che li hanno celebrati.
Il romanzo è ambientato nella abusiva periferia di Roma degli anni '70 esplosa sotto il profilo demografico e urbanistico acuendo i già noti disagi di Pasoliniana memoria della Capitale. Il piccolo protagonista immerso in vicende più grandi di lui, è spinto a cercare un conforto che va ben aldilà degli aiuti umani o pressoché inesistenti delle istituzioni. Lo sforzo dell'autore, alla prima opera narrativa pubblicata, è stato quello di rappresentare in modo più fedele possibile drammi e gioie di un bambino pur avvalendosi di nomi e circostanze inventati... ma non troppo.
"La coscienza è ciò che rende il problema mente-corpo davvero intrattabile." Inizia così il classico saggio di Thomas Nagel del 1974 Cosa si prova a essere un pipistrello?. Il testo ha inaugurato l'interesse ormai diffuso nei confronti della coscienza come problema centrale per la filosofia, la psicologia e le neuroscienze; ha anche influenzato il riconoscimento della coscienza delle creature non umane come importante oggetto di studio. Nagel sosteneva che l'essenziale soggettività dell'esperienza cosciente - come è per la creatura che la vive - significa che le teorie riduzioniste della mente, che cercano di analizzarla in termini fisici, non potranno mai avere successo. Ne consegue che la concezione fisica della realtà deve essere superata se si vuole che la scienza comprenda la mente. Nel suo 50° anniversario, questa edizione ripropone il testo con una postfazione di Anil Seth e una nuova prefazione dell'autore che discute le origini e l'influenza del libro, oltre a un saggio che presenta le successive riflessioni di Nagel su come rispondere al problema posto da Cosa si prova a essere un pipistrello?
"Questa serie di articoli costituisce un vero e proprio vademecum, diciamo pure, una catechesi completa e dettagliata della natura e della missione del ministro straordinario della comunione. (…) Il testo sarà perciò certamente molto utile ai parroci, agli animatori pastorali e liturgici, oltre che ai ministri straordinari stessi. Rileggendo e rimeditando questi testi si potranno riscoprire le ragioni di fondo da cui è nata la chiamata a questo ministero"
(dall'Introduzione di S.E. mons. Douglas Regattieri)
Una ricostruzione storica di insieme del tempo in cui le chiese cristiane sono passate dall'ostilità al dialogo e dalla separazione a forme di comunione. Una storia dell'ecumenismo inteso come movimento squisitamente novecentesco di genesi europea e di portata globale: una storia di personalità e gruppi, generazioni e assemblee, rapporti e programmi, teologie e azioni, nel desiderio di unità. Questo secondo volume si concentra sui decenni di ponte tra la fase pionieristica del movimento ecumenico, segnata dalle due guerre mondiali, e quella propriamente ecclesiale, affidata a colloqui, esperienze e progetti di comunione che hanno guidato il desiderio di unità dei cristiani attraverso una stagione carica di promesse. Saggi di: Matteo Al Kalak, Sandra Arenas, Nikolaos Asproulis, Gerhard Besier, André Birmelé, Nicla Buonasorte, Christophe Chalamet, Andrew Chandler, Bruno Cherubini, Keith Clements, Catherine E. Clifford, Will Cohen, Viorel Coman, Kisitu Davies, Peter De Mey, Joseph Famerée, Luca Ferracci, Étienne Fouilloux, Leonhard Hell, Dianne Kirby, Dino Knudsen, R. Simangaliso Kumalo, Dietz Lange, Frieder Ludwig, Adalberto Mainardi, Saretta Marotta, Alberto Melloni, Friederike Nu?ssel, Elisabeth Parmentier, Rodrigo Polanco, Michael Quisinsky, Silvia Scatena, Karim Schelkens, Christoph Theobald, Mauro Velati, Matthias Wirz, Jurjen A. Zeilstra, Peter Zimmerling.
Fra i diversi documenti del magistero pontificio, sono specialmente rilevanti le encicliche. Giovanni Paolo II ne ha scritte tante. Ma più ancora del numero, è l'importanza dei temi esposti ciò che colpisce. Senza rinunciare alle esigenze di un sostanziale rigore teologico, Graziano Borgonovo e Arturo Cattaneo rendono accessibile la profondità di questo straordinario magistero ad un vasto pubblico e aiutano i lettori a scoprire le ripercussioni di tali insegnamenti nella loro vita. In queste pagine non si trovano perciò semplici "riassunti" dei contenuti, ma ne vengono offerte le chiavi di lettura. Nell'introduzione viene esposta una visione complessiva degli aspetti salienti dell'insegnamento di GiovanniPaolo II dal punto di vista storico, teologico e antropologico. Le quattordici encicliche sono poi analizzate singolarmente da altrettanti specialisti. L'ordine seguito non è semplicemente quello cronologico. I temi affrontati permettono infatti di raggrupparle attorno a quattro triadi: le encicliche che si possono denominare "trinitarie" rivolgendo l'attenzione al Figlio (Redemptorhominis), al Padre (Dives in misericordia) e allo Spirito (Dominum et vivificantem); le encicliche sociali (Laboremexercens, Sollicitudo rei socialise Centesimusannus); quelle ecclesiologiche (Slavorum Apostoli, Redemptorismissio, Ut unum sint) e quelle antropologiche (Veritatis splendor, Evangelium vitae e Fides et ratio). Per ultimo sono esposte due encicliche che, per vari motivi, ben possono considerarsi specialmente "personali" di questo papa e costituiscono come un coronamento del suo variegato magistero: Ecclesia de Eucharistia e Redemptoris Mater. Prefazione di Rino Fisichella.
"Le diverse letture deformanti dell'Apocalisse non hanno reso un buon servizio al popolo cristiano, che di solito preferisce evitare di confrontarsi con questo splendido testo, che è posto come un sigillo a chiudere la Rivelazione; è in genere visto con sospetto o comunque ritenuto troppo difficile per il lettore di oggi. Il contributo di Giulio Barbieri, biblista e al tempo stesso parroco di periferia, giunge dunque quanto mai opportuno. Con semplicità e brevi osservazioni raccoglie e attualizza il succo dell'autentica tradizione ermeneutica della Chiesa, alla luce dei più recenti studi, in particolare quelli di Ugo Vanni, forse tra gli autori più qualificati sul tema. Il lettore viene condotto per mano a scoprire personalmente l'attualità della visione giovannea. Si palesa così la luce potente della Parola di Dio, in grado di dissipare le tenebre del mondo contemporaneo, attraversato da guerre, rivolgimenti e tanta disperazione; una luce in grado di riaccendere tanto le speranze dei popoli oppressi, quanto quelle personali, di ciascuno di noi, il tutto "senza aggiungere e senza togliere nulla dalle parole di questo libroprofetico" (cf. Ap 22,18-19)". (dalla prefazione di Antonio Grappone).
Il "Kit per la pratica sensomotoria" costituisce uno strumento concreto che permette di accedere alla conoscenza innata che risiede nel corpo di ciascuno di noi, troppo spesso condizionata da storie personali e contesti socioculturali di cui non abbiamo piena consapevolezza. Le carte, suddivise in 15 temi, propongono un approccio diretto al metodo della psicoterapia sensomotoria di Pat Ogden, senza però voler in alcun modo sostituire un percorso clinico. Vi si può fare ricorso tra una seduta e l'altra, all'interno del setting terapeutico o anche in autonomia, dopo aver acquisito dimestichezza con le modalità proposte. Poiché il corpo ci insegna sempre qualcosa di diverso lungo tutto l'arco della nostra vita, questi esercizi possono essere svolti in qualsiasi momento, anche a distanza di anni, per trarre nuove conoscenze e sviluppare una connessione profonda con noi stessi, gli altri e il mondo.
Il Breviario Universale, alla sua seconda edizione in cinque volumi, ridà voce allo straordinario patrimonio di preghiere, di pratiche e di insegnamenti appartenenti alle maggiori tradizioni sapienziali e religiose dell'Oriente e dell'Occidente, da quella cristiana a quella induista, da quella ebraica a quella buddhista, da quella islamica a quella taoista. Uno strumento da utilizzare quotidianamente per la pratica della preghiera e della meditazione in una prospettiva laica e interreligiosa; un aiuto concreto nella coltivazione della dimensione spirituale che ci connota nel più profondo del nostro essere, rendendoci tutti fratelli e sorelle in una comune umanità. L’Opera contiene oltre 600 preghiere di diverse tradizioni spirituali e religiose e oltre 900 letture, anch'esse appartenenti a diverse tradizioni, raccolte e distribuite nei 365 giorni dell'anno. Ad esse si aggiungono, in questo che è il quinto volume, oltre 50 proposte di preghiera in occasione delle maggiori festività interreligiose e altrettante schede biografiche relative a Testimoni dello Spirito, sempre in una prospettiva interreligiosa.
Squadra e compasso al lavoro hanno originato, spesso in nome della scienza e della ragione, il terrore prima in Francia poi in tutta Europa. Dopo la caduta di Napoleone era difficile continuare a combattere la fede in nome della ragione e della scienza, così si è scelto di farlo in nome del sentimento. Il sentimento, in politica, si chiama nazionalismo. Nazionalismo in Italia? Difficile da credere. Eravamo sì divisi in vari Stati, ma eravamo tutti cattolici, le nostre classi dirigenti parlavano la stessa lingua, la nostra cultura, la cultura della bellezza, era riconosciuta, apprezzata ed invidiata in tutto il mondo. Il Bel Paese era dotato ovunque di un fitto reticolo di scuole e di opere di carità, non avevamo partecipato a nessuna spartizione coloniale, il papa aveva un'autorità indiscussa, riconosciuta in tutto il mondo. Eppure, in nome del sentimento patriottico, in nome del progresso e della morale, siamo riusciti a promuovere un'unificazione dettata dagli interessi delle logge e dei loro paesi di riferimento. In nome del nazionalismo l'Italia si è trasformata in una colonia e la nostra popolazione è stata costretta ad un'emigrazione di massa.
Tarcisio Bertone, vicino alla soglia dei novant'anni decide di condividere le sue memorie e gli appunti di un suo diario che inanellano la storia avvincente di un giovane che sfrutta al massimo le proprie risorse umane e intellettuali, fino alla maturità ricca di senso. Il racconto lo colloca dapprima in una famiglia dalle solide radici cristiane e dai principi morali sociali delle genti piemontesi. Si addentra poi nel richiamo interiore che lo vuole religioso salesiano e sacerdote. Percorre brillantemente le tappe accademiche e, raggiunta ormai la piena maturità, assume incarichi di docenza e di responsabilità, fino ad essere chiamato all'episcopato. Ma la vibrante vivacità del racconto la si trova negli innumerevoli impegni apostolici frammisti a quelli più istituzionali, negli aneddoti e nei viaggi intrapresi in diverse parti del mondo. Il tutto corroborato dal clima di sincera amicizia con la quale ricorda persone incontrate e circostanze che gettano lo sguardo sulla storia, soprattutto della Chiesa del tempo.
Frutto di una ricerca archivistica comparata tra Roma e Parigi, l'opera offre un'analisi di longue durée sul processo continuo di adattamento delle Costituzioni in relazione alle metamorfosi delle società francese ed italiana del secondo dopoguerra. Attraverso la rilettura dei processi evolutivi delle Costituzioni, il volume ricostruisce la storia politico-istituzionale in Francia e in Italia dal 1946 al 2000.
Benché presente nel mondo naturale, dai vegetali ai minerali e agli animali, il rosa è stato prodotto dagli esseri umani in epoca relativamente tarda. In Europa prima del XIV secolo lo si incontra raramente, sia nella cultura materiale sia nell'arte, mentre appare con una certa frequenza nell'abbigliamento alla fine del Medioevo grazie a una tintura importata inizialmente dalle Indie e poi dal Nuovo Mondo, il legno di brasile. La moda del rosa raggiunge il suo apice attorno alla metà del XVIII secolo, quando questo colore viene associato al romanticismo e alla femminilità e diviene simbolo di dolcezza, piacere e felicità. Nello stesso periodo, i floricultori riescono a produrre delle rose rosa, e con un successo tale che il nome del fiore finisce per designare il colore che fino a quel momento era stato confinato nella gamma dei gialli o dei rossi. Oggi il rosa è meno presente nella vita quotidiana rispetto all'epoca romantica, e si caratterizza per una certa ambivalenza: se secondo alcuni è di cattivo gusto, secondo altri è un colore emblematico della modernità, e lo troviamo nella pop art o nella cosiddetta pink culture, ma anche in due fenomeni di grande successo: il rosa Barbie e la Pantera rosa.
Questo libro nasce dal tentativo di rispondere alle domande dell’editore Cantagalli che, con autentico zelo apostolico, ha voluto sollecitarmi con questioni talora “difficili”, ma di sicuro e diffuso interesse.
Ho cercato le risposte nella mia storia personale e nel mio cuore, nel Magi­stero della Chiesa e in quello dei papi che hanno segnato la mia vita e, non da ultimo, nel fecondo dialogo con amici, sacerdoti e laici, che vivono un’autentica passione per Cristo e per la Chiesa, testimoniando nel mondo Colui che hanno incontrato. – Card. Robert Sarah –
Dio esiste? Ieri come oggi, uomini e donne di ogni tempo, specie di fronte alle difficoltà e alle proprie fragilità, si sono posti questa domanda. Lo hanno fatto grandi santi e peccatori, credenti e atei, intellettuali e persone semplici. Ma ancor più in un’epoca come la nostra, in cui molti sanciscono la fine della cristianità e la detronizzazione di Dio, un tempo nel quale l’uomo naufraga nell’illusione di un nuovo senso della vita, all’insegna della provvisorietà e della compulsività, che tutto afferra e nulla possiede veramente.
In queste pagine il cardinale Robert Sarah risponde a molte domande sull’esistenza e la presenza di Dio nella nostra vita, sul Suo apparente silenzio, sulla morte, sulla sofferenza, sul dolore, sulla gioia e su molto altro.
Oggi, forse più di ieri, abbiamo tutti un forte bisogno di risposte chiare e fondate, di testimonianze tangibili, di incontri che rivelano l’esistenza e la presenza visibile di Dio. Come in Zaccheo, c’è in noi il desiderio di verità e di pienezza, abbiamo bisogno di “vedere Cristo” per colmare quella “mancanza” che costantemente ci ricorda che Dio esiste.
I nostri antenati amavano e desideravano come noi? Sono davvero magnifiche e progressive le sorti dei contemporanei nella sfera più intima? È possibile educare all'amore del bene e del vero, per aprirsi alla fiducia e alla speranza, mentre si sgretola il tessuto della vita sociale? Sono alcuni degli interrogativi affrontati in un decalogo di saggi sui molteplici e camaleontici volti della passione: dalle attrazioni fatali ai legami morbosi, dal qualunquismo erotico al sesso mercenario, dall'immaturità affettiva alla violenza di genere. Istantanee dei migliori e peggiori profili dei sensi e dei sentimenti, talora brutali e criminali, eppure vagheggiati e romanzati nel nome di forti emozioni e debolezze comportamentali. Procedendo per narrazioni l'indagine spazia dal passato remoto al presente e quasi futuro, grazie a richiami letterari e artistici, in compagnia di autori antichi e moderni intrecciati un unico arazzo culturale. Dieci approfondimenti critici delle mitologie amorose e sessuali, per incoraggiare consapevolezza e qualità delle relazioni, mediando tra le parti senza rinunciare a una presa di posizione.
A pagina sinistra: una battuta fulminante. A pagina destra: una vignetta dall'inconfondibile tratto. È il libro di Gianni Chiostri, che affianca testo e immagine all'insegna di un umorismo arguto e incisivo.
Quello che state per sfogliare non è uno di quei tanti libri che hanno lo scopo di far conoscere al lettore la storia e la figura di un uomo ormai riconosciuto come un vero e proprio segno dei tempi. Queste pagine vorrebbero significare molto, molto di più, almeno per chi appartiene al Movimento dei Focolari, con il quale Carlo Casini ha avuto un intenso e vero rapporto di amicizia. Attraverso la vibrante testimonianza di Maria Voce - che per prima ha raccolto l'eredità di Chiara Lubich presidente - e di numerosi altri membri del Movimento, con questo volume si vuole esprimere tutta la riconoscenza dei Focolari all'amico, al fratello, al compagno di viaggio, al maestro che volentieri si è calato nel ruolo di discepolo, diventando ben presto ispiratore della stessa fondatrice. Anna e Alberto Friso dal 2008 al 2014 Responsabili internazionali di Famiglie Nuove. Con il discorso di Chiara Lubich al Convegno del Movimento per la Vita. Testimonianze di: Luigina Ambrosi Breda, card. Ennio Antonelli, Antonio Maria Baggio, Lavinia Balata, Giuseppe Barbaro, Silvia Battaglini Chellini, Liliana Cosi, Mourin Farag, Lucia Fronza Crepax, Elena Giacchi Mancini, Giovanna e Rocco Giudice, Valeria Masini, Giuseppe Moschella, Daniela Notarfonso Cefaloni, Luigi Stralla, Marina Zornada Veliach, Maria Voce, Giuliana Zoppis.
Matteo Ricci (Macerata 1552-Pechino 1610), esperto nelle scienze, come nelle lettere, sinologo, cartografo e matematico, dopo essere ordinato sacerdote nella compagnia di Gesù in India, nel 1582 parte per una missione verso Macao. Uomo onnisciente e profondo conoscitore del Rinascimento europeo, favorisce la relazione tra le due civiltà più importanti della storia del tempo: l'Europa cristiana, impregnata di Umanesimo e di Rinascimento, e la Cina, sotto la Dinastia dei Ming. Porta avanti con tenacia questo incontro di culture, che si estende, in particolare, a temi di astronomia, costumi, governo, principi etici e verità rivelata. Prefazione di Luigi Lacchè. Postfazione di Dario Grandoni.
Di Alcide De Gasperi (1881-1954) resta un'impronta politica potente. È nella forma del nostro Stato, nei principi della Costituzione, nella politica estera, nelle riforme sociali. La sua vita e la sua opera hanno avuto caratteristiche morali e politiche eccezionali, quasi profetiche. Guidò con mano ferma il passaggio dell'Italia dal fascismo alla Repubblica in una difficile congiuntura internazionale dominata dalla Guerra Fredda. Non è stato solo l'uomo della Ricostruzione materiale dell'Italia tra il 1945 e il 1954 ma anche un leader che ha mostrato l'efficacia di un approccio cristiano alla democrazia europea e che ha anticipato temi e problemi del nostro tempo. Questo volume presenta i frutti del percorso ormai ventennale della Lectio degasperiana, l'evento con cui ogni anno la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi ricorda lo statista invitando personalità di primo piano del mondo accademico e politico a confrontarsi con la sua figura e il suo esempio. Lezioni di P. Scoppola, L. Elia, U. De Siervo, J.-D. Durand, S. Romano, I. Rogger, F. Traniello, G. Vacca, V. e S. Zamagni, P. Castagnetti, M. Cau e M. Mondini, N. Galantino, S. Mattarella, Ch. Cornelissen e E. Letta, A. Panebianco e P. Pombeni, M. Odorizzi e S. Malfatti, M. Cartabia, G. Guzzetti e G. Tremonti, S. Fabbrini, D. de Pretis, I. Maffeis.
Il volume ha come scopo quello di una riflessione sullo spazio liturgico contemporaneo estesa all'occidente e all'oriente cristiani. L'analisi preliminare dei fondamenti ecclesiologici e liturgici apre ad una più chiara comprensione delle realizzazioni architettoniche, che pur diversificatesi nel corso dei secoli, testimoniano il tenace persistere di temi e figure, indicativi di una sostanza condivisa, un'impronta originaria di cui oggi più che mai appare urgente riappropriarsi. La comune aspirazione alla bellezza diviene dunque luogo di dialogo e di incontro tra le due chiese sorelle, quella cattolica e quella ortodossa, in ascolto di quanto auspicato dai santi padri conciliari e dei più recenti ma vigorosi richiami di Papa Francesco.
"Anche chi non sa niente di lui, ha in qualche modo sentito parlare del suo cattivo carattere, dei giudizi taglienti, dell'ironia feroce delle sue polemiche. L'unica "colpa" di san Girolamo, in realtà, è stata quella di essere più intelligente della media, vivere e parlare senza ipocrisia, avere una natura appassionata che ha mantenuto intatta fino alla fine della sua vita, animata da un unico desiderio: l'amore per Dio e per la sua Parola. Con l'onestà intellettuale che le è propria, suor Beatrice ha voluto proporre ai lettori una breve, agile e fedele biografia, la summa della vita del grande uomo che è stato Girolamo, così com'era, non come la calunnia o il suo contrario, l'agiografia, vorrebbe farci credere. I santi non sono dei "santini". Il vero significato della parola "santo" è fedele: fedele all'amore di Dio, totalmente affidato alla grazia. Come san Girolamo" (dalla prefazione di Flaminia Morandi)
L'opera rappresenta un'ideale introduzione alla cristologia sviluppata da Tommaso d'Aquino nella Tertia Pars della Somma teologica: le sue pagine mirano ad esaminare i contenuti fondanti delle cinquantanove quaestionesche, nel suo capolavoro, il Dottore Angelico dedica al mistero del Verbo incarnato per mostrare come ogni teologia che voglia dirsi tale non possa che essere imperniata sul Crocifisso esaltato ovvero sulla struttura esemplare che l'Assoluto decide di rivelare (e mediante cui stabilisce di rivelarsi) nella pienezza dei tempi. Prefazione di Giuseppe Barzaghi. Postfazione di Gerhard Ludwig Müller.
Questo libro nasce dal cammino dei Sabati del Silenzio, ritiri mensili francescani che si volgono da anni a Susa (To) durante i quali è venuta alla luce la differenza radicale di visione, di orizzonte, di senso che c’è tra la proposta di Gesù e quella del mondo contemporaneo. Spesso il Signore inizia il suo insegnamento proprio affermando che i suoi discepoli dicono, agiscono, pensano in modo alternativo, il mondo fa così e così, "loro invece", "tra di loro invece"... La fede in Gesù è accogliere che mentre il mondo afferma il potere, il successo, la violenza Lui mi propone una visione rovesciata, relazioni tra le persone fatte di servizio, non giudizio, accoglienza. La parola più forte che risuona nel Vangelo oggi rispetto al pensiero dominante basato sul consumo, sul peso economico, sull’utile, è la gratuità: invitare a tavola proprio chi non potrà mai ricambiarti con un favore, una raccomandazione, un voto alle elezioni! È finito il tempo dell’appartenenza scontata e automatica alla Chiesa, è il tempo della scelta consapevole di essere minoranza alternativa, creativa, consapevole.
Lorenzo Albacete è una delle figure più originali e interessanti del panorama culturale americano dei primi anni del nostro secolo. Affronta temi tuttora molto attuali - come la condizione giovanile ,il rapporto tra fede e ragione, la possibilità di una cultura cristiana, l'emergenza educativa, il ruolo della scienza - con uno stile inconfondibile, profonda saggezza, ampia riflessione filosofica e teologica, insieme a un irresistibile senso dell'umorismo. Al centro di tutto c'è sempre il mistero della persona umana, questa combinazione misteriosa di carnalità e di desiderio per l'infinito. Contro tutte le riduzioni ideologiche, Albacete riafferma la libertà umana come capacità di soddisfazione infinita, la cui suprema espressione è il senso religioso. In queste pagine ci guida all'incontro con una serie di figure che hanno testimoniato come una genuina religiosità - radicata nella concretezza dei desideri umani - rappresenti la sfida ultima alle pretese di tutte le forme di potere: da Flannery O'Connor a Walker Percy, da Dostoevskija Elie Wiesel, da Luigi Giussani a Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Le loro intuizioni confluiscono nella riflessione personale dell'autore e gli permettono di offrire al lettore giudizi assolutamente inediti, spesso preziosi, sulla situazione culturale contemporanea.