Lo strumento liturgico più completo ed economico. UNO STRUMENTO INDISPENSABILE Per la preghiera personale. Per la preghiera comunitaria. Per la messa quotidiana. Per ritiri di preghiera, celebrazioni, gruppi di catechesi. Per celebrare l'Eucaristia in ogni occasione. UNICO PERCHÉ Ogni mese, giorno per giorno, i testi della santa messa e la liturgia delle ore. Il rito completo della messa. Il commento alle letture. Una ricca raccolta di preghiere del cristiano grafica chiara con simboli per ogni sezione. Testo a caratteri grandi facilmente leggibile. TUTTO A PORTATA DI MANO Il calendario liturgico. Benedictus e Magnificat. Le antifone per la preghiera della Compieta.
Padre Frédéric Manns è stato uno dei massimi conoscitori del contesto giudaico del Nuovo Testamento e in questo volume introduce il lettore alla conoscenza del modo ebraico di leggere la Sacra Scrittura, mostrando gli elementi di continuità e di rottura operati poi dalla tradizione cristiana.
La salute per l'anima e attraverso l'anima: la meraviglia del viaggio verso la guarigione. In un periodo storico in cui le opzioni terapeutiche non permettono di frenare l'impennata delle malattie croniche, l'uomo ha ricominciato a sentire il bisogno di riscoprire, seppur in modo inconscio, il senso della sua esistenza e del legame con l'universo. In questo contesto di trasformazione e opportunità, la visione ildegardiana dell'origine della malattia, che pone al centro la persona nella sua relazione unica con il creato, può fornire basi per un modello di cura che possa essere definito sistemico, in grado di leggere la complessità dei sistemi biologici attraverso l'integrazione con la storia personale e unica di ogni persona. Un nuovo modello di cura, dunque, in grado di reincantare il mondo attraverso il dialogo tra le discipline umanistiche e le più avanzate punte della ricerca scientifica.
Documenti risalenti ai secoli dal XIII al XIV che testimoniano la presenza e l'opera di S. Antonio nel primitivo mondo francescano.
Pietra miliare nella storia della Chiesa, il Concilio di Nicea, contro Ario che sosteneva che il Figlio Gesù fosse una semplice "creatura" e quindi "inferiore" al Padre, proclamò invece che «Gesù Cristo è Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, consostanziale al Padre». Cosa vuol dire tutto ciò? Chi è Gesù Cristo per noi, oggi? Partendo da questa domanda decisiva, Ludwig Monti, fine esegeta, nel presente volume ci propone un percorso che dalla cristologia "alta" di Nicea ci riporta a quella dei Vangeli. Lo fa prendendo in esame alcuni incontri di Gesù, lungo il suo ministero pubblico: relazioni che testimoniano il suo essere il Figlio di Dio nel suo "esserci-per-altri-. In una parola, la "pre-esistenza" del Figlio vista come "pro-esistenza", vita donata per gli altri, come ben emerge dai racconti della passione, morte e resurrezione, culmine di questo percorso. Il Concilio di Nicea, dunque, come più volte ribadito da Papa Francesco, «affermando che il Figlio è della stessa sostanza del Padre, mette in luce qualcosa di essenziale: in Gesù possiamo conoscere il volto di Dio e, allo stesso tempo, anche il volto dell'uomo, scoprendoci figli nel Figlio e fratelli tra di noi».
L'elezione del vescovo di Roma ha una storia lunghissima. Il successore di Pietro viene eletto prima per designazione, poi dal clero e dal popolo e solo con l'XI secolo da un ristretto numero di elettori cardinali che, dalla metà del Duecento, vengono messi «sotto chiave» perché provvedano a nominare un nuovo papa. Un meccanismo elettorale soggetto a ritocchi e aggiustamenti, ai quali, in età moderna, si aggiunge il segreto che, nella società in cui tutto è social, ha paradossalmente reso intrigante questa singolare elezione. L'immensa responsabilità dei porporati non è scegliere il più pio, il più dotto o il più furbo: ma chi può esercitare un ministero di unità e di comunione. Un lavoro storico minuto su questa lunga parabola studia l'evoluzione e analizza il funzionamento dei conclavi, specie quelli del Novecento, con fonti inedite, carte diplomatiche, diari e testimonianze, non ultime quelle contraddittorie dello stesso papa Francesco. Uno studio storico senza pari, che a differenza delle opere giornalistiche o di seconda mano, ricostruisce minuziosamente norme e svolte, processi e prassi, funzioni e riti. Conclude il saggio un'analisi della permanenza e della metamorfosi della meccanica del conclave e delle ragioni per cui una sua riforma, che papa Francesco non ha ancora fatto, corre il rischio di manipolazioni e interferenze che oggi non verrebbero più dai regnanti cattolici come nel XIX secolo, ma dai social del XXI secolo. E con davanti un'agenda, nell'autunno del papato di Bergoglio, nella quale i grandi nodi irrisolti - il ministero, la formazione, la trasmissione della fede - rimarranno le questioni su cui saranno scelti i suoi successori fino a quando un futuro concilio non se ne occuperà.
«Non abbiate paura!», è il monito che Gesù indirizza agli uomini. Non soltanto per sottrarre la loro vita a un'interpretazione solo moralistica e sanzionatoria della Legge, ma per affermare l'esistenza di un'altra Legge che li autorizza a coltivare il proprio desiderio - la propria vocazione, i propri talenti. È l'eredità fondamentale del messaggio cristiano ripresa dalla psicoanalisi di Freud e Lacan: la parola di Gesù mette in valore una Legge che attraverso il desiderio serve la vita e non la morte. Il tema centrale di questo libro concerne la parola di Gesù, riletta originalmente da Massimo Recalcati come una delle radici inaudite della psicoanalisi dell'«ebreo» Freud e del «cattolico» Lacan. Non si tratta di sottomettere la vita alla Legge, ma di vedere nella Legge - quella dell'amore e della grazia - una forza al servizio della vita. La Legge non incute più il timore della punizione severa, non esige più lo zelo scrupoloso del rispetto formale, ma si libera della morte che porta con sé per divenire una Legge che non annulla il desiderio, ma, al contrario, lo sostiene. È questa l'eredità essenziale assunta dalla psicoanalisi: la Legge non è nemica del desiderio, ma il suo fondamento più radicale. I riferimenti alle parabole, ai miracoli, alle guarigioni, a Pietro e a Giuda, alla notte del Getsemani, alla resurrezione e al pensiero di Paolo di Tarso sono rivisitati in modo sorprendente. Qui Recalcati sfida luoghi comuni e stereotipi della lettura psicoanalitica del cristianesimo mostrando con grande audacia come la testimonianza di Gesù sia innanzitutto testimonianza della vita indistruttibile del desiderio.
Lettura spirituale della vita e dei testi dei sette monaci di Tibhirine, uccisi nel 1996 in Algeria e beatificati nel 2018. Resi celebri dal film Uomini di Dio, questi trappisti hanno incarnato alcuni valori cristiani che gli autori mettono in risalto per la vita di ogni fedele: il primato della preghiera, la vita comunitaria, la fedeltà nella prova, l'attraversamento delle crisi... Con un linguaggio semplice, questa vicenda di grande rilievo assume una dimensione universale
Gli studi qui raccolti mirano a documentare e illustrare il potenziale di rinnovamento del testo biblico. Composti a istruzione e guida delle comunità di fede in cui presero forma e da cui vennero trasmessi, gli scritti che formano Antico e Nuovo Testamento condussero a nuovi modelli di vita e oggi esigono di essere compresi e attualizzati. Da angolature esegetiche, storiche e teologiche diverse, nei vari saggi si mostra come l'elaborazione del corpus biblico sia avvenuta per la costituzione e la riforma della chiesa e delle chiese, si approfondiscono snodi fondamentali della storia della chiesa, ci s'interroga sulla funzione che la Bibbia potrebbe avere nell'elaborazione della teologia contemporanea.
Questo corso di Cristologia offre un viaggio attraverso la figura di Cristo, esplorando le testimonianze del Nuovo Testamento, la riflessione dei Padri e dei Concili, fino alla comprensione sistematica di Gesù come Verbo incarnato. L'opera mira a delineare un'immagine coerente di Gesù, in cui storia, annuncio cristiano e riflessione teologica si intrecciano armoniosamente, rivelando la profonda logica di un Dio che si fa umile e sceglie di abitare tra noi. L'intento è quello di promuovere una fede cristiana autentica, capace di illuminare un mondo che, non riconoscendo più la grandezza di un amore così smisurato, rischia di sprofondare in una disperata vacuità.
È possibile pensare ad una rivelazione cristiana escatologica, ossia ultima e definitiva, nel confronto con una rivelazione precedente come quella ebraica? Per rispondere a questo arduo problema teologico, il libro si apre nella prima parte con un confronto, accurato e intellettualmente onesto, con dodici pensatori ebrei moderni e contemporanei: storici, filosofi e teologi, includendo pure una voce altra come quella di Primo Levi. La scelta è metodologicamente istruttiva: il dialogo interreligioso si costruisce sulla conoscenza dell'identità dell'altro, senza preclusioni ma anche senza facili irenismi. Nella seconda parte del saggio Emanuele Giordana propone alcune linee interpretative per la costruzione di una teologia cristiana dell'ebraismo. Il grande sforzo di sintesi e meticolosa ponderazione alza lo sguardo sull'orizzonte complessivo, per riformulare il problema a partire dall'evento radicalmente storico di Gesù di Nazaret. E così, quelli che sembravano problemi in-solubili, ad un'analisi più approfondita si rivelano come problemi mal-posti, che questo libro affronta con quel pizzico di temerarietà senza il quale non si tenterebbero imprese inedite.
Breviario esicasta si compone di due preziosi saggi di Dumitru Staniloae, uno dei maggiori teologi ortodossi rumeni del XX secolo, considerato "la colonna della teologia ortodossa contemporanea" e il "teologo dell'amore" per eccellenza. Il primo contributo, che dà il titolo al libro, raccoglie gli esercizi spirituali che padre Staniloae predicò ai monaci della comunità monastica benedettina di rito bizantino, presso l'Abbazia di Chevetogne, la cui principale vocazione è quella di mantenere vivo il dialogo ecumenico con la tradizione ortodossa. Queste meditazioni tenute nel settembre 1974, ci consegnano un limpido distillato del suo insegnamento sulla preghiera. In filigrana emerge una dottrina che è il frutto di un'assidua frequentazione della grande tradizione patristica-esicasta e filocalica. La riflessione è incentrata sull'esichia, ovvero su una particolare modalità di contemplazione orante connotata da uno stato di profonda pace del cuore. Il secondo contributo, "La ricezione della tradizione nel mondo di oggi", scritto nel 1979, si concentra sul significato della tradizione cristiana nel mondo contemporaneo, con il preciso intento di presentare una risposta alla ricorrente domanda: la cultura contemporanea può ancora far tesoro della tradizione? I due brevi saggi riflettono una profonda sensibilità maturata nei confronti della "preghiera del cuore" radicata intimamente nella teologia orientale, cui si aggiunse l'esperienza spirituale personale di un sapiente testimone della spiritualità cristiana del Novecento, tale da rendere preziosa questa traduzione italiana di Staniloae, anche nell'intento di celebrarne i centoventi anni dalla sua nascita.