
L'idea che sta all'origine di questo libro-intervista è la volontà di lasciare una testimonianza intorno al momento più drammatico che il nostro paese abbia attraversato dal dopoguerra, dalla prospettiva di chi ha vissuto la crisi pandemica da Covid-19 all'interno di uno dei punti più nevralgici della nostra società. Ma l'incalzare delle domande di Ferruccio de Bortoli all'autore e la contestualizzazione a tutto tondo del ruolo della formazione universitaria in un grande paese moderno come il nostro, travalicano presto la pur grave urgenza sanitaria e finiscono per delineare un quadro ampio, che porta a interrogarci sul tipo di futuro che l'Italia vuole costruirsi. In queste pagine il rettore del Politecnico di Milano - un'istituzione che ha una storia lunga e importante e che rappresenta una delle eccellenze del nostro sistema formativo - racconta in che modo l'ateneo abbia reagito all'emergenza del 2020. Il lockdown dei primi mesi, le aule vuote e la difficile situazione successiva, affrontata dal Politecnico come da tutti gli atenei italiani, hanno messo a nudo al contempo le potenzialità e le criticità del sistema universitario, oltre a quello degli altri settori del paese. Ferruccio Resta, dal suo punto privilegiato d'osservazione, anche in quanto presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, forte di questa esperienza indica da quali basi si debba ripartire per dare al nostro paese un futuro migliore. Ripartire dalla conoscenza non è solo il titolo del libro, dunque, ma è un impegno programmatico: la formazione, quella superiore in particolare, è la base sulla quale dobbiamo investire e puntare per rendere l'Italia un paese più forte, capace di affrontare le sfide che il nostro mondo in rapido cambiamento ci sta urgentemente ponendo.
Questo libro non è un trattato sull'obbedienza. Né un nuovo "discorso sulla servitù volontaria", che piega gli uomini sotto qualsiasi legge. Ma piuttosto un diario di viaggio, arioso e curioso, che tocca tempi e luoghi diversi: voti monastici, doveri militari, vincoli di partito, fedeltà costituzionali. E giunge fino all'oggi, al nostro trepido vagare nell'occasionalismo delle prescrizioni mediche. Stagioni lontane e vicine sono percorse da Natalino Irti, con lo sguardo sempre volto all'irripetibile singolarità dell'atto di obbedienza, quando l'individuo ascolta, interroga sé stesso, scioglie il dubbio, e infine decide per il sì o il no. La sua volontà è il giudice di ultima istanza.
Con il bando pubblicato in G.U. il 26 febbraio 2021, il ministero degli Esteri apre il reclutamento di 400 diplomati per i ruoli di collaboratore amministrativo, contabile e consolare (375 unità) e collaboratore tecnico (25 unità), a tempo indeterminato. Questo volume è dedicato alla preparazione alla prova preselettiva a test comune a tutti i profili. Il testo propone sia la teoria essenziale per il ripasso degli argomenti richiesti sia batterie di esercizi, anche tratti da concorsi ufficiali precedenti, offrendo materiale di studio e di esercitazione per ogni ambito oggetto d'esame: elementi di diritto pubblico con particolare riferimento al rapporto di pubblico impiego; conoscenza e uso della lingua italiana; conoscenza e uso della lingua inglese; conoscenza di base degli strumenti di office automation; capacità logico-deduttiva, ragionamento logico-matematico e critico-verbale. Le batterie di quesiti a risposta multipla, tutti risolti e in gran parte commentati, consentono di verificare subito le conoscenze acquisite e di apprendere le più efficaci tecniche di risoluzione. Include software di esercitazione: scaricabile gratuitamente, permette di svolgere numerose simulazioni delle prove ufficiali visualizzando subito i risultati, anche in forma grafica. Richiede Windows 7 o superiore oppure macOS 10.9 o superiore.
Dal 2013 Lazzaroni, grazie alla nuova proprietà, si è potuta riaprire alla grandezza del suo storico nome e del suo famoso successo nel mondo. Ha creduto nel cambiamento non solo fisico, spostandosi dal nord in un'area montuosa del centro Italia, ma anche ideale, lavorando sulla riqualificazione del brand attraverso le proprie risorse umane. Lazzaroni ha puntato sul capitale umano, che fino a quel momento era stato l'anello debole della catena, la parte che maggiormente aveva risentito le inversioni e impennate negative di questa grande famiglia della biscotteria italiana. Da qui dunque la vera sfida dell'educazione al cambiamento e al rinnovamento e la possibilità di ripensare il concetto di lavoro e degli ambienti lavorativi secondo una dinamica di autentica promozione dei singoli soggetti componenti la grande azienda. Da questa visione prospettica e aperta Lazzaroni ha quindi avviato un percorso di studio e di ricerca che prevede la costruzione di un modus pensandi per ogni operatore così che possa sentirsi autonomamente nelle condizioni di interpretare i fenomeni interni al lavoro, progettare l'agire, sostenere e realizzare una diversa cultura del lavoro e un'idea di impresa che si umanizza attraverso la cura e l'attenzione del lavoratore in una visione comunitaria.
Il Partito Comunista Cinese è determinato a rimodellare il mondo a sua immagine e somiglianza. Esso ha un solo obiettivo: vincere quella che considera una feroce guerra ideologica contro l'Occidente. Ai suoi occhi il mondo si divide tra coloro che possono essere conquistati e i nemici. Pezzi importanti dell'élite economica e politica occidentale sono già stati cooptati; molti altri, proprio in questo momento, stanno valutando se stringere o meno un "patto col diavolo". Attraverso il suo enorme potere economico e le sue operazioni segrete "di influenza", la Cina sta lentamente ma inesorabilmente indebolendo le istituzioni globali, prendendo di mira in modo aggressivo le singole imprese e minacciando la libertà di espressione nei campi delle arti, della cultura e del mondo accademico. Allo stesso tempo, i servizi di sicurezza occidentali sono sempre più preoccupati per le incursioni cinesi nella nostra infrastruttura di telecomunicazioni. "La mano invisibile", frutto di un lavoro meticoloso durato anni, espone il programma globale di sovversione del Partito Comunista Cinese e la minaccia che rappresenta per la democrazia. Combinando una ricerca scrupolosa con una prosa avvincente, Clive Hamilton e Mareike Ohlberg mettono a nudo la natura e la portata delle operazioni del Partito in tutto il mondo occidentale, portando alla luce le minacce alle libertà democratiche e alla sovranità nazionale in Europa e nel Nordamerica, e mostrano come possiamo respingere la pressione autocratica cinese.
Micromega è una rivista di cultura, politica, scienza e filosofia fondata nel 1986 da Giorgio Ruffolo e Paolo Flores d'Arcais.
Questa lunga intervista è un interessante spaccato delle vicende legate a Roma Capitale. Dal commissariamento del Prefetto Francesco Paolo Tronca alla amministrazione Raggi, dal parere di Raffaele Cantone al “caso Palamara”.
È un piacevole racconto, quasi un romanzo, denso di episodi — anche personali — narrati con un rigore non scevro da critiche pungenti, ma anche costellato di amabili ricordi rivisitati con una punta di nostalgia.Le storie raccontate in questo volume si inseriscono nel contesto del ’500 friulano, legandosi non solo al fenomeno dell’eresia e dell’Inquisizione, ma anche ai più ampi cambiamenti culturali dell’epoca. Sono tutte realmente accadute e documentate, sebbene su ognuna l’Autore sia intervenuto colmando con l’immaginazione i vuoti delle testimonianze storiche disponbili, aggiunendo particolari utili a renderle più vive e complete nella loro dimensione umana. La narrazione resta comunque sempre fedele alla realtà, senza alterare in alcun modo lo svolgimento dei fatti, che trovano riscontro nei documenti accuratamente citati in appendice.
Note sull'autore
Roberto Iacovissi, nato a Gemona del Friuli nel 1945, giornalista pubblicista e critico d’arte, ha scritto recensioni e saggi – in lingua italiana e friulana – su diversi giornali e riviste locali con le quali collabora. Si è occupato soprattutto degli aspetti culturali della realtà linguistica friulana, in particolare di cinema, di critica letteraria e storia locale, pubblicando diversi libri su questi argomenti.
Andrea Marcolongo ha scelto le sue personali 99 parole. E di ognuna di esse, con eleganza e leggerezza e al tempo stesso infinita cura, ricostruisce il viaggio. Ma come ci si prende cura delle parole? Innanzitutto riappropriandoci della storia, seguendo il viaggio che un termine ha percorso per arrivare fino a noi. Tutt'altro che sterile e fine a se stessa è dunque l'arte di ricostruire le etimologie. È lente per mettere a fuoco chi siamo stati, chi siamo. E chi vogliamo essere.
Filosofo neoplatonico, membro dell'élite senatoriale romana, statista e teologo cristiano, Boezio fu una delle figure più eminenti della vita culturale e politica del suo tempo. A lungo ritenuto il primo pensatore medievale, egli è in realtà espressione del mondo tardoantico. Il libro offre un'interpretazione del pensiero di Boezio alla luce del suo retroterra filosofico, politico, religioso e sociale. L'indagine del contesto da cui nacquero le sue opere rivela la specificità del contributo di questo grande intellettuale, che propose una sintesi originale tra Cristianesimo e cultura greco-romana, e l'unicità di un individuo capace di sposare impegno politico e attività filosofica.
Che cos'è la coscienza? Cristof Koch ci spiega qui che la risposta va ricercata nella natura soggettiva che caratterizza la nostra esperienza, dalla più elementare alle più complesse, ovvero in quel sentirsi vivi che accompagna ogni nostra percezione, immaginazione, ricordo o pensiero. Ma tale risposta non è, per Koch, che un punto di partenza di un'indagine volta a penetrare all'interno dei meccanismi cerebrali per comprendere come, a partire da questi, prenda forma quel tipo di sentire soggettivo che chiamiamo coscienza. La cosiddetta teoria dell'informazione integrata costituisce il suo principale punto di appoggio. Tale teoria non solo ci permette di chiarire numerosi aspetti fondamentali delle basi neurologiche della coscienza, ma ci offre anche uno strumento clinico per misurare il possibile essere cosciente o meno in pazienti che non danno segno di comportamenti consapevoli. Tuttavia, smentendo un'opinione diffusa, Koch mostra che la coscienza non potrà mai essere una conquista delle macchine. Nemmeno il software più sofisticato può dirsi cosciente. Al più può simulare una pseudocoscienza, dal momento che la nostra esperienza soggettiva non può essere ridotta ad alcuna forma di computazione, riguardando la nostra vita stessa.
Louis Cozolino aiuta i clinici ad ampliare il loro pensiero e ad approfondire l'insieme dei loro strumenti clinici attraverso la comprensione delle neuroscienze, dello sviluppo del cervello, dell'epigenetica e del ruolo dell'attaccamento nello sviluppo e nel comportamento cerebrale. Un valido terapeuta deve conoscere l'evoluzione e la neuroanatomia, così come i sistemi presenti nel cervello e il modo in cui collaborano dando origine a ciò che siamo, a come viviamo e perché soffriamo. Questo libro fornisce ai clinici tutto ciò che serve per comprendere il cervello sociale, il cervello in via di sviluppo, il cervello esecutivo, la coscienza, l'attaccamento, il trauma, la memoria e le più recenti informazioni sulla valutazione clinica. Tali argomenti prendono vita attraverso le figure chiave, la terminologia delle neuroscienze e i numerosi esempi di casi clinici.
Dante e Beatrice attraversano la luna senza scompaginarla, come un raggio di luce entra nell'acqua senza turbarla. Un'immagine che diventa il modello della relazione tra individui. Certo, Dante intende riformare l'umanità degenerata e combattere gli eretici, ma nella terza cantica ci consegna un'altra verità, più nascosta e apparentemente impolitica, racchiusa in quella abbagliante epifania lunare. Attorno alla sacralità e inviolabilità dell'altro vengono convocate alcune "guide novecentesche" (Stein, Arendt, Zambrano, Levinas), capaci di ispirare un modello di conoscenza non più fondato sul dominio, ma su una passività ricettiva. La "mitezza", elogiata da Norberto Bobbio, ci ricorda che l'imperativo morale più alto non è tanto aiutare il prossimo quanto lasciarlo essere quel che è. In questa etica del rispetto - unico modo per dare realtà all'altro - sta la lezione sempre attuale di Dante, che dalla sua "distanza" giudica il nostro presente premendo su di noi con gli interrogativi più urgenti. Solo se ci accostiamo a lui come se la "Commedia" fosse stata scritta per noi, potremo ricavarne ragioni di vita.