
Questo libro vuole essere un piccolo omaggio all'opera di Giorgio Nissim, un ebreo impavido e generoso che negli anni della seconda guerra mondiale e delle leggi razziali ha salvato dalla deportazione e da morte certa centinaia di ebrei. Al tempo stesso, è un omaggio alla memoria delle numerose persone senza le quali Nissim non avrebbe mai potuto portare a termine la sua missione. Queste persone sono un messaggio di speranza, la testimonianza che anche quando l'umanità sprofonda nell'abisso più nero vi è ancora qualcuno capace di tenere viva la luce della solidarietà e dei buoni sentimenti. Non tutte saranno ricordate, non tutte riceveranno il titolo di "Giusto tra le Nazioni", ma ad ognuna di queste persone, che abbia compiuto un gesto piccolo o grande in soccorso dei perseguitati, deve andare la nostra eterna riconoscenza.
Tutti da ragazzi abbiamo preso in giro gli amici o siamo stati oggetto di canzonature, ma oggi questo modo di fare tutto sommato innocuo è diventato sarcasmo, vera e propria arma impugnata dal gruppo per asservire i suoi adepti al potere interno: una violenza acutissima (spesso banalizzata come «bullismo») che giunge a corrompere giovani ben educati e di per sé ben intenzionati. Se si riesce a liberarsi dal sarcasmo, allora si prova l’ebbrezza della libertà che Dio ci ha dato per scegliere il bene, e si cresce con vera personalità senza tanti rischi: una bella avventura, in cui vale la pena di impegnarsi, per provare la gioia di essere padroni delle proprie scelte.
In un dialogo coinvolgente, dai toni appassionati e forti, don Luigi Ciotti (prete "antimafia" per antonomasia) e Nichi Vendola (politico scomodo e di frontiera) confrontano le loro esperienze di lotta alla criminalità organizzata e indicano un percorso di riscatto. Quello che emerge è un bisogno di cittadinanza consapevole e attiva, un'urgenza di legalità. È un libro a tratti duro, che interroga la coscienza di ognuno e richiama con forza ai doveri civili.
In questo testo l'autrice, rabbina francese, ci racconta come le storie, le narrazioni, le mitologie e i testi religiosi abbiano molte cose da dirci per aiutarci a capire il mondo. Sono loro che legano le generazioni e ci fanno scoprire che il mondo ha bisogno di rinnovarsi. Spetta a ciascuno di noi cercare il significato delle parole che riteniamo giusto. In questo modo possiamo ricostruire il senso delle frasi e il senso del mondo in modo che sia buono per tutti noi.
Ha ancora senso occuparsi del rapporto tra cattolici e politica? Senza la sua declinazione politica, la fede cristiana perde una componente essenziale, quella storica, e rischia di ridursi a pratica rituale. Il sistema politico è specchio dell'identità etica e culturale di un paese. I cattolici non possono sottrarsi alle loro responsabilità, a fare la propria parte insieme a tutti gli uomini di buona volontà. Ma come si presenta, in questo inizio di millennio, il ruolo della Chiesa e dei cattolici? Il materiale contenuto nel volume può essere usato, oltre che per lo studio personale, anche dai gruppi per i loro itinerari formativi. Gruppi di giovani e di adulti e, per certi aspetti del progetto formativo, gruppi di giovani e adulti insieme.
La fase di rinnovamento che caratterizza la vita dell'Azione Cattolica in questo inizio di terzo millennio coinvolge la dimensione della formazione associativa, dentro cui si evidenzia quella degli adulti responsabili della cura educativa verso i ragazzi e i giovani. Sin dalla sua costituzione, l'AC ha privilegiato l'impegno educativo prestando costante attenzione alla responsabilità che deve caratterizzare l'adulto. Un approfondimento della condizione adulta che chiede di curare in modo particolare l'aspetto pedagogico-educativo: gli adulti si trovano ad essere, specie nella dimensione familiare, allo stesso tempo soggetti da educare e attivi nella dedizione educativa. Si consolida, così, tra difficoltà e fallimenti, gioie e soddisfazioni, l'impegno verso itinerari formativi attenti ai bisogni e alle attese dei più piccoli, itinerari capaci di sostenere gli adulti in un percorso che diviene preziosa risorsa per il futuro. Fondazione Apostolicam Actuositatem © 2006 - P. I. 05398481001 - Tutti i diritti riservati
«Viviamo in un mondo saturo di parole, di immagini, di informazioni». Ma come poter comprendere questa realtà? Quali strumenti possiamo utilizzare per interpretarla? Come possiamo prenderci cura di noi stessi e degli altri in un contesto che ha cambiato così radicalmente le relazioni e la comunicazione umana? Sono alcune delle domande che attraversano le pagine del libro. Le modalità di comunicazione nel mondo contemporaneo ci costringono a ripensare alla radice problemi e categorie interpretative della società umana. Lo sviluppo delle tecnologie e la rivoluzione digitale hanno posto nuove e più complesse sfide. Lo spazio della rete (internet) è diventato un "settimo continente", un ulteriore luogo di relazione. Ciò che viene qui offerto è un viaggio nel mondo della comunicazione contemporanea, uno sguardo sulla realtà ispirato al motto di don Milani: I care.
Il popolo, i cittadini, gli stranieri, le nazioni, la laicità, i diritti dell'uomo, l'universale... Che cosa significano veramente queste parole troppo usate, incessantemente evocate e raramente definite? Di che cosa stiamo parlando in effetti? Questioni elementari, dunque fondamentali. Una giovane che presto voterà ha il diritto di chiedere. Un adulto attento prova a risponderle, in termini semplici, accessibili a tutti.