
Prefazione di Marcello Bernardi
«Per scrivere un libro come questo, secondo me, occorrono tre doti: un linguaggio adatto a chiunque, una profonda conoscenza del bambino e, non trascurabile, il buon senso. Rita Gay le possiede tutte e tre. Le pagine che seguono si leggono con estrema facilità, vorrei dire con un certo godimento, e non richiedono alcuna preparazione "scientifica". Sono proprio per tutti. Per di più sono scritte bene. [...] Pagine da leggere, anche in questo nostro tempo saturo di parole sui bambini» (dalla Prefazione).
Un vero A,B,C della crescita emotiva e affettiva del bambino, negli anni prescolari, in relazione alla crescita emotiva e affettiva del genitore stesso. La realizzazione del volume nasce dall'esperienza diretta dell'Autrice negli incontri con i genitori, generalmente coordinati da uno psicologo, previsti e promossi dalla legge 285/97 (Legge Turco) per favorire una vera e attenta cultura dell'infanzia. Il volume è arricchito da una parte di laboratorio, dove vengono offerti validi spunti, domande e provocazioni agli adulti per riflettere su se stessi, sulla propria infanzia e sui propri atteggiamenti rispetto al mondo infantile.
INDICE
Affettività, Aggressività, Autonomia, Autorevolezza, Autostima, Bugie e segreti, Desiderio e magia, Emozioni, Empatia, Felicità e sofferenza, Frustrazioni, Immaginazione e verità, Impegno, Litigi fraterni, Lodi e ricompense, Lutti e separazioni, Nonni, Obbedienza, Paure, Punizioni, Regole, Religiosità, Sculaccioni, Sesso e paure, Sicurezza, Socializzazione, Soldi, Tempo libero, Viziare.
Responsabilità, sacrificio, onestà, disciplina, Rita Gay rivisita queste e altre “parole forti” dell’educazione con la consapevolezza di un tesoro troppo velocemente archiviato dalla mentalità moderna e cogliendo la necessità di un recupero del loro vero valore al di là di facili stereotipi. Solo attraverso la riscoperta della loro valenza positiva e quindi con un nuovo modo di intendere i cosiddetti “valori” è possibile ritrovare il senso di una educazione alla crescita e quindi al vivere comune. Il libro è costituito da 24 brevi capitoli ciascuno dei quali è introdotto da una breve tematizzazione del problema, con domande di genitori o insegnanti che vengono poi riprese alla fine di ogni capitolo. Un strumento pratico e concreto proposto ad educatori, insegnanti e genitori
Come si passa dai neuroni alla mente? Come è possibile che una “cosa” – un aggregato di atomi, molecole, sostanze chimiche e cellule – sia capace di esprimere il mondo vivido che abbiamo nella testa? Michael Gazzaniga dà vita qui a un riesame complessivo di quanto la scienza ha scoperto finora in materia di coscienza. L’idea che il cervello sia una macchina, emersa secoli addietro, ha indotto a immaginare il rapporto tra mente e cervello in forme che continuano a paralizzare gli studiosi. Gazzaniga è convinto che quel modello funzioni a rovescio: il cervello è capace di costruire delle macchine, ma non può venire ridotto a una macchina. Le scoperte più recenti inducono piuttosto a rappresentarlo come una federazione di moduli indipendenti che operano in parallelo. Capire come la coscienza può emergere da un’organizzazione di questo genere ci aiuterà a definire il futuro delle scienze del cervello e dell’intelligenza artificiale, fino a gettare un ponte sul baratro che si apre tra il cervello e la mente.
La Control-Mastery Theory (CMT) è una teoria della psicopatologia e della psicoterapia elaborata da Joseph Weiss e Harold Sampson a partire dagli anni Cinquanta del Novecento e verificata empiricamente dal San Francisco Psychotherapy Research Group negli ultimi quarant'anni. "Fidarsi dei pazienti" presenta i concetti principali di questo modello: la centralità dell'adattamento, il senso di sicurezza, le funzioni superiori dell'inconscio, le credenze patogene, i test, i sensi di colpa interpersonali e il piano del paziente. Tutti i capitoli di questa nuova edizione sono stati modificati alla luce degli sviluppi teorici, clinici ed empirici recenti del modello, frutto in larga parte del lavoro del Control-Mastery Theory Italian Group (CMT-IG), e sono stati aggiunti due nuovi capitoli, dedicati al counseling universitario in ottica CMT e a come utilizzare la CMT per ottimizzare il lavoro nei servizi sociali. Queste integrazioni rendono il volume uno strumento di lavoro ancora più utile per il professionista che voglia concretamente arricchire la propria pratica di valutazione e trattamento ispirandosi a concetti e strumenti, empiricamente validati, derivati dalla CMT.
Il volume si presenta come uno studio sistematico del concetto di "sabotare dall'interno", o "organizzazione patologica di personalità". Con questo concetto si intende una parte dissociata e infantile del Sè, carica di dolore e rabbia, che cerca di distruggere o sabotare le relazioni, le aspirazioni e le realizzazioni sane proprie e altrui.
Nel volume vengono dapprima passati in rassegna i modelli teorici degli autori kleiniani che hanno identificato e descritto le organizzazioni patologiche di personalità, e i modelli elaborati da alcuni tra gli Indipendenti britannici per spiegare fenomeni analoghi a quelli affrontati dai teorici kleiniani, a partire da Roland Fairbairn, che ha coniato l'espressione "sabotare interno"; viene inoltre presentato sinteticamente il modello di Janine Chasseguet-Smirgel sui nuclei perversi della personalità.
Vengono poi descritti alcuni modelli nati nel contesto della svolta relazionale americana e della teoria dell'attaccamento che permettono di comprendere meglio la loro genesi e il loro sviluppo.
Alla fine del testo viene presentata una possibile visione di insieme delle organizzazioni patologiche/sabotatori interni, con brevi esemplificazioni cliniche della loro fenomenologia.
Il taglio storico-critico e la proposta di un modello integrato delle strutture psichiche descritte rendono il volume interessante per studenti di psicologia, specializzandi e psicoterapeuti di diverso orientamento teorico.
Il volume è la prima introduzione italiana alla Control-Mastery Theory (CMT), una teoria della psicopatologia e della psicoterapia elaborata da Joseph Weiss e Harold Sampson a partire dagli anni Cinquanta del Novecento e verificata empiricamente dal San Francisco Psychotherapy Research Group negli ultimi quarant'anni. Con un linguaggio semplice ma preciso, l'autore introduce il lettore ai concetti fondamentali della CMT e lo guida nella pianificazione e conduzione di interventi psicoterapeutici a essa ispirati. Come far sentire al sicuro un paziente? Come comprendere e modificare le sue credenze disfunzionali? Come rispondergli in modo ottimale quando ci mette alla prova? Come comunicare con lui? Come utilizzare al meglio i suoi suggerimenti? Come lavorare con i sogni e le fantasie? Come adottare l'atteggiamento migliore per i problemi di ogni specifico paziente? Sono questi alcuni degli interrogativi a cui il libro dà risposta. Nella seconda parte, George Silberschatz, già presidente della International Society for Psychotherapy, passa in rassegna le principali ricerche empiriche che hanno verificato la correttezza delle ipotesi della Control-Mastery Theory, e vengono descritte le applicazioni di questo modello alla terapia di bambini, coppie, famiglie, gruppi e pazienti adolescenti, i risultati degli studi clinici ed empirici da esso influenzati. Infine, il libro è corredato di una serie di strumenti empirici che possono essere utilizzati tanto nella clinica quanto nella ricerca.
Il volume ricostruisce con un approccio cronologico e tematico le origini e lo sviluppo delle ipotesi di Freud sul funzionamento psichico sano e patologico e sulle relazioni complesse tra mente, società e cultura. Partendo dagli studi sul sistema nervoso, sull'afasia e le paralisi cerebrali infantili e l'ipnosi, il testo descrive il modo in cui procedeva il pensiero del Freud ricercatore, terapeuta e studioso della psiche individuale e collettiva. Un saggio utile agli studenti di psicologia, ai professionisti della salute mentale e a chiunque sia interessato a conoscere le origini e l'evoluzione del pensiero freudiano e i concetti fondamentali della psicoanalisi.
Un'introduzione italiana alla vita e al pensiero di uno degli psicoanalisti più brillanti e controversi del secolo scorso, "Sua maestà Masud Khan" è un libro rivolto allo studioso di psicologia e psicoanalisi e a chiunque sia interessato allo studio della mente umana. Si racconta l'infanzia pakistana di Khan, l'ascesa nella società psicoanalitica e nel jet-set londinese, e poi il declino, segnato dall'alcolismo e dalla follia. Nella seconda parte del volume sono illustrati i concetti e le ipotesi cliniche più originali, dalla personalità schizoide al trauma cumulativo, dalla "tecnica dell'intimità" dei perversi alla teoria della pornografia.
Questo testo propone un approfondimento del legame fra la disciplina psichiatrica e gli ambiti religiosi. Emerge una pianificata incoerenza fra gli intenti dichiarati e una prassi, sia storica che attuale, legittimata nell'amministrare un'esclusione sociale edificata sul controllo e sul profitto. Attraverso il labile concetto di "norma comportamentale" viene sancita ogni devianza, declinandola sui peccati e sulle diagnosi. Fra senso di colpa, paura, emarginazione, conformismo, paradossi filosofici, punizioni e sofferenza si collocano le esperienze eccezionali di chi ha saputo resistere, di chi non ha accettato l'annientamento della propria libertà. La volontà di ricostruire una memoria cancellata dai timbri maschili darà voce a un coro femminile che ridipingerà contesti storici e pensieri scomodi. Se l'umanità non temesse l'imprevedibilità, potrebbe non delegare le soluzioni a elaborazioni totalitarie. L'analisi è completata da un'intervista a un esorcista e dalle conversazioni con il medico Giorgio Antonucci e con l'antropologa Michela Zucca.