
La mafia che non uccide ma vende armi. Elicotteri, mitragliatrici, bombe, fregate militari: un arsenale ricchissimo e pronto all'uso là dove le guerre causano morti e arricchiscono i portafogli di speculatori e dittatori. La storia raccontata da Da Rold è incredibile perché fa vedere come l'illegalità criminale possa trasformarsi in una pratica normale e ripetuta, al punto che un latitante come Vito Palazzolo, «uno dei soggetti più pericolosi della comunità criminale internazionale», ricercato già da Giovanni Falcone e finalmente arrestato nel 2012, riesce a entrare nei salotti buoni del commercio internazionale e vari governi. A dire di no sono pochi: alcuni valorosi magistrati del Sud, di Napoli e Palermo, cui si affiancheranno quelli del Nord, di Busto Arsizio e di Milano. Dice di no, pagandone il prezzo, anche Francescomaria Tuccillo, avvocato e manager napoletano, direttore di Finmeccanica per l'Africa subsahariana. Nonostante il vento spiri a favore di chi agisce nell'illecito, alla fine la verità vincerà. La partita è enorme: in gioco c'è il destino del colosso della difesa, attraversato da scandali e arresti e da un intrico di poteri, in cui si mescolano politica, servizi segreti, mafia, massoneria, criminalità organizzata, che ha compromesso la competitività dell'industria italiana e messo in gioco il futuro economico del nostro paese, la sua capacità di creare lavoro e il suo ruolo sullo scacchiere internazionale.
Con stile scorrevole Pierre Daco introduce il lettore alla psicanalisi. Correggendo molte notizie inesatte, l'autore non vuole fornire con questo libro una facile formula per guarire un tipo particolare di malattia, perché guarire la nevrosi, l'angoscia, i sensi di colpa o altre malattie psichiche non è compito facile e non può essere fatto dal malato da solo. Soltanto un buon analista può aiutare l'individuo a scendere nel profondo si sé per ricercare le cause della sua malattia e riacquistare così la serenità. Attraverso centinaia di esempi di sedute analitiche, di colloqui tra paziente e medico, questo libro ci fa capire che la sofferenza psichica è miseria e tortura e ci guida nell'affascinante mondo della 'psicologia del profondo'.
Un libro che vuole smantellare i tradizionali criteri di valutazione della personalità e della persona e che ci insegna a giudicare le cose, gli altri e noi stessi in una maniera nuova.
Il libro, scritto sulla base della più: recente letteratura scientifica, è: utile a capire la figura dell’:uomo Bergoglio, quale educazione ha ricevuto e che strade ha percorso. Soprattutto, quali sono stati i processi psichici che lo hanno aiutato a trovare un equilibrio fra tradizione e innovazione, dottrine ed esigenze sociali. Quindi un libro non sul papa come autorità: religiosa, ma come uomo di religione, con le sue psicodinamiche per risolvere i problemi pratici della vita di tutti.
Ciascuno di noi verifica quotidianamente, nella vita di coppia e nel mondo del lavoro, quanto importante sia l'arte di farsi amare. La seduzione, cioè il desiderio di piacere e la capacità di suscitare l'attenzione altrui, che si realizza con il corpo e la psiche, il linguaggio, i gesti, lo sguardo, è una risorsa fondamentale per coltivare e arricchire le relazioni affettive e professionali, per scongiurare la solitudine e la depressione. Ma se è vissuta come un traguardo da conquistare anche a costo di sacrificare la propria individualità, adottando comportamenti insistentemente proposti dai media, allora può diventare fonte di stress e frustrazione, una vera ossessione che ostacola il raggiungimento della maturità psichica, soprattutto in amore.
Il brillante ingegnere che ha rinunciato a tutte le proprie amicizie e a cercare l'amore. Il manager rampante che colleziona avventure galanti ma fugge terrorizzato non appena qualcuna si innamora di lui. L'attrice sul viale del tramonto che, affetta dalla "sindrome del bastardo", si accompagna soltanto a uomini violenti. Il cinquantenne brizzolato che tradisce compulsivamente la moglie perché "l'infedeltà fa parte della coppia"... Sono solo alcuni dei protagonisti dei casi clinici illustrati dallo psichiatra e psicoterapeuta Giacomo Dacquino, ognuno con una storia diversa ma tutti esempi della generale crisi dei sentimenti - soprattutto dell'amore - e dell'immaturità affettiva che sembrano caratterizzare la società contemporanea. Oggi troppo spesso si è portati a privilegiare la "quantità" dei rapporti anziché la loro "qualità", salvo poi accorgersi che, così, ci si condanna irrimediabilmente alla solitudine. Dacquino ci spiega che ogni autentica relazione d'amore è fondata sul dialogo, sullo scambio e la condivisione di pensieri ed emozioni, e che la prima causa del fallimento di tanti legami, anche di quelli che sembravano "eterni", è il progressivo esaurirsi della comunicazione (verbale e non) tra i partner dovuto alla fretta, alla routine e, soprattutto, alla mancata cura dei sentimenti. Perché uno dei tratti più negativi dei nostri giorni è costituito dall'egocentrismo e dall'analfabetismo affettivo, cioè l'incapacità di dire "Ti amo" non solo con le parole ma anche con il cuore.
Un docente di economia, appassionato della vita e della conoscenza, invia una lettera aperta agli studenti universitari per dir loro che è possibile trovare piena soddisfazione nell'esperienza universitaria: la linea di dialogo è franca e diretta, e mira a scuotere gli interlocutori dell'autore, a sollecitare una rivoluzione nel loro mondo interiore, spesso privo di convinzioni, punti di riferimento, forti motivazioni. Il libro parte dal presupposto che gli studenti universitari sono una comunità molto vitale, piena di intelligenze e di potenzialità, ma anche molto sofferente. Molti sono gli iscritti all'università che abbandonano gli studi, moltissimi sono coloro che li terminano con grave ritardo, e che non meritano, per questo, l'appellativo di "bamboccioni" o di "sfigati", usato dal ministro o dal sottosegretario di turno. Le difficoltà del contesto universitario vanno piuttosto capite e fronteggiate nella zona più intima e profonda delle loro cause, senza illudersi che l'ennesima grande riforma basti per superarle o aggirarle. Il libro si rivolge agli studenti universitari e a chi stia decidendo se iscriversi o meno a un corso universitario, ma anche ai genitori, spesso incapaci di leggere i problemi dei figli. Il libro si rivolge pure ai professori, non solo universitari, e a tutti coloro che hanno a cuore le sorti di questa istituzione. A tali diverse categorie di persone questa lettera aperta insinua dubbi, fornisce risposte, indica possibili comportamenti.
"Coinvolgere" è la parola d'ordine che impregna gran parte del dibattito scolastico degli ultimi anni. Eppure è difficile stabilire una reale collaborazione tra docenti e famiglie. Questo libro, un passo alla volta, suggerisce un percorso per generare un reale coinvolgimento della famiglia. Partendo da un'iniziale curiosità, con passaggi intermedi, si può attirare la preda (i genitori) nella tana del lupo (gli insegnanti), ma solo se la consapevolezza è chiara: in un'alleanza educativa armonica tra le figure adulte, i bambini possono crescere meglio.
Questo libro è rivolto a tutti coloro che vogliono liberarsi dei miti ricorrenti, per vivere serenamente la relazione unica e irripetibile con il proprio bambino. La strada suggerita indica, piuttosto, nei riti uno strumento attraverso il quale introdurre delicatamente il bambino nella dimensione delle regole del suo ambiente di riferimento. I riti, e non i miti, come metodo per aiutare i bambini ad apprendere le regole. Questo testo, attraverso storie tipo e un vasto corredo di "consigli utili", si rivolge sia a genitori che a insegnanti di bambini dai 6 mesi ai 6 anni. I genitori vi troveranno molti spunti di riflessione e rassicurazione per evitare di cadere nelle trappole del "comportamento normale". Gli insegnanti vi troveranno sia una utile mappa dei problemi che affliggono i genitori dei bimbi che frequentano il loro nido/scuola materna, sia un completo repertorio di semplici consigli da suggerire a mamma e papà che, come accade regolarmente, cercano aiuto nell'insegnante per comprendere il comportamento dei loro piccoli.