
Risultato di uno specifico percorso di studio e di ricerca svolto in merito al paradigma dell'ecologia integrale dalla comunità docenti dell'Area di Pedagogia dell'Istituto Universitario Salesiano di Venezia, il volume raccoglie una serie di domande e spunti di riflessione sull'educazione alla luce del grande tema della conversione ecologica. Un cambiamento che oltrepassa le coscienze dei singoli, nella consapevolezza che i rischi prodotti da un modello pervasivo di società consumistica senza etica e senza senso sociale ed ambientale possono essere affrontati solo attraverso uno sforzo di rigenerazione dei legami comunitari. I saggi raccolti, di fronte alla domanda su quale postura può assumere l'educatore per confrontarsi con questa sfida, definiscono un poliedro di significato, propongono pratiche, articolano le questioni, in un processo condiviso di costruzione di saperi orientato da uno sguardo transdisciplinare.
Il presente 'Vocabolario della politica' nasce sulla scia della omonima rubrica che da alcuni anni Fabio Massimo Cestelli cura all'interno della trasmissione Unomattina e Unomattina Estate. Lo scopo della pubblicazione così come della trasmissione non è tanto quello di rendere piacevole la politica e i suoi protagonisti quanto quello di rendere comprensibile la politica a tutti ma in modo particolare ai non addetti ai lavori che sono poi la grande maggioranza delle persone.
L’Italia si contende con il Giappone il primato di nazione con più elevate speranze di vita. Nel nostro Paese l’aspettativa di vita media alla nascita varia da 82,3 anni per gli uomini con alto livello di istruzione a 79,2 anni per i meno istruiti. Per le donne il dato è ancora più favorevole: 86 anni per chi è in più fortunate condizioni socio-economiche e culturali; 84,5 anni per chi vive in condizioni di minori opportunità. Questa è certo un’ottima notizia, di cui possiamo andare fieri. Tuttavia, il dilatarsi del tempo delle nostre vite apre scenari nuovi e preoccupanti: come affrontare nel giusto modo le ultime decadi dell’esistenza? Come accettare l’inevitabile deterioramento delle condizioni di salute? Come convivere con l’insorgere delle malattie croniche? E ancora, che senso dare alle proprie giornate quando si esce dalla vita attiva? Non esiste una sola vecchiaia: naturalmente in parte il nostro destino è segnato dai geni che abbiamo avuto in eredità dai nostri genitori. Moltissimo però dipende da noi, dal nostro stile di vita, dalla scelta di vivere al meglio una stagione che può anche dare molti frutti. Con l’avanzare dell’età, infatti, la nostra capacità di giudizio risente positivamente delle nostre esperienze, e si sviluppa un tipo di pensiero libero, davvero adulto perché privo dei lazzi dell’esuberanza giovanile. La plasticità mentale acquisita negli anni può donare competenze e capacità sorprendenti. Nelle pagine di questo libro si parlerà quindi sia delle problematiche che interessano tutti gli organi e gli apparati del nostro corpo già a partire dai 50 anni (ma di vecchiaia vera e propria nei Paesi avanzati si parla dai 75 anni in su) con l’indicazione delle buone pratiche da seguire, sia anche delle risorse da valorizzare.
Quando si considera l'Africa contemporanea dal punto di vista politico, generalmente si pensa soltanto al colonialismo e al post-colonialismo, allo sfruttamento indiscriminato delle risorse e all'instabilità dei sistemi di governo. Questo libro affronta la questione da un punto di vista radicalmente diverso e fortemente innovativo, riportando al centro dell'analisi la vita quotidiana delle persone nel loro rapporto con le dinamiche politiche, ed esaminando criticamente le teorie politiche elaborate nel e sul continente africano. "Africa" inaugura la serie "teorie politiche del mondo" della collana Cronografie: un approccio nuovo e destinato ad alimentare un acceso dibattito, che rimette in discussione il pregiudizio occidentale dell'arretratezza del pensiero politico nel sud del mondo, da troppo tempo considerato come luogo di "esportazione" della democrazia.
Un libro di psicoanalisi. Femminile e malinconico: legare tra loro questi due termini puo sembrare provocatorio nell'associare troppo affrettatamente la femminilita al masochismo e alla perdita. Ma, in tutti i trattamenti, si ascolta un duplice messaggio: uno che percorre le trame del complesso edipico, l'altro che si cela nei misteri di perdere l'amore. Il femminile accoglie nel suo vuoto il bambino, l'infanzia e la componente infantile, attribuendogli le immagini della passivita, dell'impotenza, della mancanza di risorse. Questo femminile e presente in entrambi i sessi; e il punto di cristalizzazione della bisessualita e delle identificazioni, da cui dipende il destino sessuale di ogni individuo. La sua parte vivente puo allora liberarsi dalle pastoie della melanconia.
Un approccio ai metodi proiettivi piu utilizzati: il Test di Rorschach ed il T.A.T. Il presente volume, privilegiando come supporto d'analisi il modello del funzionamento psichico costruito dalla psicoanalisi, permette un primo approccio dei due metodi proiettivi piu utilizzati: il Test di Rorscharch ed il T.A.T.. La sintesi proposta esplora, alla luce del materiale dei test, le problematiche che sono al centro dei sistemi conflittuali essenziali della psicopatologia psicoanalitica (nevrosi, psicosi, stati limite e patologie del narcisismo). Essa mostra, inoltre, l'efficacia e la pertinenza dei metodi proiettivi per l'elaborazione di una diagnosi, appoggiandosi ugualmente sullo studio dei processi di cambiamento del funzionamento psichico.
«Dire senso di nazionalità, significa dire senso di individualità storica. Si giunge al principio di nazione in quanto si giunge ad affermare il principio di individualità, cioè ad affermare, contro tendenze generalizzatrici ed universalizzanti, il principio del particolare, del singolo. Per questo, l'idea di nazione sorge e trionfa con il sorgere e il trionfare di quel grandioso movimento di cultura europeo, che ha nome Romanticismo.» (Federico Chabod)
"La malattia del secolo" è il burnout, quel "bruciarsi", "esaurirsi", dovuto all'eccessiva spersonalizzazione soprattutto nel mondo del lavoro. Malattia del troppo, tipica degli eccessi del sistema di consumo, produzione e lavoro occidentale; malattia che porta alla spersonalizzazione e all'annientamento della parte umana di ciascuno di noi: prima di essere un problema individuale, il burnout è una patologia della nostra società. "Quando l'equilibrio di una persona si rompe e prendere la metropolitana per andare a lavorare sembra un ostacolo insormontabile, sorgono delle domande. Quello che funzionava da sé diventa subito problematico. Consacrare la propria esistenza a un'azienda non ha più il senso di un tempo, accettare orari di lavoro assurdi non è più sopportabile. Ma come ritrovare un nuovo equilibrio, dato che il precedente si era costruito senza che neanche ci si dovesse pensare, e che lavorare era tanto naturale quanto camminare?".

