
L'anoressia pone una questione etica, nella misura in cui espone il soggetto a dilemmi fra pulsioni di crescita e desiderio di perfezione, tra difesa della vita e ricerca d'emancipazione, tra un insaziabile bisogno di relazioni e la cura di un'autonomia narcisistica. Il rifiuto del cibo esprime l'incerta reazione adolescenziale alle sorprendenti esperienze della pubertà, in cui emergono possibilità promettenti e sviluppi minacciosi. Imbrigliato in una situazione-limite e assediato da rischiosi conflitti di senso, chi soffre di disturbi alimentari elabora una propria visione del mondo e insegue un ideale normativo, giustifica le proprie valutazioni morali e difende una certa immagine di bene e di salute. Il volume delinea l'organizzazione valoriale che ruota attorno alla paura di aumentare di peso, svolgendo una serie d'indagini preliminari: l'analisi delle opzioni morali veicolate indirettamente dalla psicoterapia e dalla psichiatria, le narrazioni mitiche che influiscono sulle cornici simboliche personali, l'esame di alcuni testi cinematografici sull'ambiguità semantica del pasto, le alternative concettuali ben note alla filosofia e alla teologia (i dualismi mente/corpo, norma/desiderio, ragione/passioni, sesso/genere). Attraverso e nonostante i sintomi, il soggetto tenta, in forme pericolose e aggressive, di prendersi cura di una sofferenza profonda, facendo di sé un'opera degna, in cui la dolente verità del corpo emaciato possa comunicare una nuova figura di bellezza. Il disturbo alimentare svela così la componente estetica dell'esperienza morale.
Sapevate che la frequenza dei rapporti sessuali è maggiore all'interno di una stanza a dominante rossa invece che grigia? E che l'arancione stimola i rapporti sociali e l'apprendimento dei bambini? Che uno schermo del computer in blu influisce positivamente sulla creatività, e che più un ketchup è scuro più vi sembrerà speziato? Queste e molte altre le curiosità contenute in questo libro, che attinge dalla lunga esperienza di color designer del suo autore, suffragata da studi scientifici ed esperimenti sorprendenti. Allargando la riflessione agli ambiti più disparati della vita - la psicologia, l'apprendimento, l'arredamento d'interni, la moda, la creatività, la produttività, il marketing, il desiderio sessuale - Causse ci guida alla scoperta del magico potere del colore e del suo straordinario influsso sulle nostre scelte. Con tono leggero e divertente, questo libro ci insegnerà ad apprezzare sempre più il colore nella nostra quotidianità, ne diventeremo più consapevoli e arriveremo a conoscerne e sfruttarne le numerose proprietà non solo estetiche, per accrescere il nostro benessere fisico e mentale.
Il cristianesimo è compatibile con il modo di pensare e di vivere dei mafiosi? Perché le chiese cristiane nel Meridione italiano albergano e nutrono questo male? Vescovi, preti, frati, suore, laici impegnati in associazioni cattoliche, membri di chiese derivate dalla Riforma protestante, movimenti evangelicali... talora praticano dolorose collusioni, talatra testimoniano coraggiosa contrapposizione, spesso - purtroppo - mostrano illusoria indifferenza. Per avere dei materiali scientificamente attendibili, sull'ultimo secolo e mezzo di queste alterne vicende, vengono qui proposti alcuni fra i testi più significativi, con particolare attenzione a eventi e personaggi degli ultimi decenni. Nella speranza che una ripresa convinta e coerente del messaggio originario di Gesù induca i credenti a spezzare ogni compromesso con il dominio mafioso.
Come è possibile che una società a stragrande maggioranza cattolica partorisca Cosa nostra e stidde,’ndrangheta,camorra e Sacra corona unita? Un interrogativo del genere ne coinvolge,a valanga,molti altri. Impegnativi e impertinenti. E questo potrebbe spiegare perché lo si è posto assai raramente. Per rispondere,l’autore ha enucleato i tratti essenziali della teologia dei mafiosi;ha scoperto preoccupanti rassomiglianze con la teologia “cattolico-mediterranea”;ha delineato,per sommi capi,una teologia critica “oggettivamente” alternativa rispetto alla visione teologica mafiosa. Questo percorso intellettuale affronta gli aspetti culturali di un fenomeno complesso come la mafia e si rivela utile per ampliare l’analisi scientifica e per affinare le strategie di prevenzione e di contrasto.
COME PUÒ LA MAGGIORANZA DEI MAFIOSI DIRSI CATTOLICA E FREQUENTARE LE CHIESE? QUALCOSA CERTAMENTE NON FUNZIONA: O NELLA LORO TESTA O NELLA TEOLOGIA CATTOLICA.O IN TUTTE E DUE.
DESTINATARI: Un libro scomodo e coraggioso che farà parlare di sé.Per un pubblico molto ampio
AUTORE: Augusto Cavadi giornalista e teologo (Palermo,1950; www.augustocavadi.eu ) svolge attività di insegnamento e di consulenza filosofica presso scuole,università e altre istituzioni culturali. Collabora con Repubblica(Palermo), Narcomafie(Torino) e altre testate. Curatore de Il Vangelo e la lupara. Materiali su Chiese e mafia, 2 voll.(Bologna 1994),è considerato fra i maggiori esperti del rapporto fra cattolicesimo e associazioni criminali. È autore tra l’altro di: La mafia spiegata ai turisti (Trapani 2008; trad.francese,spagnola,inglese,tedesca e giapponese 2008); Come posso fare di mio figlio un uomo d’onore?(Trapani 2008).
Da scuole, associazioni e movimenti perviene - sempre più spesso - la richiesta di materiali e di suggerimenti metodologici per impostare in maniera critica e organica l'educazione antimafia e, più ampiamente, ad una cittadinanza attiva. Questo volume (che costituisce l'edizione rivista e aggiornata di un fortunato "Quaderno" edito nel 1994 dal Centro siciliano di documentazione "G. Impastato" di Palermo) si propone come risposta a tale richiesta. Saggi e interventi di Umberto Santino, Amelia Crisantino, Giovanni La Fiura e Augusto Cavadi sono raccolti e presentati in cinque sezioni: materiali di studio, contributi pedagogici, esperienze realizzate, testi legislativi in vigore, strumenti bibliografici per l'approfondimento.
Quando il pregiudizio è più importante del giudizio Gli atti di violenza contro le donne costituiscono la spia rossa di un retroterra culturale e sociale più ampio: il sistema patriarcale, maschilista, in cui gli uomini godono di posizioni privilegiate rispetto all'altra "metà del cielo". Lavorare per equilibrare diritti e doveri fra i due generi è interesse delle donne, ma anche dei maschi. In un mondo in cui il modello maschile è unico (l'uomo duro, combattivo, produttivo, cacciatore, dominatore...), essi rinunciano alla ricchezza di tante potenzialità intellettive, affettive, sessuali. Ecco perché in Italia è nato il movimento "Maschile plurale": gruppi di uomini che si riuniscono periodicamente, in varie città, per incontri di autocoscienza e per progettare interventi formativi nel sociale. In queste pagine, per la prima volta, a raccontare la propria esperienza sono maschi meridionali.
Uno straordinario racconto scritto da un testimone diretto delle stragi del 1992. Ripercorrendo le idee-guida che Falcone e Borsellino hanno lasciato come testamento politico-culturale, il volume ne sottolinea l'attualità a 30 anni dalla morte dei magistrati. Un bilancio di ciò che in questi anni è avvenuto, di positivo e di deludente, nella storia dell'antimafia in Italia. La mafia come soggetto militare è in forte difficoltà; non altrettanto come soggetto politico, economico e culturale dal momento che i circa cinquemila affiliati a Cosa Nostra possono contare su un'ampia area di sostenitori e simpatizzanti per convenienza o per paura. La diagnosi, impietosa, si intreccia con alcune indicazioni terapeutiche affinché questa lunga battaglia per la giustizia e la democrazia possa essere finalmente vinta.
Uno spaccato dell'Egitto contemporaneo, tra povertà, corruzione, ascesa dell'integralismo e individualismo sfrenato.
I principi-padroni della nuova Cina.
“Occorre essere consapevoli che, sempre di più,
il nostro futuro e soprattutto quello dei nostri figli,
passa dalla crescita di questo straordinario Paese-continente
ricco di contraddizioni e infinite potenzialità.”
Chi sono veramente i protagonisti della Cina post-maoista? Com’è realmente questo impero orientale di cui si sa ancora troppo poco ma che non si può più ignorare, vista la centralità di quel lontano mondo negli scenari della politica e dell’economia attuali?
Ecco dunque le biografie ragionate di quei personaggi, insieme a tutti i loro vizi e le loro virtù, in un affresco che coinvolge i luoghi canonici della politica, dell’economia, della società, dello spettacolo, della cultura cinese. Dalla scomparsa di Mao Zedong al capitalismo aggressivo della svolta “borghese”, questo libro ci fa immergere in un mondo profondamente diverso ma anche parallelo al nostro, per il suo tentativo decennale di adeguarsi ed emulare i modelli occidentali e poi di superarli, nella sfrenata corsa dei nuovi imprenditori rossi verso e oltre i cliché delle società opulente. Una Cina imprevista e imprevedibile, ma più vera che mai.
Qual è il senso della sofforeneza? Una lettura interdisciplinare prova a spiegarne i risvolti proponendo una chiave di lettura positiva.
I molteplici volti del disagio sociale e della sofferenza mentale hanno oggi in comune una medesima difficoltà: l'incapacità a relazionarsi. In questi ultimi anni sembra che siano venute meno le competenze relazionali più elementari e scontate, quelle che riguardano la paziente attitudine all'ascolto, la capacità di mettersi nei panni dell'altro, la disponibilità a condividere e ad essere solidali. È a partire dalla cultura della relazione che l'uomo postmodemo può ritrovare la propria dignità, in un passaggio storico nel quale l'economia globale e la tecnologia avanzata rischiano di asservirlo totalmente. Mantenendo sempre un taglio divulgativo, il libro vuole essere un contributo volto a recuperare l'apprendimento delle "competenze relazionali", che l'Autore delinea all'interno di una grammatica della relazione, offerta al lettore come spunto di riflessione per una migliore gestione del rapporto con l'altro in diversi contesti.