
Viaggiare e scrivere, non so se scrivere per viaggiare o viaggiare per scrivere. Questa era la scorciatoia psicologica capace di placare i miei sensi di colpa durante le fughe da ragazzo. Spesso fughe nella fantasia, ma non per questo meno avventurose. Un giorno, mi dicevo, le racconterò. Così le giustificavo. Senza saperlo ne facevo una professione." Queste le prime righe dell'inedito e giocoso racconto autobiografico con il quale si apre questo libro che raccoglie per la prima volta, grazie alla collaborazione tra Bernardo Valli e Franco Contorbia (massimo esperto italiano di scrittura giornalistica che firma, a suggello dell'antologia da lui curata, un importante saggio storico-critico), una vasta scelta di articoli e reportages redatti da Valli nell'arco di quasi sessant'anni e apparsi su "Il Giorno", il "Corriere della Sera", "La Stampa" e "la Repubblica". Preceduti da una serie di scritti "teorici" ai quali l'autore ha affidato una acutissima riflessione sui caratteri costitutivi e le radicali metamorfosi che hanno investito la professione del reporter, e particolarmente del corrispondente "di guerra", sono ben 193 i pezzi più interessanti e memorabili grazie ai quali la vasta platea dei lettori di Valli può finalmente ripercorrere più di mezzo secolo di storia italiana e internazionale nelle immagini luminose e sfaccetta tissime dei suoi racconti e delle sue riflessioni intorno alle cose del mondo.
Storie cliniche, applicazioni e ricerche di psicoterapia infantile.
Un libro che descrive alcune sedute di psicoterapia con bambini in difficolta, tenute nello studio dell'Autrice. Perche l'Autrice propone ai bambini in analisi: facciamo insieme una storia? Senza i personaggi immaginari della storia che crea con l'analista, il bambino non puo pensarsi: questa l'idea centrale del libro. Il libro di Dina Vallino ci consente di entrare nel suo studio e di assistere in diretta alle sedute psicoterapeutiche che ella conduce con rara maestria insieme ai bambini in difficolta e ai loro genitori... Nel corso del libro conosciamo bambini che portano in analisi sofferenze indicibili e li vediamo passo passo riprendersi l'infanzia perduta, ritrovare il piacere di giocare, di vivere, di esistere.
Il libro affronta il problema nel suo punto di massima difficoltà: come stabilire una collaborazione terapeutica con la madre e il padre insieme con il bambino nel qui ed ora della seduta di consultazione.
Questo numero tratta i problemi delle famiglie, in psicoterapia.
Un testo di osservazioni psicoanalitiche sul neonato. Che cosa prova un bambino nei suoi primi quattro mesi di vita? Tale domanda sta al cuore della ricerca psicoanalitica sul neonato a partire da Freud. Ma dopo 50 anni di Infant Observation e di Infant Research la risposta può essere di molto approfondita...
In questo nuovo saggio, prosecuzione ideale dei due precedenti dedicati al Mediterraneo e agli scenari futuri del nostro pianeta, Giancarlo Elia Valori punta l’attenzione su una realtà che conosce dall’interno, e da decenni, grazie sia alla sua attività di manager pubblico e privato sia alla sua cattedra all’Università di Pechino: la Cina, il gigante asiatico passato in brevissimo tempo dalla fame al ruolo di superpotenza politica ed economica. Valori indaga i molteplici aspetti del boom cinese, non limitandosi a quelli economici, ma illustrando i risvolti geopolitici della proiezione internazionale della più popolosa nazione del mondo, che toccano l’intero quadrante eurasiatico e mediorientale. Né si ferma al presente, ma ripercorre i tratti fondamentali, le continuità e le cesure della storia cinese, dal confucianesimo al maoismo, dagli eccessi ideologici al pragmatismo attuale, restituendoci il ritratto inedito di un Paese ancorato alla sua tradizione e nel contempo proiettato nel nuovo millennio. Mostra soprattutto l’importanza che, agli occhi della Cina, riveste il Mediterraneo, la porta d’ingresso a quel mercato africano in cui i cinesi investono miliardi di dollari per assicurarsi l’approvvigionamento di materie prime, risorse energetiche e prodotti alimentari. E proprio questa centralità del Mediterraneo costituisce oggi la migliore occasione di sviluppo per l’Italia e per l’Europa.
Giancarlo Elia Valori è uno dei più importanti manager italiani. Docente universitario e attento osservatore della situazione politica ed economica internazionale, nella sua lunga carriera ha ricoperto importanti incarichi in prestigiose società italiane ed estere. Attualmente è a capo di La Centrale Finanziaria Generale SpA, della holding regionale Sviluppo Lazio SpA e della delegazione italiana della Fondazione Abertis. Inoltre è presidente onorario dei colossi cinesi Huawei Italia e HNA Group nonché detentore di importanti cattedre presso prestigiosi atenei quali la Yeshiva University di New York, l’Hebrew University di Gerusalemme e la Peking University. Nel 1992 viene nominato Cavaliere della Legion d’onore con la motivazione: “Un uomo che sa vedere oltre le frontiere per comprendere il mondo”; dall’11 maggio 2001 è ambasciatore di buona volontà dell’Unesco per i meriti profusi generosamente nella difesa e nella promozione del patrimonio immateriale. Nel 2002 riceve il titolo di “Honorable” dell’Académie des Sciences de l’Institut de France. Tra i suoi libri più recenti ricordiamo Geopolitica e strategia dello spazio (Rizzoli 2006), Antisemitismo, olocausto, negazione (Mondadori 2007), Mediterraneo tra pace e terrorismo (Rizzoli 2008) e Il futuro è già qui (Rizzoli 2009). È il vincitore del premio “Ischia Mediterraneo” 2009.
Un miliardo di persone che muore di fame contro un miliardo di obesi. La guerra per il cibo è fatta di numeri vertiginosi. Come se non bastasse, la speculazione della finanza si è buttata sui titoli agroalimentari e, insieme all'attuale modello agricolo, è responsabile di una bolla dei prezzi che ha fatto impazzire l'intero sistema economico di riferimento dei mercati locali contro quelli globali. La produzione e la distribuzione del cibo è dominata da poche multinazionali che impongono i loro prezzi e i loro prodotti sfruttando la connivenza dei governi per stabilire la loro egemonia nelle aree geografiche in crescita e le tecniche della pubblicità per conquistare le masse degli ex poveri ai gusti e alle abitudini alimentari occidentali. E nel 2050 la popolazione mondiale aumenterà di più di un terzo: supereremo i 9 miliardi, dicono le statistiche. Come sfameremo tanta gente? Giancarlo Elia Valori analizza in questo libro gli effetti economici, sociali e ambientali necessari per avviare una rivoluzionaria alimentazione sostenibile. Si tratta in primo luogo di contenere i costi "neri" nei Paesi terzi e ridurre i costi indiretti sui prodotti nei Paesi del Primo mondo. Solo attraverso un cambiamento radicale dei modelli di produzione sarà possibile impostare una nuova logica produttiva efficiente per l'intero Pianeta.
"Il giudice Borsellino era un dipendente pubblico, il professor Biagi anche, così come gli uomini della scorta del giudice Falcone. E questi sono gli eroi. Enrico Fermi era un dipendente pubblico, così come lo è la maestra di mio figlio, che ha fatto un lavoro importantissimo e straordinario. E questi sono i campioni. Anche l'impiegato che ha accumulato centoventi giorni di assenza in un anno è un dipendente pubblico, così come lo è quello che si fa timbrare il cartellino dal collega compiacente. E questi sono i fannulloni. Come possono convivere nelle organizzazioni pubbliche persone tanto diverse? Semplicemente, non possono". Il libro descrive, con ampi riferimenti alla realtà, la situazione delle organizzazioni pubbliche e illustra alcune fondamentali proposte per il cambiamento delle stesse, nell'ambito del nuovo quadro di riforma del lavoro pubblico delineato dalla "legge Brunetta" (Legge delega 15/09). Un libro destinato a far discutere, che si inserisce a pieno nel dibattito sulla pubblica amministrazione, con una prospettiva però capace di superare gli stereotipi e, soprattutto, di concentrarsi sulle cose che si possono e si devono fare.
Settant'anni fa, il 19 agosto 1954, moriva Alcide De Gasperi, il più grande statista dell'Italia repubblicana, che seppe ottenere la riammissione dignitosa dell'Italia nel consesso delle nazioni dopo i disastri e le umiliazioni della guerra e coinvolgere le diverse forze politiche nella straordinaria stagione ricostruttiva del dopoguerra. De Gasperi, che amava definirsi servus inutilis, era animato da una profonda fede che lo sostenne nei lunghi anni della sofferenza, sotto il regime fascista, e ne ispirò l'agire politico, alimentando uno sguardo positivo sulla storia e la capacità di impegnarsi per il bene comune. Il volume mette in luce i princìpi che sono sempre stati sua fonte di ispirazione, gli insegnamenti morali, culturali e politici che ha lasciato in eredità, l'impegno da Presidente del Consiglio per costruire un'Italia libera e solidale, che mettesse al centro la dignità della persona umana e attuasse la giustizia sociale, in un contesto di pace. Di qui l'impegno per costruire un ordine internazionale giusto, che favorisse la concordia e l'amicizia tra i popoli, in particolare quelli europei. De Gasperi fu un vero uomo e un vero cristiano che visse la politica come servizio al bene comune. Per questo è l'unico padre della Repubblica realmente rispettato da tutti e il suo esempio ha ancora tanto da dire alla politica e alla società di oggi.
Da qualche tempo si cita la pace di Westfalia, che concluse la Guerra dei trent'anni nel 1648, come uno dei momenti fondanti del mondo di oggi: ma il grande pubblico non ha una cognizione precisa degli eventi che la costellarono, come il suo inizio con la cosiddetta 'defenestrazione di Praga', o dei personaggi che la combatterono, tra cui il generale degli Asburgo Albrecht von Wallenstein. Tutti questi materiali sono presentati in un racconto vivace in questo libro, che inizia con uno degli episodi più interessanti della guerra, la condanna a morte del generale asburgico, per spiegarne i tratti essenziali e mettere a fuoco le numerosissime figure di italiani che vi parteciparono, dal genovese Ambrogio Spinola al senatore Piccolomini, al trentino Galliani. La vita e la morte del grande generale, i suoi studi a Roma, l'oroscopo che gli venne fatto dall'astronomo di corte, nientemeno che Keplero, la creazione di uno dei primi sistemi logistici efficienti del mondo moderno, il suo brusco licenziamento, il repentino richiamo e, infine, le accuse di tradimento e la decisione imperiale di farlo sopprimere, raccontano insieme la vita di un uomo e le vicende e le atmosfere della sua epoca.