
Tradizionalmente corpus di documenti o sito fisico per la loro conservazione, l'archivio si è evoluto nel corso dei secoli avvalendosi dei continui progressi tecnologici, fino a comprendere una straordinaria molteplicità di piattaforme di visualizzazione per riprodurre il passato, catturare il presente e mappare la nostra presenza: opere d'arte, installazioni, musei, social media. Considerando l'archivio sostanzialmente come un laboratorio di memoria, Gabriella Giannachi ripercorre in queste pagine densissime la storia di pratiche di archiviazione di varia origine, giungendo fino ai più sofisticati archivi digitali di oggi e prendendo in esame una incredibile quantità di emblematici casi studio. Spaziando tra arte, archeologia, antropologia, studi postcoloniali, sottolinea l'importanza dell'archiviazione partecipativa, cita Andy Warhol e Ant Farm, analizza l'estetica dei database e la trasmissione del sapere attraverso il corpo nella performance e nella bioarte, mostrando come l'archivio si sia trasformato in uno strumento globale di produzione, conservazione e circolazione della conoscenza.
Il fondo archivistico "Pietro Ingrao", "Carte CRS", consistente in 930 fascicoli e 112 faldoni, è diviso in quattro serie: A (Corrispondenze), B (Scritti e discorsi), C (Atti e materiali) e D (Foto). Le carte sono quelle raccolte presso gli uffici del Centro di studi e iniziative per la Riforma dello Stato e coprono un arco cronologico che va dal 1930 ai giorni nostri. La maggior parte riguarda però il periodo tra la metà degli anni Settanta e gli anni Novanta: gli anni della presidenza di Ingrao al CRS, seppur con il noto intervallo istituzionale del 1976-79. La mappatura dell'Archivio fornisce utili indicazioni per approfondire l'analisi della storia politico-istituzionale dell'Italia repubblicana.
L’amicizia fra Benjamin e Scholem spicca, nel Novecento, come una tra le più affascinanti e vitali. E quando nel 1980 Scholem pubblica questo carteggio, che copre gli ultimi otto anni della vita di Benjamin, vuole rendere giustizia a un rapporto complesso e non privo di contrasti, ma improntato a una profonda fedeltà. Grande studioso della Qabbalah e della mistica ebraica, Scholem è, nel 1932, già da tempo in Palestina e ormai a un passo dalla cattedra; la vita di Benjamin, cabbalista in incognito e profondo innovatore del pensiero, attraversa invece la sua fase più tormentata: ospite di volta in volta a Ibiza, Parigi, Sanremo e in Danimarca, è costantemente alla ricerca di una base di sussistenza. Tra i due, fortemente segnati dalla formazione nella Berlino di inizio secolo e subito attratti dalle ricerche l’uno dell’altro, si sviluppa un confronto incessante che investe l’attualità politica, i libri letti, le comuni conoscenze (da Buber a Bloch, da Brecht ai francofortesi), e che trova il suo fulcro nei densissimi scambi a proposito di Kafka. Un dialogo a distanza – se si esclude il breve incontro parigino dell’inverno del 1938 – e non di rado drammatico, intessuto com’è anche di malintesi, puntute allusioni, eloquenti silenzi, ma che resta una prova convincente delle parole con cui Benjamin definì il suo rapporto con Scholem: «fra Gerhard e me le cose stanno così: ci siamo persuasi a vicenda».
Cosa sono le emozioni, quali forme assumono nelle loro manifestazioni psicologiche e umane, come si trasformano nel tempo, quali rischi nascono dal loro attenuarsi e appassire, dal loro incendiarsi o spegnersi, ma anche dal loro deformarsi in modelli inautentici di espressione. Il tema delle emozioni, della loro fenomenologia e del loro significato psicologico, era già stato precedentemente trattato dall'autore. "L'arcipelago delle emozioni" allarga la riflessione ai temi della vergogna, della nostalgia, dell'inquietudine, della noia, dell'odio, della gioia e dell'allegria, portando alla luce alcune situazioni psicologiche e umane emblematiche e delineando le basi emozionali della cura come premessa ad ogni possibile terapia.
Curzio Malaparte per molto tempo dovette scontare la reputazione di sfrenato avventuriere. E in effetti la sua vita può essere a buon titolo considerata romanzesca: soldato, uomo politico, scrittore di fama, coinvolto in un turbine di amori, duelli, scandali e non meglio chiariti rapporti con il potere. Fascista, venne fatto confinare da Balbo e liberare da Ciano; comunista, venne protetto da Togliatti, nonostante lo sferzante giudizio di Gramsci; luterano e anticlericale, gli venne attribuita una misteriosa conversione. Oggi i suoi eccessi rientrano in quello che si definisce "intellettuale d'intervento", figura di cui è stato senza dubbio precursore.
Un'indagine avvincente e meticolosa sul luogo più discusso e concupito da ricercatori, curiosi, fan del cospirazionismo e cronisti: l'Area 51, nel deserto del Nevada, cuore di mille intrighi e segreti, in cui si intrecciano storia, politica, spionaggio, test nucleari, esperimenti militari inconfessabili, e perfino gli Ufo. Basandosi non su illazioni ma su colloqui con piloti, scienziati, ingegneri e agenti in pensione che hanno lavorato per anni nell'Area - e che nonostante il vincolo di segretezza hanno accettato di parlare -, il libro fa luce su decenni di misteri e rivela verità assolutamente inedite, a volte davvero sconvolgenti. A partire dalla spiegazione del celebre incidente di Roswell del 1947, il crash di un oggetto volante non identificato con i suoi stranissimi e inquietanti passeggeri, che ha alimentato innumerevoli ricostruzioni e altrettante leggende.
Un'indagine avvincente e meticolosa sul luogo più discusso e concupito da ricercatori, curiosi, fan del cospirazionismo e cronisti: l'Area 51, nel deserto del Nevada, cuore di mille intrighi e segreti, in cui si intrecciano storia, politica, spionaggio, test nucleari, esperimenti militari inconfessabili, e perfino gli Ufo. Basandosi non su illazioni ma su colloqui con piloti, scienziati, ingegneri e agenti in pensione che hanno lavorato per anni nell'Area - e che nonostante il vincolo di segretezza hanno accettato di parlare -, il libro fa luce su decenni di misteri e rivela verità assolutamente inedite, a volte davvero sconvolgenti. A partire dalla spiegazione del celebre incidente di Roswell del 1947, il crash di un oggetto volante non identificato con i suoi stranissimi e inquietanti passeggeri, che ha alimentato innumerevoli ricostruzioni e altrettante leggende.
"Mollati gli ormeggi, il lettore si ritrova in queste regioni periferiche cariche di tensioni, dove percepisce il carattere eccezionale di quell'isola di pace chiamata Unione Europea. Pace che diventa un privilegio, in un quotidiano fatto di crisi e conflitti. Questa realtà duplice ci ricorda che la nostra pace è legata allo stato del mondo "altro". Il nostro mondo sopravvive e progredisce solo se anche il "mondo degli altri" progredisce e si sviluppa. L'Unione dovrà dunque costruire se stessa e il proprio rapporto con il "vicinato" tenendo a mente che la pace degli altri, nel suo senso più vasto, è anche la nostra."
Numerose simulazioni d'esame e centinaia di quiz ufficiali per affrontare la prova di ammissione. Il volume comprende una serie di prove simulate risolte e commentate, simili per struttura e composizione al test reale, utili per esercitarsi nella soluzione di quiz analoghi a quelli ufficiali e per una verifica trasversale delle conoscenze. Un'ampia parte del volume è poi dedicata alle prove CISIA assegnate dal 2012 consentendo di familiarizzare con le tipologie di quiz generalmente somministrate e al contempo di favorire il ripasso delle nozioni teoriche previste, così da individuare gli argomenti in cui si è più deboli e procedere a uno studio mirato della teoria. Il testo dà accesso al software di simulazione on line per effettuare infinite esercitazioni di prove d'esame.

