
Il volume-guida del seminario di formazione per i giovani studiosi di Comunione e Liberazione.
Le recenti ricerche sulla valutazione dei risultati in psicoterapia confermano l'efficacia dell'alleanza terapeutica come il più importante "fattore comune" e predittore degli esiti nei diversi modelli di trattamenti. Il testo descrive come identificare e mantenere una buona alleanza anche riparando le rotture, nei seguenti indirizzi terapeutici: psicodinamico, interpersonale, cognitivo-comportamentale, umanistico, di coppia, famigliare e di gruppo.
Il volume distingue due tipi di alleanze inconsce: delle alleanze strutturanti, delle alleanze difensive e offensive, delle alleanze alienanti e patologiche. Le alleanze inconsce sono tra le principali formazioni della realtà psichica. Hanno una doppia faccia. Da un lato, organizzano e caratterizzano la consistenza dei legami che si annodano tra più soggetti. Dall'altro, sostengono ciò che ognuno, per proprio conto, deve rimuovere, denegare o rigettare.
Interpretazioni ebraiche dell'Hallel di Pasqua (salmi 113-118)
Un manuale di istruzioni pratiche, con tanti esercizi per migliorare le tue capacità. L'allenamento della mente è diviso in aree specifiche, ciascuna delle quali comprende esercizi mirati allo sviluppo delle singole competenze. Abilità mentali non tecniche: agilità, creatività, lucidità, autocontrollo focalizzazione, problem solving. Abilità mentali tecniche: pensiero logico, calcoli mentali, memorizzazione, lettura veloce. In treno, in autobus, in sala d'attesa, in coda e ovunque tu voglia dedicarti 5 minuti... leggere, divertirsi e mettersi alla prova focalizzandosi sulle priorità e sfruttando ogni piccola pausa.
Qual è il vero compito di un genitore oggi? È giusto fare tutto il possibile per rispondere alle richieste dei propri figli? Come si può tornare a essere genitori autorevoli? Attraverso dieci riflessioni inedite, Alberto Pellai ci offre una visione critica dei problemi alla base dell'emergenza educativa che affligge il nostro tempo, per poi fornirci numerosi suggerimenti pratici per riaffermare il ruolo genitoriale davanti alle sfide del Terzo Millennio. Nel travagliato viaggio verso l'età adulta, è importante prima di tutto riconoscere che crescere significa diventare responsabili, accettare i limiti, gestire i propri impulsi e imparare a relazionarsi con gli altri; il rischio, in caso contrario, è quello di perdersi e di finire in balia delle proprie fragilità. La società contemporanea ha infatti introdotto nuovi scenari e opportunità per i giovani, ai quali si accompagnano però altrettante complessità e insidie: la diffusione pervasiva della cultura digitale e dei social media ha alterato profondamente il paesaggio educativo, generando spesso un vuoto interiore che compromette la genuina felicità dei nostri figli. Le ricerche e le evidenze cliniche rivelano inoltre che disagio e sofferenza sono in crescita tra gli adolescenti, sottolineando un'urgente necessità di comprendere le cause di questo fenomeno. Nel suo nuovo libro Alberto Pellai si pone dunque una domanda fondamentale: cosa sta accadendo ai nostri ragazzi e perché? Attraverso un'analisi approfondita, l'autore invita genitori e educatori a riscoprire e a riaffermare il proprio ruolo, fornendo strumenti per affrontare le sfide educative in modo più consapevole ed efficace. L'obiettivo è quello di «allenare» i ragazzi a superare la complessità della vita attingendo alle proprie risorse, e di guidarli verso una felicità autentica e duratura.
Da qualche tempo anche in Italia vanno prendendo piede pratiche e proposte formative a carattere esperienziale che promuovono il miglioramento di competenze trasversali. Nonostante si fondino su studi e metodologie da tempo validati nell'ambito delle scienze della formazione, poco ancora si conosce di questo tipo di percorsi formativi e soprattutto dei risultati che possono offrire a persone e aziende. Questo libro propone uno specifico studio esemplificativo che risponde alla crescente esigenza di informazione da parte dei molti utenti interessati a questo tipo di formazione; esso illustra il percorso formativo denominato "Avventura Vincente", proponendone gli outcomes in modo esaustivo per quanto riguarda l'ambito della vita sia personale e/o privata, sia professionale. La lettura è facilitata da riferimenti teorici semplici e dalla concretezza dei racconti dei soggetti intervistati che hanno spiegato come e quanto sono migliorate le loro competenze. Un allegato online completa e approfondisce il quadro documentario. L'opera si rivolge quindi sia agli addetti ai lavori - formatori, educatori, responsabili risorse umane, consulenti, insegnanti - ma anche agli adulti in genere, a manager, imprenditori e ogni altro profilo professionale che desideri capire quali benefici si possano trarre dalla formazione esperienziale sulle competenze trasversali.
Charles Bonnet, naturalista ginevrino del Settecento, si era occupato di tutto: dall'entomologia alla riproduzione dei polpi, dalla botanica alla filosofia. Quando seppe che suo nonno, ormai semicieco, iniziava ad avere "visioni" di strani oggetti flottanti e di ospiti immaginari, volle stenderne un minuzioso resoconto, che passò inosservato per oltre un secolo e mezzo. Oggi la sindrome descritta da Charles Bonnet, che collegava l'insorgere di stati allucinatori con la regressione della vista - come se il cervello intervenisse, a modo suo, per compensare il senso perduto -, è ormai riconosciuta dalla letteratura medica, anche se viene raramente diagnosticata perché le allucinazioni sono associate alla demenza, alla psicosi, e chi ne soffre tende spesso a tacerne. Ma non è sempre stato così: in altri tempi e in altre culture, gli stati alterati di coscienza venivano percepiti come condizione privilegiata - da ricercare e indurre con la meditazione, l'ascesi, le droghe - e hanno influenzato l'arte, il folclore, il senso del divino. Con questa "storia naturale delle allucinazioni" Sacks aggiunge un ulteriore tassello alla sua "scienza romantica", capace di tramutare la casistica medica in una forma d'arte empatica.
Gli anziani attivi sono al centro di un'attenzione crescente in Italia e in Europa. Scegliere di svolgere un ruolo attivo anche in età avanzata si configura, innanzitutto, come un'opzione soggettiva, che chiama in gioco l'intero spettro delle risorse fisiche, psicologiche, relazionali, etiche e valoriali di cui l'individuo dispone. Questa opzione personale assume una specifica rilevanza a livello societario poiché, mediante l'activity, è possibile per la persona anziana esperire una dimensione intersoggettiva e prosociale, cruciale per il perseguimento di un soddisfacente ruolo sociale. Il presente volume offre un'articolata riflessione di natura interdisciplinare avvalendosi di contributi sociologici, psicologici e socio-demografici. Il fenomeno dell'active ageing è analizzato sia per quanto riguarda gli scambi tra le generazioni sia per ciò che concerne il benessere e la soddisfazione, l'uso delle tecnologie multimediali e i comportamenti prosociali e di volontariato. Un valore aggiunto del volume è rappresentato dal fatto che la maggior parte dei contributi si è potuta avvalere dei risultati emersi da una corposa ricerca quantitativa condotta in Italia e di analisi condotte a livello europeo.