
Quando, dopo la morte di Cioran, furono ritrovati i trentaquattro taccuini che per quindici anni aveva riempito con le annotazioni più disparate, si rimase sbalorditi di fronte a quell'imponente giacimento, raccolto poi in un libro, Quaderni, che leggiamo oggi come uno dei vertici della sua opera. A quel libro possiamo ora affiancare - e sarà come integrare in un mosaico numerose tessere mancanti - questa raccolta di frammenti rinvenuti nella Bibliothèque Doucet di Parigi. Risalgono alla metà degli anni Quaranta, e sono le ultime pagine che Cioran scrisse in romeno, quando già da sette anni si trovava a «muffire gloriosamente nel Quartiere Latino». E anche qui, tra schegge sulfuree, sentenze fulminanti, spietate dissezioni del proprio intimo, ci aggireremo nelle stanze più segrete di un pensiero in perpetua ebollizione - capace come sempre di trafiggere, con un colpo secco e preciso, tutto ciò che lo circonda: «L'imbecille basa la sua esistenza solo su ciò che è. Non ha scoperto il possibile, la finestra sul Nulla».
i ragazzi e l'uso dei media
La scienza ha senza dubbio reso l'uomo più longevo grazie all'introduzione di cure e procedure diagnostiche più efficaci. Per questa ragione da diversi anni si sta diffondendo una nuova visione dell'invecchiamento, legata a un approccio terapeutico personalizzato e a uno stile di vita volto al benessere fin dalla giovane età: diversamente dalla medicina tradizionale, che interviene solo a malattia già insorta, la medicina anti-aging preferisce rallentare il processo d'invecchiamento mettendo in primo piano la prevenzione, ritardando così il declino dell'organismo umano. Secondo Filippo Ongaro, pioniere in Italia di questa disciplina, lo scopo non è la longevità in sé, ma la qualità della vita. Questa sfida coinvolge la totalità della persona: dagli aspetti più strettamente biologici, quali l'alimentazione e l'attività fisica, a quelli interiori e spirituali. Potremmo quindi definirlo un approccio olistico, ma che nulla ha a che vedere con le medicine alternative o la new age: proprio i risultati scientifici più avanzati dimostrano che l'invecchiamento non è di per sé sinonimo di declino e sofferenza. Al contrario, "allenandoci" alla cura di sé, arriveremo "a cent'anni" vivendo una vita piena e completa, al massimo delle nostre possibilità. Possiamo vivere più a lungo, e insieme vivere al meglio.
Da qualche decennio è in corso un processo all'apparenza irreversibile: la trasformazione del nostro paese in una repubblica giudiziaria, dove giustizia e politica si intrecciano, si confondono, si equivalgono. Il giusto processo somiglia sempre più a una santa inquisizione in un sistema dai tempi pachidermici che lascia la vittima senza risposte e il colpevole impunito. Annalisa Chirico descrive le origini di tali storture mettendone a fuoco i pericoli e le ricadute sulla libertà dei cittadini e sulla competitività del paese. Al grido di «resistenza costituzionale», certe frange giudiziarie hanno condotto mille crociate in barba al principio della separazione dei poteri. Oggi impazza il «populismo penale», cavallo di battaglia di quanti, nell'agone politico, alimentano la falsa credenza del giudiziario come lavacro per la società intera. Il magistrato assume di volta in volta il ruolo dell'imprenditore, del sindacalista, dello scienziato, addirittura del legislatore, in una «giudicatura» che infligge il colpo di grazia al primato della politica.
Nel tempo e nello spazio, il cosmo è sorprendentemente vasto, eppure è governato da leggi matematiche semplici, eleganti e universali. All'interno della linea temporale cosmica, la nostra era risplende ma è effimera. Un giorno, lo sappiamo, il genere umano scomparirà. E sappiamo che l'universo farà la stessa fine... Brian Greene accompagna i lettori in un viaggio mozzafiato dal Big Bang alla fine del tempo e ci invita a riflettere su cosa significhi l'inimmaginabile vastità che ci circonda. Ci mostra come, a partire dal suo ordinato stato originario, l'universo si sia inesorabilmente spostato verso il caos e tuttavia si siano contemporaneamente formati i pianeti, le stelle e le galassie: isole in un mare di disordine. I meccanismi biochimici, di mutazione e selezione, la vita animata, i neuroni, i dati della realtà e il pensiero si sono evoluti in una coscienza complessa, che a sua volta ha dato origine alle culture, ai miti, alla creatività artistica, alla scienza e a un'incessante ricerca di verità ed eternità. Nel più profondo futuro, la natura dell'universo minaccerà l'esistenza della materia stessa. Attraverso una serie di storie concatenate che spiegano i diversi strati intrecciati della realtà, dalla meccanica quantistica alla coscienza e ai buchi neri, Greene chiarisce la nostra origine, e ci offre un nitido quadro di dove ci troviamo in questo momento e qualche certezza in più su dove siamo diretti. Una prospettiva completamente nuova sul nostro posto nell'universo e su cosa significhi essere umani. «Nelle pagine che seguono, percorreremo la cronologia dell'universo, esplorando i principî fisici che producono strutture ordinate dalle stelle e dalle galassie alla vita e alla coscienza, in un universo destinato al decadimento. Prenderemo in considerazione argomenti che stabiliscono che, come gli esseri umani hanno una vita di durata limitata, così è anche per gli stessi fenomeni della vita e della mente nell'universo. In effetti, a un certo punto probabilmente nessun tipo di materia organizzata sarà più possibile. Esamineremo il modo in cui esseri autoriflessivi lottano con la tensione implicata dalla consapevolezza di questi fatti. Noi emergiamo da leggi che, per quanto ne sappiamo, sono eterne e tuttavia esistiamo per un tempo brevissimo. Siamo guidati da leggi che operano senza riguardo per la destinazione e tuttavia ci domandiamo costantemente dove siamo diretti. Siamo plasmati da leggi che non sembrano richiedere una motivazione di fondo e tuttavia siamo continuamente alla ricerca di significato e di scopo. In breve, esamineremo l'universo dall'inizio del tempo a qualcosa di simile alla sua fine e nel corso di questo viaggio esploreremo i modi straordinari in cui menti inquiete e inventive hanno reagito alla fondamentale transitorietà di ogni cosa e l'hanno illuminata».
A cinquantanove anni, trentotto dei quali trascorsi in cella, Renato Vallanzasca rimane nei ricordi di questo paese, nell'immaginario delle vecchie e delle nuove generazioni, il volto del bandito, l'emblema di una vita criminale "al massimo", l'icona violenta di una città e di un'epoca: l'inquieta e brumosa Milano degli anni Settanta. Di lui tanto si è detto e si è scritto, i contorni della cronaca sono presto sfumati nella leggenda, ed è proprio questo uno dei motivi che hanno portato l'uomo a guardarsi allo specchio, a frugare nel secchio della memoria, a incontrare Carlo Bonini per raccontare una volta per tutte la propria versione dei fatti, "la vera storia di Renato Vallanzasca". L'ex boss della Comasina ha rapinato, ha ucciso. "Per pudore" nei confronti delle sue vittime, spiega, non ha mai chiesto perdono. "Per lealtà con se stesso" e con il suo personale codice d'onore, ha sempre rifiutato di vestire i panni del collaboratore di giustizia. E con lo stesso rigore e la stessa lucidità ricostruisce il suo passato, senza cadere in compiacimenti, facili ipocrisie o repentine e sospette conversioni. È una storia di sangue, quella di Renato Vallanzasca, una storia non priva di sorprese, stravaganze e inediti retroscena, una storia che affonda le sue radici in un'infanzia ribelle, in quella che appare come una precoce vocazione al crimine.
Un testo pratico, con una parte introduttiva che spiega le proprietà e l'uso dei fiori di Bach, seguita da un'ampia sezione che raccoglie schede dettagliate per ciascun rimedio floreale, ognuna arricchita da una sezione dedicata all'impiego dei fiori di Bach con i bambini. Di particolare interesse e originalità è la sezione legata alla fisiognomica che permette l'individuazione del fiore di Bach più adatto a partire dall'osservazione dei caratteri somatici del soggetto. La struttura del volumetto lo rende adatto anche alla rapida consultazione da parte dei lettori più esperti. A cura della Scuola Italiana di Medicina Olistica.
«Ho sempre creduto che la vita fosse disporre sul tavolo, nel miglior modo possibile, le carte che ti sei trovato in mano. Invece all'improvviso ne arriva una che spariglia tutte le altre, e la vita è proprio come ti giochi quell'ultima carta. Per ciascuno di noi l'esistenza è costellata di eventi che in prima battuta sono sembrati inaffrontabili, e invece poi hanno portato a una rinascita, a un nuovo equilibrio. Penso che ci sia un ordine più saggio che governa il mondo e di cui spesso ignoriamo il senso, la prospettiva. Per questo ho una grande fiducia, mi alzo sempre col sorriso. Certo che preferisco il sole, ma quando ci sei in mezzo scopri che anche la neve ha la sua bellezza. La malattia, l'avere bisogno di aiuto, mi hanno costretto a riprendere contatto con la mia parte più tenera e indifesa, quella più umana. Era come se mi fossi dimenticata che la fragilità non è una debolezza, ma è la condizione dell'essere umano ed è proprio lei che ci protegge, perché ci fa ascoltare quello che proviamo, quello che siamo, nel corpo e nel cuore.» (Nadia)
Argomenti del libro: Meccanica; Termodinamica; Acustica e ottica; Elettromagnetismo; Fisica atomica e nucleare; Teoria della relatività; Fisica delle particelle e dei sistemi complessi.
Lo spirito è stato definito dalle religioni e dalla metafisica come soffio di natura incorporea. Attraverso le ultime ricerche è possibile ipotizzare una sua origine determinata da principi e leggi di fisica subatomica e dargli una definizione più precisa. L'autore lo inquadra come ente energetico coscienziale infinitesimale, sviluppando ulteriormente il concetto di OmnEssente, già esposto nella sua precedente opera. Lo spirito viene presentato come espressione di un principio di vita premateriale, che possiede una sua struttura, collegamenti con mente e corpo ed una funzione ontologico-teleologica.
Se la rivoluzione dei big data ha un genio che la presiede, questi è certamente Alex Pentland. In anni di esperimenti innovativi ha distillato scoperte che oggi spalancano le porte di un campo scientifico completamente nuovo: la fisica sociale. La fisica sociale si occupa del flusso delle idee e di come le reti sociali le diffondano e le trasformino in comportamenti. Finora le ricerche dei sociologi sono dipese da set di dati limitati e da indagini che ci dicono ciò che le persone dichiarano circa i propri pensieri e comportamenti, piuttosto che ciò che veramente pensano e fanno. Siamo rimasti ancorati all'uso di categorie quali le classi sociali o il mercato. In realtà, gli esseri umani rispondono in modo molto più potente a stimoli sociali che implichino la gratificazione degli altri e rafforzino i legami, invece che a stimoli che implichino solo il loro proprio interesse economico. Pentland conduce i lettori oltre la soglia della più importante rivoluzione nello studio del comportamento sociale, verso un modo completamente nuovo di guardare alla vita stessa. Prefazione di Filippo Barbera, postfazione di Cosimo Accoto.