
Negli ultimi tempi è in corso una profonda riflessione sulla figura dell’eroe, come ci è stata tramandata dai miti classici e dalla Poetica di Aristotele: sulla sua crisi, sulla sua decadenza o esaurimento, sul suo “lato oscuro” e nondimeno sulla sua necessità. Smontare la figura dell’eroe nei suoi aspetti odiosi e deteriori, per riconnotarla, sembra necessario e soprattutto stimolante. Chi è, in fondo, l’“eroe” oggi? Come raccontare di un eroe che però non sia... quell’eroe? Che possa, cioè, essere identificato e ricalato nell’agire sociale quotidiano? Si tratta di riempire quella “sfera d’azione” (anche etica) con gesti sensati, emblematici, fecondi per la comunità. Ma dove trovare le basi per ricostruire l’eroe/eroina? Con quale lanterna farci luce mentre lo/la cerchiamo? Porre queste domande è fondamentale, ed è il campo d’azione di questo nuovo libro di Wu Ming 4. L’obiettivo è di verificare se gli elementi classici in base ai quali la storia e la mitologia hanno identificato il profilo dell’eroe abbiano ancora un senso per noi, possano cioè ancora parlare alla nostra ragione, ai nostri sentimenti, anche in relazione alla drammaticità del vivere contemporaneo, che richiede sempre più prese di posizione in prima persona. Una ricerca sul campo, densa di echi letterari, sociali, psicologici, etici, un libro a tutto tondo firmato Wu Ming 4.
Wu Ming 4 è membro del collettivo di narratori Wu Ming, già autori del romanzo Q (Einaudi 1999) con lo pseudonimo “Luther Blissett”. Oltre ai romanzi di gruppo (54, Manituana, Altai), Wu Ming ha al suo attivo romanzi solisti, racconti di viaggio, reportages, saggi sulla letteratura. Ogni membro ha adottato un nome d’arte composto dal nome del collettivo più un numerale. Wu Ming 4 è autore solista del romanzo Stella del Mattino (Einaudi 2008), incentrato sulla figura di Lawrence d’Arabia.
Chi è Norbert Wiener? Pochissimi lo sanno, eppure quest'uomo ha cambiato le nostre vite. Senza di lui e la sua rivoluzione, condotta nei primi anni del secondo dopoguerra, non esisterebbero la teoria dell'informazione, il concetto di computazione e l'idea di rete come li conosciamo oggi. In breve, è il padre della cibernetica. Due giornalisti, collaboratori del "New York Times", del "Los Angeles Times" e del "Science Digest", raccontano la vita straordinaria di un uomo straordinario, carica di luci e ombre, di voli e cadute, che non smise mai di mettere in guardia la società dalle possibili conseguenze derivanti dalle tecnologie ispirate alle sue ricerche.
E' la passione della libertà che cambia il mondo: lo sanno bene quanti, rischiando la vita, si oppongono alla verità del potere. Questo libro parla delle icone eroiche della libertà: da quelle che difendono la propria libertà contro chi la minaccia dall'esterno (Bruto, Giovanna d'Arco) a quelle, più moderne, che lottano per un sogno, alla ricerca di una libertà mai posseduta (Martin Luther King, Che Guevara). Oggi le figure eroiche si svuotano nelle immagini dei supereroi digitali e nelle imprese virtuali. Come fare per sperimentare ancora la libertà se non ascoltare le voci di quanti - uomini liberi come Ambrosoli, Impastato o Saviano - senza sentirsi eroi hanno il coraggio di combattere per una libertà che coincide con la propria vita?
Laura Bazzicalupo insegna Filosofia politica nell'Università di Salerno. Tra i suoi libri "Il governo delle vite. Biopolitica ed economia" (Laterza, 2006), "Biopolitica" (Carocci, 2010) e, con il Mulino, "Superbia" (2008).
Storie vere e storie immaginarie di eroi fondatori e dei loro seguaci, di capi e di popoli, di despoti e di liberatori. Dal civile Odisseo che vince il Ciclope selvaggio e mostruoso a Cristoforo Colombo che inventa i cannibali. Poi Romolo, che fa nascere Roma dal rito etrusco d'un vomere di bronzo. Seguono il mago Merlino e Giuliano l'Apostata, a mostrarci come e perché si diventi re e imperatori. Ma il potere di un capo è fatto anche di sangue, inganni, tradimenti e morte, come si vede dall'esempio di Flavio Giuseppe o dalle malefatte del Riccardo III di Shakespeare. E si fonda anche sulla messa in scena rituale e grandiosa, come nel caso del Re Sole, di Napoleone e di Hitler, che ai monumenti e alle pietre affidano la propria passione di sopravvivenza millenaria. Infine, in un immaginario happy end, la grandezza di Francesco d'Assisi, e della sua utopia d'un gregge senza pastore, e quella di Nelson Mandela, fatta di amore per la vita e di responsabilità.
Chi sono gli eroi quotidiani? Quelli che non si arrendono, quelli che ce l'hanno fatta, quelli che hanno speso la propria vita per gli altri. E questo libro raccoglie le loro storie di "testimonianza e riscatto". Giovanni Terzi racconta un'Italia diversa da quella che di solito campeggia sulle prime pagine dei giornali. Un'Italia lontana dal malaffare, dalla faciloneria e dagli intrallazzi; un'Italia che non si identifica negli scandali e nella corruzione e che ha nel proprio Dna la generosità e l'altruismo. Un Paese che, oltre a santi, poeti e navigatori vanta molti eroi, appunto. Spesso invisibili. Come Jenni, bellissima ragazza di trent'anni che da otto convive con una terribile malattia degenerativa che non le ha tolto il sorriso. O Stefania, vittima della nube tossica di Seveso, che dopo ben cinque operazioni al volto è tornata a coltivare sogni e progetti. O Felice che, a causa di un'atrofia al nervo ottico, ha perso la vista a soli quattordici anni ma nonostante tutto è diventato un bravissimo scultore. O don Renato, prete piemontese che da quarant'anni si prende cura dei meninos, i bambini di strada che vivono nelle favelas di Rio de Janeiro dediti all'accattonaggio e alla criminalità... Uomini e donne che hanno saputo reagire con forza alle piccole e grandi tragedie della vita e che hanno affrontato con coraggio e caparbietà ogni sorta di sfida che il destino ha posto sul loro cammino. Persone umili e silenziose, sempre consapevoli che nulla avrebbe impedito loro di risalire la china e di tornare a essere una parte viva della comunità. Storie a lieto fine che l'autore ha voluto raccontare, andando oltre la cronaca, come monito di speranza ed esempio della grandezza dell'uomo. Perché, come diceva Giovanni Paolo II, tutti dobbiamo prendere in mano la nostra vita e farne un capolavoro.
L'eroico, impossibile tentativo di rovesciare Hitler da parte dei giovani studenti della Rosa Bianca. La strenua difesa dell'atollo di Wake dopo l'attacco giapponese a Pearl Harbor, quando il capitano Elrod sfidò la flotta nipponica con un aereo tenuto assieme con il fil di ferro. L'abnegazione di Louis Slotin, che perse la vita a Los Alamos pur di evitare un incidente nucleare dalle proporzioni incalcolabili. Il coraggioso intervento del nazista Duckwitz, che consentì a migliaia di ebrei danesi di fuggire verso la salvezza. Un grande corrispondente di guerra racconta le sorprendenti vicende degli eroi che hanno cambiato la Storia e che la Storia ha cercato di rendere invisibili.
Quanti sono gli uomini a servizio della giustizia che si prestano per salvare la vita agli altri rischiando - a volte perdendo - la propria? Poliziotti, agenti di scorta, carabinieri, vigili del fuoco, militari. Uomini che, senza cercare alcun protagonismo, rischiano quotidianamente la propria pelle. Sono loro, è vero, a scegliere di svolgere quel mestiere, talvolta per necessità. Ma questo non toglie il fatto che siano eroi. Vestono divise diverse ma hanno uno scopo comune: preservare la vita altrui, anche a costo di sacrificare la propria. Questo libro racconta la storia di alcuni di loro, della loro identità reale di protagonisti della cruda cronaca che li costringe a scontrarsi contro le ingiustizie, i disperati, i malviventi.
Nell'idea occidentale di amore si accavallano e si confondono molti significati, ma resta nascosto il senso più profondo, quello dell'Eros. Nella mitologia il nome di un dio, fin dall'antichità indica l'energia sensuale, ma anche la straordinaria vastità della mente e il suo fiducioso impulso alla libertà. Dal timore di far agire l'amore-Eros nella nostra vita quotidiana derivano i traumi più dolorosi. Il libro ci guida in un percorso fra filosofia, psicologia, storia delle religioni alla scoperta delle radici di questa originaria, potente forza vitale.
Un'analisi dell'esperienza amorosa e delle sue vitali contraddizioni.
«Se chiedo il bollito non voglio il piatto che richiama concetti di carni bollite, ma un carrello dei bolliti». Tullio Gregory, filosofo, ma anche grande gourmet, tuona così contro la cucina creativa in nome della grande tradizione gastronomica italiana, di cui resta poca traccia nella cultura d'oggi. Si deve, al contrario, ritrovare il senso di una civiltà della cucina, perché a tavola - come diceva lui - c'è «davvero quella verità intera, piacevole, morbida e profumata che possiamo non solo contemplare ma anche gustare». Attraverso racconti su alcuni alimenti e consigli di lettura, decaloghi del perfetto gastronomo e indicazioni di cottura, questo libro traccia il percorso della 'civiltà del gusto' e del piacere della tavola. Solo in questo modo sarà possibile riconquistare il patrimonio di tradizioni enogastronomiche che è parte integrante della nostra storia e recuperare la gioia del convito, momento fondamentale del vivere civile.
UNO STUDIO SULLE PRINCIPALI INCIDENZE DELL ALLATTAMENTO SULL ECONOMIA PSICHICA DELLA MADRE MESCOLANDO REGISTRI CLINICI, CULTURALI E METAPSICOLOGICI.
"In questo momento della storia, le donne e gli uomini cercano ciò che li accomuna, superando le differenze. Però hanno anche diverse sensibilità, diversi desideri, diverse fantasie. Entrambi, spesso, immaginano l'altro come, in realtà, non è, e pretendono cose che egli non può dare. L'erotismo ci si presenta sotto il segno dell'equivoco e della contraddizione. Eppure gli incontri avvengono, eppure esiste l'attrazione reciproca, esiste l'innamoramento. Come è possibile? Qual è la strada che conduce dalle differenze all'intesa, alla comprensione, all'incantesimo dell'amore?"