
Tutti, prima o poi, riceviamo una diagnosi. Un giorno arriva un esperto e con una parola ci dice qualcosa che modifica il corso della vita, in peggio o in meglio. Momento chiave della relazione medico-paziente, la diagnosi non è solo un processo di conoscenza compiuto da chi la formula, è anche un'occasione importante della conoscenza di sé. Ed è sempre un incontro: con il corpo, la chimica dei farmaci, la cura di sé, la scienza medica, la (s)fiducia nella medicina, il passato dell'anamnesi, il futuro della prognosi, la nostra personalità, le nostre paure e difese. Sulla malattia e l'essere malati si è scritto molto. Meno sulla diagnosi e l'essere diagnosticati. O con internet, sull'autodiagnosticarsi, solitari esploratori dei nostri sintomi. Le diagnosi non sono sentenze e le malattie non hanno un «significato», non sono metafore o colpe. Possono però abitare le nostre vite come narrazioni e mitologie personali.
A partire dagli anni '30 del secolo scorso, larga parte della grafologia ha attinto alla psicanalisi. Ma cosa ne pensava Freud? Egli elabora una sua concezione del linguaggio scritto, di cui coglie le analogie con il linguaggio onirico; questo non comporta però per lui una grafologia, verso la quale anzi restò sospettoso. Questo libro esamina il suo percorso tenendo conto del rapporto che ebbe con alcuni celebri grafologi, della sua cultura medica, della sua conoscenza della scrittura geroglifica. Sullo sfondo si muovono i suoi contemporanei (Jung, Ferenczi, e molti altri) i quali affrontano in maniera diversamente articolata la questione grafologica, che riveste un particolare interesse perché pone il problema del rapporto tra mente e corpo: e per questo, filosofi come Carnap o Wittgenstein se ne occuperanno anche loro. Il filo conduttore del libro si può sintetizzare in un'osservazione del caposcuola della grafologia italiana Girolamo Moretti: che l'oggetto della grafologia è uno dei linguaggi umani.
Tutti i problemi della prima infanzia affrontati in modo sereno e semplice. Un libro tutto domande e risposte: una finestra aperta sul mondo dei bambini e dei genitori. Un mondo ricco e affascinante, ma che troppo spesso rimane chiuso all'interno della famiglia dove la solitudine ingigantisce i problemi e alimenta l'ansia. Le pagine accompagnano lo sviluppo del bambino dalla nascita alla scuola materna, soffermandosi sui passaggi critici e i momenti più significativi. L'avventura straordinaria dei primi anni di vita e la consapevolezza che ogni crisi può essere superata acquisendo fiducia nelle proprie capacità e nelle risorse del proprio bambino.
Settant'anni dopo l'esperienza dei dialoghi con l'angelo vissuta in Ungheria durante l'ultima guerra mondiale e trascritta da Gitta Mallasz, Bernard e Patricia Montaud ci fanno partecipi dell'intimità dell'insegnamento che hanno ricevuto accanto a questa donna durante gli ultimi sette anni della sua vita. Chi è l'angelo? Come dialogare con lui? Quali domande possiamo fargli? Come riconoscere la risposta in fondo a noi stessi? Cos'è diventata, in tempi di pace, questa funzione di dialogo ispirato? Ecco alcune delle domande alle quali quest'opera cerca di rispondere.
La psicologia umanistica rogersiana ha esteso l’indagine sul ruolo della comunicazione fra le persone, ricercando i fattori che facilitano le relazioni all'interno della famiglia, dei gruppi, delle istituzioni, delle agenzie educative, fra culture e stati diversi. In questa incessante attività di ricerca che ha attraversato temi più ampi e complessi, Carl Rogers si è confrontato sia con teorici di altri approcci, sia con esponenti significativi della filosofia, della teologia, della politica. I cinque dialoghi presentati in questo volume costituiscono forse la più emblematica e stimolante testimonianza dell’influenza che Carl Rogers ha esercitato sulla cultura contemporanea. Ognuno di essi ha la sua originalità, segnata dall’incontro intersoggettivo, autentico e coinvolgente tra interlocutori, aperti allo scambio e motivati al confronto di idee, teorie, pensieri ma anche emozioni. Identità e relazione, libertà e determinismo, scienza e insegnamento sono i principali temi discussi nei dialoghi, affrontati da punti di vista diversi: psicologico, terapeutico, filosofico, teologico. Ricchi di spunti e, nel contempo, di godibile lettura, queste pagine si rivelano fondamentali non solo per professionisti, ma anche per i lettori che vogliano approfondire l’incidenza di una buona qualità delle relazioni nella nostra vita.
Non ci sono avventure rocambolesche né esperienze fuori dal comune in questo racconto di vita di Marcello Cini, fisico di livello e reputazione internazionale, ma la storia personale di chi si è trovato a condividere le vicende burrascose del secolo appena concluso, tra ricerca scientifica e impegno politico. Come scrive l'autore: "Il mio è stato il secolo nel quale la civiltà umana ha appreso a trasformare la materia inerte in modo da riuscire a progettare a costruire un mondo artificiale destinato a soddisfare sempre meglio i suoi crescenti bisogni di beni e strumenti materiali. Il dramma del nostro secolo è stato però il fallimento dei tentativi di riversare sull'umanità intera i benifici di questo accresciuto potere."
Sono qui raccolti l'"Ernst" e "Falk/Dialoghi per massoni" (1778-1780) di Lessing e il "Dialogo su una società invisibile-visibile" (1793)insieme ai due dialoghi intitolati "Massoni" (1803) di J. G. Herder, opere che (con quelle di Fichte e Goethe) costituiscono il punto più alto della riflessione massonica in ambito filosofico. Lessing e Herder, salaci fustigatori dei costumi dell'epoca, propongono al mondo una visione di suprema idealità umana, ed aderiscono alla Massoneria perché tale è la sua autentica funzione. Entrano nelle ingarbugliate, rissose ed esoteriche logge tedesche e scagliano strali beffardi e graffianti contro una nascente confusa Massoneria, che vogliono purificare ed elevare a specchio delle virtù e dei valori universali umani. Inizia Lessing con cinque dialoghi in cui un Massone e un profano si confrontano con ironia, ma anche, quando serve, con sarcasmo, in un duetto conciso e concitato, analizzando i nascosti rituali delle logge e il vero segreto del pensiero massonico. Herder segue le orme del suo maestro dopo alcuni anni, con tre dialoghi nei quali verifica criticamente il pensiero massonico lessinghiano. Se Lessing era finemente ironico, Herder, con i tre vivaci e critici personaggi dei suoi due ultimi dialoghi, non risparmia frustate a una Massoneria priva d'idealità, ponendosi come il più importante riformatore del pensiero massonico dell'epoca. Saggio introduttivo di Claudio Bonvecchio.
"Il dibattito sul clima ha assunto una nuova dimensione legata, soprattutto, a quanto è avvenuto negli ultimi 40 anni, ovvero da quando il tema clima è stato "ribattezzato" Global Warming, passando da prevalente argomento di interesse scientifico a dibattito politico-finanziario. La costituzione dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) nel 1988, sotto l'egida dell'ONU, come organo indirizzato a fornire una chiara visione scientifica del potenziale impatto sociale ed economico del Cambiamento climatico antropico, ha sottratto definitivamente alla scienza il confronto e il dibattito, spostandolo verso i media e il sistema di comunicazione, assumendo quindi una esclusiva dimensione politico-finanziaria. Questo volume nasce con il preciso obiettivo di riaprire un dibattito attraverso un confronto aperto, libero e plurale. L'idea di fornire informazioni razionali, corredate di dati e riferimenti scientifici, è stata accolta da molti scienziati ed esperti i quali affrontano, in questo volume, la complessa tematica ambientale da molteplici punti di vista, con il necessario rigore scientifico." (Alberto Prestininzi). Presentazioni di Gabriele Scarascia Mugnozza, Guus Berkhout, Enzo Siviero.
Un documento inedito del dialogo tra Santa Sede, governo cubano e governo Obama, scritto dall’unico vero testimone che fu protagonista di tutte le tappe del dialogo, che vide ed elaborò quel cammino che doveva portare al disgelo decennale tra il mondo di Fidel e quello cattolico e occidentale.
Un libro fondamentale per capire quale sarà il futuro del cristianesimo a Cuba, ma in generale in un Centro/ Sudamerica in profonda trasformazione, nonostante Trump.
Il cardinale JAIME ORTEGA ALAMINO è una figura di spicco del mondo cattolico cubano: fu lui ad accogliere sia papa Giovanni Paolo II che papa Benedetto XVI nei loro storici viaggi a Cuba.
Nei suoi sessant'anni di vita la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ha percorso un lunghissimo cammino. Ma nello stesso tempo - come del resto possiamo constatare ogni giorno - le ferite che i suoi valori subiscono sono immense e terribili. Questo quadro in chiaroscuro è il punto di partenza per un tentativo di riflessione su una delle problematiche più importanti della vicenda morale dell'umanità. Tentativo raccolto in questo volume, che anziché celebrazioni o lamentazioni propone un dibattito serio, persino aspro, mettendo sotto la lente della riflessione di ventuno studiosi di ogni parte del mondo, di ogni provenienza etica e religiosa, cultura e pensiero politico, lo stato dei progressi (ma anche delle complessità) dei principi irrinunciabili racchiusi in quella famosissima Dichiarazione. Lo stesso successo che si conseguì nello scriverla e diffonderla è infatti la spinta propulsiva che ha ormai convinto moltissimi a considerarla un fondamentale patrimonio comune dell'umanità: un aiuto per sfuggire al relativismo e all'indifferentismo, e per far sì che sia ancora possibile trasformare il terrore diffuso di uno scontro di civiltà in un saggio e fecondo incontro.