
Dalla rivolta degli indignados alla fondazione del partito Podemos, che secondo molti sondaggi potrebbe diventare il primo partito del paese, la sinistra spagnola sembra stare elaborando non solo una teoria, ma soprattutto una pratica politica che la rende la più innovativa (e la più efficace elettoralmente) a livello europeo. Come mai succede in Spagna? Quali sono le idee di fondo di questo movimento che da barricadero si va facendo sempre più istituzionalmente importante? Chi c'è dietro? Sul piano dell'elaborazione culturale non c'è dubbio che l'uomo centrale di questo nuovo movimento sia Juan Carlos Monedero, che è stato responsabile del programma e del processo costituente del partito, e che proprio negli ultimi tempi si è dimesso dal gruppo dirigente avvertendo che "la moderazione potrebbe disarmare Podemos", una rivendicazione di radicalità delle idee contro le tentazioni del potere. In questo libro, Monedero ricapitola con grande efficacia le idee di una sinistra moderna ma al tempo stesso fedele alle sue radici, rimette al centro della discussione temi e problemi che decenni di rivoluzione neoliberale hanno fatto sparire, racconta concretamente come un'impostazione culturale e politica si traduca in azioni dal basso capaci di cambiare le cose. Un vero e proprio corso di politica in cui uno studioso serio mette da parte i tecnicismi e discute, a partire da un barattolo di yogurt o da una pagina di Facebook, cosa non va nella nostra società e come cambiarla.
La Corte costituzionale è l'organo che giudica le controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi dello Stato e delle Regioni, ai conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato, tra lo Stato e le Regioni e tra le Regioni. Il volume racconta la storia del ruolo svolto dalla Corte e dall'autorità giudiziaria nel sistema italiano di giustizia costituzionale e dell'evoluzione nel tempo delle loro reciproche relazioni. Rapporti iniziati molto prima del 1956, anno di nascita della stessa Corte costituzionale, anzi in epoca ancora precedente alla sua previsione nella Costituzione repubblicana del 1948. È infatti nelle righe finali del copione stese dai nostri Costituenti la sera della scadenza del loro mandato che c'è un colpo di scena: la Corte costituzionale e i giudici diventano i co-protagonisti indiscussi del sistema di controllo di costituzionalità italiano. Nei primi quaranta anni di vita della Corte costituzionale, dal 1956 al 1996, i due soggetti procedono a una lunga serie di tentativi per accordare gli strumenti processuali di cui dispongono. Poi i loro rapporti si fanno sempre più stretti, e dalle iniziali incomprensioni si passa a una condivisione del medesimo lavoro e dei medesimi obiettivi. Dalla metà degli anni Novanta a oggi i protagonisti della giustizia costituzionale italiana si presentano uniti, fino ad arrivare al giro di boa del nuovo millennio quando entra in scena anche la nuova dimensione europea della giustizia italiana.
Per la stragrande maggioranza delle persone il carcere è un universo sconosciuto. La paura che esso evoca genera un meccanismo di rimozione. E così il carcere si sottrae allo sguardo pubblico e alla critica della sua funzione, supposta, di risocializzazione. Da qui la necessità di provare a spiegare "cos'è il carcere", e di discutere la "possibile utopia" della sua abolizione. Questo tentativo riesce bene a Salvatore Ricciardi, che il carcere ha conosciuto a fondo per averci trascorso un lungo tratto della sua esistenza. Con una narrazione essenziale, Ricciardi racconta in cosa consiste "la casa del nulla", una delle tante definizioni coniate dai prigionieri per nominare l'inferno che sono costretti ad abitare. Una realtà regolata da una violenza quotidiana dispotica e crudele, dai parametri di una pena affatto "rieducativa". Come in un lucido sogno, Ricciardi si addentra nella vita passata, si ricala nei gironi dell'inferno, ne ripercorre i meandri raccontando i corpi e le menti sofferenti che lo abitano, le loro condizioni materiali di vita, le loro tecniche di resistenza all'annientamento psicofisico che fa registrare centinaia di suicidi e migliaia di atti di autolesionismo all'anno. Prefazione di Erri de Luca.
Per strane circostanze, una ragazza piemontese e una coetanea palermitana iniziano una corrispondenza telematica. Tra un'e-mail e l'altra imparano a conoscersi e a confrontarsi sui problemi della loro età. Ma si affacciano anche su un dramma gigantesco: cos'è la mafia? Perché è un pericolo grave per l'Italia? Cosa possono fare i cittadini per contrastarla? Ecco che entra in gioco il fratello maggiore, impegnato nella lotta alla criminalità organizzata. Età di lettura: da 10 anni.
Come funziona la nostra organizzazione? Sono soddisfatti i nostri utenti? Il programma raggiungerà i suoi obiettivi? La complessità della nostra società è ormai tale che non sembra possibile dare risposte di semplice buon senso. Non basta un dirigente competente o un amministratore di lunga esperienza per dare risposte giuste, e servono sempre più competenze specialistiche che consentano di districarsi fra la molteplicità dei problemi, i diversi punti di vista delle parti sociali coinvolte, le risorse disponibili, al fine di realizzare analisi approfondite e sostenere il lavoro dei decisori pubblici, e di tutti coloro chiamati a gestire e organizzare strutture, servizi, progetti. Sempre più, anche in Italia, la valutazione sta diventando uno strumento usuale e condiviso di analisi delle capacità di un'organizzazione, dell'efficacia di un servizio, delle possibilità di successo di politiche, programmi e progetti di rilevanza sociale. Questo volume costituisce una guida completa alla valutazione: i concetti, il metodo, le parole chiave. Scritto in maniera semplice, evitando gerghi specialistici e con riferimento a esempi concreti, il testo è rivolto a operatori sociali, sanitari e del terzo settore, funzionari pubblici, professionisti e tutte quelle figure che sempre più spesso in Italia si trovano a confrontarsi con queste pratiche complesse.
Scrutare nel nostro futuro attraverso il dialogo tra scienza e cultura.
Comunicheremo solo con il pensiero. Sostituiremo il nostro cervello con i chip di un computer. Abiteremo su altri pianeti e sconfiggeremo la morte grazie a corpi meccanici. Sposeremo finalmente robot fatti su misura.
La nostra vita cambierà, tutto cambierà. Ma che cosa sarà a modificare davvero il nostro futuro?
A questa domanda, lanciata da John Brockman nell’influente forum scientifico The Edge, rispondono le più autorevoli voci della scienza e della cultura contemporanee, da Chris Anderson a Richard Dawkins, da Lisa Randall a Nassim Nicholas Taleb, da J. Craig Venter a Ian McEwan.
Sulla scia del visionario esprit poétique del progetto Edge, Come cambierà tutto traccia una nuova via del futuro, in cui le interazioni tra scienza e cultura saranno le principali forze agenti.
Tutto ciò che ci fa bene e ci dona nuova energia. Questo nuovo libro del monaco tedesco Anselm Grün, è davvero unico. Si tratta di un coaching sui problemi che assillano la vita quotidiana di ognuno di noi, corredato da esercizi pratici e rituali che ci aiuteranno a evitare e risolvere ogni tipo di stress piccolo o grande che sia. Spesso a provocare stress sono eventi apparentemente inevitabili. Tuttavia possiamo imparare a contrastare questo stress. Quando arriviamo alla fine dei miei corsi - scrive Padre Anselm - spesso i partecipanti mi chiedono: "È stato tutto molto bello. Ma come posso riportare nella mia vita di tutti i giorni, quello che ho vissuto qui?" In questo libro ho cercato di offrire risposte concrete a questa domanda.
L’autrice, da profonda conoscitrice del cuore dei giovani, parla un linguaggio chiaro e diretto, utilizzando racconti ed esperienze concrete. Motiva il giovane lettore ad aver fiducia in se stesso, a non restare alla superficie delle cose ma a crescere e cambiare, a mettere in gioco i suoi doni e potenzialità, a credere che può imparare ad amare nella libertà. Tutto questo, però, solo a partire dalla voglia di orientarsi nel complesso mondo dei desideri.
Ogni capitolo del libro è corredato da un laboratorio-attività da vivere individualmente o in gruppo.
Con questo libro si vuole offrire ai giovani strumenti di formazione umana e di fede, secondo le indicazioni del Sinodo dei Giovani, della Christus Vivit e degli incontri post Sinodali.
E' possibile fare previsioni sul destino dei nostri figli? E curare le ferite precoci in modo che non lascino traccia? Ecco la storia di Gwenn, bambina che voleva diventare androgina; di Jimmy, che voleva sempre dormire con i genitori; di Maria, ragazzina priva di identità; di Marielle, dalla straordinaria capacità di ascoltare e capire gli altri. Storie di bambini difficili, seguiti fin dall'infanzia dal noto psichiatra che indica punti di riferimento per genitori, insegnanti ed educatori.
Dopo il grande successo di Etica oggi (il titolo Erickson più venduto in libreria nel 2011), un nuovo libro di Michela Marzano, dedicato al rapporto con se stessi e con gli altri: una raccolta di tre saggi in un’edizione agile (nelle dimensioni e nel prezzo), dedicata al grande pubblico. Una piccola grande opera da una delle pensatrici più conosciute e apprezzate della nostra epoca.
Questo libro asciutto e al tempo stesso soave e profondo affronta un tema particolarmente spinoso ai nostri giorni: la trappola in cui moltissime persone si impigliano ascoltando le sirene di una società che propone e impone un modello di individuo vincente e autocentrato, costantemente capace di esercitare controllo e padronanza.
Le nostre ferite — le faglie, le fratture, le mancanze del nostro essere — vengono messe al bando dalla società «performante» e spesso ci rassegniamo a considerarle gravi errori e a trattarle come pattume che finiamo per nascondere sotto il tappeto della nostra consapevolezza. Capita così di produrre un corto circuito fra la nostra parte «accettabile», con cui ci identifichiamo, e quella parte di noi che è fragile, spaventata e per ciò stesso «impresentabile», sfoderando agli occhi del mondo e ai nostri stessi occhi un’autonomia posticcia che non solo ci dissocia ma ci impedisce persino di accettare gli altri, come noi abitati da debolezze e imperfezioni, in una spirale di proiezioni che ci lasciano sempre più soli e ciechi rispetto alle occasioni di creare legami autentici. È indispensabile fare i conti con le proprie fragilità, riconoscerle in se stessi, per conquistare un piccolo ma saldo spazio interiore di certezza che possa permetterci di rimanere in piedi quand’anche arrivassero le immancabili delusio i. La fiducia ci espone al rischio del tradimento, ma se non si accetta di correre questo rischio si resta murati nei ruoli dello spettatore e dell’antagonista. Vivere sul serio la propria vita è molto più di questo.
Come se penetrassimo fra le pagine di un diario scritto in prima persona, questo libro ci introduce nell'intimità di Audrey Hepburn e ci fa scoprire gli aspetti più privati dell'attrice che ha fatto innamorare uomini straordinari e continua ad affascinare le donne di oggi. Si passa attraverso una raccolta di materiale inedito, aneddoti, testimonianze di persone che l'hanno conosciuta da vicino, fino a consigli di ogni sorta: dallo yoga alla dieta, dai trucchi di bellezza alla cura della casa, dalle tecniche di seduzione al decalogo per avere successo nel lavoro, senza dimenticare momenti importanti della vita come l'amicizia o il rapporto con i figli. Seguiamo la diva nelle più diverse situazioni: l'infanzia durante la guerra, il mondo di Hollywood, i matrimoni; persino dentro ai camerini, dove è lecito curiosare tra i set cinematografici che hanno lasciato il segno, da "Sabrina" a "Colazione da Tiffany" a "Vacanze romane". Scopriamo così che Audrey ha lasciato un'eredità quanto mai preziosa per quelle "eterne ragazze" - e sono sempre di più - che vorrebbero essere come lei.