
Un papà con gli alamari non è una biografia ma un toccante viaggio fra i sentimenti, le emozioni, i luoghi, i valori del Generale e Prefetto Italiano Carlo Alberto dalla Chiesa. Un viaggio di famiglia, guidato dai suoi figli Rita, Nando e Simona, i quali, aprendo le stanze dei ricordi, ci regalano il ritratto privato di un papà e, insieme, di un eroe. «Vi voglio bene, tanto, e in questo momento vi chiedo di essermi vicini; così come nei mesi e negli anni che verranno. Vogliatevi soprattutto e sempre il bene di ora! Quanto vi ho scritto, l'ho fatto a 7-8000 metri di altezza, in cielo, mentre l'aereo mi portava veloce verso Palermo. Vi abbraccio forte forte, il vostro papà» (Carlo Alberto dalla Chiesa, Aprile 1982).
"Un papà con gli alamari" non è una biografia ma un toccante viaggio fra i sentimenti, le emozioni, i luoghi, i valori del Generale e Prefetto Italiano Carlo Alberto dalla Chiesa. Un viaggio di famiglia, guidato dai suoi figli Rita, Nando e Simona, i quali, aprendo le stanze dei ricordi, ci regalano il ritratto privato di un papà e, insieme, di un eroe. «Vi voglio bene, tanto, e in questo momento vi chiedo di essermi vicini; così come nei mesi e negli anni che verranno. Vogliatevi soprattutto e sempre il bene di ora! Quanto vi ho scritto, l'ho fatto a 7-8000 metri di altezza, in cielo, mentre l'aereo mi portava veloce verso Palermo. Vi abbraccio forte forte, il vostro papà» (Carlo Alberto dalla Chiesa, Aprile 1982).
Tornerà presto il sole, scriveva Carlo Bianchi ai propri familiari dal carcere milanese di San Vittore. In realtà, tale speranza per lui non si realizzerà e verrà fucilato a Fossoli il 12 luglio 1944. La sua testimonianza, tuttavia, è rimasta viva e oggi splende più che mai. Cresciuto nell'Azione cattolica e nella Fuci, durante gli anni della Seconda guerra mondiale si attiva per le persone povere e disagiate, per inserirsi poi nell'attività resistenziale con le Fiamme Verdi di Teresio Olivelli e con l'Oscar, un'organizzazione creata da alcuni sacerdoti per favorire l'espatrio di quanti erano braccati dai nazifascisti. Consapevole dei rischi che correva, continuò nella propria attività per porre le basi di un mondo migliore. Fino al sacrificio della vita.
Carlo Casini (Firenze, 4 marzo 1935 - Roma, 23 marzo 2020), tra i fondatori del Movimento per la Vita, di cui è stato anima e motore, e apprezzato giurista, è molto noto in Italia e all'estero per il suo impegno, prima come magistrato in Toscana e poi come parlamentare italiano ed europeo. Poco si sa, invece, della sua vita privata, delle circostanze della sua nascita, di come trascorse l'infanzia durante la guerra e degli anni giovanili, in cui maturarono la sua fede e quella vocazione alla giustizia che lo porteranno a essere uno dei protagonisti dell'Italia repubblicana fino, praticamente, alla sua morte. In questo libro-intervista Marina Casini, figlia primogenita di Carlo, risponde alle domande del direttore di Famiglia Cristiana, Stefano Stimamiglio, svelando anche particolari inediti della famiglia di origine del padre e di quella che si è formato sposando il 2 luglio 1964 Maria Nitti a Firenze. Ne emerge una personalità ricca, dove si fondono passione civile, amore per la vita e senso della giustizia, tenute unite da uno sguardo profondo sulla realtà, che sa guardare con misericordia oltre il visibile grazie alla sua fede in Gesù Cristo.
Carlo d’Asburgo, l’ultimo erede del Sacro Romano Impero, è stato beatificato da Giovanni Paolo II il 3 ottobre 2004. Una beatificazione sofferta e difficile a causa di varie “leggende nere” e maldicenze che hanno tentato di offuscarne la vita privata e quella pubblica. Nella “positio”, il dossier vaticano utilizzato per il processo canonico, storici, medici, cardinali ed insigni teologi fanno piena luce su questo pio imperatore smascherando complotti, intrighi ed infamie che lo hanno travolto facendolo morire in esilio, abbandonato da tutti, lontano dal suo Paese e senza un soldo. Una religiosa orsolina, quando Carlo era ancora fanciullo, aveva profetizzato che sarebbe diventato imperatore ma che avrebbe anche dovuto soffrire molto e sarebbe stato al centro degli attacchi del male. Ma chi furono gli artefici di questa congiura e di questa gigantesca macchinazione? E soprattutto perché? Con testimonianze, prove, documenti segreti e miracoli, gli studiosi della Santa Sede non hanno più dubbi sul ruolo avuto dalla Massoneria e dai vari “confratelli” sparsi in tutta Europa che avevano come obiettivo quello di annientare, per poi dividersi, l’Impero austro-ungarico, ultimo baluardo del cristianesimo. La Santa Sede, inoltre, ha deciso di beatificare l’ultimo sovrano cristiano proprio nel momento in cui l’Unione Europea non ha voluto il riferimento alle radici cristiane nella propria Costituzione, per continuare a lanciare il suo messaggio di speranza e di unità.
Note sull'autore
David Murgia, 47 anni, giornalista professionista, lavora a Tv2000 dove è autore e conduttore di Vade Retro e Indagine ai Confini del Sacro. È stato vaticanista de Il Tempo. Collabora con la Rai. È autore di “Suor Faustina e il mistero del dipinto più venerato al mondo” (Ares, 2018), “Vade Retro” (Oscar Mondadori, 2017) e coautore di “Satana in tribunale” (San Paolo, 2004).
Il regno creato da Carlo Magno (748-814) è stato la cellula generatrice dell'Europa moderna e quello in cui si definiscono i tratti peculiari della cultura occidentale. Carlo, fondatore del Sacro Romano Impero e signore di quasi tutta l'Europa occidentale, è il simbolo di un continente che nasce sostenuto da politiche nazionali, culturali ed economiche, unitarie. In questa biografia, basata su un'attenta analisi delle fonti e su ricerche avanzate, l'autore riesce a restituire tutto il fascino del sovrano e di un'intera epoca.
Wilson, affermato scrittore di storia narrativa, ci regala uno straordinario ritratto di Carlomagno, che si sofferma sugli aspetti meno esplorati e più originali della sua vita e della sua complessa psicologia. L’astuto stratega militare, personaggio storico osannato da tutti e considerato il fondatore dell’Europa cristiana fu, in realtà, anche un leader spietato e un barbaro poligamo che non sapeva scrivere. Con un racconto avvincente, Wilson immerge il lettore nel cuore della corte carolingia, di cui ricostruisce persino una preziosissima genealogia, ed esamina il pensiero del sovrano, restituendoci un’immagine più autentica dell’epoca e del personaggio. Infine, l’autore ripercorre il mito di Carlo Magno, rievocato in leggende e interpretazioni tra le più varie, e passa in rassegna le numerose personalità storiche – da Federico II, a Napoleone, da Hitler a Charles de Gaulle – che nei secoli ne hanno rivendicato l'eredità, con risvolti talvolta pericolosi per l’umanità – come nel caso del battaglione francese SS “Charles Magne”, che difese Hitler fino all'ultimo.
Carlo I, noto con l'appellativo di «Magno», è stato senz'altro una delle figure più straordinarie che abbiano mai governato un vasto impero europeo. Proclamatosi consapevolmente non solo «re dei Franchi», ma nuovo «imperatore» del Sacro Romano Impero, fu un uomo capace di imprese eccezionali. Per i successori e posteri non è stato facile raccoglierne l'eredità, nel corso dei secoli più volte reinterpretata, copiata, sovvertita. La sua figura è stata celebrata anche in tempi moderni da sovrani e ideologi, come il Kaiser Guglielmo II e Adolf Hitler, e dopo la seconda guerra mondiale è stata reinventata come icona dell'attuale Europa. Ma dietro al mito c'è una vita e un uomo, che oggi Janet L. Nelson, studiosa dell'età medievale, dopo un attento lavoro sulle fonti riporta alla luce. Accostandosi a questo personaggio da angolature inconsuete e seguendone l'intero percorso di vita fin dalla prima infanzia, l'autrice lascia che a parlare siano i documenti coevi - testimonianze di contemporanei che ci consentono di avanzare ipotesi sulle sue opinioni e motivazioni - e gli stessi diplomi reali, fonti insospettabili di simboli e metafore che possono essere decifrati. L'accuratezza delle ricerche, che non tralascia la vasta produzione storiografica esistente, svela il ritratto di un governante spinto da un'energia fisica fuori dal comune e da una formidabile curiosità intellettuale, una personalità complessa, «un signore della guerra, un uomo di pace e un giudice» che promise «per ciascuno la legge e la giustizia», un difensore della Chiesa romana, ma soprattutto un uomo in carne e ossa, che ebbe numerose mogli e concubine, e generò almeno diciannove figli, uno dei quali complottò persino per ucciderlo. Il libro di Janet L. Nelson raccoglie tutto ciò che sappiamo su Carlo Magno e riesce in modo incomparabile a creare un senso di affinità e vicinanza con un personaggio storico le cui gesta non saranno mai dimenticate.
Alessandro Barbero presenta una biografia di Carlo Magno. Nel giorno di Natale dell'anno 800 Carlo Magno viene incoronato imperatore. Un poeta rimasto anonimo saluta in lui "il padre dell'Europa". Oggi che i popoli del nostro continente sono avviati all'integrazione in un'Europa sovranazionale, la figura di Carlo Magno risulta di sorprendente attualità. Una biografia che unisce al rigore degli studi un'appassionante scrittura letteraria.
Formidabile condottiero, conquistatore spietato, saggio legislatore, crociato, cavaliere cortese, protettore della Chiesa, patrono della Francia, generoso mecenate, santo. Nessun altro personaggio della storia occidentale ha subito maggiori trasformazioni nell'immaginario popolare di Carlomagno, energico monarca di un popolo di rozzi guerrieri, celebrato attraverso i secoli come il più grande sovrano dell'Occidente cristiano, e a cui molti protagonisti della storia moderna e contemporanea si sono ispirati. Grazie al suo acume politico, alla sua intelligenza militare e alla sua profonda fede religiosa questo barbaro d'aspetto imponente, carattere determinato e tempra instancabile riuscì in un'impresa all'apparenza impossibile: conducendo una guerra costante su più fronti, volta a debellare nemici esterni e faide intestine, ampliò il dominio dei franchi fino a esercitare un potere assoluto su un impero etnicamente e linguisticamente eterogeneo, come non se ne vedeva dai tempi di Costantino, che egli fu in grado di tenere insieme per tutta la durata del suo lunghissimo regno. Un impero i cui confini comprenderebbero gran parte degli attuali territori di Francia, Germania, Belgio, Olanda, tussemburgo. Svizzera, Austria, Polonia, Slovenia, Repubblica Ceca, Ungheria e Italia. Una formazione politica, religiosa e culturale senza precedenti, a cui oggi diamo il nome di Europa.

