
In questo libro l'Autore ripropone i primi passi della sua avventura scientifica, 'La terza via della psichiatria' e 'La norma e la scelta', corredandoli di un nuovo e affascinante saggio che ne ripercorre la storia e ne sottolinea la straordinaria attualità.
Marco Pantani è stato l'ultima vera leggenda del ciclismo, un campione capace di entusiasmare, con le sue imprese epiche sulle montagne del Giro d'Italia e del Tour de France, milioni di tifosi e di semplici spettatori, in Italia e nel mondo. È stato anche un personaggio tragico, inseguito dalle accuse di doping e precipitato nell'inferno della droga, fino alla morte nel residence di Rimini il giorno di San Valentino. Questo libro, scritto dalla sua manager, è la storia che lo stesso Pantani aveva progettato di scrivere, per raccontare le sue esperienze, i suoi sentimenti, la sua lotta per riconquistare un equilibrio anche al di fuori del ciclismo. Prima edizione Rizzoli 2004.
"L'uomo in noir" è un'indagine atipica, che non ruota intorno a un assassino, ma intorno a un uomo che ha ucciso, o quanto meno fatto sparire, una serie di convenzioni delle quali, peraltro, non sentiamo la mancanza: quella di considerare il "giallo" letteratura di serie B, quella di pensare alla televisione come a un contenitore nel quale la dissertazione puntuale e scevra di giudizio non trova posto, quella di vedere la cronaca come una serie di eventi fine a se stessi, quella di credere che la letteratura non abbia nulla a che fare con la realtà. Gli strumenti di questa indagine sono le parole che l'artista stesso ha regalato nel corso degli anni al suo pubblico e alla stampa. Perché, una volta ancora, possa essere evidente che la parola ha una forza che altri mezzi di comunicazione non hanno. Nel caso di Carlo Lucarelli, mettere in fila le parole e trovare il modo giusto per far procedere la narrazione - che si tratti di un libro, di un film, di un fumetto, di una trasmissione televisiva o di un videoclip - significa non solo tenere il pubblico incollato, ma offrire spunti di riflessione sulla realtà che stiamo vivendo, sulla sua parte buia, oscura, quella che fa, appunto, paura. Una monografia per frammenti e citazioni d'autore che raccoglie frasi, pensieri e aforismi dello scrittore, ripercorrendone la carriera artistica come in una biografia apocrifa.
"Lo so. Lo so che non esistono l'Uomo e la Donna, ma gli uomini e le donne. Non generalizzazioni ma solamente casi particolari. Tanti casi particolari quanti sono gli individui. Miliardi di storie per miliardi di esseri umani sulla terra. Lo so che c'è del femminile nell'uomo e del maschile nella donna. Lo so, conosco i classici, figurarsi: sono stato adolescente negli anni Settanta. Lo so che la ricerca di un tipo sessuale è sospetta, per non dire reazionaria, che non ci sono sessi ma solo generi. Sfumati, necessariamente sfumati. Lo so, so tutto. Ma so anche che io... io non sono una donna". Come si presenta l'uomo ideale? Si depila. Fa incetta di prodotti di bellezza. Indossa gioielli. Crede fermamente ai valori femminili. Privilegia il compromesso. Insomma, l'uomo ideale... è una vera donna. Ha reso le armi. Il peso tra le sue gambe è diventato un fardello troppo pesante e si è convinto che l'uguaglianza è similitudine. Le giovani generazioni hanno accresciuto questa confusione. Tutto quello che è autenticamente mascolino è considerato una parolaccia. Una tara. Ma la rivolta tuona. Gli uomini hanno un'identità da riprendere. Perché non debbano più dire ai loro ragazzi: "Tu sarai una donna, figlio mio".
"L'uomo plasma se stesso" di Georg Christoph Lichtenberg, originale e brillante scrittore del XVIII secolo, riunisce aforismi e pensieri di materia etico-filosofica e socio-antropologica pensati alla stregua di «uno specchio in cui possiate guardare voi stessi e non come un occhialino con cui guardare gli altri». Con ironia e a tratti fine sarcasmo, in queste pagine sono presi di mira e smascherati gli pseudo-intellettuali e le diverse forme di moralismo, le libertà presunte tali, le finte virtù e le false verità; si tratta inoltre del rapporto tra ragione e creatività, di coscienza critica e di differenti e possibili visioni del mondo.
Secondo l’autore, nelle forme psicopatologiche oggi più diffuse - anoressie, bulimie, tossicomanie, depressioni, attacchi di panico, somatizzazioni - il soggetto dell’inconscio, cioè il soggetto del desiderio, non è più protagonista.
Al centro della nuova clinica non ci sono più fenomeni di inibizione del desiderio ma l’assenza, lo spegnimento, la morte del desiderio come tale. Prevalgono l’apatia, il vuoto, la fatica di esistere. In questo senso la nuova clinica è una clinica dell’anti-amore, è una clinica senza il soggetto dell’inconscio.
L'autore
Massimo Recalcati, psicoanalista, insegna Psicopatologia del comportamento alimentare all’Università di Pavia. Ha pubblicato, tra gli altri, Sull’odio (Bruno Mondadori, 2004) e Melanconia e creazione in Vincent Van Gogh (Bollati Boringhieri, 2009).
Strappato al suo ambiente naturale, ai suoi affetti, l'uomo esiliato, allontanato per forza dal suo paese, vive una condizione di indicibile sofferenza. Ma lo spaesamento può fondare un'esperienza positiva. Permette di non confondere l'ideale con il reale, la natura con la cultura. L'uomo spaesato, per poco che riesca a superare il risentimento che nasce dal rispetto e dall'ostilità di cui è fatto oggetto, scoprirà la curiosità e praticherà la tolleranza. La sua presenza tra gli "autoctoni" eserciterà a sua volta un benefico effetto spiazzante.
In questo studio sull'identità psicologica e della personalità, l'autore ipotizza la nascita dell'uomo windows, che potrebbe essere il risultato adattativo ed evolutivo di una società traumatizzata da vari motivi: l'invio da parte della società attuale di messaggi discordanti; la perdita della capacità di affrontare lo stress di una società definita ultra-moderna; l'apertura di una nuova modalità operativa - come può essere quella di aprire molte finestre di funzionamento, come al computer, tipica dell'uomo windows a quella di pazienti borderline.
Un libro che offre chiavi di approfondimento sui temi dell'identità sessuale per fornire al lettore una riflessione scevra da condizionamenti ideologici nell'ambito del dibattito sulla teoria del gender. Basandosi su un enorme lavoro d'indagine tra centinaia di riferimenti bibliografici di neuropsicologia e biologia umana, René Écochard, medico ed esperto di ecologia umana integrale, spiega come, dal concepimento all'età adulta, ciascun essere umano abbia costruito nel proprio corpo, nella propria psicologia e nella relazione con gli altri la propria dimensione sessuata. L'opera propone uno scenario di modi di vivere il rapporto tra uomo e donna come un'armoniosa complementarità. Un libro accessibile a tutti, con un linguaggio chiaro e senza tecnicismi, che fornisce i punti di riferimento essenziali e un approccio molto pratico che ogni genitore o educatore dovrebbe conoscere.
Due milioni di anni fa è incominciata l’avventura dell’uomo sulla terra.
La conoscenza della realtà della natura, dei suoi cambiamenti nel tempo, delle origini dell’uomo, dei suoi sviluppi mediante il pensiero e la cultura pone domande riguardanti la vita e la morte, il piacere e il dolore, il presente e il futuro da costruire.
Le conquiste della scienza e della tecnologia, specialmente nel campo della biomedicina, della cibernetica e della robotica, aprono prospettive nuove, anche imprevedibili per l’impatto che possono avere sull’uomo e sull’ambiente. L’umanità corre il rischio di affidarsi a ideologie che allontanano dal mondo reale per realizzarne uno a proprio piacimento, basato su costruzioni artificiali della mente.
Da dove ripartire? Da come siamo fatti, dalla realtà della natura, rispettando le sue leggi, i suoi ritmi, l’ambiente, nella collaborazione fra i popoli.
Il volume contiene saggi antropologici in una prospettiva evolutiva aperta agli orizzonti della fede.
Viviamo in un'epoca "uraniana", perché tale simbolo astrologico si lega al progressismo, alla pratica, al lavoro, all'azione concreta, alla necessità assillante di ottenere risultati, alla tecnica e alla tecnologia, alla trasformazione ininterrotta del mondo e della natura. Urano, da simbolo del fare felice, è diventato un demone che rende tutto meccanico, freddo, inesorabile, ineluttabile. Secondo Pesatori, la "malattia uraniana" è l'effetto della progressiva rimozione e distorsione di Plutone (per l'astrologia contemporanea: desiderio, passione cieca e travolgente, energia e carica vitale, "desiderio del corpo") e di Nettuno (l'idea di sé, l'identità, la fase dello specchio, i modelli, gli ideali, le ideologie). L'approfondimento astrologico deve partire proprio da una riconquista dell'armonia tra la fisicità immediata, vitale e naturale di Plutone e gli ideali di Nettuno, per la ricostruzione di un mondo, individuale e collettivo, dove Urano - terzo pianeta lento, risultato della tensione tra i primi due diventi simbolo di un agire sereno, equilibrato, rispettoso di sé e della bellezza, ecologico e vitale. La cerimonia del tè è metafora di questa armonia che gli individui possono conquistare conoscendo a fondo il proprio Plutone (la tazza, il tè, la sua preparazione) e il proprio Nettuno (la visione estetica e limpida che presenta e serve il tè), fino a un Urano (il gustarsi davvero il tè della vita) mai più meccanico, triste, infelice, e dannoso.