
Ogni organizzazione mira ad assumere i candidati migliori, così come ogni candidato aspira a esprimersi al meglio delle proprie possibilità. Il testo prende in esame un percorso di selezione reale, descrivendo i differenti momenti in cui si articola. In questa nuova edizione, particolare rilievo viene dato all'utilizzo del web e dei social network, fonti di informazioni ormai imprescindibili sia per il reclutamento sia per la selezione. Per ciascun passaggio vengono proposti esempi di materiali diagnostici, come i test e le prove di gruppo, brani di colloqui e schede di valutazione, che consentono di riconoscere le molteplici attività che il selezionatore è chiamato a svolgere.
Il territorio, piuttosto che come "dato", può essere concettualizzato in termini "potenziali". La realtà e consistenza dello stesso rimandano, infatti, al quadro rappresentazionale di coloro che al medesimo fanno riferimento, focalizzando l'attenzione sugli aspetti che lo caratterizzano in termini di "limiti" o, viceversa, individuandone le "potenzialità". La problematica specifica, peraltro, va oltre i processi puramente cognitivi, coinvolgendo la rappresentazione del sé, specialmente per le dimensioni che, in termini di possible selves, rimandano alla progettualità di vita delle persone coinvolte.
Questo volume vuole essere una preziosa risorsa per formatori, docenti e studenti che in diversi contesti di apprendimento desiderino promuovere il self-directed learning; approccio diffuso e praticato da lungo tempo negli Stati Uniti, ma ancora poco promosso in Italia per tradizioni culturali, sociali, educative e formative diverse. Una epistemologia della pratica che potrebbe supportare, da una parte, formatori e docenti nella progettazione di percorsi che promuovano l'auto-apprendimento, dall'altra, studenti e partecipanti a corsi i formazione nel diventare self-directed learner. Obiettivo del self-directed learning è rendere studenti e adulti più consapevoli dell'importanza dell'auto-direzionalità dell'apprendimento, come risorsa per la crescita personale e organizzativa, come promozione della personalizzazione dell'apprendimento e di percorsi taylor-made costruiti sulle reali esigenze e sui bisogni delle persone. L'autore ci regala, con una generosità che da sempre ha contraddistinto il suo impegno scientifico e umano, una ricca gamma di schede, strumenti, descrizioni di percorsi con indicazioni che, nonostante siano passati molti anni, rimangono ancora attuali e costituiscono una buona base per costruirne altri e dare sfogo alla creatività degli addetti ai lavori.
Partendo dall'esigenza di essere aggiornati sull'evoluzione del mondo giovanile per poter intervenire in modo mirato e appropriato, gli Autori hanno messo a punto uno strumento di indagine che fa emergere alcuni elementi significativi relativi ai comportamenti e allo "sguardo" degli adolescenti, così da poterne parlare con loro. Cercando percorsi di prevenzione efficaci, è nata allora la necessità di indagare i vari stili di vita degli adolescenti per delineare i comportamenti a rischio, con l'obiettivo di individuare i corrispondenti fattori di protezione. Per questi motivi è stato proposto un apposito questionario a vari istituti scolastici in diverse parti d'Italia. Tale questionario è frutto di un lavoro di anni, iniziato proprio con i giovani, che ci hanno aiutato a stendere la prima versione conducendo gli autori nel loro mondo e indicandocene i lati più nascosti. Il progetto Selfie non nasce per fare concorrenza all'Istat o ai tanti istituti di ricerca scientifica che si occupano di pediatria; il suo obiettivo non è proporre un'analisi della situazione giovanile, non utilizza sofisticate metodologie statistiche. Si rivolge invece a un intero gruppo di ragazzi e studenti individuato in un determinato istituto: sono loro che si fanno un selfie la cui immagine verrà poi restituita e commentata a loro stessi, agli insegnanti e ai genitori. Prefazione di papa Francesco.
"Sono come un albero. Il vento disperde i semi che spando. A volte ricadono su terreni aridi; in altri casi germoglieranno, lontanissimo da qui."
Ciascuno dei pensieri di Edgar Morin è un seme di saggezza. L’autore prova a guidarci su un terreno impervio e si fa voce della speranza in un mondo di guerre e di odio. È cruciale, oggi più di ieri, che i semi di questo umanesimo emancipatore volino, si disperdano e mettano radici.
Edgar Morin è una delle figure più prestigiose della cultura contemporanea. Con Raffaello Cortina ha pubblicato, tra gli altri, l'edizione di Il metodo in 6 volumi, La testa ben fatta (2000) Sette lezioni sul pensiero globale (2016), Conoscenza, ignoranza, mistero (2018), I ricordi mi vengono incontro (2020), Sul cinema (2021), Di guerra in guerra (2023), L'avventura del Metodo (2023), Ancora un momento (2024), La nostra Europa (con M. Ceruti, 2025) e Semi di saggezza (2025).
Autore:
Cappello Francesco
Docente di fisica e matematica nelle scuole superiori. Amico e collaboratore di Danilo Dolci, dal 1991 sperimenta la maieutica in ambito didattico e sociale e dal 1995 svolge attività di formazione al metodo maieutico. È fondatore e gestore di www.danilodolci.toscana.it e del network "Intorno a Danilo Dolci, un palpitare di nessi". Nel 2006 ha organizzato a Pisa, con il regista Paolo Benvenuti, la settimana di studi e iniziative "Inventare il futuro, attualità di Danilo Dolci".
Contenuti:
La maieutica, "l'arte della levatrice" da cui Socrate mutuò il nome per il suo metodo filosofico, è anche il nome dello stile educativo messo a punto da Danilo Dolci (1924-1997).
"Mi chiamo Danilo, non faccio lezioni, preferisco porre interrogativi intorno ai quali possiamo ricercare insieme": così si presentò il "Gandhi italiano", un giorno del 1991, in una scuola superiore della provincia di Lucca.
L'insegnante che lo accolse si è fatto a sua volta apostolo di quel metodo e in questo libro propone, oltre ai principi ispiratori di Dolci, alcuni dei laboratori in cui ha applicato la maieutica, in ambiente scolastico e non solo.
Prefazione di Johan Galtung
«Auguro a chiunque si accosti a queste pagine di lasciarsi provocare e interrogare sul proprio ruolo nella società e di trovare, nella profondità di questa ricerca, nuove motivazioni per impegnarsi, con coraggio e speranza, nella costruzione del Regno di giustizia e di pace».dalla Prefazione del card. Michael Czerny S.J.Il presente contributo propone un'analisi etica e sociologica delle esperienze di formazione sociale e politica di ispirazione cristiana, con particolare riferimento al modello delle Scuole di formazione all'impegno sociale e politico (Sfisp). Il lettore è accompagnato alla scopertadelle principali caratteristiche di questi percorsi formativi attraverso un'indagine integrale che ne ricostruisce la genesi, lo sviluppo e la composizione.
Questo manuale di metodologia e tecniche copre un vuoto molto avvertito nella comunità degli analisti transazionali: quello di un testo che descriva in dettaglio la messa in opera del metodo dell'analisi transazionale. La filosofia del libro è dunque riportare per iscritto la trentennale esperienza di didattica e supervisone dell'autore. E l'obiettivo è mettere il lettore nella condizione di poter tradurre con efficacia sul piano terapeutico i principi generali del metodo clinico e della metodologia. La sistematizzazione degli argomenti nasce dai tanti seminari svolti dall'autore prima presso lo IAT dal 1976 al 1991, e successivamente presso l'Istituto Eric Berne. Questi ultimi hanno condotto numerosi allievi ad acquisire il titolo di analista transazionale e poi di analista transazionale didatta della EATA e dell'ITAA. Vengono dunque qui presentate le operazioni descritte dal fondatore dell'analisi transazionale, Eric Berne, e i diversi sviluppi della terapia ridecisionale dei Goulding, della psicoterapia integrativa di Erskine, dell'approccio psicodinamico di Novellino e Moiso. Il manuale è rivolto agli allievi delle scuole di analisi transazionale, ai loro docenti per potere avere un riferimento didattico comune, agli psicoterapeuti di altre scuole per avere una conoscenza corretta di un metodo a volte svilito ingiustamente da opere di taglio divulgativo.
Nella seconda metà degli anni Settanta, Wilfred Bion, esponente di spicco della psicoanalisi britannica, condusse importanti seminari a Brasilia e a San Paolo. Dopo la sua morte, la moglie Francesca, che lo aveva accompagnato, raccolse in questo volume gran parte del materiale registrato, selezionando i momenti salienti della discussione. Forte di una lunga esperienza di pratica analitica costantemente messa in questione, Bion invita a riflettere sulla posizione dell’analista, sollecitando l’interlocutore a coltivare sempre la fiducia nella propria capacità di osservare, di sopportare l’incertezza, di “contenere” il disagio del paziente. Egli stesso descriveva la psicoanalisi come “un mestiere duro”, “un lavoro pericoloso”, e l’esperienza analitica come “potenzialmente sgradevole sia per l’analista sia per l’analizzando”. Alla domanda se la funzione dell’analista sia quella di aiutare il paziente, Bion risponde: “Stiamo tentando di dire: ‘Ti aiuterò a conoscerti, cercherò di essere uno specchio che rifletta per te la persona che tu sei, sicché potrai vedere in quello che ti dico un’immagine di te stesso’”.
Attraverso questi seminari si snodano i fili del penetrante insight di Bion. Egli riteneva che, nell’osservazione del paziente, l’analista dovrebbe associare la curiosità disciplinata dello scienziato, il calore dell’umanista, la saggezza del filosofo e la sensibilità dell’artista. Un profilo certo molto alto, al quale questa grande figura di studioso sembra però arrivare molto vicino.
L'autore
Wilfred R. Bion (1897-1979) è l’autore di molte opere che hanno segnato il cammino della teorizzazione psicoanalitica. Nelle nostre edizioni è stata pubblicata la trilogia Memoria del futuro (1993-2007).
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