
L'educazione globale della persona umana per una piena maturità socio-affettiva e sessuale. Relazioni, modelli di riferimento, libertà, tra mezzi di comunicazione e riflessioni sul gender. Imparare a dire "ti amo" ha a che fare necessariamente con l'educazione, per cui il testo vuole offrire innanzitutto un ampio e articolato contributo sull'educazione all'amore e al saper amare. In realtà, ciò non sarà possibile e mai separabile da una più ampia formazione della persona umana come essere in relazione: solo alla maturità della persona, infatti, potrà corrispondere una maturità nell'amare. In tal senso, l'educazione sessuale non è né scissa né scindibile dall'educazione globale dell'individuo e dall'educazione emotiva e affettiva in particolare. In tal prospettiva, il libro prende in considerazione le varie competenze da promuovere per una piena maturità socio-affettiva e sessuale dei giovani. "La vita affettiva sessuale e di relazione richiede preparazione e un impegno che parta da lontano e che si dispieghi lungo tutto l'arco dell'esistenza dell'individuo e della coppia. Un tema quanto mai delicato, soprattutto in questo periodo e in questo contesto culturale, caratterizzato da grandi cambiamenti, lotte e rivendicazioni, circa diritti veri e/o presunti di questa o quella posizione." (Domenico Bellantoni)
Il punto di vista di un economista sull'intervento dello stato nell'economia, esposto in un linguaggio divulgativo. Questo volume ospita, oltre al saggio di Stiglitz, i commenti di un gruppo di importanti studiosi che analizzano la sua posizione e la discutono, allargando così la panoramica su un argomento sempre più al centro del dibattito economico, politico e sociale odierno.
Rwanda, aprile 1994. Per cento giorni, a partire dal 7 del mese, nel Paese delle mille colline viene perpetrato uno spaventoso genocidio preparato minuziosamente a tavolino, il più grave della storia del Novecento dalla fine della seconda guerra mondiale. In quella primavera di sangue almeno 800.000 persone trovarono la morte per mano degli estremisti hutu, nella totale inazione della comunità internazionale. Un quarto di secolo dopo il genocidio dei tutsi, il Rwanda è un Paese dinamico che, seppur con molte contraddizioni, guarda con fiducia al futuro. La comunità internazionale, invece, non ha ancora riflettuto su quello che è stato il suo più grande fallimento: il non aver impedito un genocidio, pur avendo i mezzi e il tempo per farlo, in stridente contrasto con quel "mai più" solennemente dichiarato dopo gli orrori di metà del secolo.
L'esperienza personale di una professionista nell'affrontare il problema del disagio adolescenziale in chaive preventiva Questo libro descrive come, per affrontare il problema degli adolescenti si debba creare una rete in cui sanita, scuola e famiglia si ritrovino ad accettare la trasgressione adolescenziale come ricchezza e non solo come problema di disagio.
Il vostro bambino si rifiuta di mangiare: urla, serra le labbra e allontana il piatto. La sera, quando siete distrutti dal lavoro e sognate il sonno profondo, lui si catapulta puntualmente nel lettone e neanche un carro attrezzi riesce a smuoverlo. Non vuole andare all'asilo, si rifiuta di usare il vasino, piange e non si capisce perché. "Questo è mio!", urla un fratellino. "No, lascialo, è mio!" risponde l'altro... Quante volte vi è capitato di assistere a scene come queste? E poi, quale gioco proporgli? Come "intrattenerlo" senza ricorrere a "mamma televisione"? Come fargli rispettare le regole? Quante attenzioni dedicargli senza viziarlo? A questi e molti altri interrogativi rispondono le tate più famose d'Italia! Direttamente dalla trasmissione televisiva S.O.S. Tata, munite di quadernone e penna, Tata Renata e Tata Francesca accorrono in vostro aiuto a suggerirvi tutte le strategie per sopravvivere alla caotica vita familiare. Grazie alla loro preparazione ed esperienza sul campo, sapranno darvi ricette di ogni tipo per crescere i vostri bambini con qualche regola d'oro ma liberi di esprimere la loro personalità. Non un manuale del perfetto genitore, ma un ricettario utilissimo per trovare voi stessi le risposte alle vostre domande e intraprendere la strada più giusta per crescerli liberi e sereni. Vedrete, basteranno semplici ingredienti come costanza, razionalità e un pizzico di fantasia, e saprete adempiere al meglio al difficile e meraviglioso compito di genitori!
"L'espressione 'cuori infranti' non è solo un modo di dire, ma un'immagine che rende perfettamente la sensazione anche fisica che vivono gli innamorati delusi. Certo, il cuore non si rompe, ma sembra stretto in una morsa, oppresso da un peso troppo grande per non temere che possa spezzarsi da un momento all'altro. In questo libro troverete gli stati d'animo più ricorrenti tra coloro che soffrono per amore: i sospetti, la gelosia, le domande assillanti ('Che cos'ha più di me?', 'Dove ho sbagliato?', 'È giusto restare amici?') le speranze rinate, le sospirate rappacificazioni... Troverete una mappa che vi indicherà il punto in cui siete nel vostro percorso di guarigione, suggerendovi, a ogni spostamento, la via d'uscita. Fino a quando un giorno, a sorpresa, vi sveglierete e scoprirete che ogni dolore è svanito." (Gianna Schelotto)
Chi sono i "Romani d'Europa"? Sono i cittadini di una metropoli europea che hanno risposto al sondaggio che è il cuore di questo volume: un'ampia ricerca condotta sugli atteggiamenti, sulle opinioni e sulla sensibilità dei cittadini romani nei confronti dell'Europa, anche e soprattutto alla luce dei recenti cambiamenti che l'hanno investita, primo fra tutti l'allargamento ai paesi dell'est europeo. Gli autori, il giornalista Mino Fuccillo, e l'Assessore ai lavori pubblici del Comune di Roma, Giancarlo D'Alessandro, prendendo le mosse da questa importante ricerca, commissionata dall'Associazione "Cantiere Europa", propongono un libro di riflessioni sull'"Europa che sarà" o dovrebbe essere, intravedendo gli ipotetici scenari per il "biennio europeo" che riparte a giugno e si conclude con le elezioni del 2009. D'Alessandro e Fuccillo ribadiscono la necessità che, nonostante i no francese e olandese, prosegua il processo di ratifica della Costituzione europea che rappresenterebbe una reale tutela delle conquiste di pace, libertà, diritti civili, democrazia e benessere economico. Perché, come afferma Giancarlo D'Alessandro, o ci saranno luoghi e istituzioni in cui i ventisette diventano uno "o l'Europa rischierà seriamente di non farcela a mantenere il suo modello di civiltà".
Esiste un modo rigoroso per distinguere fra il reddito che un territorio produce e quello che riceve? Qual è il credito (o il debito) di ogni regione nei confronti di tutte le altre? A che cosa è dovuto l'eventuale debito? Troppa evasione fiscale? Troppa spesa pubblica? Troppa inefficienza nell'erogazione dei servizi? Se il federalismo dovesse fare sul serio, ossia attuare davvero qualche principio di giustizia territoriale, come cambierebbe la distribuzione delle risorse fra le regioni italiane? Per rispondere a queste e ad altre domande essenziali è necessario ricostruire dalle fondamenta la contabilità nazionale. Servono lenti nuove, per guardare l'Italia senza le lacune e le zone cieche della contabilità ufficiale. Ed è precisamente questo che fa la contabilità nazionale liberale, uno schema di analisi che riprende la distinzione classica tra settore produttivo e settore improduttivo dell'economia. Sulla base di questo schema e di un'immensa quantità di dati, raccolti non solo a livello nazionale ma singolarmente regione per regione, Luca Ricolfi fornisce una prima serie di risposte. E lungo il cammino non scopre solo le dimensioni del "sacco del nord", oltre 50 miliardi che ogni anno se ne vanno ingiustificatamente dalle regioni settentrionali, ma tanti aspetti dell'Italia che non conoscevamo ancora.
In "Pene d'amor perdute" di William Shakespeare c'è una scena celebre per la sua oscurità che, se messa in rapporto con quanto Giordano Bruno aveva scritto nell'Inghilterra di Elisabetta I, consente la messa a fuoco del maggiore problema politico dell'Occidente cristiano sconvolto dalle guerra di religione: la fondazione della sovranità autonoma dello Stato secolare - un problema che per tutto il secolo XVII continuerà a essere al centro del pensiero di Hobbes e Spinoza, e che comportava l'ineluttabile scontro dell'autorità secolare con quella religiosa, cattolica o riformata che fosse. Partendo dai concreti tentativi di soluzione di quel problema in Inghilterra, Francia e a Venezia, Gilberto Sacerdoti ne porta alla luce le radici intellettuali: da un lato il conflitto fra Papato e Impero, dall'altro il ruolo giocato non soltanto dall'"averroismo latino", ma anche dalle originarie fonti di quel pensiero islamico-ebraico medievale in cui la filosofia aveva per la prima volta rifiutato di essere ancella della teologia. Dietro Bruno, Bodin e Sarpi emergono poco a poco le figure di Averroè, Maimonide e Al-Farabi.

