
Ridestare l'intera ragione è compito impellente per una riflessione filosofica credente in grado di farsi carico dell'analisi antropologica dell'esperienza, e capace di creare una maggiore omogeneità di pensiero nell'area ecclesiale, indispensabile per la stessa missione di evangelizzazione. Urge il recupero ad intra della razionalità della fede, nella consapevolezza critica che la fede non blocca le vie del pensiero, ma le apre, radicalizzando le domande, e con alcune sue risposte le porta alla loro vera profondità e drammaticità. Solo passando dal fenomeno al fondamento si potranno vincere le derive dell'individualismo, del pragmatismo, dell'utilitarismo, di una ragione incurvata su sé stessa e non aperta alla totalità del reale. Da qui la questione della figura della ragione, importante per il dialogo tra pensanti. Prefazione di Papa Francesco.
L'intento dell'Autore è di offrire, in modo particolare alle persone che vivono l'esperienza della vocazione alla vita verginale ed educativa, un itinerario pedagogico e di preghiera per non fuggire dall'esigenza discepolare di diventare uomini e donne affettivamente maturi. Attraverso dieci icone bibliche, tratte dal Nuovo Testamento e dal Cantico dei Cantici, viene proposto un cammino che trova il suo momento genetico nell'invito all'accettazione della propria condizione ontologica di "guaritori feriti" che, in virtù dell'azione della Grazia battesimale e degli altri sacramenti, possono riscoprire la potenzialità dei propri sensi spirituali, spesso paralizzati a causa della libera connivenza con il male. Il discepolo che non dimentica l'esigenza di essere veramente uomo riconosce, infine, che la maturità affettiva non è altro che il diffondere il buon profumo di Cristo.
La grande storia delle apparizioni della Madonna a Medjugorje narrata da un testimone d'eccezione: Padre Livio. «La nostra generazione ha avuto la grazia di essere contemporanea della più straordinaria manifestazione mariana della storia, il cui esito è ancora lontano dall'essersi concluso. In tutto questo tempo un numero eccezionale di pellegrini, in particolare di sacerdoti, si è recato a Medjugorje, rispondendo a una chiamata personale, come ha rivelato la Madonna. Andando in pellegrinaggio a Medjugorje, avviene quasi sempre una metamorfosi interiore, grazie alla quale la presenza della Madonna diviene una certezza, mentre nel cuore si fa forte il desiderio di rinnovamento spirituale e di una vita cristiana nella luce della santità. In questi tempi di apparizioni, che sono le ultime di Maria sulla terra, si è delineato con chiarezza il piano di satana che, seminando menzogna, odio ed empietà, tenta di distruggere in un solo colpo l'opera divina della creazione e della redenzione, appropriandosi delle anime che Dio ha creato a sua immagine e somiglianza. La Madonna è qui per sventare questo progetto infame chiamando alla conversione, alla preghiera e alla fede. Questo libro, il cui titolo riprende una affermazione di Giovanni Paolo II, vuole essere di aiuto a tutti coloro che desiderano approfondire la lunga storia di queste apparizioni, che sono iniziate il 24 giugno 1981 e che dureranno fin oltre il tempo dei segreti» (Padre Livio).
Questo libro risponde a cinquanta interrogativi sui temi della fede cristiana. Domande che forse non abbiamo mai avuto il coraggio di porre, temendo di fare brutta figura... Per esempio: In che cosa crede un cattolico? L'Inferno esiste o è un'invenzione per metterci paura? Quanto guadagnano i preti? Chi erano gli evangelisti? La risurrezione dei corpi vuol dire che anche nell'aldilà saremo troppo grassi o troppo magri? Il sacerdote durante la Messa beve vino vero? Cos'è un dogma? Cosa significa "Immacolata Concezione"? È un viaggio, realizzato con linguaggio semplice e immediato, alla riscoperta di un patrimonio che spesso diamo per scontato o, peggio, sentiamo lontano. Conoscerlo meglio può aiutarci a recuperare le meraviglie, di pensiero e umanità, che rischiamo di ignorare. Solo perché, magari, non osiamo condividere le nostre curiosità.
«Da dove proviene il male e perché esiste?». Questa antica domanda non ha ancora trovato una risposta unica ed esauriente e questo vale sia per il pensiero laico sia per quello religioso. Nella stessa Bibbia il problema viene posto senza essere veramente risolto. È come se, nella buona creazione di Dio, il male si sia introdotto come elemento straniero e nemico. La pandemia da Covid 19 e la guerra in Ucraina sono «due espressioni del male che ci hanno aggrediti, come persone e come società, in modo del tutto inaspettato. È come se delle forze a noi ostili ci avessero colpiti alle spalle provenendo dall'esterno di noi, invisibili eppure distruttive e tali da coglierci impreparati non solo dal punto di vista tecnico-scientifico e organizzativo, ma anche psicologico. [...] In questi tre anni di pandemia e di lockdown ci siamo detti: "nulla sarà più come prima - usciremo migliorati da questa esperienza". Ma francamente non si vede sorgere all'orizzonte una visione veramente nuova della vita e della morte, del bene e del male. [...] Probabilmente il nostro mondo ha bisogno di più tempo per elaborare seriamente le vicende attraverso cui sta passando e per cercare soluzioni che devono necessariamente essere globali, per uscire dall'impasse in cui si trova e per uscirne veramente "migliore". Ma è chiaro che occorre fare i conti con la nostra storia, la storia che ci ha condotti fin qui. I contributi contenuti in questo libro cercano di fare il punto su questa intricata materia». (Paolo Ribet)
Negli Ottanta e Novanta, monsignor Giuseppe Colombo (1923-2005) ebbe occasione, più volte, di predicare corsi di esercizi spirituali ai Vescovi di varie Conferenze Episcopali dell'Italia Settentrionale (Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Triveneto). Scelse come tema il cristocentrismo, nella convinzione che la teologia, in quanto «comprensione riflessa, motivata, argomentata e, in questo senso, critica della fede», è utile «in tutti gli ambiti, non soltanto nell'ambito della scuola, ma anche nell'ambito della vita» e, perciò, anche nella «pratica della fede». Ne nacquero dieci meditazioni di carattere teorico e pratico che vengono pubblicate per la prima volta in occasione del centenario della sua nascita.
La fede, perché? Perché diciamo "io credo"? Veniamo al mondo e abitiamo in una "casa" alla ricerca di un senso, custodi di una promessa. Alla fonte della nostra fede vi è un'originaria fiducia richiesta dalla vita che sfocia nell'affidamento, nella fede, in Gesù. Brevi meditazioni, quasi confessioni, che portano a immergerci in quelli che sono elementi originari della dimensione spirituale. Possibili direzioni per continuare a riprendere il cammino di ricerca e scoperta del senso profondo nascosto in ogni esistenza, promessa irrevocabile a ogni uomo e a ogni donna.
Don Tonino Bello, in una pagina vibrante di poesia e teologia, scrive: «Maria doveva essere bellissima. Non parlo solo della sua anima... Parlo anche del suo corpo di donna». La teologia però, nota l'eroico e santo vescovo di Molfetta-Terlizzi-Giovinazzo, tace sulla bellezza umana di Maria. Forse per pudore. Il Card. Comastri nel presente volume vuole vincere proprio questo pudore, ripercorrendo tutte le sfaccettature della bellezza di Maria. L'angelo che si manifesta a Maria le dice: «Gioisci, perché tu sei piena di grazia», cioè sei piena di vera bellezza! In che consiste la bellezza di Maria? Consiste nel candore della sua anima, nella purezza dei suoi sentimenti, nel suo cuore libero da ogni egoismo e pertanto capace di amare veramente. Abbiamo bisogno più che mai di riscoprire questa bellezza, altrimenti il mondo si popolerà di mostri, con maschere di bellezza. E la bruttezza sarà sovrana del mondo. Corriamo, allora, ai piedi di Maria e fissiamo il suo volto, veramente bello! Le immagini, che impreziosiscono il volume, ci aiutano in questo. La Chiesa "canta- la bellezza di Maria nelle principali solennità mariane, di cui il Card. Comastri ci offre qui delle profonde e commoventi meditazioni.
Un testo ricco di testimonianze, dallo stile emotivo e commovente, in cui l'autore riesce con straordinaria semplicità a restituirci la santità di un ragazzo, ineguagliabile nella grandezza di aver saputo esprimere il meglio della sua generazione e nel poter essere ancora d'aiuto e di modello ai giovani di oggi e di domani. Matteo Farina è modello di fede, di speranza e di positività, in un tempo sempre più complicato e drammatico, e dimostra come la scoperta dell'amore di Dio possa trasformare la quotidianità in occasione e ogni dono terreno in sguardo rivolto verso il cielo, per il bene di tutti coloro che ci circondano.
"Si è portati ancora a pensare che la santità sia una meta riservata a pochi eletti. In realtà è la pienezza della vita cristiana, che non consiste nel compiere imprese straordinarie, ma nell'unirsi a Cristo, nel vivere i suoi misteri, nel fare nostri i suoi atteggiamenti, i suoi pensieri, i suoi comportamenti." (Udienza generale, 13 Aprile 2011). Oltre 100 profili di santi da conoscere e a cui tornare attraverso le parole ispirate di Papa Benedetto XVI. Apostoli, martiri, padri della Chiesa, eremiti, fondatori di ordini religiosi, pellegrini. I santi di ieri e di oggi raccontati dal Papa che ha fatto della santità il cardine del suo magistero.
Mentre ci si interroga sul compito e sul futuro della teologia, ci si interroga al contempo sul vissuto e sulla testimonianza della Chiesa chiamata a inverare e illuminare il cuore degli uomini e delle donne del nostro tempo e di ogni tempo, per costruire davvero la civiltà dell'amore secondo la prospettiva e la grazia proprie del Regno di Dio, di cui la Chiesa è inizio, germe e strumento, a vantaggio dell'umanità e dell'intera creazione. Organizzata come una vera e propria "via maestra", la trattazione è composta in modo progressivo di due parti: i fondamenti e gli sviluppi. Il fondamento epistemologico è costituito dal principio ermeneutico che considera la santità vissuta come locus theologicus, cioè come fonte, ispirazione, espressione e alimento della teologia. Ne emerge un’accurata rivisitazione del rapporto tra conoscenza e amore, tra intellectus e affectus, che conduce ad apprezzare la fides quaerens cor, dove "il cuore", nella sua accezione biblica, riveste un ruolo di primo piano in ordine all'acquisizione e all'esperienza della vera sapienza cristiana. Si offre la proposta di una metodologia che, nel pensare la fede, molto ha da imparare dal vissuto del Cuore Immacolato della Vergine Maria, centrale nell'esperienza di Francesco e Chiara d'Assisi, nella tradizione francescana e nel vissuto di santità del Popolo di Dio.
"Come può cadere in prescrizione il dolore di una persona che si ritrova con la vita sfasciata.
Questa parola è terrible. Non la si può capire se non la si vive, perché non si capisce che il dolore dell'abuso è un dolore che non trova pace".
Così l'esperienza degli abusi sconvolge le vite delle persone che ne sono colpite. Questo libro esce in una nuova edizione rielaborata arricchita da diversi contenuti (abuso di coscienza e spirituale, leadership e istituzioni), prospettive di osservazione sistemica, interpretazione comprensione del multiforme fenomeno degli abusi nella chiesa. Il testo aiuta il lettore a entrare nei complessi processi di accompagnamento e a cogliere l'urgenza di aspetti importanti come la giustizia, la prevenzione e l'appello a rivedere l'azione ecclesiale a partire dalla vulnerabilità. In questa edizione sono presenti anche le vittime secondarie (famigliari e persone amiche) le cui testimonianze interpellano tutti. E' un libro quasi da "ascoltare", non solo per conoscere ogni forma di abuso, ma anche per comprendere il vissuto di queste donne e il loro coraggio di camminare per risorgere dalle ferite.