Il volume raccoglie gli Atti del Seminario specialistico in Teologia sacramentaria organizzato dall'Istituto Teologico di Ancona nel 2010.
Che cosa è più importante nella vita di un essere umano, l’obbedienza o la libertà? Questo testo intenso e coraggioso affronta il “tragico paradosso” della coscienza cristiana, oggi inquieta come non mai, perché divisa tra queste due polarità apparentemente opposte.
Il nuovo libro di Vito Mancuso propone un “discorso sul metodo” in presa diretta, fondato non più sul principio di autorità, ma sul più esigente principio di autenticità. Nella luce del delicato rapporto con il potere ecclesiastico, i grandi temi della riflessione umana vengono declinati in modo inedito, coinvolgente, talora entusiasmante e sempre con la consueta chiarezza.
La verità e il potere a partire dalla teologia politica del Grande Inquisitore, la religione contaminata da politica e laicità, l’identità umana tra anima e coscienza, il destino finale o come nulla o come eternità, il dialogo tra le grandi religioni mondiali e una bellissima meditazione sul motto episcopale del cardinal Martini.
La posta in gioco è particolarmente alta: una fede all’altezza dei tempi, una concezione dinamico-evolutiva della verità. Vero e proprio manifesto della teologia di Vito Mancuso, Obbedienza e libertà lancia un messaggio forte e chiaro: da un lato la Chiesa deve liberarsi della superata visione del mondo insita nella sua dottrina, dall’altro il mondo laico deve tornare a interrogarsi sui grandi orizzonti della ricerca spirituale, perché la spiritualità, scrive Mancuso, «è una particolare gestione della libertà».
«In questo mondo che passa, e passando consuma ogni cosa; in questo mondo che ora fa gioire per il semplice fatto di esserci, ora gemere di rabbia e di dolore come schiavi alla catena; in questo mondo teatro dell’essere e del nulla, libera scelta e cieco destino, allegria della mente e disperazione dell’anima; in questo mondo di fantasmi e di poesia, io non conosco nulla di più grande del bene». Vito Mancuso
Vito Mancuso, teologo, docente ed editorialista de “la Repubblica”. Oltre ad articoli su riviste specializzate, alla partecipazione ad opere collettive (tra cui: Che cosa vuol dire morire. Sei grandi filosofi di fronte all’ultima domanda, a cura di Daniela Monti, Einaudi 2010, con R. Bodei, R. De Monticelli, G. Reale, A. Schiavone, E. Severino), tra le sue opere più recenti ricordiamo i bestseller L’anima e il suo destino, con la prefazione di Carlo Maria Martini (Raffaello Cortina, 2007), La vita autentica (Raffaello Cortina, 2009/Emons 2010, con prefazione di Lucio Dalla), Disputa su Dio e dintorni, con Corrado Augias (Mondadori, 2009) e Io e Dio. Una guida dei perplessi (Garzanti, 2011). Con Elido Fazi dirige la collana di libera ricerca spirituale “Campo dei fiori”. Presso una delle più prestigiose case editrici accademiche tedesche è stato pubblicato di recente un saggio sul suo pensiero: Corneliu C. Simut, Essentials of Catholic Radicalism. An Introduction to the Lay Theology of Vito Mancuso (Peter Lang, 2011).
Il volume costituisce una presentazione sintetica e organica della ricchezza della teologia sistematica, uno strumento che pone nelle mani del lettore quanto è necessario sapere per comprendere e stimare il dogma cristiano. La trattazione avviene a tre livelli successivi: gli interrogativi che la cultura contemporanea pone al tema; la lettura del tema fatta dalla Bibbia e dalla tradizione della Chiesa; la risposta sistematica aggiornata agli ultimi sviluppi e alla presente situazione culturale, tenendo conto delle difficoltà che da essa sorgono nei confronti della verità cristiana. Sintesi, chiarezza, interlocuzione con l'oggi e con le varie anime della tradizione cristiana sono le caratteristiche più evidenti del volume. La nuova edizione è stata rimaneggiata dall'autore per gli opportuni ammodernamenti.
L'opera costituisce un ringraziamento al prof. Michele Lenoci, docente di discipline teologiche e particolarmente di Sacra Scrittura. I contributi confluiti nel volume sono organizzati in tre sezioni: la prima raccoglie alcuni approcci ermeneutici interdisciplinari alla Sacra Scrittura, dalla teologia sistematica, alla filosofia, alla patrologia, alla teologia morale, all'area pratica della ricerca teologica. La seconda offre saggi di esegesi biblico-teologica del Nuovo Testamento. La terza apre l'orizzonte al tema dell'intrinseco legame tra chiesa e parola di dio
Un vademecum che insegna metodi e pratiche di dialogo e presenta molte buone ragioni per cui è preferibile ricorrere al dialogo piuttosto che al conflitto e all'uso della violenza. Introduzione di Salvatore Natoli.
Due autorevoli pensatori contemporanei, analizzano il rapporto tra fede e modernità, evidenziando tra esse la possibilità di un'osmosi positiva. Si tratta di riscoprire il cristianesimo come partner di un percorso di umanizzazione, portatore di una mentalità critica contro le illusioni di un'esistenza paga di se stessa.
L'Autore ripercorre gli scritti di Tillard evidenziando il contributo originale e efficace dato attraverso la sua riflessione teologica al progresso del dialogo teologico bilaterale fra la Chiesa cattolica e le altre Chiese e Comunità cristiane.
La crisi economica, l'amore, la morte, la politica, l'immigrazione, il '68, la scuola, la famiglia, il governo della Chiesa. Il rapporto tra Stato e Chiesa, tra scienza e dottrina, tra fede e ragione. La vita e il suo senso. Da quasi dieci anni, un uomo di punta della Chiesa italiana, il cardinale Angelo Scola - prima patriarca di Venezia, poi arcivescovo di Milano - e una firma del "Corriere della Sera", Aldo Cazzullo, dialogano sull'attualità politica e i temi ultimi dell'esistenza. Da queste conversazioni, che sono state discusse, commentate, criticate, difese da parte di politici, religiosi e laici, sono emerse parole-chiave divenute lessico comune del dibattito pubblico, come "meticciato di civiltà e culture" - agli antipodi sia dei retori del relativismo culturale sia dei nemici della società multietnica - e "nuova laicità": quasi un manifesto del modo della Chiesa moderna di stare nella società e partecipare alla discussione e alle decisioni politiche. Per quanto ogni dialogo faccia storia a sé, e sia stato pensato come fine a se stesso, a rileggerli ora, ricomposti in un'unica sequenza, risulta evidente come ognuno rappresenti il tassello di un sistema di pensiero autonomo, che il cardinale Scola tratteggia, saldamente ancorato nel deposito della fede e della dottrina cattolica e nella lettura che ne è stata data dai papati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, ma con tratti di libertà in sintonia con la tradizione della diocesi di Milano, che ora è stato chiamato a reggere
La Persona di Gesù Cristo non risulta essere soltanto il centro della riflessione teologica, ma anche lo scopo stesso della storia. Durante i secoli, la sua pretesa nei confronti del singolo e dell'umanità intera è sempre stata combattuta, ed egli stesso è stato disprezzato a causa della sua morte ignominiosa. Nonostante ciò, la sua figura ha affascinato ancora di più, attirando a lui una schiera immensa di discepoli. Chi è, dunque, costui? Questa domanda fu già posta dai suoi contemporanei e continua ad essere ripetuta anche ai giorni d'oggi. La risposta data in questo libro non esaurisce certo la profondità della figura di Cristo, anche se si propone di avvicinare Gesù Cristo, così come è creduto dalla Chiesa, agli uomini di oggi con le loro domande.
Il volume intende contribuire alla ricerca dello specifico cristiano della creazione, in vista di un'adeguata riflessione teologica sull'uomo. Il confronto con il pensiero di Michel Henry offre la possibilità di guadagnare un pensiero teologico sulla creazione e sull'uomo al contempo propriamente cristiano e in dialogo con la filosofia e la cultura contemporanee. L'opera è composta da due sezioni: la prima (In dialogo) raccoglie le relazioni del Colloquio di Antropologia Teologica 2011; nella seconda sezione (Contributi) sono presentati alcuni articoli di approfondimento sul pensiero di M. Henry.
Un affascinante viaggio per riscrivere il proprio vissuto attraverso un confronto con eloquenti testimonianze di perdono attinte dal mondo della letteratura e della filosofia.