
Questo libro offre una rilettura inedita e originale del cristianesimo, basata sulla metafora delle scarpe, attraverso dieci parole chiave. Il cristianesimo, infatti, a differenza delle altre religioni professa la fede in un Dio che, in Gesù Cristo, ha camminato in compagnia degli uomini del suo tempo. Anche oggi, di fronte alle sfide della cultura postmoderna, il cristianesimo è chiamato a farsi compagno di viaggio di tutti gli uomini. Lo deve fare però, secondo il nostro autore, con parole appropriate e soprattutto con "le scarpe giuste ai piedi" (Mc 6,9). Tra le diverse calzature che abbiamo nella nostra scarpiera di casa, quali dovremmo indossare per far risaltare le parole cristiane più significative nell'alfabeto del mondo? Ecco la proposta del volume: scarpe da ginnastica (risurrezione), scarpe da cerimonia (fede), scarpe rotte (carità), scarpe per bambini (speranza), stivali da lavoro (Chiesa), pantofole (famiglia), stivali da pioggia (ecologia), infradito (silenzio), scarpe da clown (umorismo), scarpe da donna (Maria). Sebbene il cristianesimo si riassuma in un unico nome, Gesù Cristo (Fil 2,9), questo nome ha bisogno di essere declinato con alcune parole chiave che ci permettono di recuperare un'altra identità del cristianesimo, non tanto come un insieme di dottrine, quanto piuttosto come un cammino, una sequela del "Maestro" con le scarpe giuste ai piedi.
Le lettere di Paolo sono, per chi le incontra nella liturgia, fitte di intuizioni ruvide, di immagini potenti e di passi insidiosi; in esse la carica mistica si mescola ai problemi concreti e quotidiani delle comunità fondate dall'apostolo delle genti. Per chi non frequenta la comunità ecclesiale, sono pure pagine sorprendenti, a volte provocatorie, e danno l'impressione di essere legate a epoche sorpassate. Ma le comprendiamo davvero? Severino Dianich, dopo un'introduzione in cui brevemente narra la storia di Paolo, raccoglie alcune sue "perle": brani che scintillano, pur nella complessità del linguaggio, e rivelano il cuore di un'esperienza: la grazia che coglie un uomo, preso per mano da Cristo, che trasformerà per sempre la storia cristiana. Con delicatezza filologica e sincerità di lettore, l'autore li trascrive in un linguaggio accessibile e chiaro rispetto alla traduzione classica, facendo emergere una carica emotiva in grado di toccare il cuore dei lettori e restituendone l'attualità. Al testo riformulato fanno seguito brevi commenti che restituiscono il contesto di ciascuna delle comunità incontrate da Paolo, gli interrogativi di chi leggeva allora e di chi, oggi, si trova a meditare quelle parole: è l'uomo alle prese con la Legge e la libertà, con la croce e la speranza, con la tensione tra carità e rigore, nella consapevolezza che la vita si ottiene donandola.
Il terzo volume della Teologia popolare è senza alcun dubbio il più importante dei tre, perché spiega ciò che è stata (e i risultati che ha prodotto) la vita di Gesù. Il racconto qui s'incentra in quello che è stato, e come è stato, il finale di quella vita. Come sappiamo, è stato un finale estremamente tragico. Ciò che importa sapere è che Gesù è stato odiato, perseguitato e giustiziato in quel modo. Inoltre interessa particolarmente aver chiaro se la morte sia stata la fine o, piuttosto, l'inizio di una vita nuova e diversa. E infine interessa renderci conto di come quest'insieme di dati, così importanti e straordinari, sia giunto fino a noi. Il che ci porta, inevitabilmente, a dover parlare dello Spirito e della Chiesa. Soprattutto della Chiesa, della quale tanta gente parla così male e che spesso vediamo così lontana dal Vangelo di Gesù. Cosa si può - e si deve - pensare di queste questioni così serie e delle quali tante persone dicono la prima cosa che viene loro in mente? A questo, né più né meno, è dedicato il contenuto di questo terzo volume della Teologia popolare.
Il presente lavoro si pone in continuità con il precedente manuale sul Pentateuco («Fate una siepe attorno alla Tora». Lezioni sul Pentateuco) e condivide la stessa finalità, quella di offrire un valido strumento per lo studio del testo sacro a tutti coloro che si accingono ad affrontare seriamente la lettura e l'interpretazione della Bibbia. Oggetto di ricerca sono un gruppo di sei libri dell'Antico Testamento denominati Profeti anteriori: Giosuè, Giudici, 1-2Samuele e 1-2Re. Questi libri presentano una sequenza narrativa della storia d'Israele abbastanza lineare, che dalla conquista della terra di Canaan si conclude con la caduta di Gerusalemme e l'esilio del popolo in Babilonia. In questo volume si intende affrontare le questioni della formazione di questo corpus letterario (capitolo f), della storia di Israele (capitolo II) e dell'analisi teologica dei singoli libri biblici (capitoli III e IV).
Utilizzando un elenco in ordine alfabetico di parole che hanno a che fare con il sacramento della Riconciliazione, l’autore descrive l’identikit di un buon confessore. All’inizio di ogni frase vi è implicito il titolo di questo libretto. Per formulare tutti i consigli e per sistemarli in un modo più pedagogico sono stati scelti alcuni temi e vocaboli che hanno uno stretto collegamento con questo sacramento e sono stati semplicemente collocati in ordine alfabetico. Queste parole vorrebbero parlare non solo ai confessori, ma a tutti i fedeli alla ricerca di orientamenti per la loro vita cristiana.
Prefazione del card. Angelo De Donatis, Penitenziere Maggiore
MONS. CARLOS ENCINA COMMENTZ, ordinato sacerdote nel 1995, è laureato in diritto canonico presso la Pontificia Università della Santa Croce in Roma. È Officiale del Tribunale della Penitenzieria Apostolica ed è Coadiutore del Capitolo della Basilica di San Pietro in Vaticano. Autore di diverse pubblicazioni edite in vari Paesi del mondo, sin dall’ordinazione dedica gran parte del suo tempo al Ministero della Riconciliazione.
In un tempo in cui il ministero presbiterale è attraversato da crisi di identità, solitudine e stanchezza spirituale, questo libro offre parole sincere, profonde e concrete per aiutare i sacerdoti a ritrovare il centro della loro vocazione. Senza idealismi né moralismi, l'autore accompagna il lettore attraverso i temi fondamentali della vita sacerdotale: la centralità dell'Eucaristia, l'ascolto della Parola, la vita affettiva, la preghiera quotidiana e il valore della debolezza. Un testo pratico e ispirato, ideale per la formazione permanente di sacerdoti, seminaristi e formatori. Uno strumento di consolazione e discernimento per chi vive il sacerdozio in tempi di fatica e trasformazione.
Un saggio teologico-antropologico che esplora il dialogo tra poesia e vocazione. P. Reniel Alí Ramírez Herrera riflette sull'inquietudine come chiave di lettura dell'umano e sull'arte poetica come spazio in cui la bellezza incontra il Mistero. Un percorso tra pensiero e lirica, spiritualità e parola, che si conclude con una raccolta di poesie capaci di far risuonare nel lettore il senso profondo della vita, della chiamata, dell'attesa e della grazia.
Una riflessione profetica sul nostro tempo. In una società segnata da diseguaglianze e crisi morali, questa lectio di Ernesto Salierno propone un'analisi lucida del "peccato strutturale" che condiziona la vita personale e collettiva. Con linguaggio chiaro e fondamento evangelico, l'autore invita a una scelta decisiva tra la logica del profitto e la via del Vangelo. Un testo ricco di spunti spirituali e sociali, utile per la riflessione personale e comunitaria, capace di parlare al cuore e alla coscienza del lettore.
Come noi, Maria ha affrontato il mistero della vita, la sofferenza, l'inevitabile avvicinarsi della morte. La sua fede si è consolidata nella prova. Nel suo dolore ai piedi della croce si riconosce e si allevia il dolore universale che appartiene all'essere umano. Maria è esempio della disponibilità verso un dono di Dio che ci viene incontro senza il nostro consenso e chiede di essere accolto. Può indicarci la via perché l'ha percorsa prima di noi. Le meditazioni qui raccolte indagano i titoli e i simboli attribuiti alla madre di Gesù nelle Scritture e nella tradizione, allo scopo di edificare e orientare l'esistenza cristiana. In Maria – scrive nella Prefazione Oreste Tolone – vediamo la possibilità concreta di un'umanità redenta. Una testimone a cui affidarci come a una madre che dice al figlio: non temere.
In questi scritti, la frequentazione dei territori dell’arte, nell’ottica della coscienza religiosa, è concepita come un’avventura creativa dell’immaginazione teologica stessa: la teologia non “commenta” l’opera d’arte, cerca “l’illuminazione” che essa proietta su ciò che nella Parola resiste al commento che ­fissa il concetto. La pratica ermeneutica conseguente prende perciò distanza dalla riduzione dell’interesse teologico per l’opera d’arte a didascalia dell’idea religiosa (l’impostazione più diffusa nella teologia odierna). La restituzione teologica dell’atto estetico, ossia dell’invenzione creativa che, in esso, si sottrae alla pura intenzione utilitaria e strumentale, porta in campo un modo attivo e un valore aggiunto: diventa parte integrante della storia estetica dei suoi effetti. Nel cristianesimo, in particolare, quella restituzione riconsegna il mondo della creatura materiale, sensibile, figurale, agli affetti della fede: risplende così la bellezza e la verità del gesto anti-gnostico che ispira la rivelazione biblica (il mondo è un atto d’amore, non un effetto di corruzione). La creazione artistica è soglia e gradino dello spirito, non la sua ostruzione e il suo degrado.
Biografia dell'autore
Pierangelo Sequeri, teologo, musicologo, scrittore, è Consultore del Ponti­ficio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, della Segreteria del Sinodo dei Vescovi, della Ponti­ficia Accademia per la Vita. Già membro della Commissione Teologica Internazionale, è stato docente e preside nella Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale di Milano e nel Ponti­ficio Istituto teologico Giovanni Paolo II di Roma, dove attualmente dirige la Cattedra «Gaudium et Spes». Tra i fondatori del «Centro Esagramma» di Milano, ha dato vita a una speciale metodologia di inclusione attraverso la condivisione della pratica musicale orchestrale. Le sue indagini nell’ambito della teologia fondamentale e dell’antropologia­ filoso­fica, dell’estetica teorica e della cultura musicale hanno fornito nuove piste di ricerca all’intelligenza credente e al pensiero contemporaneo, richiamando l’attenzione sui nodi di intersezione del sapere e della fede che de­finiscono al tempo stesso le criticità e le potenzialità della nuova epoca. Tra i suoi contributi di rilievo sistematico: Il Dio af­fidabile (Brescia 1996), L’umano alla prova (Milano 2002), Il sensibile e l’inatteso (Brescia 2016), Deontologia del fondamento (Torino 2016), L’iniziazione (Milano 2022), Iscrizione e rivelazione (Brescia 2022), Il grembo di Dio (Roma 2023).
Nella vita l'essere umano è perennemente in cammino. Ha in sé una tensione verso ciò che non è ancora compiuto, verso il perfezionamento e la felicità. Perciò la speranza, inscritta nella sua natura, non è un atteggiamento o un sentimento, ma una virtù: la tendenza stabile a realizzare se stessi e il bene. Questo scritto di Pieper, il primo del Novecento filosofico e teologico a richiamare l'attenzione sul tema, indaga la speranza come virtù teologale, i suoi opposti, disperazione e presunzione, e i suoi rapporti con la fede, la magnanimità e l'umiltà. Anche a chi non se la sente di spingere lo sguardo alla vita oltre la morte, scrive nella Prefazione Andrea Aguti, la speranza insegna a volgersi da un passato che non è più a un futuro che non è ancora. È un elisir di giovinezza, di cui abbiamo bisogno, anche oggi, per non cedere alla rassegnazione.
Con rigore dottrinale e precisione clinica, Il Regno affronta il tema del discernimento dei fenomeni mistici e soprannaturali, integrando teologia, spiritualità e psichiatria. Frutto dell'esperienza pluridecennale dell'autore come sacerdote ed esorcista, oltre che medico psichiatra, il volume si colloca nel solco della Tradizione e del Magistero ecclesiale, aggiornandosi alle recenti Norme del Dicastero per la Dottrina della Fede. L'opera analizza i criteri per riconoscere l'autenticità dei fenomeni soprannaturali, denunciando le derive del falso misticismo, delle visioni fuorvianti e della spettacolarizzazione demonologica. Con uno stile accessibile ma fondato, Talmelli coniuga riflessione teologica e casistica clinica, offrendo uno strumento utile per formatori, teologi, operatori pastorali e studiosi del sacro. Un'opera lucida, capace di orientare nel complesso rapporto tra carisma, santità e salute mentale, alla luce del Vangelo e della comunione ecclesiale.