
Maria non è una figura marginale che potrebbe essere lasciata da parte, quando si tratta di affrontare le questioni centrali di oggi, come quelle della fede in Dio o dell'ateismo. Al centro della teologia e della fede si trova Gesù Cristo. Egli è il Figlio del Padre sin dall'eternità ed è nato nel tempo "dalla Vergine Maria" (Simbolo apostolico). Come Madre di Cristo, «per la sua intima partecipazione alla storia della salvezza, Ella riunisce per cosi dire e riverbera le esigenze supreme della fede» (Vaticano II: Lumen gentium, 65). Maria riflette l'essere del Redentore, ma anche la sua opera: la redenzione non è soltanto una profezia del futuro, ma è già diventata piena realtà nell'Immacolata assunta in cielo. Ella è segno di sicura speranza per tutti coloro che si trovano in cammino, e allo stesso tempo un aiuto per raggiungere lo scopo del cammino.
Il volume presenta l'analisi sintattica di tutto il testo del vangelo secondo Luca. Di ogni versetto viene presentato l'originale greco (secondo il testo critico K. Nestle - B. Aland, Novum Testamentum Graece et Latine, Stuttgart 201228), la traduzione italiana (nella forma più fedele possibile, con l'indicazione di eventuali varianti) e l'analisi vera e propria della proposizione. Quest'ultima rappresenta la parte essenziale del volume: il movimento sintattico del testo viene graficamente evidenziato attraverso vari livelli in cui vengono strutturate e interagiscono fra di loro le proposizioni. Inoltre viene spiegata la natura e la funzione propria di ogni parola presente nel testo, indicando le altre possibilità interpretative.
"'Vivere una doppia cittadinanza' è il titolo di un lavoro di dottorato discusso alla facoltà Teologica dell'Emilia Romagna sulla teologia della creazione nei quaderni de "La Civiltà Cattolica". L'autore, Federico Badiali, (...) segue con rigore le differenti acrobazie fra scienza, filosofia e teologia portate avanti in questi 150 anni dalla prestigiosa rivista dei padri gesuiti. (...) All'interno dell'arco di tempo preso in esame, dal 1850 al 2010, individua cinque svolte fortemente significative per quanto riguarda l'evoluzione storica della teologia della creazione. L'apprendimento sincronico, condotto di capitolo in capitolo, gli permette di prendere coscienza del fatto che le evoluzioni che hanno caratterizzato la teologia della creazione sono legate, in qualche modo, ai progressi o alle involuzioni che, di volta in volta, hanno riguardato la maniera in cui questa disciplina si è rapportata alla Scrittura, all'apologetica, alla scienza, all'evoluzionismo, all'ecologia. Dopo aver ricostruito, in maniera diacronica, gli sviluppi che la teologia della creazione ha conosciuto in ognuno di questi ambiti, Federico Badiali cerca, con successo, di mettere in luce il modo in cui la teologia della creazione si presenta oggi al confronto col pensiero postmoderno." (dalla Presentazione di Maurizio Tagliaferri)
Nella sua esortazione apostolica Evangelii gaudium Papa Francesco ha presentato il manifesto programmatico della riforma della Chiesa da lui progettata.
Questo scritto di grande rilevanza ci offre uno sguardo profondo nella sua comprensione della Chiesa e dell'essere cristiani, una comprensione completamente improntata da una lettura del Vangelo che va teologicamente in profondità e che aderisce in modo pieno alla realtà.
Christoph card. Schonborn
Arcivescovo di Vienna
GAIO MARIO VITTORINO (290-364; retore, filosofo, teologo e grammatico romano), è tra i primi occidentali ad applicare un sistema filosofico per la comprensione del dogma cristiano.
Il presente volume raccoglie gli scritti cristiani del grande retore (testo latino-italiano).
Tale produzione è una serrata difesa della fede di Nicea; in essa confluiscono l’ardore del neofita, che elegge a termine di confronto
costante e imprescindibile le Sacre Scritture, e l’argomentazione logica promossa al rango di metodo teologico.
Il presente lavoro di ricerca, che si propone di esaminare il pensiero cristologia e trinitario di Giovanni di Scitopoli, si è mosso lungo due direttrici: da una parte, lo sviluppo del dogma cristologico fra i concili di Calcedonia del 451 e il Costantinopolitano II del 553, con l'emergere di nuovi spunti nella comprensione teologica del Verbo incarnato, pur in una fondamentale continuit? con il quarto concilio ecumenico; dall'altra, l'accoglienza e l'interpretazione nella compagine ecclesiale della prima metà del VI secolo di quel corpus di testi di recente composizione, che con finzione pseudoepigrafica erano stati attribuiti a Dionigi l'Areopagita e che quindi erano stati fatti risalire direttamente all'età apostolica. Ora, Giovanni di Scitopoli si colloca nel punto di intersezione di queste due direttrici, in quanto egli è allo stesso tempo il primo scoliasta del Corpus Dionysiacum e uno dei principali esponenti di quel rinnovamento cristologico comunemente denominato "neocalcedonismo".
Un’opera completa e di grande prestigio. Si aggiungono le schede bibliografiche e un particolareggiato indice tematico.
Autori dei contributi: ANGELA ALES BELLO, della Pontificia Università Lateranense di Roma (Husserl) – XAVIER TILLIETTE, dell’Institut Catholique di Parigi (Bergson e Blondel) – ARMANDO SAVIGNANO, dell’Università di Trieste (Unamuno) – NATALINO VALENTINI, dell’Università di Urbino (Florenskij, Ivanov e Berdjaev) – Ilario BERTOLETTI, Brescia (Croce) – SANDRO MANCINI, dell’Università di Palermo (Martinetti) – GIANCARLO CARONELLO, Berlino (Scheler) – GIORGIO BRIANESE, dell’Università «Ca’ Foscari» di Venezia (Gentile) – FRANCESCO MIANO, dell’Università di Roma «Tor Vergata» (Buber) – LUCA CRISTELLON, dell’Università di Trento (Haecker) – DARIO ANTISERI, della Libera Università Internazionale degli Studi Sociali (LUISS) di Roma (La «Grande Vienna»; Neopositivismo e filosofia analitica) – ANITA BERTOLDI, dell’Università di Trento (Ebner) – GIANCARLO PENATI, dell’Università Cattolica di Milano (Maritain) – GIORGIO PENZO, dell’Università di Padova (Jaspers) – GIUSEPPE GOISIS, dell’Università «Ca’ Foscari» di Venezia (Neomarxismo) – SILVANO ZUCAL, dell’Università di Trento (Guardini) – PAOLA RICCI SINDONI, dell’Università di Messina (Rosenzweig; Arendt) – LUIGI PERISSINOTTO, dell’Università «Ca’ Foscari» di Venezia (Wittgenstein) – IOLANDA POMA, dell’Università di Vercelli (Marcel) – ADRIANO FABRIS, dell’Università di Pisa (Heidegger) – SABINA MOSER, Firenze (Stein) – UMBERTO GALEAZZI, dell’Università di Chieti (Horkheimer e Adorno) – PETRA PLIEGER, dell’Istituto Cattolico «Collegium Borromaeum» di Freiburg i. Br. (Gadamer) – ANNAROSA BUTTARELLI, dell’Università di Verona (Zambrano) – MICHELE DOSSI, del Corso Superiore di Scienze Religiose di Trento (Mounier) – NESTORE PIRILLO, dell’Università di Trento (Sartre) – GIULIANO SANSONETTI, dell’Università di Urbino (Levinas; Henry) – PAOLO NEPI, dell’Università di Roma Tre (Merleau-Ponty) – GIUSEPPE BESCHIN, dell’Università di Trento (Sciacca) – MARCO VANNINI, Firenze (Weil) – MASSIMO BORGHESI, dell’Università di Perugia (Del Noce) – DOMENICO JERVOLINO, dell’Università di Napoli (Ricœur) – FRANCESCO TOMATIS, dello Studio Teologico Interdiocesano di Fossano (Pareyson) – PIERGIORGIO GRASSI, dell’Università di Urbino (Mancini).
Curatore: Silvano Zucal, nato a Romeno (Trento) nel 1956, insegna Filosofia morale all’Università di Trento. Studioso del pensiero filosofico-religioso contemporaneo, ha pubblicato volumi e saggi su Rahner, Balthasar, Guardini, Bonhoeffer, Ebner.