
Quattrocento anni fa un frate agostiniano, venuto dalle Marche in Maremma, terminava la sua vita nei pressi di un paesino a pochi chilometri da Grosseto, di fronte alla collina dell'antica città etrusca di Roselle...
“Con la presente testimonianza voglio rendere un servizio al Cammino neocatecumenale, non denigrarlo”, afferma l’autore, che continua: “Ho amato ed apprezzato per molti aspetti questa realtà, anche se ne siamo usciti insieme a mia moglie dopo 22 anni, entrambi profondamente distrutti nella persona. La mia intenzione è solo quella di unire la mia voce a quella di tantissimi altri, tra cui sacerdoti e vescovi più credibili ed autorevoli di me, allo scopo di contribuire a far luce sui numerosi e spesso nascosti aspetti negativi del Cammino, che ha bisogno di rinnovarsi in alcuni contenuti dottrinali e nei metodi formativi che mortificano la persona; che deve uscire da una gestione autarchica, verticistica e autoritaria, tanto da configurarsi a tutti gli effetti come una ‘chiesa nella Chiesa’”.
Rivelata da san Michele stesso, la corona angelica è una potente preghiere molto diffusa tra i cattolici devoti all’arcangelo e ai santi spiriti celesti. Ma qual è la sua origine storica?
A questa domanda risponde Carmine Alvino che, nella prima parte del libro, presenta un importante suo studio sull’origine del pio esercizio.
La seconda parte, curata da don Marcello Stanzione, è invece dedicata alla presentazione teologica dei nove cori angelici, in particolare attraverso le visioni dei mistici.
Carmine Alvino (Avellino, 1978) è avvocato, conciliatore professionista ed esperto in bioetica e in diritto delle nuove tecnologie informatiche. Da diversi anni si occupa della conoscenza, dello sviluppo e della diffusione del culto cattolico ai Sette Arcangeli Assistenti al Trono di Dio (Tb 12,15; Ap 1,4) e dell’Arcangelo Uriele. Ha scritto oltre 40 libri sull’argomento e creato un sito internet dedicato a questo tema.
Marcello Stanzione (Salerno, 1963) è parroco dell’Abbazia di Santa Maria Nova a Campagna (SA). Nel 2002 ha rifondato l’Associazione Cattolica Milizia di San Michele Arcangelo per la diffusione della devozione cristiana agli angeli. Ha scritto oltre 300 libri sugli angeli e su tematiche affini di spiritualità cattolica, tradotti anche all’estero. Tiene conferenze su temi di angelologia, mariologia e agiografia.
Chi sono gli angeli? Come riconoscere la loro presenza e come collaborare al loro consiglio?
A queste e ad altre domande cercheremo di rispondere in questo libro, con particolare riguardo all’aspetto terapeutico, come guida, come luce e come forza per superare le difficoltà della vita. Gli angeli sono i messaggeri di Dio e hanno la funzione di comunicare agli uomini la sua volontà. La comunicazione degli angeli non si limita alla sola trasmissione di un messaggio o di un’idea, ma diventa incoraggiamento e stimolo che aiuta e soccorre l’uomo nell’uniformarsi alla volontà di Dio.
In queste pagine faremo la conoscenza delle innumerevoli schiere celesti che svolgono le complesse e articolate dinamiche divine. Alcuni angeli combattono con noi, altri donano forza e coraggio, altri ancora rivelano i misteri di Dio, alcuni purificano col fuoco, poi ci sono gli angeli sterminatori, quelli che demoliscono e che distruggono, infine ci sono angeli che annunciano le grandi opere di Dio e altri che guidano verso la guarigione.
La Filocalia è una raccolta di testi tradizionali sulla preghiera ortodossa, soprattutto "solitaria". Questo tipo di orazione e ascesi prende le mosse dagli anacoreti egiziani del IV secolo per giungere fino ai monaci del Monte Athos del XV secolo. Per il contenuto, oltre che per l'ispirazione dei suoi compilatori, la Filocalia converge verso la preghiera del cuore o la preghiera di Gesù, che alcuni hanno chiamato il "cuore" della spiritualità ortodossa. Il Pellegrino russo dei famosi "Racconti" fece della Filocalia il suo specchio di coscienza e il suo breviario; gli ortodossi praticanti la tengono in altissima considerazione e la venerano come un libro sacro. Questo volume è un contributo per approfondire e crescere nella dimensione spirituale e raggiungere l'armonia tra azione e contemplazione. A cura di J. Gouillard.
L'Autore, nella sua esperienza di evangelizzazione itinerante, dal Nord al Sud Italia, ha constatato che «il nostro desiderio, pur nella diversità del vissuto personale, tende in modo esplicito o implicito all'Amore infinito». Il tema del Paradiso, «senso ultimo della vita», sembra riscuotere un profondo interesse: «L'ho trattato» - dice l'Autore - «in ambienti diversi, dalle parrocchie ai circoli culturali. Più volte mi è stato chiesto dai partecipanti, adulti e giovani, di pubblicarne i contenuti in un libro, riportando però anche i testi dei vari autori da me citati. La varietà culturale dei partecipanti, credenti e non credenti, in ricerca del "senso ultimo", spiega la trattazione poliedrica».
Sempre più persone nei Paesi occidentali stanno raggiungendo un limite interiore di sofferenza che sembra minare le ragioni stesse della vita. Per donarci di più alla vita dobbiamo imparare a perdonarci di più. Esiste infatti un nesso profondissimo tra il blocco della nostra crescita umana e uno stato di colpa e di disintegrazione interiore che paralizza. La comprensione dell'essenza di questa colpa, e quindi del perdono che ce ne libera, occupa non solo tutte le pagine di questo libro, ma anche l'intero l'arco della nostra esistenza. Il cammino proposto è molto concreto: il lettore è invitato a riflettere, ma anche a svolgere precisi esercizi di autoconoscimento psicologico e meditazioni.
Nucleo centrale del volume è il concetto di rivoluzione come passaggio antropologico dall'Ordine dell'Ego all'Ordine del Giorno. L'Ordine dell'Ego è il sistema di questo mondo (e personale al tempo stesso) nel suo attuale stato di esaurimento; l'Ordine del Giorno è invece la nuova forma del mio io che si sta rivelando proprio attraverso la consumazione della mia configurazione ego-centrata, ed è al contempo il sistema di mondo che nasce proprio attraverso questo passaggio cruciale. In altri termini, significa che è in atto il passaggio (Pasqua) da questo mondo, dominato da una figura di uomo profondamente distorto e in via di disfacimento, al Regno di Dio, inaugurato da una nuova figura di umanità, che è il Cristo Gesù. Rivoluzione e Iniziazione risultano perciò movimenti intimamente legati.
La kénosi che Paolo attribuisce al Figlio è anche iniziativa del Padre e l’opera principale dello Spirito. Ora, se la fede è un’esperienza storica che si evolve, le nostre immagini di Dio sono chiamate a una costante revisione, sia personale sia comunitaria, alla luce dell’avventura umana eternamente nomade.
Descrizione
In quest’opera potente e audace Arnold ci invita a rinunciare radicalmente alle nostre immagini di Dio. Passando ciascuno dei nostri slanci di fede attraverso il setaccio della Kénosi, il monaco benedettino di stanza sulle Ande apre un percorso che conduce a una fede più matura, più danzante, più coerente con l’amore di Dio. Un Dio infinitamente più semplice di quello che i nostri cuori complicati tendono ad adorare.
«Nel corso della storia, questo Dio del dialogo tenta l’impossibile, integrando nel suo progetto l’ipotesi necessaria del fallimento. La creazione e la storia della salvezza mi sembrano solo una serie infinita di fallimenti e di errori corretti in continuazione, o riconvertiti in una creatività sconfinata, a misura dell’amore ostinato di un Dio affascinato dall’umano».
È Dio che assolutamente si denuda, certo. Ma è anche la nostra fede che viene spogliata – e che si risveglia gradatamente a immagini del divino più essenziali di prima, a una semplificazione progressiva di Dio stesso.