
Il libro è un’antologia di brani tratti dalla Vita di san Giuseppe scritta da Maria Cecilia Baij (una monaca benedettina vissuta nel 1700) e frutto di rivelazioni private.
Suor Annamaria Valli, esperta conoscitrice della spiritualità della Baij, accosta a ogni brano della Vita un breve, ma prezioso, commento che, oltre a spiegare il testo, offre spunti di meditazione, con l’intento di suggerire modi per vivere un’esistenza animata dall’amore cristiano, a partire da una relazione intensa e continua con Gesù, come faceva la Baij, e anche ispirandosi all’agire di san Giuseppe. L’antologia è inoltre arricchita da una sezione che invita a pregare san Giuseppe con le parole di Maria Cecilia Baij.
Questi coniugi sono i primi sposi a essere stati beatificati come coppia. La loro quotidianità di coniugi e genitori di quattro figli fu sempre sostenuta dalla preghiera, dalla fedeltà al Vangelo e dall’unione intima con Gesù Eucaristia, per mezzo secolo di vita insieme.
In questo testo gli Autori ripercorrono la vicenda umana di questi sposi e propongono una novena e le litanie ai beati coniugi Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi che, con il loro carisma di coppia, possono essere invocati, con particolare efficacia, dalle famiglie ma anche dai singoli, i quali sempre più spesso, nei nostri tempi, si trovano a “fare famiglia” da soli.
I cinque schemi di tredicina, presenti nel testo, offrono a tutti la possibilità di chiedere a sant'Antonio di intercedere per un bisogno materiale o spirituale, sia comunitariamente che personalmente, per tredici martedì consecutivi. La tradizione, infatti, vede il martedì come il giorno caro al Santo, in ricordo del trionfo di popolo accorso al suo funerale il martedì successivo alla sua morte, 13 giugno 1231. Arricchiscono la pubblicazione le preghiere a sant'Antonio e gli aneddoti legati alla sua devozione.
Blocco-calendario a foglietti staccabili. Per ogni giorno dell'anno si può trovare: il santo; una preghiera o una riflessione sul tema dell'Eucaristia; le indicazioni delle letture della Messa; il ritornello del Salmo responsoriale. I testi proposti seguono questi temi: Preghiera sul Vangelo, autori spirituali, papa Francesco, san Pier Giuliano Eymard, Lettere Pastorali dei vescovi, Padri della Chiesa, Vergine Maria.
Il libro dell'Apocalisse, per molti aspetti misterioso e affascinante, interpella con forza la nostra fede ed è una profezia di speranza, con un respiro liturgico. Ci fa fissare lo sguardo sulla storia con quegli occhi diversi e quel cuore nuovo che vengono generati in noi proprio dall'esperienza liturgica. Ogni volta che celebriamo la liturgia si apre una porta, il cielo e la terra si mettono in comunicazione, si attua una sorta di fusione tra il nostro sguardo e quello di Dio per un diverso discernimento sugli eventi che viviamo; i nove testi qui proposti per la Lectio e la Meditazione ci aiutano a comprenderlo.
La Bibbia è parola di vita, parola che guida alla vita. Vuole aiutarci a vivere bene, ad affrontare l'esistenza di tutti i giorni fondandoci sulla fede. Ciò non significa però che la Bibbia sia un manuale di istruzioni per l'uso. La prima intenzione della Parola non è dispensare direttive, ma dirci chi siamo: se riconosciamo chi siamo, qual è il nostro vero io, vivremo anche in modo diverso. È questa dunque la maniera migliore per comprendere il messaggio di Gesù, e comprenderlo più a fondo. Anselm Grün presenta qui alcuni passi biblici centrali, così che possiamo entrare in dialogo con noi stessi. Sono testi che ci toccano nella nostra ricerca personale e ci guidano a cogliere le profondità della nostra anima. Il benedettino tedesco fa parlare in forma nuova e fresca quei testi antichi, ce li rende familiari in modo che giungano a interpellarci direttamente. La nostra vita appare allora in una luce nuove e, al tempo stesso, quelle pagine dispensano parole per la vita: parole ispirate che aprono la porta al cuore. «Ho scelto alcuni testi biblici che mi sono sembrati importanti per chiarirci interiormente e avere padronanza della nostra vita. Li ho disposti secondo cinque temi, delineando così un itinerario di vita cristiana per oggi ispirato biblicamente. Ne è nato un libro che, riportandoci al centro della fede cristiana, ci orienta nel nostro cammino» Anselm Grün.
Tra le parole più evocative della tradizione biblica, ma anche di numerose proposte culturali e ideologiche, la fraternità ha oggi un posto rilevante. Essa infatti, con le declinazioni linguistiche che si sono succedute, è stata utilizzata in modo sempre più insistente fino all'enciclica Fratelli tutti (2020), che ne ha fatto il suo tema dominante, richiamata nel sottotitolo accanto all' "amicizia sociale". Inserendosi nel dibattito apertosi intorno all'enciclica, gli autori, mettendo a frutto gli interessi maturati nei loro rispettivi ambiti di competenza, intendono delineare un percorso per ricostruire il profilo proprio, a livello teologico, della categoria fraternità. Non è infatti possibile che la riflessione sulla fraternità riguardi il pur necessario livello morale e sociale. La fraternità è un tema teologico che ha diritto ad essere svolto in teologia fondamentale, sistematica e pastorale, perché emergano tutte le sue intrinseche potenzialità teorico-pratiche. Questa linea di sviluppo è l'orizzonte di ispirazione di questo libro che prova a sperimentare un itinerario che conduce ad immaginare percorsi esperienziali in cui attivare le potenzialità insiste nella prospettiva della fraternità.
“I romanzi di Dostoevskij continuano a riproporre la domanda di cosa sarebbe possibile se noi vedessimo il mondo in un’altra luce, la luce offertaci dalla fede” (Rowan Williams). Tale domanda emerge con forza dal vissuto dei personaggi delle opere del grande autore russo. Il percorso delineato in questo libro ci conduce nel loro mondo interiore e nelle sofferenze che li travagliano, aiutandoci a scorgere la potenza che le parole e le azioni di Cristo esercitano su di essi. Da ciò possiamo anche noi essere provocati a riconoscere Cristo nelle nostre esperienze esistenziali, soprattutto nei momenti più oscuri e nelle situazioni che paiono senza via di uscita.
Simonetta Salvestroni ha insegnato lingua e letteratura russa e critica del cinema presso l’Università di Cagliari. È autrice di saggi su Fedor Dostoevskij e sulla poesia russa del Novecento, e in ambito cinematografico di vari articoli e libri su Werner Herzog e Carl Theodor Dreyer. Presso le nostre edizioni ha pubblicato Dostoevskij e la Bibbia (2000) e Il cinema di Tarkovskij e la tradizione russa (2006).
Un testo poetico per comprendere cosa vuol dire "passare all'altra riva". Con illustrazioni.
Dieci preziosi consigli, dieci imperdibili perle da custodire nello scrigno del tuo cuore, perché “là dove è il tuo tesoro là è il tuo cuore”.
In ogni atto creativo si nasconde una nostalgia d'eternità. Assecondare quella voglia, quel desiderio di totalità, di assoluto, potrebbe salvarci più di quanto crediamo; Lasciarsi amare dal Signore non è per niente scontato: il nostro cuore fa resistenza, non crede spontaneamente all'amore di Dio, non crede veramente di meritare amore, ascolto, perdono. In noi abita una menzogna autodistruttiva, che convive però con un desiderio innato di bene. Di quella scintilla si innamora il cuore di Cristo.
Racchiusi in questo libro ci sono tanti sentimenti: paura, sconforto, dolore; ma soprattutto c'è una domanda: perché questa malattia è toccata proprio a me? La toccante corrispondenza epistolare documentata in questo libro, racconta come un percorso di fede possa trasformare questi sentimenti in una serenità interiore che cancella la paura del domani e la solitudine dell'oggi, trovando nell'affido a Dio e al suo immenso amore il coraggio di affrontare con forza e consapevolezza le cure contro il tumore. Dio non lascia nessuno solo, mai. E prova dell'amore di Dio nei confronti dei suoi figli è l'incontro, in apparenza casuale, con persone speciali le quali partecipano emotivamente alla tua storia e ti supportano con affetto proprio quando ne hai estremamente bisogno.