
La recente emergenza planetaria ha messo tutti noi di fronte a una verità ovvia, ma che evidentemente preferivamo ignorare: nonostante il progresso e i risultati straordinari della scienza e della tecnologia, rimaniamo esseri fragili. Anche nei paesi più ricchi può manifestarsi l'imprevisto assoluto di una vulnerabilità che si carica di sofferenza. Riconoscere la nostra comune fragilità appare una straordinaria opportunità per ricomprendere la nostra comune umanità. È la grande lezione da apprendere: riconoscere la dignità della vita vulnerabile e mortale che ci accomuna è la via attraverso la quale si riapre il varco per ricostruire legami sociali autentici. Purtroppo, in una società come la nostra, permeata dai valori e dai disvalori di un capitalismo che incalza, dall'ossessione di una vita senza ostacoli e dal consumo di un godimento senza limiti, l'esperienza della vulnerabilità appare come una vergogna da nascondere. Ma se c'è amore per la fragilità non c'è vergogna nella vulnerabilità; e non cresce l'insensibilità per coloro che non ce la fanno: umanità di scarto, incapace di affermarsi. Siamo tutti fragili. Rimuovere la comune fragilità, invece di condividerla con amore, significa preparare una società di solitudini. È nell'alleanza dei fragili la via per un umanesimo universale.
Amo ripetere a me stesso questa frase. Se non parli con l'uomo e la donna di oggi, ma ti ostini a parlare all'uomo e alla donna di ieri, stai diventando muto. Le tue parole sono logore. Chi ripete, non è fedele alla tradizione. Perché la tradizione si è continuamente incarnata, rinnovata, ricreata. Una Chiesa che non parla alle nuove generazioni è una Chiesa che non parla a nessuno. Chi non ascolta il grido che emerge dalla tragedia della pandemia non è fedele alla storia e non è un fedele al Dio della storia. Con questo piccolo libro, a partire dalla mia esperienza di malato di Covid e dalla mia vicinanza alla morte, ma soprattutto dalla voglia di rinascere, provo a offrirti alcuni spunti per guardare nuovamente con fiducia il futuro. Alla luce di quanto diceva Madeleine Delbrêl: "L'importante è nascere per bene in ogni morire". Prefazione di Matteo Zuppi.
Questo volume raccoglie due perle di spiritualità del Medioevo. Figura esemplare di monaco e teologo degli inizi dell'ordine cistercense, Guglielmo di Saint-Thierry continua a mostrare con efficacia anche al lettore contemporaneo i segreti per accedere alla contemplazione di Dio. Questo tema, centrale nella sua vita e nella sua opera, è ripreso e sviluppato anche nella Lettera d'oro indirizzata a una comunità di monaci a lui legata, sul finire del suo pellegrinaggio terreno. Un testamento spirituale in cui il grande mistico trasmette il bilancio e il lascito di uomo e consacrato.
Nel 1843 Estelle Faguette, una giovane povera e malata di Pellevoisin (Francia), avrebbe avuto quindici apparizioni mariane. Nel corso della quinta apparizione guarì improvvisamente e completamente, come la Madonna le aveva preannunciato. Sebbene le apparizioni non siano state ancora ufficialmente approvate dalla Chiesa, nel 1983 l’arcivescovo di Bruges ha formalmente riconosciuto il carattere miracoloso della guarigione di Estelle.
“Il cielo, figlioli, vi ha inviato attraverso Enoch i tre pilastri fondamentali per la vostra salvezza e per il passaggio attraverso il deserto della purificazione. Questi tre pilastri sono: l’Armatura Spirituale completa, il Rosario della Provvidenza e la Corazza del Sangue del Redentore. Questa sarà la forza spirituale che vi manterrà saldi nella fede e protetti nei giorni della grande tribolazione che si stanno avvicinando”.
Questo libro analizza e approfondisce dieci promesse di Gesù rivolte ai suoi discepoli. Un nutrimento positivo, oggi, per la fede e la vita quotidiana del credente.
Che cosa conta davvero, nella vita, e che cosa è destinato a restare? Quali sono i capisaldi irrinunciabili, per vivere un'esistenza buona? Che cosa non vorrei rimpiangere, alla fine del cammino? Sedmak, filosofo salisburghese e studioso di etica, va alla ricerca di una risposta sondando differenti esperienze di vita, reali e letterarie, e lasciandosi istruire da queste esperienze. Così facendo, ci accompagna in un viaggio suggestivo in cui scoprire i luoghi dove si nasconde il senso della vita e dove può fiorire e portare frutto l'amicizia con se stessi. Ecco dunque un'autentica e affidabile fonte di ispirazione per quanti hanno a cuore la propria vita: un libro che insegna a guardare consapevolmente e serenamente a se stessi.
Non tutti i nostri sogni hanno dei contenuti intensamente spirituali e profetici come quelli riportati nella Bibbia, la maggior parte è costituita da visioni, senza alcun nesso logico. Spesso, però, capita di fare dei sogni premonitori di qualche evento prossimo a verificarsi. In ogni caso sognare è un elemento importantissimo della nostra vita, e il sogno si è sempre rivelato un canale privilegiato di comunicazione che Dio usa verso le sue creature. Anche nell'Antico Testamento troviamo il sogno, in diverse forme, quale strumento di rivelazione divina. Nel Nuovo Testamento il sogno è sempre il veicolo della volontà del Signore, lo vediamo in modo ripetuto nei confronti di san Giuseppe. Anche nelle vite di molti santi il sogno è portatore di messaggi e delle rivelazioni che il Signore rivolge loro per indurli a compiere la sua volontà. L'autore ci presenta molti esempi di santi la cui vita è stata fortemente influenzata da un particolare rapporto mistico con il Signore che è passato attraverso i sogni. Non mancano nel libro alcuni riferimenti letterari e di testi poetici che valorizzano l'importanza dei sogni con grande influenza sulla vita concreta.
Nonostante le molte libertà ottenute ai giorni nostri, spesso nel rapporto con sé stesse le donne sono meno libere. Si paragonano alle altre, soffrono per i complessi di colpa o non si sentono apprezzate. Come uscire da questa impasse che, nonostante i proclami di un cambiamento sociale nei confronti della donna, continua a essere presente e a ingabbiare le potenzialità del femminile? Linda Jarosch, che da anni offre corsi e seminari soprattutto per donne e conosce i motivi della mancanza di amore di sé, propone un percorso di guarigione interiore a partire dalla figura biblica di Maria Maddalena. Nella donna che fu testimone della resurrezione di Gesù, l'Autrice vede un esempio di come poter percorrere con successo la propria strada per acquisire più amore e più forza. Sull'esempio della Maddalena, emerge come sia possibile affrontare offese, complessi di inferiorità, perfezionismo e sentimenti negativi come la colpa, l'invidia e l'insoddisfazione, e come scoprire nuovamente la propria femminilità.
«Siate sentieri, lasciatevi percorrere. Siate mani sempre spalancate che sappiano accogliere qualsiasi cosa come un dono, sappiano accarezzare e sappiano donare. Siate sorrisi in un mondo in cui, purtroppo, regnano l'odio, l'indifferenza, il razzismo, l'egoismo. Siate piedi per chi ha paura di cambiare strada, di camminare e di percorrere sempre insieme agli altri le strade che Dio vi metterà davanti. Siate occhi capaci di guardare oltre, capaci di oltrepassare muri, capaci di innamorarsi ancora, ancora e ancora. Siate costruttori di pace... innalzate ponti e abbiate sempre il cuore aperto al mondo. [...] Quando vi dicono che siete il futuro non ci credete, voi siete il presente! Il presente. Impegnatevi oggi. Amate oggi. Sporcatevi le mani. Metteteci la faccia, ma oggi». Così Maristella Tommaso, rileggendo la propria stessa intensissima vita (viaggi, territori, esperienze missionarie, volti, momenti di preghiera intensa), condivide la sua passione per l'esistenza con il lettore, invitandoci a una vera e propria immersione nel linguaggio meraviglioso dell'Amore.
Tutte le cose hanno una storia. Queste sono parole semplici, suggerite dalla vita, dai dettagli delle cose incontrate e lasciate decantare nel cuore. Nascono dal contesto di donne consacrate a Dio nella vita monastica, lungo il sentiero tracciato da Agostino d'Ippona. Non hanno pretese, semplicemente si propongono di soffermare lo sguardo, condividere un pensiero, scavare significati. Nel loro insieme suggeriscono un'ecologia del vivere che cerca di abbracciare tutto: il piccolo e il grande, il cuore e la storia. Il fiore nascosto sotto il fitto degli alberi e l'orizzonte che si apre all'infinito di Dio.
Testi originali di Luisa Piccarreta estratti dall'opera Libro di Cielo pubblicata in 12 tomi

