
«Apro l'anima e gli occhi» è il verso di Clemente Rebora che ispira Eugenio Borgna ad aprire il suo e il nostro cuore su temi essenziali del senso della vita come i modi in cui comunichiamo: con le parole o con il silenzio. Il grande psichiatra e scrittore fa capire quale sia la vera sorgente di emozioni, pensieri e scelte, anche di fronte al dolore dell'anima e del corpo che disturba ogni dialogo. Così anche l'esperienza della paura del Covid può lasciare però spazio alla speranza. L'invito è di rivivere gli incontri passati dell'esistenza di ciascuno per comprendere la realizzazione presente della propria coscienza interiore. Un libro per «salvare il silenzio in un momento storico in cui lo si aggredisce da molte parti».
"Nell'esortazione di Francesco sulla santità Gaudete et exsultate, il papa invita i cristiani, soprattutto in famiglia e in comunità, a fare attenzione - come faceva Gesù con i discepoli - ai «piccoli particolari dell'amore». Partendo da sette riferimenti evangelici (il vino di Cana, la casa di Giairo, il gregge del pastore, le monetine della vedova, l'olio delle vergini, il pane condiviso e la «piccola colazione» sul lago di Tiberiade) l'autore, aprendo il cuore anche con esperienze personali, ci conduce alla riscoperta di quei «dettagli» che possono essere un «di più» nella vita familiare e comunitaria. Dopo la pandemia, è ancor più importante cogliere queste «piccole cose» che possono rendere più felice il prossimo, ricordando che Dio privilegia i piccoli e ama rivelarsi nella semplicità. Ricordiamo come Gesù invitava i suoi discepoli a fare attenzione ai particolari. Il piccolo particolare che si stava esaurendo il vino in una festa; [...] che mancava una pecora; [...] della vedova che offrì le sue due monetine; [...] di avere olio di riserva per le lampade se lo sposo ritarda; [...] di chiedere ai discepoli di vedere quanti pani avevano; [...] di avere un fuocherello pronto e del pesce sulla griglia mentre aspettava i discepoli all'alba". (Papa Francesco)
In un mondo confuso, in crisi e spesso in aperto contrasto con la Chiesa, p. Calloway ci invita ad accostarci a San Giuseppe, il nostro padre spirituale, per ritrovare la strada della salvezza. Frutto di accurate ricerche e di profonda devozione, il programma di consacrazione proposto in questo libro permette di sperimentare nella propria vita i miracoli, la potenza e l'amore di san Giuseppe, patrono della Chiesa universale e terrore dei demoni.
Il ventitreesimo titolo della fortunata collana dei libretti di “piccole storie per l’anima”, grandi successi editoriali più volte ristampati e tradotti all’estero. Brevi racconti e ancor più brevi, essenziali riflessioni, in “compresse” di saggezza spirituale per la meditazione personale, l’uso nella catechesi e nell’animazione, la lettura in famiglia… Storie pensate per la meditazione personale e di gruppo, ma anche per il “risveglio spirituale” di giovani e adulti, attingendo a tradizioni cristiane e non cristiane.
Le riflessioni in calce a ogni racconto, piuttosto che proporre scontate morali da favola, allargano la visuale a nuovi micro-aneddoti, apologhi di vita e di fede, aforismi e brevi preghiere.
Dovevo scrivere sui diritti sacri della comunità, e ho tenuto in tasca quelle parole per mesi: diritto, sacro e comunità. Soprattutto la parola diritto mi respingeva. Dopo averla ribaltata nel suo opposto, doveri, ho trovato il coraggio di pugnalarla con un apostrofo. E ne ho fatto domanda. Per questo sono tornato all'inizio, Genesi. Queste sono le pagine nate da quello scontro. Decido di tornare a quelle domande affilate come lame: «Dove sei?». Domande di posizione, domande di Dio che non inizia a scrivere la storia biblica partendo dai diritti dell'uomo, ma neppure dai doveri; Dio inizia con pagine che chiedono conto della nostra posizione. Provo ad aprire le parole con la domanda di posizione che Dio regala all'uomo. Attraverso racconti biblici che vanno da Genesi alla passione di Gesù.
Questo libro è come un tessuto. I fili si intrecciano, come anche nell'Apocalisse. Un andirivieni di immagini, sensazioni ed emozioni. Ti sembra di essere già in Paradiso e invece ti ritrovi bruscamente sulla Terra. Gioia e dolore si sovrappongono, così come nelle più normali trame della vita. Un ampio spazio è lasciato anche per farci dialogare con il tempo presente. Dopo essersi soffermata sulle problematiche dell'ekklesia - cioè delle Chiese - con i suoi chiaroscuri, l'Autrice mostra come questi sono gli stessi chiaroscuri del nostro tempo. Ci aiuta poi a scoprire i principali protagonisti: angeli, animali, colori, numeri e buchi neri, per terminare con lo scoprire - togliere il velo! - colei che aleggia, la Divina Presenza.
Attraverso i commenti alle letture della domenica, delle Solennità e di alcuni momenti-forti dell'anno liturgico, il testo accompagna il cammino di fede del credente. Lo stile discorsivo, ma incisivo e provocatorio, di don Alberto Vitali - unito alla profondità con cui accosta la Scrittura - aiuta il lettore ad accoglierla nella propria vita come lo specchio su cui si deve riflettere se ci si vuole dire cristiani. Tipico di don Alberto è l'apertura al popolo delle periferie: gli emarginati, gli immigrati, i «non considerati» dalla società, gli esclusi, secondo lo spirito di papa Francesco Utile per uso personale di ogni credente, è altresì adatto per sacerdoti o per i gruppi liturgici che vogliano approfondire la Parola.
Questi «brevi» commenti hanno l'intento di dimostrare in modo semplice, adatto a tutti, che la forza del messaggio del Vangelo non sta nelle spiegazioni degli «addetti ai lavori», ma nel far «ardere il cuore» (Lc 24,32) dei discepoli di ieri e di oggi. Il Vangelo secondo Luca, che ci viene proposto in questo nuovo anno liturgico, ha come caratteristica di essere portatore di un messaggio di salvezza universale, rivolto anzitutto agli ultimi, agli esclusi dalla società e ai lontani da Dio. In un contesto culturale postmoderno, in cui viene messo in crisi il naturale riferimento alle istituzioni, comprese quelle ecclesiali, il messaggio dell'evangelista Luca, diventa quanto mai attuale per cercare di ristabilire una riconciliazione tra Dio, Padre misericordioso, e l'uomo, smarrito nelle tante offerte di presunta felicità.
Padre Gaetano Piccolo ci accompagna durante l'Avvento, fino a Natale, con alcune semplici ma profonde riflessioni. Suggerendo al lettore una modalità di utilizzo, l'Autore offre parole per domani: leggere cioè la sera prima la liturgia e sottolinearne dei passaggi per il giorno dopo. Ogni giorno, dal brano del Vangelo, l'Autore fa emergere una parola che diventa sfondo della giornata. Dopo una riflessione, propone un impegno concreto e realizzabile per "vivere in attesa".
Ci sono alcune parole chiave che possono aiutarci a leggere un mondo interconnesso, toccando argomenti e macro fenomeni (economia, lavoro, economia, giovani, comunità, periferia, Europa, cura, libertà, profezia, uguaglianza...) caratteristici di una fase storica che si spera di definire "della post pandemia". Questo "tempo nuovo" chiamerà sempre più in causa responsabilità individuali e collettive, forte senso delle relazioni umane, volontà di abbracciare stili di vita rinnovati, dando valore alla cittadinanza attiva. Atteggiamenti che contrastano con almeno due grandi mali della nostra epoca: l'individualismo e l'assertività. Oggi appaiono più che mai necessari incoraggianti percorsi di speranza, formando le coscienze alla responsabilità per la "casa comune". Le parole qui affrontate attingono al Concilio Vaticano II e al magistero di papa Francesco, dalla Evangelii Gaudium, alla Fratelli tutti, passando per la Laudato sì', perché possano innervare la pastorale ordinaria della Chiesa e alimentare un confronto aperto e proficuo tra comunità cristiana e società civile. Un libro ricco di spunti e provocazioni, pensato in occasione della celebrazione a Taranto della 49esima Settimana Sociale sul tema «Il Pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro e futuro. #Tuttoèconnesso».
L’azione dello Spirito Santo si manifesta nella storia dell’umanità e all’interno della Chiesa in forme e modi che spesso trascendono – o addirittura contraddicono – gli schematismi e le aspettative dei fedeli e delle istituzioni ecclesiali: da sempre il progetto di Dio si realizza in modo libero ed efficace, lontano da pregiudizi, da esclusioni e da calcoli ben più umani che divini.
Per questo siamo chiamati a riconoscere e a valorizzare i molti segni profetici che il Signore pone sul nostro cammino anche là dove non ci saremmo mai aspettati o dove ci saremmo perfino rifiutati di trovarli.
Grazie a un’attenta lettura della Parola di Dio e all’esempio concreto di diversi fratelli e sorelle (anche del nostro tempo) possiamo affinare la nostra capacità di discernimento per raggiungere quella docilità del cuore e quella libertà di pensiero che, sole, ci consentono di leggere la nostra vita e la storia della Chiesa secondo il disegno di Dio.
Questo terzo volume, dedicato al ciclo liturgico dell'anno C dove si legge prevalentemente il vangelo di Luca, conclude la serie di meditazioni sui vangeli festivi. Sulla falsariga dei due volumi precedenti, sono inserite nelle 66 meditazioni proposte oltre cento testi tra brevi racconti, aneddoti, detti e poesie. L'evangelista Luca, rappresentato nella tradizione cristiana dal bue alato, è stato definito da Dante lo scriba della mansuetudine di Cristo. Questa bella e felice definizione consente di cogliere gli atteggiamenti di tenerezza e misericordia che sempre accompagnano Gesù, il Salvatore misericordioso, in questo vangelo. «Oggi sarai con me in paradiso» (Lc 23,43) è la risposta inaspettata e straordinariamente consolante, rivolta da Gesù al ladrone che gli chiedeva di ricordarsi di lui quando sarebbe entrato nel suo regno. Fino al momento della morte non è mai troppo tardi per incontrare il Salvatore misericordioso. Si tratta sempre di un incontro che trasforma la vita e dona la gioia. Spero che le presenti meditazioni possano essere di un qualche aiuto nel rendere più profondo e vitale questo incontro.