
Cinque passi al mistero - sono un ciclo di catechesi per giovani e adulti che si svolge ormai da dieci anni presso la parrocchia Santa Maria in Vallicella - Chiesa Nuova di Roma. Don Maurizio Botta, sacerdote dell'Oratorio di San Filippo Neri, guida gli incontri, con uno stile preciso e di grande impatto. Sono poi gli stessi giovani dell'Oratorio a offrire i temi su cui riflettere, argomenti "caldi", spesso quelli che tengono più lontane le persone dalla fede. In questo, che è il terzo ciclo pubblicato dalle Edizioni San Paolo, padre Maurizio affronta una serie di argomenti che mettono in crisi alcuni luoghi comuni della nostra cultura, spesso superficiale: in particolare, il legame tra scienza e fede; la questione della libertà e dei suoi confini; la questione educativa. Il capitolo conclusivo invita il lettore a riprendere fra le mani e nel cuore il legame con lo Spirito Santo, persona della Trinità che, spesso, tendiamo a lasciare in secondo piano. Come sempre, dalle parole di padre Maurizio e dal suo dialogo sincero e onesto con i giovani e gli adulti che incontra in queste catechesi, emerge la passione per il Vangelo e l'incessante invito a tutti affinché incontrino il Cristo vivo e non una sua immagine innocua.
Vivere, amare con lo spirito libero, illuminare, sentire Gesù vivo... questo è lo spirito dei santi da movida! Il mondo ha bisogno di questi cristiani. Noi cristiani dobbiamo arrivare con e per i nostri amici fino alle porte dell'inferno; non oltre, perché all'inferno non è possibile amare Dio. Il tempio dei cristiani - quel luogo dove incontriamo e portiamo Dio - è la strada; il tempio dei cristiani sono anche i posti di festa. Il mondo ha bisogno di giovani santi... santi in bermuda e infradito; santi sui palcoscenici della musica; santi molto normali; santi con gusto; santi con piercing; santi che godono; santi sognatori; santi impegnati con gli emarginati; santi che amano i loro cani; santi che chiedono la libertà per strada; santi divertenti; santi con tenerezza; santi da Erasmus; sante in bikini; santi da festa; santi che ridono degli stereotipi; santi da studio; santi con tatuaggi; santi con migliaia di seguaci su Facebook; santi sui campi; sante compiaciute; santi molto felici di vivere; ... santi da movida.
Caterina è una giovane donna di poco più di trent'anni, con una vita ricca e piena. È laureata in medicina e innamorata del suo Jonata, con la quale ha una figlia. Pochi giorni dopo il matrimonio scopre di essere nuovamente incinta, ma giunge anche come un macigno il risultato delle analisi sul nodulo al seno: una forma tumorale estesa e molto aggressiva. Le viene proposto di interrompere la gravidanza per sottoporsi a cicli di chemio e radio terapia, ma Cate rifiuta, non vuole perdere il suo bambino e si affida alle cure e ad una prima operazione dello IEO (Istituto Europeo Oncologico) di Milano. Il 12 Febbraio 2013 nasce Giacomo e poco dopo Cate viene dichiarata guarita. Dopo qualche anno il tumore si ripresenta in forma più aggressiva. Jonata e Cate organizzano molti pellegrinaggi a Lourdes e a Medjugorje coinvolgendo altri ammalati e le loro famiglie. La sua forza diviene per tutti un esempio su come affrontare la malattia, con letizia e certezza di un bene grande: l'Amore di Dio. L'8 febbraio 2019 Caterina abbandona questa terra. Il giorno del suo funerale, la Basilica della Santissima Annunziata di Firenze è gremita di familiari, amici, conoscenti. La sua figura, continua a vivere nell'associazione nata suo nome ed è un punto di riferimento per migliaia di persone in tutta Italia e non solo.
Un'esortazione a non tirarsi indietro nella quotidiana "lotta spirituale". Contro i vizi capitali e contemporanei si può scegliere per il bene con il Vangelo. Ad ogni vizio c'è una soluzione possibile, una alternativa, un'intuizione. Per tenere alta la vita non basta sfrattare vizi, bisogna scegliere di abitare le stagioni della vita e della fede. Un testo che fa scendere in profondità in sé stessi e rilancia sempre più in avanti, sempre più in alto. Perché si possa allargare, giorno dopo giorno, il possibile della vita buona.
Parliamo spesso di Dio ma parliamo poco con Dio. Questo libro è una raccolta di pensieri, preghiere, riflessioni scaturiti dal dialogo orante. Scritti in momenti diversi, sono stati raccolti per temi: incarnazione, passione e morte, risurrezione, fede, speranza, carità, parole e preghiera. Questo scritto vuole essere un dono "leggero" per tutti coloro che lo leggeranno. Per quelli disposti ad aprire loro cuore e a fare spazio a Dio; per quelli che stanno sentendo tutta la fatica di aprirsi; per quelli che ne hanno timore e per quelli che non si sentono pronti.
Questo numero della Rivista raccoglie i contributi delle relazioni del Convegno tenutosi alla Pontificia Università Lateranense il 5 ottobre 2021 sul primo dei tre aspetti sottolineati dal Papa sul carisma missionario che deriva dalla spiritualità del Preziosissimo Sangue: "Il coraggio della verità". Contiene le relazioni filosofiche e teologiche di don Luigi Maria Epicoco e del Prof. Riccardo Ferri. Seguono due relazioni bibliche del Prof. Vincenzo Anselmo e del Prof. Antonio Pitta. Vi è l'analisi dei testi dei padri della chiesa del Prof. Jean Paul Lieggi e l'approfondimento sul carisma missionario del Sangue di Cristo della Prof.ssa Nicla Spezzati. Un contributo di diritto canonico a cura del Prof. Paolo Gherri e una riflessione sul rapporto della Chiesa con il mondo a cura del Dott. Paolo Ruffini.
Ricordare le origini è riportare al cuore il carisma che ancora scorre cristallino nella vita della Chiesa, perché lo Spirito Santo è eterna novità; è un ripartire dall'inizio per tornare a seguire il Maestro sulla via della santità. L'intento di queste pagine non è solo un "far ritorno al passato", ma un ridestare, mediante il carisma di "questa donna forte" un'attenzione particolare ai bisogni dei poveri di oggi. "Madre Miradio può testimoniare agli uomini di ogni condizione che la carità non conosce confini". "[...] con la sua testimonianza di vita, continua a parlare alle sue suore, alle quali ricorda la fondamentale importanza della preghiera e la fiducia nella Provvidenza, senza lasciarsi sopraffare dalla disperazione, dallo sconforto, dal timore. La sua testimonianza di vita esorta le suore a non adagiarsi nelle sicurezze delle posizioni acquisite, ma le spinge piuttosto a lasciarsi trasportare, in obbedienza alla Chiesa, in quei contesti dove più forte risuona il grido del povero". Oggi "presentare Madre Miradio quale modello di vita cristiana, infatti, [...] può aiutare l'uomo di oggi, qualunque sia il suo stato di vita e la sua condizione sociale, a camminare più speditamente sull'impegnativo, ma affascinante sentiero delle virtù cristiane".
«Il domenicano padre Innocenzo Colosio, a proposito di santa Angela, ha scritto una parola ardita che io però condivido in pieno: "Angela da Foligno sta alla mistica come Dante Alighieri alla poesia". L'accostamento non ha solo valore formale, come rapporto tra due grandezze, ma anche reale e di contenuto. L'esperienza di Angela da Foligno è una "divina commedia" vissuta (non solo immaginata!). L'insistenza di Angela sull'impossibilità di esprimere in concetti e parole umane le cose da lei viste, richiama l'analoga conclusione del viaggio di Dante. Anche per lui, all'apparire improvviso del fulgore della Trinità, "all'alta fantasia mancò la possa" e gli restò solo il desiderio e la volontà di possedere quel bene» (Dalla Presentazione di Raniero Cantalamessa).
Si respira necessità di "vangeli vissuti"; di parole non incartate, ma incarnate. E il volume nasce come risposta a domande di testimonianze tangibili. È stata data voce ad alcune persone che, seguendo vie di normalità, hanno dato colore al minimo richiesto dalla Fede. Sono state rilette figure che hanno portato il Vangelo sulle strade del mondo, dai grattacieli di Hong Kong alle periferie di Nairobi, dalle steppe e dalle sabbie dell'Arabia Saudita alle foreste impenetrabili del Brasile. L'autore non pretende di essere esaustivo. Desidera condividere "frammenti di Luce" che il Vangelo fa fiorire qua e là e che la fragilità umana con le sue frenesie quotidiane non aiuta né a intravedere, né a riconoscere. La galleria aiuti a capire come il Vangelo, se ha un solo linguaggio espressivo - l'Amore - può far risuonare le tante voci di una corale. Unità e molteplicità provenienti dalle mille e più piazze del Pianeta.
"Le avventure di Pinocchio" è al terzo posto nella lettura mondiale dopo la Bibbia e il Corano. Rileggendo queste pagine intramontabili, l'autore commenta i numerosi, e sorprendenti, rimandi al Vangelo e alla vita. Con Geppetto inizia il paradigma della creazione, mentre nella disobbedienza di Pinocchio quella del peccato originale. Il burattino dice bugie, ma è anche buono e generoso. Collodi lo pensa per correre, ma la sua rapidità di spostamento è folle anticipando un aspetto della modernità. "Pinocchio - dice Marco Erba nella prefazione - si dibatte in un mondo cinico e spietato, nel quale scopre l'amore gratuito, sperimentando la dedizione di chi sa voler bene senza chiedere nulla in cambio. Per questo le vicende del burattino ci commuovono sempre un po'. Pinocchio cade e si rialza, e cade e si rialza ancora, e così facendo il suo cammino prosegue e lui cresce. Proprio come accade a noi". Nel Gatto, la Volpe, Lucignolo e l'Omino di burro l'autore vede i falsi maestri, tentatori e consolatori stucchevoli che promettono l'inganno del Paese dei balocchi dove i giovani vengono trasformati in asini. Ma si trovano anche figure positive come il Grillo parlante, Mangiafuoco e la Fata turchina dai mille volti. In una libera riflessione l'autore mette in luce le potenzialità creative dei propri talenti grezzi che posso camminare verso la maturità. Un cammino che arricchisce di senso l'avventura della vita.
«Tutti dovranno conoscere la mia storia». È questa la consegna che Manuel Foderà ha lasciato a sua mamma Enza, poco prima di spiccare il volo per il Cielo a soli 9 anni. Aggredito da un tumore a soli 4 anni, ha affrontato la battaglia quotidiana con il coraggio di un "piccolo guerriero della Luce", come si definiva per sottolineare il suo desiderio di dare una mano all'amico Gesù a sciogliere "i cuori induriti".
Sussidio per la preghiera di ragazzi e giovani nel loro cammino verso la Pasqua. Per ogni giorno della Quaresima viene proposto: un testo della Scrittura in sintonia col Lezionario quaresimale (Anno C); una breve riflessione per attualizzare la Parola del Signore; una preghiera per illuminare le sfide quotidiane; un'immagine evocativa e simbolica.