
Per il loro valore spirituale e poetico, per la loro risonanza universale, i Salmi sono da sempre al centro della fede e della pietà cristiane: sono le preghiere dell'Antico Testamento e del popolo ebraico, di Cristo e degli apostoli, dei cristiani delle origini e di oggi.
James L. Mays affronta i 150 Salmi in un singolo volume, analizzando approfonditamente quelli più importanti per la tradizione e la liturgia, quelli richiamati nel Nuovo Testamento, i più rilevanti dal punto di vista teologico, quelli che contribuiscono maggiormente a farne un testo unico.
Stilisticamente suddivisi in inni, suppliche e ringraziamenti, i Salmi rivelano così il rapporto tra Dio, l’essere umano e il mondo, abbracciando la complessità della vita umana.
In questo nuovo libro Lidia Maggi continua, nel Nuovo Testamento, la ricerca di quei fili sottili che nelle Scritture consentono di narrare le grandi meraviglie di Dio con voce femminile.
Qua e là, in una storia coniugata al maschile, fanno infatti capolino donne che, senza occupare la scena principale, testimoniano un Dio che sfugge alle semplificazioni e un libro, la Bibbia, che riserva continue sorprese a chi è disponibile ad aguzzare la vista.
Le letture bibliche di Maggi invitano così a recuperare la sapienza di uno sguardo capace di scorgere quel Dio che ama nascondersi dietro il dettaglio e agire mediante figure marginali.
Un ricco e completo «testo guida» per i Gruppi di Ascolto della Parola, per comprendere fino in fondo la ricchezza e l’efficacia pastorale di questa esperienza di accostamento diretto alla Scrittura, secondo il metodo della lectio divina. Si tratta di uno strumento indispensabile per i gruppi esistenti e per quelli che verranno avviati, con le indicazioni fondamentali sul modo di leggere la Bibbia, sulla metodologia della conduzione del gruppo e sulla formazione degli animatori della Parola. Il volume è arricchito da un testo iniziale sul contenuto specifico del testo sacro.
Lontano da una pretesa esegetica e quindi scientifica, le pagine di questo libro desiderano essere semplicemente riflessioni sull'umano vivere cercando di guardare lontano, ma indietro, attingendo cioè alla sapienza degli autori ispirati della Bibbia nella consapevolezza che, grazie a loro e in particolare al primo Libro, si può giungere al principio delle cose, e quindi di noi stessi e così alle cose di Dio.
Lasciarsi "semplicemente" raggiungere: questo è la salvezza.
Paolo Scquizzato appartiene alla comunità dei sacerdoti del Cottolengo e si dedica alla predicazione e alla formazione spirituale in particolare del laicato; dirige la Casa di spiritualità «Mater Unitatis» di Druento (To).
Un percorso biblico-spirituale attraverso le pagine più intense del Vangelo di Giovanni. L'intento è quello di far luce sulle ricche dinamiche che animano l'esperienza di fede, anzitutto del discepolo amato e, poi, della sua comunità cristiana. Da qui la scansione del percorso: accurata analisi del testo, puntuale esame della filologia e della struttura letteraria, attualizzazione. Un affresco luminosissimo e affascinante che padre Ugo Vanni, maestro di Bibbia e di Spirito, consegna alla comunità cristiana di oggi.
Ugo Vanni ha dedicato tutta la vita allo studio e all'insegnamento della Scrittura, in particolare presso la Pontificia Università Gregoriana e il Pontificio Istituto Biblico. E' uno dei massimi esperti dell'Apocalisse e dal 2000 è membro della Pontificia Commissione Biblica. Cittadella Editrice ha pubblicato in Suo onore, a cura di E. Bosetti e A. Colacrai, Apokalypsis. Percorsi nell'Apocalisse di Giovanni, Assisi 2005.
DESCRIZIONE: Come proporre una lettura dell’Apocalisse di Giovanni, oltre la sua superficie letteraria di testo di rivelazione? Il tentativo di questo libro di coglierne il senso più profondo di resoconto autobiografico di un’esperienza visionaria, costruita e descritta secondo schemi e modelli letterari ben precisi, trasforma fisicamente Giovanni in profeta, e lo investe dello status e dei poteri riconosciuti a un profeta.
Ciò che Giovanni ha creduto di vedere, la sua interazione con le figure che gli sono apparse, sono espressi nel testo, nel suo linguaggio, nella sua retorica, nelle sue interpretazioni, e non sono altrimenti raggiungibili. Affrontare la relazione di un’esperienza visionaria complessa significa affrontare insieme a un processo rituale un progetto retorico, di trasformazione della realtà. Un processo che investe direttamente la rappresentazione di Gesù di Nazareth.
L’esperienza di Giovanni è interpretata come contatto e comunicazione con Gesù di Nazareth: quest’irruzione della presenza del Maestro, nel farsi corpo e poi testo, recupera formule e parole che le tradizioni conosciute da Giovanni a lui attribuivano, e ne “vede” i gruppi di seguaci riprodurne il destino di Messia-profeta escatologico perseguitato, ucciso e rapito in cielo.
La memoria del Nazareno è così attualizzata nel suo ruolo di guida sperimentato nell’autorità divina del testo e nella leadership incarnata e reclamata da Giovanni, mentre l’identità dei suoi seguaci è ridefinita proprio alla luce della sequela del Maestro.
COMMENTO: La recezione della figura di Gesù nell'Apocalisse di Giovanni in un'analisi che ne evidenzia lo spirito, la memoria e le profezie.
DANIELE TRIPALDI svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Filologia Classica e Medioevale dell’Università di Bologna. Si occupa principalmente di storia delle origini cristiane e Gnosticismo, con interesse particolare per gli scritti di rivelazione. È membro del comitato di redazione di «Adamantius».
Tra le sue pubblicazioni: La porta del cielo. Forme e contesti di trasmissione di una parola extra-canonica di Gesù tra Ps.-Ippolito, Ref. 5, 8, 21, e Afraate, Dem. 4, 5 (in collaborazione con E. Stori), in: «Adamantius» 15 (2009); La trasmissione delle parole di Gesù. Scandalo e prova, perseveranza e salvezza: appunti di una ricerca in corso (in collaborazione con E. De Luca, M. Rescio, E. Stori, L. Walt) in: ASE 25/2 (2008); Per una definizione del genere letterario dell’Apocalisse di Giovanni: appunti sul testo in: ASE 25/2 (2008); Il genere letterario dell’Apocalisse di Giovanni: introduzione allo stato della ricerca in: «Adamantius» 14 (2008).
Commento al Vangelo di Giovanni. Presentazione di Bruno Forte.
Descrizione dell'opera
La 'Fonte Q' - da Quelle, fonte in tedesco - è un ipotetico documento, probabilmente il più antico testo cristiano, che si suppone sia stato utilizzato nella composizione dei Vangeli sinottici e la cui esistenza è ancora oggetto di studio e dibattito tra gli studiosi, essendo sostenibile solo per deduzione.
Se confermata, la Fonte Q può essere considerata una delle maggiori scoperte letterarie del cristianesimo antico, capace di proiettare una nuova luce sulle origini del movimento cristiano. La sua importanza consiste nel fatto che, ambientabile nella Galilea degli anni 40-50, essa sarebbe anteriore a qualsiasi altro vangelo giunto fino a noi e ciò ne fa il testo di riferimento dei primissimi discepoli di Gesù.
Dallo stile lineare e chiaro, lo studio risponde a numerose questioni relative alla Fonte Q, del cui testo propone, in appendice, un'ipotesi di ricostruzione, e costituisce anche per i non specialisti un valido strumento di introduzione alle problematiche del cristianesimo primitivo.
Sommario
Introduzione. 1. L'ipotesi dell'esistenza di un documento perduto: la "Fonte Q". 2. La natura apocalittica di Q. 3. Il dibattito sull'interpretazione della Legge: la questione centrale di Q. 4. La cristologia di Q: Gesù, il grande segno. 5. La comunità di Q: ricostruzione storica e sociale. Conclusione. La Fonte Q e la tradizione del Cristianesimo palestinese. Bibliografia. Appendice. Il testo ricostruito della Fonte Q.
Note sull'autore
Luigi Schiavo, presbitero della diocesi di Vicenza, è stato per 20 anni missionario fidei donum in Brasile. Dottore in scienze della religione e biblista, è stato professore e preside della Facoltà di teologia dell'Università cattolica di Goiás. Nel 2008 è stato Visiting Researcher all'Università di Oxford. È autore di libri e articoli sui temi della letteratura apocalittica, del Gesù storico e del movimento di Gesù. Attualmente è parroco in diocesi di Vicenza. In italiano ha pubblicato «Tra di voi non sia così...». Il Vangelo di Marco, EMI, Bologna 2009.
Qual è il rapporto tra l’esegesi scientifica e quella ecclesiale? E quale quello tra teologia esegetica e sistematica? I saggi raccolti in questo volume (Sul metodo, Temi generali, Dio, L’uomo, Il mondo) appartengono alla teologia sistematica, ma non corrispondono a nessun trattato tradizionale. In certo senso sono trasversali ai trattati. L’Autore preferisce parlare di teologia ermeneutica nella sua tappa sistematica: ermeneutica nel duplice senso di abbozzo di una teoria dell’interpretazione e di esercizio dell’interpretazione sulle Scritture ebraiche e cristiane. Egli ha l’ambizione di gettare un ponte tra il lavoro dell’esegeta e quello del teologo sistematico. “Pensare dentro la Bibbia” è la sua passione: cogliere la rivelazione di Dio dentro il linguaggio simbolico, narrativo, precettivo, profetico, sapienziale, orante, con la consapevolezza che, a questo fine, il lavoro del biblista è tanto indispensabile quanto insufficiente, se a quella rivelazione si intende dare un linguaggio diverso, che lo faccia passare dall’originaria temperie religiosa a quella concettuale, necessaria anche per la predicazione e la guida spirituale.
Un cammino che si snoda in sei percorsi, guidati da sei parole-chiave, per riscoprire continuamente il profondo e reale significato di azioni, gesti e parole della carità, troppo spesso ridotte a opaca filantropia: ecco l'intento di queste pagine, condivise per tenere acceso e alimentare quel desiderio che spinge a cercare, senza posa, il volto di un Dio che è relazione, nascosto nel volto dei fratelli.
Contenuto
Illustre sconosciuta, la Bibbia è l’opera più stampata al mondo. Essa conserva malgrado tutto una reale difficoltà di accesso che scoraggia molti. La Bibbia spiegata in 100 minuti non è la selezione dei pezzi migliori di un’opera monumentale. È un’eccellente chiave di accesso alla Bibbia in quanto, riassumendola nei suoi elementi fondamentali, aiuta il lettore ad acquisire una conoscenza biblica essenziale e seria. L’autore mostra la forza di questo testo universale per tutte le epoche, in modo particolare per la nostra, alla ricerca di una spiritualità ritrovata. Unendo il rigore dello specialista all’oggettività del giornalista, egli rende quest’opera un documento pedagogico di grande qualità.
Destinatari
Tutti
Autore
Éric Denimal, giornalista e teologo, si è imposto come specialista della divulgazione biblica. Autore e conferenziere, unisce il meglio delle conoscenze bibliche attuali alla pedagogia indispensabile che ci si attende su un tale argomento.
Sandali e bisaccia, abbigliamento essenziale per chi fa strada. Metafore dell’essere itinerante, straniero e pellegrino. Anche il pastore ha un rapporto singolare con la strada. E non tanto con le vie larghe e spaziose, quanto piuttosto con i sentieri, le valli, le strade sassose dei monti. La strada è il grande scenario della cura pastorale di Gesù. Camminano dietro a lui uomini e donne attratti dalla bella notizia del Vangelo. Il cristianesimo è essenzialmente hodos, via dell’Amore che si prende cura.
Informazioni sugli autori
Elena Bosetti, suora di Gesù Buon Pastore, è docente di Esegesi del Nuovo Testamento presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Modena. Membro del Settore di Apostolato Biblico nazionale della CEI, è attivamente impegnata in varie forme di servizio alla Parola. Per Cittadella Editrice ha scritto Sandali e bisaccia. Percorsi biblici del prendersi cura e ha curato con A. Colacrai il volume Apokalypsis. Percorsi nell’Apocalisse di Giovanni (in onore di Ugo Vanni), Assisi 2005.