
Contemplare è gustare la dolcezza della Parola, gioire della Parola. La lectio divina è il rinnovarsi della gioia per l’incontro con l’Amico, con lo Sposo. Non è una gioia superficiale, ma la possibilità di abbeverarsi alle sorgenti della Vita: è gustare una Bellezza che rigenera. Il frutto maturo della contemplazione è la trasformazione dell’orante nel tempio vivo che custodisce e comunica la Parola di vita: «non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me» (Gal 2,20). La contemplazione, poi, coincide con l’evangelizzazione, perché il cammino fedele e costante della lectio divina ha reso l’orante trasparenza e icona del volto di Cristo Signore.
Per la tradizione giudaica, e poi per quella dei cristiani delle origini, il racconto è un'espressione privilegiata della fede. Un Dio che lascia tracce nella storia e nella geografia – come il Cristo nella Giudea di Ponzio Pilato – è un Dio che si fa racconto.
Così, in questo volume Yann Redalié ripercorre le narrazioni dei vangeli nella loro diversità, nel loro modo specifico di presentare la figura di Maria e la famiglia di Gesù, l'itinerario del Cristo "in parole e in azioni", la Passione, la risurrezione e l'ascensione.
Ma attraverso la varietà e la ricchezza dei racconti sottolinea al contempo l'unità e il legame reciproco tra le diverse testimonianze e scritti dei quattro vangeli, che nella dialettica "diversità / unità" offrono uno spazio di confronto aperto, terreno fertile per nuovi significati.
C’è un punto “Zero” dal quale è necessario ricominciare.“Zero” nel senso che “Gesù” non vale a nulla per il mondo contemporaneo; “Zero” è quello che ne sappiamo, credendo di sapere tutto; “Zero” per azzerare i pregiudizi. Questo libro è stato scritto per le tante persone che sentono simpatia nei confronti del Nazareno ma che sono frastornati e confusi dalle tante parole che si dicono su di lui. Un libro per chi crede di credere e per chi crede di non credere. Il testo, diviso in due parti, affronta prima una serie di temi che, con semplicità, danno fondamento alla fede in Gesù: la sua esistenza storica, le fonti da cui attingerne la conoscenza, l’interpretazione dell’annuncio e, in seguito, propone una rilettura spirituale della vita e del messaggio di e su Gesù di Nazareth. Il libro vuole superare le mode delle dietrologie e dei complottismi e recuperare con forza l’annuncio su Gesù dei suoi discepoli che formano la Chiesa.
DESTINATARI
Per chi desidera avvicinarsi davvero alla figura di Gesù Cristo.
AUTORE
Paolo Curtaz, valdostano, medita il vangelo e lo condivide sul sito www.tiraccontolaparola.it e tiene i contatti con i suoi amici con il blog www.paolocurtaz.it. Spezza la Parola con numerosi cercatori di Dio in giro per l’Italia e attraverso internet. È presidente dell’associazione culturale Zaccheo. Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato Cristiano stanco? (20044), Convertirsi alla gioia (20053), In coppia con Dio (20065), La Parola spezzata (2006), La Parola compiuta (2007), La lettera perduta (20082), La Parola incarnata (20082), Dov’è Colui che è nato? (2009). Per i ragazzi ha pubblicato Mattia va alla Prima comunione (2010). Le sue pubblicazioni sono tradotte in rumeno, polacco, spagnolo e portoghese. Collabora alla rivista “Parola e preghiera”.
Fra i numerosi ed eccellenti commentari alle lettere di Paolo, quest'opera si distingue per il taglio principalmente didattico: aiuta il lettore ad accostare l'epistolario paolino in modo serio e intelligente, senza tuttavia le pesantezze dell'erudizione e senza problematizzare all'eccesso il pur necessario studio critico. Alla base del commento è la recente traduzione Cei della Bibbia (2008), anche se frequenti, utili e necessari risultano essere i rimandi al testo originale greco. L'analisi esegetica spiega accuratamente il linguaggio paolino, illumina i singoli passi valorizzando i paralleli, mette in rilievo la dimensione teologica delle lettere.
Diversus in latino significa "voltato" in altra direzione. Purtroppo, però, è uso comune intendere "diverso" come "contrario", "opposto", e in alcuni casi addirittura "deviante" o "sbagliato". È innegabile che esistano diversità, ma è altrettanto ovvio che non si possa considerare la propria singola visione del mondo come l'unica e "la" giusta. Bisogna accettare e convivere con tutte le differenze, e questo rappresenta non un limite, bensì la vera ricchezza del nostro mondo. Un'opportunità per scoprire e discutere sulle diversità ci è data dal festival denominato appunto "Uguali-Diversi", il cui intento non è quello di fornire risposte, ma semplicemente di "aiutare a porre correttamente le domande". Ne è nata anche una collana, voluta dal Comune di Novellara e da Aliberti editore, che raccoglie gli interventi di personaggi noti e studiosi sul tema dell'integrazione e della necessità del confronto in un momento storico come il nostro, di rapide trasformazioni.
Intento dell'opera di David Rhoads, Joanna Dewey e Donald Michie è di mostrare come la critica narratologica possa illuminare un testo nelle sue strategie e nei suoi intenti. Gli autori esaminano il racconto di Marco dalle molteplici angolazioni narrative che lo caratterizzano: il ruolo del narratore in rapporto al mondo del racconto e nella sua relazione privilegiata col lettore, l'ambientazione nelle sue coordinate spazio-temporali e sociali, l'intreccio come organizzazione degli eventi tra consequenzialità e momenti di rottura, con particolare riguardo per il sorgere, svilupparsi e risolversi di conflitti, i personaggi e il loro posto nella società, i moventi e le pulsioni che li animano, il modo in cui compaiono nell'intreccio e in cui l'intreccio li cambia. Quando si entra nel racconto del vangelo di Marco si viene presi in un mondo di conflitti e di suspense, di capovolgimenti stupefacenti come anche di strani paradossi, di enigmi e significati nascosti, di azioni sovversive e intrighi politici. Ma ciò che più sorprende è il protagonista, Gesù, e soltanto il lettore che sappia restituire al racconto la sua profondità può a propria volta esserne cambiato.
Un invito alla lettura continua del Vangelo di Marco, soffermandosi in modo particolare su sette grandi episodi e lasciandosi guidare, giorno dopo giorno, in un'esperienza spirituale della durata di una settimana.
Apocalisse: non minaccia della fine del mondo, ma incoraggiamento a vivere in questo.
Il significato simbolico degli animali nella Bibbia dal quale ogni civiltà attinge immagini e proverbi.
Un libro per tutti coloro che, personalmente o in gruppo, intendano approfondire e ri-leggere questo brano della Bibbia (Gn 28,15).
Si tratta di un ricco "itinerario biblico in prospettiva vocazionale" che guarda a tutta l'esistenza cristiana nell'ottica della scelta di vita a partire dalla parola di Dio resa viva ed efficace nella fatica del quotidiano.